VercelliOggi
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Si conclude in bellezza il Carnevale di Borgosesia.

L’atto conclusivo è avvenuto con la 171esima edizione del Mercu Scurot.

Sono stati migliaia i cilindrati con cassù presenti in città sin dalla prima mattinata.

La giornata si è aperta con la fagiolata.

Nel pomeriggio spazio al corteo con la banda musicale.

Termina così un Carnevale rivelatosi un vero successone.

Tantissime le persone che hanno preso parte ai festeggiamenti.

Il Rione Cravo ha vinto il palio dei carri.

A trionfare nel minipalio è stata Agnona.

Ora per il Comitato Carnevale Borgosesia è tempo di riposo ma non troppo, infatti a breve si penserà già alla prossima edizione.

Redazione di Vercelli

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Provincia di Vercelli, Regione Piemonte, Santhiatese e Cavaglià
Giornata intensa quella di domenica 11 febbraio per Santhià.
Protagonista il Carnevale e il suo divertimento.
In mattinata è avvenuto la sfilata lungo le vie cittadine con le maschere, i gruppi e le bande cittadine per accogliere l’arrivo di Gianduja.
Nel pomeriggio spazio al primo corso mascherato di carri e maschere a piedi.
Un evento che ha coinvolto tutti per il divertimento di grandi e piccini.
La festa prosegue oggi, lunedì 12 febbraio.
Si parte con la colossale fagiolata.
Verranno distribuiti 20 quintali di fagioli e 10 quintali di salami, per un totale di 20mila razioni.
Dopo il pranzo ci sarà spazio per il gran ballo dei bambini.
Dalle 20:45 protagonista diventa il secondo corso mascherato, con carri e maschere appositamente illuminati.
Al Palacarvè spettacolo show “Just 4 deejays”.
A seguire la fotogallery di Gian Franco Gozzi.
Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume
Provincia di Vercelli

Aggiornamento 1 febbraio – 

Coniata da Tommaso Campanella nei suoi “Aforismi politici”, l’espressione “lacci e lacciuoli” fu ripresa molti anni più tardi da Guido Carli, allora Governatore della Banca d’Italia, per le sue Considerazioni finali dell’anno 1973.

E pare tornare utile oggi per rappresentare che “Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s’accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse”.

L’agricoltura italiana imbrigliata, dunque, forse soffocata da Leggi utili forse a tanti (Guido Carli le chiama le “Arciconfraternite”) non italiani, ma certo perniciose per i produttori agricoli ed i consumatori?

Sentiamo cosa ne pensano alcuni manifestanti di questo 31 gennaio, che pare proprio destinato a non restare un caso isolato di mobilitazione.

***

Sono partiti in perfetto orario  da Borgo Vercelli  tanti agricoltori, cui si sono uniti molti cittadini che, come gli imprenditori agricoli, hanno a cuore la salvaguardia dell’agricoltura italiana: che significa anche, se non soprattutto, reale tutela del consumatore. 

Queste prime immagini, più delle parole, dicono il successo dell’iniziativa. E altre ne seguiranno in giornata.

Iniziativa che è del tutto indipendente (non ostile, ma indipendente) dalle Organizzazioni sindacali del settore. Che, però, non potranno non tenerne conto.

Nei video che pubblicheremo su questa stessa pagina nel corso della giornata (il link è quindi lo stesso, anche sui nostri canali social Facebook, Instagram, Telegram, Whatsapp, You Tube – per restare sempre aggiornato sulle videonotizie di VercelliOggi.it, iscriviti al canale di You Tube) vedremo immagini importanti.

Molta gente, animata da convinzioni ferme e, tuttavia, esposte con la calma e la moderazione di chi è consapevole di rappresentare una posizione ragionevole.

Si diceva un tempo: una forza tranquilla.

Soprattutto, una voce che viene dalla realtà, non da costruzioni e strutture (sovrastrutture?) burocratiche e politiche di un’Europa che appare incomprensibile e comunque ben lontana da quell’Europa dei popoli immaginata da Altiero Spinelli, piuttosto che Alcide De Gasperi, Maurice Shumann, Konrad Adenauer.

Impalcature algide, autoreferenziali, distanti dalla vita quotidiana, forse permeabili ad interessi sovranazionali che vorrebbero omologare anche l’alimentazione umana, non si sa perché.

Certo, è avvertito chiaro il rischio di comprimere le potenzialità produttive del settore primario nazionale, con una serie di provvedimenti apparentemente indipendenti.

Come ad esempio il sacrificio di terreno fertile, irriguo, la cui bonifica è costata secoli di lavoro e di investimenti all’installazione di parchi fotovoltaici tutelati da una facoltà del tutto discrezionale di esproprio.

Come ad esempio, misure che paiono destinate e snaturare una pratica agronomica virtuosa come la rotazione delle colture ed il “riposo” di qualche percentuale di terreno agrario anno per anno, a vincolo obbligatorio volto a sottrarre le basi materiali al conseguimento della produzione lorda vendibile.

Che potrebbe significare la pianificazione di una dipendenza ancora maggiore dall’Estero per la provvista alimentare: altro che alimentazione a “chilometro zero”.

Ma questi non sono che flash: di seguito i punti cardine di quella che – dicono i protagonisti – non è nemmeno una protesta nel senso comune della parola, ma piuttosto una presa di coscienza che riguarda gli agricoltori, certo, ma riguarda tutte le famiglie italiane.

Ecco l’elenco degli argomenti che il mondo agricolo vuole siano trattati con il necessario senso di responsabilità.

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SIAMO UN GRUPPO DI AGRICOLTORI UNITI PER LA STESSA CAUSA, SENZA ALCUNA BANDIERA POLITICA, NE’ SINDACALE !!! COSA CHIEDIAMO:

  • RIPROGRAMMAZIONE GREEN DEAL.

Revisione completa della politica agricola europea in quanto frutto di estremismo ambientalista e a discapito della produzione agricola e dei consumatori. (Cerealicoltura, Allevamenti, regolamenti sui digestati.)

  • IMPORTAZIONI .

Vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi dove non sono in vigore i nostri stessi regolamenti produttivi e sanitari. (Blocco Carni sintetiche, OGM, Farine di insetti…)

  • ABOLIZIONE IMMEDIATA DI VINCOLI ED INCENTIVI PER NON COLTIVARE I TERRENI.

Eliminare l’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni ed ogni forma di contributo volta a disincentivare la coltivazione.

  • AGEVOLAZIONI CARBURANTE AGRICOLO

Mantenere il sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo.

  • FAUNA SELVATICA.

Lo stato deve garantire un contenimento della fauna selvatica e rispondere direttamente ed in tempi brevi dei danni diretti ed indiretti da essa provocati.

  • ACQUA.

Realizzazione di bacini di accumulo acque, con precedenza di utilizzo per le coltivazioni agricole e, solo successivamente, per la corrente elettrica. Istituzione di un programma di deroghe per il deflusso minimo delle acque, all’inizio di ogni anno solare.

  • SEME CERTIFICATO.

Eliminare il vincolo di acquisto sementi certificate con obbligo di impiego di determinati quantitativi/ha. Dimostrandone la tracciabilità, vogliamo essere liberi di reimpiegare il nostro seme nelle quantità più idonee, in base all’esperienza dell’agricoltore nel proprio terreno.

Divieto di installazione di parchi Agrivoltaici/Fotovoltaici su suolo agricolo produttivo. I terreni servono per produrre cibo non energia. Vincolare l’istallazione sulle aree non produttive come tetti e parcheggi.

  • CONSUMO SUOLO PRODUTTIVO.

Blocco al consumo di suolo produttivo destinato poi alla realizzazione di aree industriali. A tale scopo, riconvertire le aree industriali dismesse.

10-PAGAMENTI.

Puntualità nell’erogazione dei pagamenti della Domanda Unica, con previsione di anticipi entro la scadenza dell’anno solare.

  • BUROCRAZIA:

Semplificazione e riduzione del carico burocratico in capo ad ogni Azienda Agricola. Non è possibile passare più tempo in ufficio sulla carta , che nei campi a coltivare la terra!!!

12-RIQUALIFICAZIONE DELLA FIGURA DELL’AGRICOLTORE.

A partire dalle scuole, riqualificare la figura dell’ Agricoltore e Allevatore, valorizzandola e non additandola come responsabile dell’inquinamento ambientale. L’Agricoltore è una figura fondamentale per la società in quanto tutore dell’ambiente e produttore di cibo/vita!!

A PIU’ TARDI

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Posted in Economia, Vercelli Oggi

Solidarietà e trasparenza, potrebbe essere il motto del gruppo Alpini di Porta Torino.

Che ci tengono – lo hanno fatto ieri sera, 22 gennaio nella loro bella sede di Via Bertinetti a Vercelli – a comunicare quali siano stati i beneficiari dei proventi ottenuti con la “Castagnata benefica” dello scorso ottobre.

Intanto, i numeri: ben otto quintali di ottime castagne, sei padelloni bucherellati che rullano per dieci ore consecutive al fuoco alimentato da circa 10 metri cubi di legno ben stagionato. Oltre 1.000 sacchetti di prelibate caldarroste distribuiti, con un ricavo di circa 1.800 euro.

Che saranno devoluti a: Parrocchia Regina Pacis, Lega Italiana per la lotta ai tumori, Associazione di Oncologia pediatrica, Marco Canella, Spazio e Il Tempo per “Il Borgo tutto è vita”.

Insomma, risultato e metodo davvero encomiabili, altro che…pandoro.

Posted in Mondi Vitali

Città di Varese 2

Borgosesia 1

Marcatori: 10’ pt Di Maira, 20’ pt Cottarelli, 21’ st Manara.

Città di Varese (4-3-1-2): Ferrari; Vitofrancesco, Bernacchi, Cottarelli, Benacquista (1’ st Baldaro); Malinverno, Mandelli, Palazzolo (11’ st Furlan); Stampi (27’ st Ortelli); Liberati (11’ st Perisinotto), Di Maira.

A disp.: Cassano, Colombo, Settimo, Popovchev, Molinari.

All.: Cotta.

Borgosesia (4-2-3-1): Uva; El Achkaoui, Gilli, Derbali (48′ st Tobia), Peritore (36’ st Disisto); Bertoni (41’ st Del Barba), Tunesi; Monteleone (18’ st Iannacone), Lauciello (8’ st De Angelis), Henin; Manara.

A disp.: Vittoni, Maselli, Soldi, Giacona.

All.: Moretti.

Arbitro: Marchetti di L’Aquila.

Guardalinee: Arli di Pisa e Pelotti di Bologna.

Note: cielo coperto. Terreno in condizioni non ottimali. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Henin, Derbali, Di Maira. Angoli: 3-5. Recupero: 1’ pt-4’ st.

Continua il momento no del Borgosesia.

I granata cadono in casa del Città di Varese e devono rimandare l’appuntamento con la prima gioia del nuovo anno.

I granata arrivavano alla sfida con 1 punto raccolto negli ultimi 9 incontri disputati.

I lombardi si presentano vogliosi di rimediare al recente ko, arrivato dopo 3 vittorie.

La gara si apre con l’offensiva granata.

Henin conduce palla sulla sinistra, entra in area e serve Manara; la conclusione del numero 9 viene anticipata in angolo.

Sull’altro fronte arriva il sorpasso casalingo.

Al 10’ Stampi manda in profondità Di Maira che in diagonale batte Uva.

Il Borgo risponde con il contropiede gestito da Manara, la punta recupera un ottimo pallone ma viene chiusa in corner.

E’ il 20’ quando i lombardi raddoppiano.

E’ Cottarelli il più lesto a risolvere una mischia in area.

Gli ospiti reagiscono con una conclusione centrale di Bertoni.

Prima del riposo la cavalcata di Henin consegna la palla a Manara che da buona posizione non inquadra lo specchio della porta.

Nella ripresa, il Borgosesia prova a riaprire il match.

Gli spazi però non ci sono e non arrivano azioni pericolose da ambo le parti.

Questo almeno fino al 21’ quando Henin cross per Manara che inzucca in rete e dimezza lo svantaggio.

I granata ci credono ma la difesa di casa chiude bene e conquista la vittoria.

Ultime occasioni il palo colpito da Malinverno e l’incornata di Gilli.

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Lo Sport

Pro Vercelli 0

Renate 1

Marcatori: 1’ st Baldassin

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Camigliano, Carosso; Iotti, Santoro, Haoudi; Mustacchio (19’ st Petrella), Nepi (19’ st Comi), Maggio. A disp.: Ghisleri, Valentini, Emmanuello, Condello, Casazza, Contaldo, Citi, Rutigliano, Sibilio, Forte, Pesce, Vaccarezza. All. Dossena.

Renate (3-4-3): Fallani; Bosisio, Alcibiade, Auriletto; Anghileri, Baldassin, Esposito (44’ st Gasperi), Possenti; Currarino, Bocalon (31’ st Sorrentino), Paudice (‘ st Tremolada). A disp.: Ombra, Procaccio, Amadio, Vimercati, Bracaglia, Garetto, Bianchimano. All. Colombo.

Arbitro: Gavini di Aprilia.

Guardalinee: Vitale di Salerno e Bartoluccio di Vibo Valentia.

Quarto uomo: Ravara di Valdarno.

Ammoniti: Possenti (R), Tremolada (R), Santoro (PV), Parodi (PV), Alcibiade (R), Sorrentino (R).

Recupero: 0’ pt – 5’ st

Dopo la bella vittoria in trasferta contro il Lumezzane la ProVercelli subisce la sconfitta casalinga contro il Renate.

Si parte con possesso palla della Pro: tiro cross di Mustacchio Fallani respinge.

Al 7’ Badassini impegna Sassi che anticipa il suo tiro.

Minuto 14, calcio d’angolo battuto da Haoudi, Mustacchio riceve palla, colpisce di testa ma Falliani è pronto a parare.

Al 21’ ci prova il Renate con Currarino ma Sassi non si fa sorprendere

Al 27’ Maggio serve Nepi che viene fermato dalla difesa avversaria.

Al 38’ calcio d’angolo per la Pro battuto da Haoudi ma la difesa del Renate allontana.

La prima frazione di gioco termina con il risultato di 0-0.

Al rientro dagli spogliatoi passa 1 minuto e il Renate va in vantaggio con un colpo di testa di Baldassin che batte Sassi.

Al 15’ lancio lungo in area, Nepi colpisce di testa cercando un compagno ma la difesa del Renate libera.

Altro calcio d’angolo per i leoni, la palla entra in area ma i difensori del Renate respingono la sfera.

Al 41’ Sorrentino si destreggia sulla tre quarti, supera tre avversari ma poi cade e i compagni mettono la palla in fallo laterale per permettere i soccorsi.

La Pro macina gioco ma non riesce a creare occasoni da gol.

Il triplice fischio dell’arbitro decreta la fine della gara che vede la Pro Vercelli sconfitta per 0-1.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
PiemonteOggi, Provincia di Vercelli, Vercelli Città

Lumezza 0

Pro Vercelli 3

Marcatori: 15’ pt Haoudi, 40’ pt Nepi, 10’ st Maggio.

Lumezzane (4-3-3): Filigheddu; Regazzetti, Pisano, Dalmazzi, Parodi; Moscati, Pesce, Calì (1’ st Taugurdeau); Malotti (30’ st Capelli), Gerbi (30’ st Basso Ricci), Spini (13’ st Ilari).

A disp.: Greco, Galeotti, Deratti, Pogliano, Poledri, Righetti, Tortelli, Kolaj.

All.: Franzini.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi (24’ st Carosso), Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti, Santoro (24’ st Rutigliano), Haoudi (41’ st Gheza); Mustacchio (41’ st Contaldo), Nepi (47’ st Sibilio), Maggio.

A disp.: Ghisleri, Valentini, Emmanuello, Comi, Fiumanò, Niang, Forte, Petrella, Vaccarezza.

All.: Dossena.

Espulso: 20’ pt Pesce.

Ammoniti: Iezzi, Iotti.

Recupero: 0’ pt – 5’ st.

Inizia nel migliore dei modi il 2024 della Pro Vercelli.

Le bianche casacche espugnano il campo del Lumezzane e consolidano il quarto posto in classifica.

Gara vinta meritatamente dai ragazzi di Dossena che passano in vantaggio dopo 15 minuti.

Per i lombardi piove sul bagnato, infatti l’espulsione di Pesce li lascia in 10 uomini per oltre un’ora.

Dopo Nepi e Maggio chiudono il match.

Partono subito forte i leoni.

Sono passati 7 minuti dal fischio iniziale quando Maggio suggerisce per Nepi; ottima la parata di Filigheddu.

Al quarto d’ora arriva il gol del vantaggio vercellese.

Haoudi dalla distanza prende la mira e scaglia un preciso tiro che porta avanti i suoi.

Due minuti dopo, Camigliano ha una ghiotta occasione ma non inquadra lo specchio della porta.

Dopo è Maggio a impegnare con una conclusione a giro, il portiere avversario.

Minuto 20, il Lumezzane resta in 10.

Pesce atterra Maggio al limite e si guadagna il secondo giallo di giornata.

Cinque giri di lancette e Nepi incorna alto.

Il Lumezzane ci prova con Moscati, il suo tentativo termina a lato di poco.

Poco prima del riposo, la Pro raddoppia.

Al 40’ Maggio costringe Filigheddu alla respinta; sul pallone si avventa Nepi che insacca.

Si torna in campo e Maggio calcia alzando troppo la mira.

Al 10’ Maggio cala il tris, concludendo un’ottima azione di ripartenza.

Poi è ancora la Pro Vercelli a rendersi pericolosa.

La conclusione di Nepi viene intercettata sulla linea da Dalmazzi e dopo l’estremo difensore di casa dice di no a Sarzi Puttini.

Al 38’ Sassi si supera su Capelli; la sfera arriva a Ilari che deposita in rete ma il gol viene annullato per fuorigioco.

La gara finisce qui.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

VercelliOggi.it era on line da soli 2 anni (5 gennaio 2009), ma, non appena avvertimmo che qualcosa bollisse in pentola, con la possibilità di istituire una Scuola in profonda sintonia con la Tradizione musicale vercellese, quasi in essa innestata, subito andammo ad intervistare i protagonisti di quella che, allora (gennaio 2011) appariva come una speranza.

Oggi, di ritorno dal Concerto di Natale 2023 del Liceo Musicale Lagrangia di Vercelli (Concerto intitolato proprio “La Musica che accende la Speranza”), molti i sentimenti che si affastellano, ripercorrendo (sono tanti nel nostro archivio) i momenti in cui abbiamo visto crescere questa realtà che si è conquistata un posto meritatamente primario non soltanto nel panorama educativo e scolastico, ma anche in quello culturale ed artistico della città e del Piemonte.

Un posto di rilievo anche a livello regionale, sia perché la Scuola è frequentata da giovani provenienti da altre provincie, sia perché il Liceo (ascolteremo sul punto la Prof. Claudia Ferrero nel nostro video) è ormai consorziato con i Conservatori di Novara ed Alessandria, così da “fare sistema” per favorire sempre più i percorsi formativi dei ragazzi, secondo prospettive di crescita.

Ragazzi che, nell’anno scolastico trascorso, hanno avuto la possibilità di partecipare a manifestazioni nazionali, unitamente ad altri Licei Musicali e l’esperienza sarà ripresa anche nell’anno appena iniziato: anche di questo si dà notizia nel video.

Ma andiamo con ordine.

Giovedì 14 dicembre è in programma al Teatro Civico di Vercelli, come abbiamo detto in esergo, il Concerto di Natale.

Momento certamente di festa, occasione per gli scambi di auguri, ma soprattutto una prima “tappa” per mettersi in gioco e mostrare ciò che si è appreso.

Non è facile: il tempo per le prove è esiguo, l’asticella della sfida si alza ogni anno di più; per dare meglio un’idea dell’impegno richiesto, alleghiamo al termine di queste righe il libretto: un caleidoscopio di difficoltà tecniche in crescendo (non si dimentichi che sono coinvolti tutti i ragazzi e le ragazze, dal primo fino al quinto anno) in brani conosciuti.

Abbiamo cercato di documentare questa bella occasione di incontro con la città e con le famiglie degli Allievi del Liceo Musicale, come di tutto il Polo umanistico.

Diciamo un grazie sentito a tutti, incominciando, per una volta, dagli Studenti e dai loro Insegnanti.

Simpatici e anche dotati di senso dell’umorismo, hanno agevolato il lavoro del fotografo, così come i Professori: un grazie, se è permesso, anche affettuoso.

Poi, non meno sentito, il ringraziamento ai “padroni di casa”, il Capo d’Istituto, Dirigente Dott. Giuseppe Graziano con la Prof. Claudia Ferrero, quest’ultima “regista” della serata e seguitissima dagli Studenti.

Studenti che hanno mostrato un affiatamento veramente ammirevole con tutto il Corpo docente, una circostanza che testimonia l’efficacia del lavoro quotidiano svolto a scuola e capace, poi, di sfociare in una rappresentazione che, evidentemente, non è frutto di improvvisazione: il tempo per le prove sarà stato esiguo, ma è stato ampiamente compensato da quello dedicato al lavoro comune quotidiano.

Nel corso della serata, un annuncio rilevante.

Sul palco del Civico, il Preside ha dato la parola a due studentesse, rappresentanti degli Studenti nel Consiglio di Istituto; le giovani hanno presentato un’iniziativa umanitaria importante: una raccolta fondi per la costruzione di una scuola in Etiopia. Con loro anche Vedidia, che ha spiegato dove saranno destinate le risorse.

Non è mancata, poi, affidata ad un’altra Studentessa, il cui breve discorso è stato particolarmente apprezzato, una nota di sensibilizzazione contro la violenza di genere.

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Infine, qualche parola sul filmato che proponiamo.

Riprende molti scampoli della serata ed è realizzato con l’intenzione di fare rivivere qualche momento.

Non può considerarsi alla stregua di un repertorio integrale, né era questo lo scopo.

Così come la diversità dei tempi assegnati a ciascun brano non riflette certo un giudizio di valore: sono, appunto, “scampoli”, così che si abbia un (as)saggio del talento dei ragazzi e dell’impegno degli Insegnanti.

Talento, come abbiamo già osservato, peraltro chiaramente rilevabile solo che si scorra il programma: sono tutti spartiti accessibili, sicchè sia possibile la sintonia con il grande pubblico, ma alcuni di essi presentano difficoltà tecniche di rilievo.

Come è appena ovvio, è evidente che, soprattutto in questo senso, si debba riconoscere il merito maggiore al Corpo docente: professionisti eccellenti e con tutta evidenza preoccupati di far sì che ogni Studente possa dare il meglio di sé.

Ma non si può concludere senza un applauso a scena aperta a Carmine, presentatore non banale ed in qualche momento “spalla” eccellente del Preside, che ha intrattenuto i presenti anche con qualche sapida e divertente battuta, molto gradita dal pubblico.

Ora vi lasciamo con video e gallery, con tanti auguri di Buon Natale.

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Ora, prima della gallery, il libretto di Sala cliccando qui

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Provincia di Vercelli, Vercelli Città

Non molto nota, posta all’angolo tra Via Alessandro Manzoni e Via Garrone a Vercelli, c’è una chiesetta antica ed ora di nuovo curata con tanta diligenza e passione, dedicata all’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

Aperta al culto, è, di fatto, frequentata soltanto quando la benemerita associazione degli ex Ciudin (Presidente Luigi Casalino) celebra qualche ricorrenza.

Oppure, come in questa giornata di dicembre, quando si festeggia la “padrona di casa”, cioè nella Solennità dell’ Immacolata Concezione.

In due recenti occasioni, nello scorso mese di ottobre e mercoledì della settimana scorsa (ha celebrato Mons. Gian Luca Gonzino, mentre nella precedente occasione di ottobre, fu Mons. Giuseppe Cavallone a presiedere l’Eucarestia),

siamo ritornati volentieri nella piccola dimora di Maria. Ha contribuito a che questa esperienza fosse resa possibile, Sorella Maria Rosaria Memoli, della Fraternità della Trasfigurazione.

Da qualche tempo ci sono belle novità.

Bisogna, infatti, sapere che questa è stata per decenni la chiesa annessa all’Ospizio dei poveri, che ospitava i piccoli “Ciudin”, bambini e ragazzi, maschi e femmine, che non avevano famiglia, o che avevano una famiglia troppo povera perché potesse occuparsi di loro.

Fino allo scorso anno si entrava nella navata unica e l’osservatore comune neppure si sarebbe potuto accorgere che, proprio a fianco, a sinistra di chi guarda l’altare, in quello che pareva un magazzino, era invece custodita una seconda Cappella: quella a suo tempo adibita ad ospitare le ragazze.

I maschi da una parte, le femmine dell’altra.

Istituzioni, regole e tempi diversi.

E’ proprio in questa seconda sezione della chiesa che, negli ultimi mesi, sono avvenuti i “prodigi” più rilevanti.

Prodigi di dedizione, amore per l’Associazione, per tutti i Ciudin che non ci sono più (tra tutti, Luigi Fiorini, recentemente scomparso e che vediamo nelle immagini, tra le foto poste sull’altare, anch’egli impegnato nel recupero di questa Cappella).

Se la navata principale è come “custodita” da una sacra effige di Maria, che dall’alto guarda con amore i suoi figli (anche quest’opera, oggetto di un pregevole restauro), la chiesa delle ragazze rivela un ulteriore tesoro che si sta recuperando.

Le immagini che corredano questo articolo mostrano il costituendo Museo dei Ciudin.

Tanti ricordi di valore affettivo e storico inestimabile.

Si può vedere la divisa che indossavano i ragazzi, un repertorio fotografico unico, gli strumenti musicali che rappresentano un simbolo significativo di questo percorso di vita.

Una vita certamente dolorosa, priva del calore di una famiglia.

Ma non si trascurava di avviare i piccoli Ciudin non soltanto allo studio delle ordinarie materie scolastiche, bensì anche allo studio della musica, imparando a suonare uno strumento musicale: fattore sempre importante per la formazione della persona.

Di tutto questo si è fatto carico, insieme a qualche amico, con intelligenza e passione, l’infaticabile Luigi Sarello: hanno quasi completato il lavoro e presto potranno offrire alla città questo importante tassello che concorre a tratteggiare l’immagine della nostra identità: Vercelli senza la lunga esperienza e la austera testimonianza dei Ciudin non sarebbe la stessa.

Ciascuno di noi porta nel cuore l’insegnamento di qualche persona che passò di lì, formando in Via Garrone ed in questa piccola chiesa, affidato alla materna protezione di Maria, Immacolata Concezione, la propria personalità, crescendo a questa scuola, imparando la dura realtà della vita ed impegnato a rendere il Mondo (e Vercelli) un posto un po’ migliore di come l’avesse trovato.

Posted in Mondi Vitali, Pagine di Fede

Chi sia stato Vito Valente lo dicono le parole di commiato degli amici: qualcuno lo ascoltiamo in questo video.

Ma chi sia stato Vito Valente lo dicono soprattutto le voci rotte dalla commozione, che distillano, insieme alle parole, i singhiozzi a stento trattenuti.

Lo dicono le lacrime che segnano i volti di tanti che oggi sono qui, alla Casa funeraria di Caresanablot, per l’ultimo saluto a “un uomo vero”, affidabile, sempre pronto ad aiutare chiunque, a partire dagli amici di quella che era la sua seconda casa, la palestra dove praticava e da anni insegnava la esigente disciplina del jujitsu.

Nell’apprendere l’improvvisa scomparsa (avvenuta lo scorso 8 dicembre) di quest’uomo straordinario, non ancora sessantenne

(leggi qui la notizia),

tutta Vercelli, sgomenta per il dolore, si è stratta attorno al fratello di Vito, Angelo, che questa mattina porta il primo dei saluti di commiato, avendo cura di comunicare soprattutto una cosa: tutta la famiglia sua e di Vito, dalla natìa Monopoli, in provincia di Bari, ci tiene a dire come il venira a sapere quanto Vercelli amasse il loro caro è una grande consolazione, in questo momento di dolore.

Angelo, molto provato da questo immenso dolore, affida all’amica di famiglia Antonella Guerra il compito di pronunciare un breve ricordo, per tutti gli intervenuti.

Ed anche per lei il momento non è facile: ma anche questa commozione è un segno di sentimenti autentici, da tutti condivisi.

Vito ritornerà proprio nella sua Monopoli, dopo che, da Vercelli, le sue spoglie mortali sono state portate a Valenza per la cremazione.

Una cosa già oggi è certa: il suo esempio non sarà dimenticato, i suoi insegnamenti avranno futuro (come assicura anche Annalisa Braghin, responsabile della palestra dove Vito insegnava) Vercelli lo terrà non soltanto come un amico che si ricorda, ma come una persona che, nell’amore di tante persone, continua ad essere qui con noi.

Posted in Cronaca