Aprile, 2022 - VercelliOggi.it VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

 

***

Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 5, 27 – 32. 40 – 41

In quei giorni, il sommo sacerdote interrogò gli apostoli dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo».
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono».
Fecero flagellare [gli apostoli] e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal Sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.

Dal Salmo 29

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo, Cap. 5, 11 – 14

Io, Giovanni, vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce:
«L’Agnello, che è stato immolato,
è degno di ricevere potenza e ricchezza,
sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione».
Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano:
«A Colui che siede sul trono e all’Agnello
lode, onore, gloria e potenza,
nei secoli dei secoli».
E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione.

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 21, 1 – 19

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

Il Signore non è lontano e ci attende

(At 5, 27-32. 40-41; Sl 29; Ap 5,11-14; Gv 21,1-19)

Siamo alla terza delle sette settimane del tempo pasquale e la liturgia di questa domenica ci presenta la terza manifestazione di Gesù Risorto ai discepoli. Non sono presenti tutti i Dodici, ma sette tra i discepoli, dei quali, di due, non viene riferito il nome. Pietro è il primo ad essere nominato e apre l’avvio alla scena evangelica ambientata sul mare di Tiberiade.

Pietro, dunque, prendendo l’iniziativa comunica al gruppo la sua intenzione di andare a pescare, gli altri accolgono la proposta e lo seguono. Sembra un ritorno al passato, alla vita di pescatori che facevano prima di incontrare Gesù, quando, dopo la pesca miracolosa abbandonarono tutto per seguirlo. Ora il Maestro non è più fisicamente con loro e questo probabilmente crea smarrimento e incertezza per il futuro.

Prendono dunque il largo come un tempo, trascorrendo tutta la notte sul lago ma senza frutto, cosa avranno pensato in quelle ore? Forse la strada era quella di tornare al loro mestiere di pescatori come se nulla fosse accaduto?  Il Signore, che non è lontano e li attende, si mostra loro sul far dell’alba con una domanda che suona un po’ come un mettere il dito nella piaga: “Non avete preso nulla?”. Essi, ormai giunti quasi a riva, rispondono dalla barca a quell’uomo sconosciuto, dicendo, tra la stanchezza e la delusione, di no. Tanta fatica senza risultato, quella barca vuota di pesci è soprattutto vuota senza Gesù.

Eppure l’avevano già visto Risorto, avevano già vissuto la gioia di questa incredibile realtà, ma tale realtà doveva ancora cambiare e dare direzione alla loro vita.

Gesù li invita dalla riva a gettare le reti dalla parte destra e queste si riempiono di centocinquantatré grossi pesci senza spezzarsi. Giovanni riesce subito a leggere e riconoscere quel segno traendone le conclusioni: “È il Signore!”. Pietro con la sua tipica impetuosità e impazienza si tuffa per raggiungere quanto prima Gesù, che attende con fuoco e cibo pronto per condividere come un tempo la sua vita con i suoi. Anche il resto dei discepoli giunge a riva con la grandissima pesca insperata, nessuno dice nulla, nessuno chiede, a tutti è evidente la presenza del Signore che per la terza volta si manifesta dopo essere risorto dai morti. Possiamo immaginare lo stupore e la gioia di quel momento; quando il Signore entra nella nostra vita non lascia le cose come prima, la sua presenza trasfigura e orienta il nostro cammino secondo un progetto che ci supera, dove possiamo dare il meglio di noi stessi. Pietro sarà pescatore non di pesci, ma di uomini, e proprio lui che, sopraffatto dalla paura, rinnegò il Maestro per tre volte, viene chiamato a confermare i suoi fratelli nella fede. L’ingenua sicurezza, certamente animata dall’amore, con la quale prima della passione del Signore, Pietro disse che lo avrebbe seguito fino a dare la propria vita per lui, lascia il posto a una lucida umiltà che diventa il fondamento di una fede e di quell’amore che sa prendersi cura e farsi carico dei pesi e delle fragilità degli altri, proprio perché prima li vede e sperimenta in se stesso. Pietro pascerà gli agnelli del Signore, in spirito di servizio, in umiltà e con la forza di Dio; quanto più seguirà e sarà unito a Cristo, tanto più saprà amare i fratelli e le sorelle nel suo Nome.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza

Posted in Pagine di Fede

Tragedia a Paruzzaro, lungo la strada per Arona, poco oltre l’abitato di Borgomanero, nel primo pomeriggio di oggi, 30 aprile.

Uno contro frontale tra due vetture ha causato la morte di entrambi i conducenti, di 78 e 55 anni, residenti nel Novarese. E’ stato subito chiaro che per le due persone coinvolte nel sinistro non ci fosse più nulla da fare.

Sul posto vasto spiegamento di Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco, che hanno cercato di mettere in sicurezza l’area, ripristinando il più presto possibile la viabilità, interrotta per alcune ore.

Posted in Cronaca

Momenti di apprensione oggi, 30 aprile, attorno alle 13, lungo il Cavalcavia Tournon a Vercelli.

Un anziano è stato colto da malore mentre si trovava a transitare sul marciapiede ed è caduto a terra, rischiando di essere investito dalle vetture in transito.

Un passante si è subito attivato per chiamare il Servizio 118 che è giunto tempestivamente sul posto, provvedendo al ricovero del malcapitato.

Posted in Cronaca

Dopo due anni di stop forzato riprende finalmente con la seconda edizione di Trino Sacra il calendario degli eventi organizzati dal Comune di Trino.

Sabato 7 maggio cittadini e turisti avranno l’opportunità di visitare le chiese presenti sul territorio comunale, aperte per l’occasione l’intera giornata, e di partecipare alla sfilata delle Confraternite, non solo trinesi, ma provenienti anche da Biella, Vercelli e Alessandria.

«Ci aspettiamo una grande partecipazione – commenta l’Assessore alla Cultura Silvia Cottali –. Questa seconda edizione di “Trino Sacra” segna un nuovo inizio per la nostra comunità, di cui tutti sentiamo un gran bisogno. Mi fa inoltre particolarmente piacere sottolineare, proprio per questa ripartenza, il contributo importante dei nostri giovani studenti dell’artistico e dell’alberghiero. Per loro sarà un’esperienza che mi auguro saprà arricchirli. Invitiamo tutti i cittadini a essere presenti per condividere un momento di riflessione, convivialità e festa, senza dimenticare comunque le dovute cautele».

Trino Sacra, iniziativa nata tra rievocazione storica e spiritualità e realizzata in collaborazione con le Confraternite di Trino, quest’anno punta sull’innovazione per valorizzare ancora di più un patrimonio di arte sacra molto significativo per la città.

Grazie infatti al coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico Ambrogio Alciati Trino-Vercelli, all’ingresso di ciascuna delle otto chiese toccate dal percorso della sfilata sarà disponibile un QR code da inquadrare con lo smartphone per accedere così a una web-app che raccoglie video, descrizione dell’edificio e delle opere al suo interno. Un approccio che rende più immediata la fruizione dei contenuti e consente di avvicinare anche un pubblico più giovane. A fare da “ciceroni” alle visite saranno gli stessi studenti dell’artistico insieme a quelli dell’Istituto Alberghiero Sergio Ronco.

«Trino è terra di arte sacra gelosamente custodita da antiche tradizioni religiose che si protraggono nei secoli – sottolinea Giovanni Ravasenga, confratello ed ex segretario dell’Arciconfraternita Orazione e Morte – e le sue strade conducono ai luoghi di una fede e di una devozione altrettanto antica e radicata. Con l’amministrazione comunale saremo lieti di accogliere con “Trino Sacra” quanti si sentono attratti e incuriositi dalla conoscenza delle radici di questa città. In particolare i giovani, a loro dobbiamo evidenziare l’importanza della conservazione della memoria e della sua trasmissione”.

La giornata proseguirà con un momento conviviale al Salone Polifunzionale, gestito dai ragazzi dell’alberghiero, un rinfresco con piatti tipici della tradizione.

In serata, alle 21, spazio infine alla musica sacra barocca con il concerto dell’orchestra Tubae Armonicae diretta da Marcello Trinchero, musicista trinese il cui talento con la tromba barocca ha ormai superato i confini nazionali.

Il programma

Ore 16.30 Ritrovo presso la Chiesa di San Lorenzo (Corso Italia)

Ore 17.00 Sfilata delle Confraternite e visita delle chiese:

San Giovanni Battista

Santissimo Sacramento

Parrocchia di San Bartolomeo

Orazione e Morte

Santa Maria della Neve

San Domenico

San Francesco

Ore 19.00 Rinfresco presso il Salone polifunzionale (ex mercato coperto, costo 5€)

Ore 21.00 Concerto di musica sacra dell’orchestra Tubae Armonicae diretta da Marcello Trinchero (Salone polifunzionale)

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

 

 

 

Posted in Pagine di Fede

Bene la risoluzione per garantire l’acqua alle produzioni agricole fondamentali per le forniture alimentari alle famiglie sulle quali pesano gli effetti economici dei rincari causati dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il documento approvato dalla Commissione agricoltura al Senato che chiede al Governo di assicurare le risorse necessarie all’irrigazione dei campi nell’ambito della transizione dal sistema del deflusso minimo vitale al deflusso ecologico rispetto alle riserve idriche italiane.

La risoluzione impegna il Governo a realizzare un monitoraggio completo delle portate dei corsi d’acqua e dei bacini con l’impatto su ambiente e sistemi produttivi per aumentare la resilienza ecologica ed economica del Paese. Il documento della Commissione sostiene inoltre la regolamentazione dei consumi idrici nazionali con la realizzazione e la gestione di bacini di accumulo e l’attuazione di una politica di intervento sui consumi domestici per sostenere il risparmio idrico ed energetico.

Una direzione strategica fondamentale in uno scenario in cui i cambiamenti climatici – fanno notare Paolo Dellarole Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella e Francesca Toscani  Direttore – hanno modificato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana. Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto, insieme ad Anbi, un progetto concreto immediatamente cantierabile nel PNRR – continuano – Un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento, in equilibrio con i territori, laghetti che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Economia

   

Sabato 7 maggio, ore 18, Bar Cavour: save the date verrebbe da dire.

Sarà questo, infatti, il giorno di presentazione di “Navigazione interrotta – Broken Route” il libro di poesie della vercellese Adriana Lariccia edito dalla casa editrice Brainding di Sabrina Falanga e Michela Trada.

Lariccia ha soli 23 anni, ma la sua penna è già senza età.

«Ho iniziato a scrivere canzoni fin da ragazzina, testi sempre abbinati ad un accompagnamento musicale – racconta l’autrice –. Poi, ad un certo punto, mi sono resa conto che melodie e parole non mi bastano più ed è arrivata in mio soccorso la poesia».

Da qui ecco “Navigazione interrotta” raccolta di poesie che vede la luce in piena pandemia e che arriva a toccare il cuore anche di lettrici estere: «I primi testi del libro li avevo scritti al mare nella mia casa in Puglia – dice ancora Lariccia -. Poi è arrivato il lockdown e mente e mano non si sono più fermate».

In pochi mesi “Navigazione interrotta”, autopubblicato su Amazon e che affronta tematiche LGBT e di inclusione, ha ottenuto innumerevoli consensi di pubblico e critica tanto che l’opera è stata arricchita, tradotta in inglese ed editata dalla casa editrice Brainding per un sodalizio totalmente vercellese.

«Quando scrivo penso in inglese, trovo che sia la lingua che meglio esprime quello che ho dentro, una sorta di linguaggio universale – rivela ancora la 23enne –. Ecco perché ho scelto di tradurre le poesie in inglese e di proporle affiancate per questa nuova pubblicazione che vede al suo interno diversi inediti».

«Vercelli e i vercellesi sono da sempre nel cuore della nostra casa editrice sebbene il focus della Brainding sia principalmente orientato al marketing e alle riviste aziendali – spiegano Falanga e Trada –. Con “Prospettive”, il primo libro di fotografie a colori di Vercelli abbinato a testi realizzato da Sabrina e Andrea Cherchi, abbiamo voluto rendere omaggio alla nostra città restituendo in forma d’arte quello che ci ha donato in questi anni di vita e di professione. Oggi, dopo quattro anni, torniamo con un’opera locale e internazionale allo stesso tempo poiché crediamo nella valorizzazione del talento e dei giovani; siamo felici di poter dare voce all’edizione 2022 di “Navigazione interrotta” di Adriana che tanta fortuna ha avuto in epoca pandemica arrivando ad essere letta persino in Messico».

Il libro, disponibile al costo di 12 euro, sarà acquistabile nelle principali librerie cittadine e nazionali oltrechè sui portali online. L’ingresso all’evento è libero e in linea con le disposizioni ministeriali attualmente vigenti.

 

Redazione di Vercelli

               

 

 

 

 

 

Posted in Cultura e Spettacolo

A Casale, sabato 30 aprile alle ore 21 in San Domenico, il Casale Coro torna ad esibirsi con il coro ed orchestra provenienti da Berna. Il concerto rimandato di due anni a causa della pandemia, ora è pronto, e permette di continuare la tradizione ormai ultra decennale di incontrarsi prima in Italia e poi in Svizzera, per eseguire un programma di musica classica scelto dai direttori elvetici.

Questa volta il filo conduttore è il romanticismo e sarà affidata all’orchestra Berner Musikkollegium, diretta dal maestro Hervé Grélat, l’apertura della serata con la sinfonia n.8 di Franz Schubert detta L’Incompiuta, in tedesco Die Unvollendete, e talvolta denominata la prima sinfonia romantica in assoluto.

E’ uno dei brani strumentali più noti del compositore austriaco che, sebbene morì a soli 31 anni, scrisse un gran numero di lavori musicali per pianoforte, per orchestra, di genere sacro, teatrali e da camera. Si divide in due movimenti, allegro moderato e andante con moto e venne rappresentata postuma, circa quarant’anni dopo la morte di Schubert.

Il Casale Coro con la formazione polifonica Singkreis Bethlehem & Thun si unisce poi all’orchestra, sotto la direzione del maestro Lucius Weber, per eseguire la Messa solenne di Santa Cecilia di Charles Gounod.

Dedicata alla patrona della musica, venne scritta per l’Associazione dei Musicisti di Parigi e ivi eseguita per la prima volta nella cattedrale di Sant’Eustachio.

E’ la più importante opera sacra di Gounod che però nella melodia e in molti passaggi orchestrali denota molte similitudini col mondo dell’opera.

Le parti dei solisti saranno interpretate dalla soprano Paola Roggero, dal tenore Stefano Gambarino, dal basso Rudolf Sinzig.

ll programma già molto nutrito viene ulteriormente impreziosito da una anteprima assoluta, l’esecuzione dell’Ouverture scritta dal compositore casalese Giulio Castagnoli, che è anche il Maestro e Direttore artistico del Casale Coro.

Un brano di musica contemporanea che getta le radici  nella tradizione musicale monferrina.

Sarà una vera e piacevole sorpresa!

Il concerto si è tenuto anche ieri sera, venerdì 29.04 a Terruggia alle ore 21 nel teatro Le Muse.

Entrambi sono sostenuti dal contributo della Fondazione CRT.

L’ingresso è libero, previa esibizione del green pass rafforzato e utilizzo della mascherina tipo FFP2.

Si raccomanda di evitare assembramenti all’ingresso e all’uscita dalla chiesa.

 

Redazione di Vercelli

25-07-2013 chiostro della chiesa di san domenico

Posted in Cultura e Spettacolo

Nella splendida cornice del MAC di Vercelli, e precisamente nel cortile antistante i suoi locali, venerdì 6 maggio, dalle ore 18, il Liceo Classico “Lagrangia” torna – dopo l’interruzione imposta dalla pandemia – alla ormai consolidata tradizione della Notte nazionale dei licei classici, nata un’idea del Prof. Rocco Schembra docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) e sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. Giunto alla sua VIII edizione, l’evento – che vede nello stesso giorno e alla stessa ora le manifestazioni di tutti i licei classici italiani aderenti all’iniziativa – vuole da un lato dimostrare alla cittadinanza che il curricolo del classico è ancora vitale e costituito da studenti motivati e creativi, con abilità e competenze che oltrepassano di gran lunga quelle richieste a scuola, dall’altro consentire ai ragazzi di essere ancor più protagonisti del loro percorso formativo, e di comprendere come l’inevitabile fatica dello studio possa essere premiata, oltre che dalle quotidiane scoperte e gratificazioni che arrivano dal loro viaggio per così dire “curricolare” tra le varie discipline e nella classicità, da esperienze che consentono loro di progettare insieme, dando voce alla loro fantasia e al loro entusiasmo.

Quest’anno il filo conduttore dell’evento sarà il suggestivo tema del labirinto: Labyrinthos: dal buio alla luce, individuato da docenti e studenti per auspicare l’uscita dal lungo tunnel della pandemia, con un messaggio di ritrovata speranza e di libertà dopo le necessarie restrizioni che tutti abbiamo affrontato.

Così, con la guida dei loro insegnanti, gli studenti hanno attinto alle tante interpretazioni che nei secoli artisti, architetti, filosofi, poeti, musicisti hanno dato di questa immagine così evocativa, proponendone la drammatizzazione e declinando a modo loro – sempre con originalità – le impressioni tratte, talora fornendo una vera e propria riscrittura del mito. I vari quadri saranno accompagnati da brani musicali ed espressioni corporee, frutto dell’impegno del gruppo musicale e coreutico del Liceo Classico.

La serata si concluderà con un omaggio al MAC di Vercelli, che con grande sensibilità ha reso disponibili gli spazi per l’evento: al primo piano del museo alcuni gruppi di studenti illustreranno tre sale, di cui proporranno, anche con un simpatico confronto passato – presente, i contenuti.

Un sentito ringraziamento va anche al Comune di Vercelli, che ha fornito materiali e attrezzature per l’allestimento teatrale.

Incontriamo per i corridoi Cecilia e Sara, due giovanissime componenti (fanno solo IV ginnasio, nella sezione A) del gruppo coreutico e musicale, e chiediamo se hanno qualche timore per l’esibizione della serata, nella quale la prima canterà e la seconda danzerà.

Cecilia ci risponde così: “Con sette anni e mezzo di canto alle spalle, mi sento tranquilla. Temo semmai i problemi tecnici, spesso imprevedibili, come il microfono che fischia…”.

Le fa eco la compagna di classe: “Danzo da dieci anni: non ho timori. Sono molto contenta di partecipare a un progetto che giudico innovativo e mi aspetto di divertirmi.”

Maddalena, Giacomo e Pietro, tutti della terza liceo BC, sono ormai dei veterani di molti progetti, e ricordano con rammarico – ma anche fiduciosi nel futuro – che il loro primo “Open night”, nel 2020, fu seguito dallo scoppio della prima pandemia.

Dedicano poi una riflessione al nuovo tunnel in cui, con la guerra in Ucraina, il mondo sembra essere piombato e, come tutti noi, sperano nella pace.

Pietro sottolinea le novità tecniche di questa edizione: “Abbiamo dovuto reinventarci: lo svolgimento all’aperto comporta, rispetto al passato, esigenze diverse connesse alla scenografia, agli sfondi”.

Giacomo esprime per tutti il significato particolare dello spettacolo di quest’anno, che per loro è anche l’ultimo, data la classe frequentata: “Avremo nostalgia di questi momenti: ci si avvicina alla serata con po’ di timore, ma poi ci si rende conto che è davvero un’esperienza gratificante…

Maddalena conferma: “…crea gruppo…” e così Pietro: “…senso di appartenenza alla scuola”.

Nelle loro parole ritroviamo tutto il senso dell’iniziativa. Ma suona la campanella di fine intervallo e le lezioni li reclamano.

Non sveliamo altri dettagli della nostra “Notte”: speriamo che possano offrire una piacevole sorpresa a quanti vorranno assistere allo spettacolo, magari – alcuni – ricordando i loro anni tra i banchi del “Lagrangia”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Si è svolta a Napoli, sabato 23 aprile, l’ultima prova della regular season del Campionato nazionale di serie A2 di ginnastica artistica. La Libertas ginnastica Vercelli aveva l’ultima opportunità per salvare una stagione che era stata contrassegnata da ombre che avevano caratterizzato la prima prova di Ancona, dove la società,  a causa di una serie di problemi fisici, non aveva potuto presentare la migliore formazione.

La partenza del Campionato è stata, dunque, molto difficile;  la squadra era stata ripescata dal campionato di serie B e quindi all’ultimo momento aveva dovuto riorganizzare tutta la struttura per poter affrontare un campionato di serie A2 caratterizzato da un programma che segue il codice internazionale dei punteggi mentre il campionato di serie B gode di un programma un po’ più semplificato.

La terza prova di Napoli è stata portata a termine dai ginnasti della Libertas con il massimo impegno e con la massima serietà.

Dopo la gara di Torino che aveva dato buone speranze, gli atleti Marco Barchi, Riccardo Barbiero, Luca Giglio, Andrea Florio e Davide Mattoli hanno lavorato duramente per portare in gara degli esercizi di buona qualità e fattura ed eseguiti correttamente.

Al volteggio si sono avuti ottimi punteggi: 13,600 di Barbiero e 13,750 di Giglio; alle parallele Mattoli 12,300 e un ottimo Barchi a 12,700.

La sbarra forse è stato l’unico attrezzo dove ci si aspettava un po’ di più da Barbiero che, dopo un esercizio ben eseguito, è incappato in un’uscita con un atterraggio che, purtroppo gli è costato parecchi decimi di penalità.

Corpo libero molto bene per Barbiero e Giglio, due ottimi punteggi;  punto dolente è stato cavallo con maniglie, a causa di punteggi che hanno messo la squadra in grossa crisi.

Agli anelli ottima prova di Andrea Florio con il punteggio più alto dei tre che sono saliti all’attrezzo, 11,700, un esercizio ben eseguito che dimostra un futuro sicuro in quest’attrezzo.

Alla fine dei giochi la ginnastica Vercelli si è classificata all’undicesimo posto della classifica generale sommando i due migliori punteggi e quindi vede la retrocessione della società dalla A2 alla serie B.

Nulla di grave, i ragazzi ce l’hanno messa tutta, si ripartirà con il massimo impegno e si spera che per l’anno prossimo ci siano delle belle novità.

I ragazzi lavoreranno seriamente come hanno dimostrato in queste tre occasioni.

L’unica nota dolente è stato il prestito che la Libertas ginnastica Vercelli aveva preso, Tiziano Perni, un ginnasta di Civitavecchia che però nel corso delle prime due gare non stava bene, e alla terza gara, a seguito di una brutta caduta agli anelli durante la fase di uscita, non ha potuto dare quell’apporto necessario alla società.

Bravi i ragazzi che ce l’hanno messa tutta, purtroppo non è bastato ma si riparte, ci rimbocca le maniche perché la passione sia da parte dei ginnasti cha da parte degli allenatori non manca.

Un particolare ringraziamento agli allenatori Andrea Sacchi e Alberto Fornera.

Grazie alla società nella figura del presidente Luca Casalino presente a Napoli con la vice presidente Sabrina Sanna e agli sponsor: Impresa Pavese Onoranze Funebri San Eusebio, Gruppo Marazzato, Erreà Play Vercelli,  Autoriparazione Francese Fabrizio, Concessionaria Suzuki.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Caronnese- Ligorna

Arbitro: Luca Vittoria di Taranto

Guardalinee: Paolo Cufari di Torino e Luca Merlino di Asti

Casale-Città di Varese

Arbitro: Marco Di Loreto

Guardalinee: Terni Nicolò Pasquini di Genova e Matteo Della Monica di La Spezia

Fossano-Borgosesia

Arbitro: Giuseppe Sassano di Padova

Guardalinee: Pier Guido Morsanuto di Portogruaro e Domenico Luccisano di Taurianova

Gozzano-Novara

Arbitro: Giuseppe Rispoli di Locri

Guardalinee: Alessandro Cassano di Saronno e Mattia Morotti di Bergamo

Derthona-RG Ticino

Arbitro: Luca Tagliente di Brindisi

Guardalinee: Alberto Amoroso di Piacenza e Simone Mino di La Spezia

Lavagnese-Chieri

Arbitro: Carlo Virgilio di Agrigento

Guardalinee: Michele De Capua di Nola e Doriana Isidora Lo Calio di Seregno

Pont Donnaz-Imperia

Arbitro: Simone Di Renzo di Bolzano

Guardalinee: Alberto Callovi di San Donà di Piave e Davide Fenzi di Treviso

Saluzzo-Asti

Arbitro: Sebastian Petrov di Roma 1

Guardalinee: Federico Mezzalira di Varese e Ivan Alexandrovic Denisov di Bari

Sanremese-Sestri Levante

Arbitro: Alfredo Iannello di Messina

Guardalinee: Lorenzo Chillemi Barcellona Pozzo di Gotto e Pietro Bennici d Agrigento

Vado-Bra

Arbitro: Andrea Mazzer di Conegliano

Guardalinee: Andrea Pacifici di Arezzo e Andrea Raimo di Empoli

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport