VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

(le foto del servizio sono pubblicate per g.c. di Alex Morandi)

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Si è tenuta ieri, sabato 21 ed oggi, domenica 22 maggio a Mede in Lomellina, l’annuale sessione del “Vertice nazionale antimafia 2022”, la più importante manifestazione promossa dalla Fondazione “Antonino Caponnetto”.

La scelta dell’Alta Lomellina è dovuta alla necessità di tenere alta la guardia anche in territori periferici, come ad esempio la provincia di Pavia.

La manifestazione, ormai tradizionalmente, è l’occasione per fare il punto sull’evoluzione del fenomeno mafioso e sulle iniziative per contrastarlo.

Ma è anche circostanza propizia per attribuire riconoscimenti a personalità dell’Amministrazione della Giustizia, delle Forze dell’Ordine, non meno che operatori dell’Informazione, politici ed Amministratori Pubblici che si siano distinti nei rispettivi settori per combattere il fenomeno mafioso.

Ieri, sabato, la giornata è stata dedicata anche ad un approfondimento – anch’esso un appuntamento molto atteso – proprio sulle più recenti azioni antimafia.

Il titolo del dibattito pubblico parla da sé di un tema quanto mai attuale:
“Criminalità organizzata 4.0: dalla corruzione al riciclaggio, le mani sporche sul Pnrr”.

Con introduzione di Salvatore Calleri.

Tra i destinatari dei “Premi della Legalità” spicca il Procuratore della Repubblica di Vercelli, Pier Luigi Pianta.

Premiata anche Jaqueline Monica Magi, Consigliere di Corte d’Appello di Torino.

Significativa anche l’attribuzione del premio ad un’altra personalità piemontese, questa volta espressione della società civile, Sergio Rosso,

Presidente degli Asili Notturni, benemerita istituzione assistenziale di Torino, che molti conoscono in tutto il Piemonte.

Posted in Cronaca

Non è la prima volta che lo diciamo e bisogna ripeterlo con convinzione: soprattutto, grazie.

Grazie a chi ha voluto tenere viva la tradizione del Carnevale anche se “fuori stagione”.

Perché, se ci si lascia demoralizzare dalle circostanze avverse (e nei due anni trascorsi non ci è mancato nulla, da questo punto di vista), tante cose che meritano di restare nell’orizzonte, soprattutto dei bambini rischiano di spegnersi.

Grazie, dunque, alle maschere, ai gruppi, ai Rioni, ai paesi che si sono uniti a Vercelli, al Comitato Manifestazioni vercellese perché hanno voluto e reso possibile questa sfilata (qui la prima gallery ed un breve filmato): la prima della storia con 30 gradi all’ombra.

E anche questo è un modo per giustificare un ricordo che potrà essere nel patrimonio di ciascuno.

Oggi, sabato 21, la prima sfilata nel tardo pomeriggio e poi fino a sera e, domani, domenica 22, si replica all’orario solito (primo pomeriggio) nel circuito Piazza Paietta – Viale Garibaldi – Piazza Roma – Viale Garibaldi.

Buon divertimento a tutti.

 

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Molti i pensieri che si affastellano, al termine della Liturgia nel corso della quale, sabato 14 maggio scorso, Suor Agata dell’Epifania ha pronunciato i voti perpetui, entrando pienamente a far parte dell’Ordine Carmelitano, cui il Signore l’aveva già chiamata, affidandola ad un lungo percorso di formazione.

Una celebrazione eucaristica semplice e, ad un tempo, solenne, coinvolgente fino ad essere, a tratti, commovente, come il nostro filmato e la gallery che corredano il testo in questa pagina crediamo riusciranno a trasmettere.

Crediamo, così, non sia fuori luogo (ma certo, meglio ascoltare, qui riproposta integralmente, l’omelia di Mons. Roberto Farinella, Vescovo di Biella, che ha presieduto la S.Messa nella Cattedrale di Santo Stefano) riepilogare ogni pensiero al messaggio che la Parola ha offerto.

Letture – quelle della Liturgia del giorno – che sono parse provvidenzialmente coincidenti con l’appuntamento della vita, al quale Sr. Agata dell’Epifania si è così a lungo ed intensamente preparata.

Soprattutto la prima Lettura, che riprende un “quadro” particolarmente eloquente del grande affresco ecclesiologico e pastorale preparato per noi con gli Atti degli Apostoli: la vocazione di San Mattia.

Ma, non meno esigente la fulminante verità che irrompe nella vita di ciascuno che si consegna alla sequela piena dell’Agnello:”Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.

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Qualche parola che aiuti a ripercorrere una celebrazione che il filmato, evidentemente, non può riproporre per intero, nelle due ora in cui si è snodata, che, tuttavia, sono sembrate volare.

Alcuni momenti cruciali, dunque.

Dapprima, le “interrogazioni”.

Al termine dell’omelia, il Vescovo domanda a Sr.Agata se è disposta a consacrarsi a Dio, vivendo la carità del Vangelo, seguendo la Regola e le Costituzioni dell’Ordine Carmelitano.

“Sì, lo voglio” è la risposta.

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Si procede, quindi, alla solenne consacrazione della Professa.

Sr. Agata si inginocchia di fronte al Vescovo, il quale pronuncia la preghiera di benedizione.

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Di grande significato simbolico la successiva consegna dei simboli: la Regola (il testo) dell’Ordine del Carmelo; poi la cintura, simbolo della castità.

Quindi la Liturgia delle Ore, per lodare il Signore ogni giorno della vita.

Il Santo Rosario, per meditare, insieme a Maria, donna della contemplazione, i misteri della vita di Gesù.

Infine, la Lampada, luce del cammino consacrato. “Mantienila accesa – dice il Vascovo – perché lo Sposo, trovandoti pronta, ti introduca al banchetto delle Nozze eterne.

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Terminata la consegna dei simboli, Sr. Agata ha ricevuto la ratifica dell’appartenenza all’Ordine Carmelitano da Sr. Valentina, Priora del Monastero di Carpineto Romano, da cui è gemmato quello di Biella.

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Particolarmente coinvolgente, all’offertorio, il canto in lingua swahili, “Beba mikononi”, che in breve si rivela richiamo irresistibile alla partecipazione per tanti dei presenti ed, in particolare, per alcune Consorelle appartenenti ad altre Congregazioni ed originarie della Tanzania, che hanno partecipato a questo momento di alta e gioiosa spiritualità.

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In conclusione, un grazie alle Sorelle del Monastero Mater Carmeli di Biella, che i nostri Lettori conoscono bene perché ogni domenica assicurano il commento alle Letture della Liturgia e durante l’anno accolgono tanti vercellesi, che ormai guardano alla loro comunità orante come un prezioso punto di riferimento spirituale.

Posted in Pagine di Fede

Una volta presentate le liste di candidati nei sette Comuni della provincia di Vercelli dove si voterà il 12 giugno prossimo per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale, qualche osservazione sulle curiosità che balzano all’occhio.

Si incomincia da Varallo Sesia dove, appunto anche ad occhio nudo, si nota un’assenza tra i candidati della lista che sostiene Pietro Bondetti.

Come mai non c’è Carlo Stragiotti?

Il vuoto si nota.

Un passo indietro.

I Lettori ricorderanno che Stragiotti fu eletto Sindaco di Sabbia nel 2014, quando aveva appena 25 anni: mantenne a lungo il primato di Sindaco più giovane, in Piemonte ed in Italia.

Programmatico ed, a suo modo, escatologico, se guardiamo ai fatti di oggi, il nome della sua lista “Amicizia è progresso”.

E’ predicato verbale, non congiunzione.

Insomma, l’amicizia invera, integra, si identifica con il progresso: non vi è progresso reale e duraturo, se non sostenuto da sentimenti di umana fraternità.

Poi venne il 2017 e la fusione (inevitabile, anche a causa delle difficoltà economiche che il nuovo Sindaco aveva ereditato) per incorporazione di Sabbia nel più grande e vicino Comune di Varallo Sesia.

Bene.

Sicchè uno avrebbe potuto dire: figuriamoci se l’Eraldo non accoglierà nella lista di candidati di Varallo 2022 proprio l’ex Sindaco di Sabbia ante fusione.

Invece, no.

E l’amicizia?

E il progresso?

E uno potrebbe anche stentare a credere: ma no, figurati, dai…

Come potrebbe l’Eraldo fare un torto del genere a Carlo?

L’Eraldo è buono, si vede anche dagli occhi: ha gli occhi buoni.

Sarà …

Posted in Trippa per i gatti

La notizia si è rapidamente diffusa tra i Lavoratori: il Dirigente Massimo Trecate non lavora più in Asm Vercelli spa.

Da più di un mese risultava assente dalla propria “base” storica, lo stabilimento di Via Asigliano.

Nei mesi scorsi Iren spa l’aveva nominato nel Consiglio di Amministrazione della stessa Asm Vercelli spa.

All’inizio di questa settimana la notizia: il rapporto di lavoro tra Trecate e l’Azienda è risolto.

Da Corso Palestro, per ora, nessuna indicazione sulla successione.

Posted in Economia

Uscite dai Comuni con le mani in alto!

Sembra essere questo il messaggio che il Comitato “NON conFONDIAMOCI” manda ai due Sindaci (uno ancora in carica, l’altro lo è di fatto, Vicario delegato praticamente a tutto) Pino Rizzi e Daniele Baglione.

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Ma andiamo con ordine.

Prima ancora, però, il testo integrale del comunicato che, a botta “tiepida” hanno diramato.

Diciamo “tiepida” e non “calda” perché è stato ponderato per una buona mezza giornata.

Sicchè è chiaro quello che pensano:

Prendiamo atto con soddisfazione dell’esito referendario circa la fusione tra i Comuni di Lenta e Gattinara, dove la prevalenza schiacciante dei NO impedirà la cancellazione dei due Comuni così come sono sempre esistiti.

Lenta continuerà la sua storia e anche Gattinara potrà progredire liberamente nel futuro.

La visione miope del duo Pino e Daniele (Sindaci Rizzi e Baglione) è naufragata clamorosamente sotto il giudizio popolare.

La loro visione del futuro non corrisponde a quella della gente, un grande bagno di umiltà che li riporta con i piedi per terra a leccarsi le ferite.

Per chi come loro, ha investito tutto in questa sciagurata e non voluta fusione, l’unico passo ancora possibile sono le

dimissioni di entrambi.

Non interessa che ruolo in questo momento ricoprano, ma interessa il fatto che si facciano da parte.

Vedremo se avranno il coraggio di assumersi le responsabilità per aver portato e diffuso un clima di astio e tensione nei rispettivi paesi.

Il futuro ha un’altra strada e un’altra visuale.

Noi abbiamo cambiato la visione del futuro.

La sconfitta al referendum ha una risonanza regionale, la nostra vicenda è seguita da tutte le forze politiche e dagli organi istituzionali ad ogni livello.

I tempi per una modifica sostanziale della Legge Regionale che regola le fusioni sono maturi.

La modifica di tale norma è già in itinere e ci auguriamo che tutte le forze politiche regionali la possano condividere, in modo da garantire sempre il rispetto della volontà popolare.

Per ciò che ci riguarda restiamo in attesa della decisione finale regionale che ponga termine alla nostra vicenda.

Abbiamo piena fiducia negli organi istituzionali regionali, che da tempo ci hanno dimostrato la loro vicinanza.

NON conFONDIAMOCI”

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Leggi qui l’articolo preparato per dare conto dei risultati, nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 maggio.

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Dunque, Pino e Daniele “a casa”.

Pacifico che non aderiranno all’invito.

Semmai ci fosse bisogno di un indizio in tal senso, la diretta Facebook che ieri, lunedì, il Vice Sindaco di Gattinara ha diffuso

– reperibile cliccando questo link

(15) Facebook Live | Facebook

offre piuttosto l’idea di una protervia che nulla pare concedere all’insegnamento dei fatti: e, del resto, dare torto ai fatti è sempre un rifugio consolatorio, tanto più se ci si ripara entro i confini del rassicurante “metaverso” di Facebook.

Se si ha la pazienza di rivedere il comizietto di Baglione rivolto ai suoi followers, si intuisce o, almeno, si può ipotizzare un’interpretazione: il referendum è andato come è andato perché sono passati due anni da quando l’iniziativa è partita.

Poi viene introdotto l’argomento – che richiama quelle merende a base di cavoli – di una querela mossa da non si capisce chi e poi archiviata: insomma, si è sfiorato l’eroismo.

Nulla lascia trapelare la minima resipiscenza: sarebbero arrivati 11 milioni di euro!

Insomma, un altro brutto scherzo dello specchio fatato di Facebook.

Un’ informazione “placebo” come nemmeno nell’immagine riflessa in quello della regina Grimilde che, almeno una volta, ebbe il coraggio di dire il vero.

Daniele Baglione pare essere la prima vittima di se stesso.

Prima si persuase che sarebbe stato possibile sacrificare due Comuni con una decisione (quella assunta due anni fa dal Consiglio Comunale di Gattinara) che prevalse per un solo voto.

Sarebbe bastato questo.

Nemmeno Matteo Renzi osò tanto con il referendum Costituzionale.

Allora il popolo gli diede torto con una maggioranza, nelle urne, del 60 per cento.

Ma la stessa maggioranza (60 per cento contro 40 per cento) aveva invece confortato la decisione delle Camere, quando il Parlamento approvò le proposte di modifiche costituzionali da sottoporre, appunto, al giudizio referendario popolare.

Il popolo confutò, così, la decisione di un Parlamento, che tuttavia fu capace di un’ampia maggioranza.

Qui la decisione in Consiglio Comunale di Gattinara, sulla proposta di fusione, è passata per un voto: sette contro sei Consiglieri.

Non interessa qui andare a vedere di chi fosse quel voto in più che fece prevalere l’idea balzana della fusione.

Basta e avanza, peraltro, il Tuel (il Testo unico degli Enti Locali).

Il fatto è che una decisione epocale come quella di cancellare dalla realtà amministrativa di un territorio due Enti Locali, appunto, territoriali (e se così si chiamano, qualcosa vorrà pur dire), se prende le mosse con numeri già “tirati” e salti mortali successivi per “imporre”, invece che “proporre”, rischia, appunto, di avere la strada segnata.

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Questa esperienza, almeno secondo il Comitato, ha messo in luce non soltanto un modo di rapportarsi con la prospettiva istituzionale, ma l’illusione di credere che la verità possa essere sacrificata alla velleità.

Una vicenda persino inquietante per come il tentativo di calpestare storia e futuro di una comunità, sia stato verosimilmente concepito con lo scopo ulteriore di permettere una nuova candidatura a Sindaco del “nuovo” Comune.

Anche in ordine a quest’ultimo particolare, pare essersi tentato di sovrapporre una realtà apparente alla verità vera.

Non ci sarebbe stata, infatti, nessuna “fusione” tra Gattinara e Lenta.

Se l’idea fosse stata approvata, si sarebbe, al più, trattato di una “incorporazione” del Comune minore in quello maggiore: al di là delle parole, Gattinara sarebbe rimasta, Lenta no.

Basterebbe questo particolare, peraltro “confessato” nel “progetto” di fusione: se è vero che i nomi sono la conseguenza delle cose, come si sarebbe chiamato il “nuovo” Comune?

Forse “Gattinara con Lenta”?

Forse in un modo del tutto diverso, come è successo, ad esempio, per “Alto Sermenza”, oppure per “Valdilana”?

No, si sarebbe chiamato sempre “Gattinara”.

E arvedzi: non si sarebbe dovuto nemmeno sostituire il cartello in uscita dalla città, alla Madonna di Rado.

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La differenza tra le due cose?

Molto semplice: se si fa una “fusione”, ciò che ne deriva è un Comune nuovo, che prima non c’era (ad esempio, come detto, Valdilana) e, così, un Sindaco che abbia già fatto due mandati può candidarsi di nuovo, perché nuovo è il Comune.

Se, invece, si parla di “incorporazione”, allora il Comune principale resta quello di sempre, così come la regola del doppio mandato: resta anch’essa e non ne è permesso un terzo.

Varallo Sesia ha, sempre per esemplificare, non certo per dare giudizi di valore, incorporato Sabbia e, dopo, non si è di nuovo votato per eleggere il nuovo Sindaco.

Ma la cosa più imbarazzante è che tutto ciò sia stato  “venduto”  (si sia tentato di vendere) come un’opportunità, quella di incamerare, nel tempo, i contributi erariali previsti per queste operazioni.

Che sarebbero serviti non già a sanare il passivo di bilancio della (attuale) Gattinara, ma a ridurre le tasse dei cittadini.

Insomma: una giulebbe.

Nessuno ha spiegato mai, peraltro, perché la vagheggiata fusione non sia stata – ad esempio – progettata tra Gattinara e Lozzolo che, quanto meno, da un punto di vista dell’appartenenza ad una medesima enclave territoriale, si sarebbe presentata come ipotesi con un capo ed una coda.

Forse perché (sia concesso celiare) non si sarebbe più potuto “mandare a quel paese” qualcuno avvalendosi della pittoresca locuzione (ricordata anche dal Gibellino): “Va a stè Losciu!”.

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L’istanza centrale del comunicato di “NON conFONDIAMOCI” però, sembra ancora un’altra.

La responsabilità più grande che i vincitori del referendum addebitano ai perdenti è che, in questi due anni di litigi, si è fomentato un clima di contrapposizione e divisione nelle due comunità.

Sacrificando la concordia e l’armonia sociale ad una bufala.

Di nuovo, su Facebook si è dato il peggio.

Che forse è arrivato non tanto dalle “televendite” di Daniele Baglione (talvolta accompagnato da Rizzi, seduto lì a mo’ di spalla), ma da qualche cortigiano.

Che, con il passare del tempo, si concede sempre di più nel tentativo goffo di porre in ridicolo gli avversari.

Finchè, forse il più sfigatto

di tutti, scivola sulla sua stessa bile, paragonando  coloro che sono contrari alla fusione ai protagonisti della saga di Tolkien, il Signore degli anelli.

Male gliene incoglie.

Leggendo l’articolo qui linkato, non si tarderà a capire perché.

Ma è proprio quella riunione di cui si parla nell’ articolo appena sopra richiamato, quell’incontro alla palestra di Lenta, che pone gli osservatori di fronte ad una realtà a suo modo confortante.

Se è vero – come insegnavano gli antichi Maestri – che la politica sempre nasca da ciò che politico non è, allora c’è speranza.

I fatti dicono, a saperli osservare, che, sulla scena politica di una parte rilevante della provincia di Vercelli, si è affacciata, in quella occasione, una nuova figura che in futuro potrà avere un ruolo importante.

A Lenta si è udito l’appassionato ed intelligente discorso di una Signora, mai (che si sappia) prima d’ora impegnata nel ruolo essenziale e distintivo del politico: capire, interpretare e rappresentare le istanze della gente.

Capire. Interpretare. Rappresentare.

Fedelmente, con verità.

Sono in molti a sperare che questa Signora possa continuare.

Si chiama Maria Grazia Bellomo ed in questo video con cui vi lasciamo, c’è tutto il suo intervento: le parole di una persona colta e intelligente, che ama il proprio territorio, la propria gente.

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Da lei molti politici di professione potrebbero trarre elementi per riflettere.

I leghisti, prima di tutti: sono essi stessi vittime dell’avventura di Baglione, che li ha trascinati verso una sconfitta memorabile, assolutamente estranea alla Lega stessa.

Tanti ricordano i big provinciali, dall’On. Paolo Tiramani fino ad Eraldo Botta, arrivati a Lenta, nell’ottobre 2020 (leggi qui),  per sostenere, nel corso di un’assemblea disertata da molti, l’idea della fusione.

Oggi sono sconfitti anche loro.

Poi, l’ineffabile On.le Andrea Delmastro, di Fratelli d’Italia che, in questi due anni, non una sillaba ha proferito, nonostante in molti, soprattutto a Lenta, sperassero in un suo intervento, per difendere l’autonomia del territorio.

Forse non gli ha giovato la comune radice lozzolese, né la consonante militanza politica con il Sindaco del piccolo centro alle porte di Gattinara, Roberto Sella.

Che è parso, anche in occasioni pubbliche, il più baglioniano di tutti (leggi qui):

solo che è troppo comodo fare il fuso con il Comune degli altri.

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Ora che accadrà?

La Regione potrà prendere atto del risultato della consultazione referendaria di domenica.

E il sistema politico potrà riflettere sui fatti di questi ultimi due anni; in alternativa, i politici potranno comportarsi come sembra vogliano fare Pino e Daniele: dando torto ai fatti.

Posted in Politica, Trippa per i gatti

Giunta alla seconda edizione, la manifestazione “Cammindonando”, che dice un po’ tutto sulle finalità della camminata organizzata dall’Avis (Donatori di sangue) di Vercelli, ha riscontrato un successo di partecipanti al di là delle più rosee previsioni.

E’ bello dire subito che, appena arrivati, ci si sentiva di essere in un ambiente capace di trasmettere serenità e amicizia.

Insomma, se anche questa iniziativa ha dovuto fermarsi lo scorso anno per i noti motivi, la ripresa di oggi, 8 maggio, al Parco Kennedy di Vercelli, ha segnato un momento di ottimismo.

Perfetta l’organizzazione, a cura dell’Avis della città di Vercelli, che non ha mancato di assicurare anche la presenza dell’ormai famoso gruppo Amici della Panissa di Albano, per accogliere, al loro rientro dal percorso, ovviamente non competitivo, tutti i “camminatori”.

Molti quelli che hanno voluto portarsi i beniamini a quattro zampe, dando modo di vedere (senza nulla togliere agli altri, naturalmente) anche qualche raro esemplare di Lagotto, piuttosto che di Terranova.

Alle10 precise il via, dato dal Presidente della Sezione vercellese Fulvio Cavanna.

Il percorso, un giro dei viali solo un po’ allargato, alla portata di tutti: hanno vinto tutti.

La finalità dell’iniziativa, oltre quella di fare conoscere di più il mondo del volontariato sanitario ed acquisire nuovi donatori, sensibilizzando ulteriormente una città già partecipe, è stata benefica.

Vi lasciamo con la gallery ed il filmato che mostrano, come dicevamo in apertura, come anche oggi, pur con tutti i pensieri che ci sono, sia possibile tenere insieme e far crescere un bel gruppo di amici dediti ad un nobile fine comune.

Posted in Mondi Vitali

Duomo gremito, stamane, 4 maggio a Vercelli, per l’ultimo saluto all’Avv. Sandra Cavezzale, spirata a 75 anni nei giorni scorsi dopo avere a lungo combattuto con coraggio e dignità un male incurabile.

Tanta gente ha voluto stringersi attorno alla sua famiglia, che l’ha amorevolmente assistita fino al momento del congedo.

Tanti che hanno inteso testimoniare la verità di quanto, con parole sapienti e dense di sentimenti autentici di fraternità, ha richiamato Don Augusto Scavarda, Parroco di S.Antonio al Rione Isola, dove Sandra risiedeva.

Abbiamo messo a repertorio nel video che offriamo in questa pagina, il commiato di Don Augusto, perché rimanga come insegnamento di segno e non solo di nome cristiano.

Un commiato che – senza sfoggio alcuno di erudizione – ha tuttavia attinto da una conoscenza profonda ed altrettanto profondamente meditata della Parola e dell’insegnamento dei Padri, se è vero che, nella lezione dell’ Apostolo ed evangelista Giovanni, ha rinvenuto il messaggio più persuasivo di questa mattina in cui al dolore si è accompagnato il sentimento di fiduciosa attesa della compagnia del Risorto.

La lezione è quella del discepolo amato che ha posto al centro di tutto proprio l’Amore, in cui si invera l’idea stessa e la Persona del Padre.

Lezione che insegna a guardare alla verità, che fa liberi: non si è sinceri, è mendace, la professione di una fede nel Padre, che sia separata, che si ritenga autosufficiente, indipendente, dall’amore per il prossimo.

E questo amore per il prossimo – è proprio qui il messaggio di Don Augusto – è quanto Sandra Cavezzale ci ha insegnato.

Un amore che sa bene come la “bontà non sia, non possa essere, virtù degli inesperti” e, così, abbia sempre coniugato alla volontà di aiutare gli altri, la consapevolezza di come fosse necessario portare questo aiuto, perché fosse davvero efficace, anche mediante il concorso ed il supporto della conoscenza.

Senza farsi mai, peraltro, conquistare dalla conoscenza come fine.

Il fine è l’aiuto del fratello, anche e, soprattutto se, diseredato, indigente, umiliato, posto ai margini della società.

Così si spiega perché, per portare amore dove stia vincendo l’odio, occorra sapere organizzare e muovere efficacemente risorse umane e materiali, mettere a disposizione saperi: la sua partecipazione convinta ed attiva, senza afasie, al movimento Emergency rifletteva questo approccio pragmatico ed essenziale, non meno che spiritualmente ispirato.

La bontà non è virtù degli inesperti.

E proprio in questa veste piace ricordarla qui a noi, per le tante volte che l’abbiamo incontrata ai gazebo di Emergency, nelle varie manifestazioni promosse dalle Associazioni di volontariato: era sempre presente, con assiduità, senza protagonismi. Amava essere una tra gli altri, si capiva che si considerava amica tra persone amiche, contenta di essere tra amici che lavorano insieme per amore.

Posted in Società e Costume

Momenti di apprensione oggi, 30 aprile, attorno alle 13, lungo il Cavalcavia Tournon a Vercelli.

Un anziano è stato colto da malore mentre si trovava a transitare sul marciapiede ed è caduto a terra, rischiando di essere investito dalle vetture in transito.

Un passante si è subito attivato per chiamare il Servizio 118 che è giunto tempestivamente sul posto, provvedendo al ricovero del malcapitato.

Posted in Cronaca

Tempi veramente ubertosi, in questa prima parte del 2022, per i Tecnici della Famiglia di Piero Gaetano Vantaggiato.

Scelti da tante Pubbliche Amministrazioni per vari incarichi: è persino difficile orientarsi, ma cerchiamo di andare con ordine.

in formato espanso al termine dell’articolo –

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Si incomincia dal Comune di Grignasco, Ente presso il quale, come si può leggere da nostri precedenti articoli,

Piero Gaetano Vantaggiato è approdato nel 2010, per restarvi ed ampliare le proprie funzioni.

Ebbene, da ultimo ancora due belle soddisfazioni.

La prima.

Il figliolo Geom. Francesco è assunto, con decisione del 9 marzo – eccola allegata – a tempo indeterminato, anche se solo per un part time di 18 ore.

Si tratta di uno scorrimento di graduatoria.

La seconda.

Pochi giorni prima, l’Atto è della Giunta comunale – leggi qui –  riunitasi alle ore 18 e minuti zero del 2 febbraio precedente, a Piero Gaetano Vantaggiato erano state assegnate “le funzioni di responsabile per la Trasparenza ed anticorruzione”.

Finalmente un Tecnico.

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Il 20 aprile, invece, è  “l’Assessore alle opere pubbliche, politiche tributarie e controllo di gestionea dare una bella notizia ai Colleghi di Giunta, in Comune a Vercelli, proponendo di decidere su questi progetti, come si può leggere qui.

Sono le 16,15, quando l’Esecutivo, riunito sotto la presidenza del Sindaco Andrea Corsaro, ascolta la relazione del Ragioniere Capo del Comune di Borgosesia, che la saggezza valsesiana ha voluto fosse onerato dell’incarico vicario al Comune di Vercelli, Massimo Simion.

Simion espone una bella iniziativa – leggi qui la delibera integrale –  di partecipare ad un bando che mette a disposizione risorse:

finalizzate al recupero delle aree urbane tramite la realizzazione e l’adeguamento di impianti sportivi da finanziare nell’ambito del Pnrr (…)”-

E si premura di informare:

“il progetto di fattibilità tecnico economica degli “interventi di consolidamento e riqualificazione energetica dell’involucro edilizio e impianti del Pala Piacco” redatto in data Marzo 2022 dall’Ing. Stefano Vantaggiato (fratello del Geom. Francesco) con studio in Via Eugenio Donadoni n. 9 a Milano, depositato agli atti di settore, composto dai seguenti Elaborati (…)”.

Curiosamente, a questa riunione di Giunta risultano assenti Assessori di peso: Luigi Michelini, Gian Carlo Locarni, Ombretta Olivetti.

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A livello quasi “fotografico”, come fossero due cartoline inviate da località diverse, ecco che si può rilevare come, il 25 dello stesso mese di marzo, Piero Gaetano Vantaggiato, questa volta nella sua qualità di Responsabile del Servizio Finanziario del Comune di Landiona, assegni un incarico alla Società Accounting srl – Leggi qui.

Il Lettore ricorderà  – leggi qui – che si tratta di una persona giuridica avente fine di lucro,

costituita da vari soci e, tra questi, l’On. Paolo Tiramani, dallo stesso Vice Sindaco di Vercelli e dal commercialista santhiatese Franco Pauna.

in formato espanso a fondo pagina – 

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Ma le particolarità degli Atti amministrativi trovati al Comune di Landiona sono tante: ci vorrà un focus dedicato, la prossima settimana.

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Quasi non volesse essere da meno, la Provincia di Vercelli partecipa all’attribuzione di incarichi

con questo – leggi qui – Atto firmato dal Dirigente Ing. Marco Acerbo

che stanzia la somma di circa 20 mila euro per l’incarico conferito all’Ing. Stefano Vantaggiato, il 3 marzo:

Lavori di messa in sicurezza e completamento del vallo paramassi in localita’ Pietre Gemelle in comune di Riva Valdobbia – I lotto. Determina a contrarre e affidamento tecnico di coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e direttore operativo allo studio Riadatto Architecture & engineering dott. ing. Stefano Vantaggiato con studio in Borgosesia. Euro 19.920,16”.

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Il Comune di Balocco, conferma, con Atto del 28 aprile, ieri – leggi qui –

, che i lavori di ammodernamento dell’area sportiva di Bastia di Balocco richiederanno un investimento (salvi i ribassi) di  149 mila euro, oltre le somme a disposizione, spese tecniche, sicurezza.

Per scegliere la Ditta appaltatrice si va al Mepa.

Oh già!

E’ possibile

(non sarebbe il primo incarico a Balocco – leggi qui )

che si presenti la Ditta Defabiani di Roccapietra.

Dallo stesso atto del 28 aprile si vedono chiaramente alcuni numeri significativi.

Il progetto di 149 mila euro ha previsto spese tecniche complessive e comprensive di oneri, per circa 35 mila euro.

Gli incarichi di progettazione all’Arch.Ilaria Angioni (leggi qui – 1) che condivide con il marito Ing. Stefano Vantaggiato lo studio Riadatto di Borgosesia.

(Continua)

 

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