VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Questa non l’avrebbe immaginata nemmeno Casco d’Oro, Caterina Caselli, nella indimenticabile (e profetica) canzone (parole di Daniele Pace e scusate se è poco) “Nel 2023”.

Eravamo, per chi c’era, nel 1970.

Per chi non c’era ancora, qualora interessato, potremo raccontare qualcosa e, comunque, ecco qui la canzone.

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Ma – si diceva – con quel fluire e rifluire di date, prima il 2023, poi il 2033, quindi mille anni ancora e così via, pareva una profezia su quanto sta accadendo per la gestione degli acquedotti, in questa parte di Mondo compresa tra le provincie di Vercelli, Biella ed il territorio casalese e valenzano della provincia di Alessandria.

Ma andiamo con ordine.

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Sono passati circa due mesi dall’ultimo aggiornamento sulla battaglia dell’acqua.

Leggi qui la Trippa per i gatti numero 931.

E sembrava fatta.

Ma oggi pare di no.

E vediamo perché.

La soluzione che avrebbe messo un po’ tutti d’accordo sarebbe stata quella di dividere l’ambito (cioè tutto il territorio ove ora operano sia il gestore privato, Asm Vercelli spa, sia quelli pubblici cioè Amc Casale, Amv Valenza, riuniti in Am+; Sii spa, Cordar Valsesia e Cordar Biella) in due sub – ambiti.

Un modo come un altro per dire: Iren resta in Vercelli (tramite Asm spa) e qualche comune del Vercellese (ed è uno dei due sub ambiti), mentre tutti gli altri si riuniscono, dando vita al secondo, grande, sub ambito, che, perciò, resta tutto pubblico.

Tutti d’accordo?

Se anche fossero stati tutti d’accordo (e lo erano), pare proprio che ad una cosa simile non abbia dato l’ok il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica.

Ministero, peraltro, a guida Forza Italia, con Gilberto Pichetto Fratin.

Dal Mase, infatti, il 14 novembre scorso, arriva una bella lettera che, in sostanza, dice: guardate, Signori cari, che i sub-ambiti non si fanno.

E non è difficile capire il motivo di questo parere: se fossero ammessi, con un precedente del genere si darebbe la stura ad una quantità difficilmente controllabile di sub-ambiti in tutta Italia.

Dunque, tutto da rifare.

E, perciò, ora è inevitabile la proroga.

Il termine del 31 dicembre 2023 per stabilire chi gestirà gli acquedotti di 400 mila abitanti per i prossimi 30 anni è virtualmente già passato.

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Infatti sarebbe stata prevista per domani, 29 novembre, una riunione della Conferenza (in un Comune, sarebbe il Consiglio Comunale) di Ato2 (ora chiamata, e non chiedeteci perché, Egato2).

A proposito di quella riunione, peraltro, un po’ tutti dicevano: ma vedrai che non si voterà nulla, ci sarà un rinvio.

Invece, ad essere rinviata è stata la riunione stessa, all’ultimo momento, con una mail arrivata ai destinatari attorno (non possiamo essere precisissimi) alle 16,10, di oggi, 28 novembre, minuto più, minuto meno.

Riunione sostituita, però, da un altro incontro, questa volta del Comitato Esecutivo della stessa Egato2.

Il Comitato, se la Conferenza è come il Consiglio Comunale, è come una Giunta.

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Cosa dovrà esaminare il Comitato esecutivo?

Dovrà esaminare una relazione di (circa, non possiamo essere più precisi, perché non l’hanno mandata a noi) 16 pagine che il consorzio tra i Gestori pubblici ha presentato (si chiama BCV Acque o qualcosa del genere: è la vecchia Acque2O scarl, presieduta da

Leonardo Gili, per gli amici il Richelieu delle Reti Idriche (acque bianche e nere).

I Gestori da qualche tempo chiedono la proroga.

Perché (dicunt) un vero e proprio piano industriale non lo hanno ancora presentato.

Forse sono troppo occupati a tenere conferenze stampa condotte con facondia magistrale dal Richelieu degli acquedotti. 

Ma se, invece, volessero vedersi assegnata la gestione e non procedere ad una gara pubblica di rango europeo, sarebbe magari bene che un piano dei conti lo presentassero.

Per dire, ad esempio: i soldi per fare gli investimenti sugli acquedotti, nei prossimi 30 anni, ce li procuriamo così e cosà.

Queste modalità così e cosà sono forse esposte nelle 16 pagine di cui si è già detto?

Di primo acchito la foliazione parrebbe un po’ misera per contenere la mole di informazioni che occorrono, ma si vedrà.

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Comunque i gestori, non appena venuti a conoscenza del parere (negativo) del Ministero, sulla possibilità di costituire due sub – ambiti e, quindi, di mettere tutti d’accordo (vedremo poi cosa significa nel concreto), con lettere del 14 e 20 novembre, hanno sottoposto all’Egato la questione della proroga ex art. 3.5 della Convenzione di servizio.

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Al di là di questi pure importanti passaggi amministrativi, cosa si profila, dunque, per il colossale business dell’acqua in questo territorio?

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Al punto in cui siamo, dobbiamo onestamente confessare che non sia facile capirci una mazza: con tutti questi colpi di scena, il risultato è che non pare più così chiaro chi sta con chi e per che cosa.

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Sicchè, non resta che tentare di riassumere.

Capo primo: l’eventualità che prenda tutto Iren pare scongiurata.

Come abbiamo già ricordato in altre occasioni, poco dopo la cessione della maggioranza di Atena Spa (poi Asm Vercelli spa) ad Iren, con il nuovo rapporto societario costituito dal 40 per cento di azioni al Comune di Vercelli ed il 60 alla Multiutility, nel maggio 2016 furono firmati i nuovi “patti parasociali” tra i due Soci; patti che, a proposito di gestione degli acquedotti, erano (sintetizzando al massimo) semplicemente emetici.

In pratica si legittimava l’aspettativa di Iren affinchè la futura Asm Vercelli spa diventasse un mega gestore di quadrante; leggiamone un estratto:

“2.4 Le Linee Guida mirano ai seguenti obiettivi principali:

partecipazione con buone prospettive alle gare per i servizi pubblici che saranno indette nel Quadrante Piemonte Est;

integrazione di società attive nella gestione del ciclo idrico nel Quadrante Piemonte Est e partecipazione alle gare per l’aggiudicazione delle concessioni in scadenza;

integrazione di società multiutility o mono utility operanti nel Quadrante Piemonte Est”.

Ma il testo integrale, sia pure in bozza, è raggiungibile cliccando qui.

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Capo secondo: perché Iren parrebbe ora più attapirata?

Perché avrebbe capito che la stragrande maggioranza dei Comuni non la vuole per i piedi.

Del resto – se qualcuno avesse avuto ancora dubbiquello che sta capitando a Vercelli ha fatto drizzare a tutti le antenne.

Figuriamoci – ad esempio – se a Casale Monferrato (dove la loro Municipalizzata se la tengono ben stretta) avrebbero mai potuto accettare  il massacro di famiglie e Imprese conseguito alle bollette stratosferiche di luce e gas mandate da Atena Trading.

Figuriamoci se avrebbero potuto accettare di vedere la città piena di immondizia in strada ed ora le foglie per terra che (forse) dovrebbero raccogliersi da sole, se gli alberi non vogliono sentirsi dare dell’incivile da qualche clown di turno.

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Capo terzo: però i problemi non finiscono qui.

Perché, se è vero che il territorio non si può dividere in due sub ambiti (lasciando così i vercellesi al loro destino), il cubo di Rubik è di non facile composizione.

Le ipotesi sono, allora, due, forse tre.

La prima, la gara pubblica: si mette a gara tutta la gestione degli acquedotti (non oggi;ormai, diciamo, forse, tre sei mesi, un anno, giusto per fare passare le elezioni comunali a Vercelli).

Una gara, dati gli importi in gioco, di rango europeo, cui possono partecipare solo grandi aziende (tra queste, ovviamente, Iren).

E così, però, Iren (o il vincitore) si prenderebbe tutto e la gestione diventerebbe esclusivamente privata.

Come abbiamo visto, una soluzione che oggi nessuno vuole: o perchè non l’ha mai voluta o perchè si è rassegnato.

La seconda: si opta per una gestione mista.

Ai gestori pubblici il 70 per cento di una costituenda unica Società ed al privato il restante 30 per cento della stessa Società di nuova costituzione avente all’oggetto sociale la gestione di tutte le reti idriche dell’intero territorio interprovinciale.

Anche per individuare questo Socio privato si dovrebbe esperire, ovviamente, una procedura di gara.

Ma ammettiamo che vincesse Iren (potrebbe, peraltro, vincere qualunque altro tra i grandi player nazionali).

A questo punto, Asm e la quota che in Corso Palestro ha il Comune di Vercelli, che fine farebbe?

La terza: non la vediamo ancora, ma dovrà saltare fuori, perché le prime due sono – pressochè all’unanimità – viste come il fumo negli occhi.

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Come finirà?

Ecco, abbiamo iniziato con Caterina Caselli, ora vorremmo concludere come

Checco Zalone in “Amore + IVA”.

Il grande Luca Medici intona:

Se mi chiedono chi è / la ragazza per me / Angela…

poi dirige il microfono verso il pubblico e la sala in coro:

io dico te…

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Ecco a noi, più modestamente, sarebbe di qualche consolazione sapere che, scrivendo il consueto:

come finirà?!

I Lettori in coro dicessero: chi vivrà, vedrà!

Sarebbe qualcosa, abbastanza per legittimare la convinzione di non essere transitati invano in questa Valle di lacrime.

 

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(marilisa frison) – Una giornata soleggiata, ma frizzantina, questa domenica 19 Novembre 2023, in cui il Vangelo ci parlava di talenti.

Nell’omelia durante la S.Messa delle 10, innanzi a un’assemblea nutrita, il parroco di Trino, don Patrizio Maggioni, parlando di talenti ha portato come esempio il tennista Sinner, che ha saputo tirar fuori il suo talento nel tennis.

E continua: “come lui ciascuno di noi ha un suo talento, bisogna solo saperlo tirar fuori, certo per farlo emergere bisogna faticare, impegnarsi, non stare sdraiati nel divano. Senza fatica non si ottiene nulla, anche Sinner, se non si fosse allenato, non avesse faticato, non avrebbe raggiunto certi livelli e fatto in modo che tutti parlassero di lui”.

Il sacerdote per far capire ai ragazzi l’importanza di tirar fuori il proprio talento e condividerlo con gli altri, ha chiamato sull’ambone dei ragazzi e a ognuno ha assegnato un dono e uniti da un filo hanno formato una stella, che brillerà per far bella la Comunità.

Al termine della Santa messa, i bambini di terza elementare con le Catechiste si sono recati nell’adiacente chiesa di San Domenico, per conoscere la storia della Beata Maddalena Panattieri.

A riceverli calorosamente Il Terziario Giancarlo Tione che, si occupa meticolosamente della cura del luogo, ha raccontato loro la storia di Maddalena, i miracoli e il recente ritrovamento del corpo.

I bambini hanno ascoltato con molta attenzione e sono stati molto colpiti dalla reliquia: la mano della Beata con al dito l’anello che le era stato donato, dopo il primo miracolo, dal Marchese del Monferrato.

Prima del congedo Giancarlo ha donato ai giovani visitatori e futuri comunicandi una immaginetta della Beata con sul retro una preghiera per invocare la sua protezione.

Dopodiché, il gruppo è rientrato nell’aula di catechismo, nel mentre nella cappella di Lourdes, in San Bartolomeo, alle 11,15, don Maggioni celebrava una Messa speciale dedicata alla banda musicale “G.Verdi” di Trino, in occasione della imminente festa di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, degli strumentisti e dei cantanti.

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Vercelli Città

Luminarie natalizie anticipate e spente, tristi, nel buio della città.

Stanno lì, in compagnia di altre lampade senza luce, come quelle delle vergini stolte, simbolo quasi beffardo del niente al governo di una città che pare rassegnata a vedere erogati i servizi essenziali (svuotamento di cassonetti della raccolta rifiuti, illuminazione pubblica, erogazione di acqua potabile) non solo o non tanto perché c’è qualcuno che fa rispettare i contratti, bensì perché c’è il l’Assessore taumaturgo che si fa carico di “intervenire”.

I servizi pubblici non è che manchino del tutto, solo, pare siano diventati “on demand”.

Sappiamo come vanno (spesso) a finire le cose quando i propri diritti diventano favori.

I servizi erogati non come un diritto, il diritto alla prestazione per cui si pagano (si veda l’intervista del Sindaco a “La Stampa” il 7 luglio scorso) ad esempio e per la sola raccolta rifiuti, ben 10 milioni di euro l’anno  – leggi qui – .

Dieci milioni di euro l’anno per raccogliere e smaltire (e come li raccolgono e smaltiscono) i rifiuti di 46 mila abitanti o poco meno.

E hanno ancora il coraggio di parlare di “incivili”.

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Questa sera, 5 novembre, gli smartphone sono bombardati di fotografie dell’illuminazione pubblica che, in tutta la città, è mancata fino alle 18: non un minuto prima, non un minuto dopo.

Ma la nuova illuminazione (anno 2018 – 2019) non era realizzata con pali “intelligenti”?

Forse, ma talvolta si confonde tra intelligenza e furbizia.

Pare – da prime sommarie informazioni raccolte – che abbia fatto cilecca un rilevatore crepuscolare collegato a un computer eccetera eccetera, un po’ come successo qualche settimana fa per la mancata erogazione dell’acqua potabile.

A Torino (non a Vercelli, sarebbe troppo facile) qualcuno se n’è accorto.

Perché a Torino?

Perché ormai l’Azienda vercellese pare ridotta a poco più di un marchio, tutte le principali funzioni di controllo son esercitate fuori, ovviamente, per risparmiare.

Le luminarie di Natale, che la propaganda di Palazzo Civico, con frivolezza e gioia degne di miglior causa, già festeggiava come “anticipate”, oggi stanno lì, alla luce della nuova era, nella Vercelli da parodia del Ballo Excelsior, tutta Ducale e Chìparo e rifiuti in strada.

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(marilisa frison) – In questo uggioso Mercoledì, 1 novembre 2023 si festeggiano tutti i Santi, che sono i veri benefattori di tutta l’umanità e da loro bisognerebbe prendere esempio.

Nell’omelia dettata nel corso della S.Messa delle 10, il parroco di Trino, don Patrizio Maggioni, in riferimento al Vangelo di San Matteo sulle Beatitudini, visto il momento che stiamo vivendo, ha posto la sua attenzione e si è focalizzato sulla Beatitudine numero 7 sottolineando “Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio, perché sono l’anima delle persone belle che abitano la nostra società. Persone belle che, proprio perché sono belle, fanno bello il mondo e lo rendono degno di essere vissuto. Volti luminosi, volti segnati dall’amore di Dio”.

Ha concluso ricordando l’importanza del ritiro spirituale di sabato 4 novembre, al Conventino di Livorno Ferraris, un invito forte per tutti coloro che davvero ci tengono a essere parte della Comunità, a fare comunità, essere a servizio della comunità.

È un momento di preghiera e di incontro col Signore nel Signore.

Il titolo di questo ritiro è: “Gareggiate nello stimarvi a vicenda”, (Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, 12,10) e, ad aiutarci a camminare insieme in amicizia, su una meditazione, interverrà Sorella Francesca, psicologa, della Fraternità della Trasfigurazione di Vercelli.

Il ricordo della Messa in Cimitero nel pomeriggio alle 15, il Santo Rosario delle 21 nella chiesa del Sacro Cuore e la solenne benedizione, hanno chiuso la bella celebrazione.

Buona festa di Ognissanti e una preghiera perché proteggano ciascuno di noi e ci portino a vivere in Pace.

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(marilisa frison) – Grande partecipazione alla fiaccolata per la Pace, organizzata dalla parrocchia di Trino in collaborazione con la Comunità Musulmana e il Comune di Trino.

Alle 20,45 di Martedì 24 Ottobre 2023, è partita dalla chiesetta della Divina Provvidenza (Bric), di Trino, una fiaccolata per chiedere l’immediato “cessate il fuoco” della guerra tra Israele e Palestina e di tutti i conflitti.

Il corposo “fiume” di persone, guidato dal parroco don Patrizio Maggioni e don Riccardo Leone, coadiuvati da Giancarlo Tione, con in mano i lumini accesi (la fiamma: è il simbolo della vita, del razionalismo e della libertà) e in preghiera, si è snodato in Via Montello, via Duca d’Aosta, C.so Italia, fino a giungere sotto l’atrio comunale.

Nel frattempo, dopo una preghiera in Moschea, anche la Comunità Musulmana, guidata dall’imam di Trino era giunta nel posto, don Maggioni e l’Imam si sono scambiati un ramo d’ulivo, simbolo della pace.

Il sacerdote dopo aver ringraziato la Comunità Musulmana per aver accettato l’invito, ha esordito: “che sia la pace a illuminare le nostre relazioni e il nostro vivere insieme. La pace è un valore da difendere perché la guerra è una sconfitta per tutti”, dopodiché ha dato la parola all’Imam, che dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ha pronunciato: “Dio ha creato noi per vivere insieme in pace, perché è l’unica soluzione per vivere bene e andare avanti, e dobbiamo aiutarci a vicenda gli uni gli altri”.

Mentre si ascoltavano parole di pace, registrate, dettate dalla voce della semplicità dei bambini, le due Comunità insieme accendevano la parola Pace, scritta per terra, sia in italiano, sia in arabo in segno di comunione e fratellanza.

Poi sono state lette da membri delle due Comunità frasi di pace.

Si è concluso il momento tenendosi per mano in cerchio, fissando nello sguardo la scritta Pace in entrambe le lingue e ascoltando una preghiera universale, un canto dello Zecchino d’oro: “ninna nanna di pace”, che dice: E saremo due fratelli tu ed io. Ninna nanna e la tua mano é nella mia! …

Un grande applauso per la pace e un ringraziamento del parroco al Sindaco, Daniele Pane, all’Amministrazione Comunale e a tutti.

Con la Pace c’è vita, gioia, amore, armonia, concordia e unione; mentre con la guerra c’è solo odio, distruzione e morte.

“Si alzi forte in tutta la terra il grido della Pace”. (Papa Francesco)

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(marilisa frison) – Gremita la chiesa San Bartolomeo di Trino domenica scorsa, 22 Ottobre 2023, alle 10; oltre che dai bambini del Catechismo con i loro genitori, l’assemblea era allietata dalla presenza della Leva 1993, che con i loro trent’anni, accompagnati dalla Banda Musicale di Fontanetto Po, hanno portato gioia e una ventata d’allegria.

Ragazzi che stanno o sono prossimi ad affrontare la vita camminando sulle proprie gambe, alcuni hanno già formato una famiglia, per altri giungerà il momento.

A loro va l’augurio di buona vita da parte di tutta la comunità.

All’altare con il parroco don Patrizio Maggioni, una figura nuova, un giovane seminarista, Giuseppe, che darà una mano alla parrocchia di Trino.

Don Maggioni nell’omelia ha spiegato ai ragazzi l’importanza di Gesù nella vita di ciascuno di noi e il significato di questo nome che significa: “salvezza”.

Ed ha continuato parlando dell’amore per i suoi simili del Cardinale di Terra Santa, Mons. Pierbattista Pizzaballa, che l’ha spinto a proporsi ai terroristi di Hamas per uno scambio con i bambini rapiti in ostaggio. “Quanti di noi sarebbero disposti a fare una cosa del genere?” Domanda don Pato.

Colgono sempre nel segno le portentose omelie del sacerdote, come la scritta che compariva in bella vista, a caratteri cubitali, sul Notiziario: “Perdere Dio, è perdere la bussola”, una frase forte che non ha bisogno di commenti.

Il sacerdote ha invitato tutti a partecipare alla fiaccolata che, martedì 24 Ottobre, alle 20.45, partirà dalla chiesa della Divina Provvidenza “Bric”, e in raccoglimento si recherà sotto l’atrio del Comune, dove, assieme alla Comunità Musulmana si scriverà la parola “Pace”, per evitare che queste guerre si manifestino a macchia di leopardo e si torni a vivere in Pace tutti insieme. “Dio è amore guai inneggiare alla guerra in nome di Dio” tuona e conclude don Pato.

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Peretti Cucchi nella Coppa Commissione Sportiva Memorial Cristina Marcianesi
Grande successo di partecipazione per la classica di tabellone Coppa Commissione Sportiva (18 buche 1a cat. Medal, 2a/3a Maximum score), che era abbinata al Memorial Cristina Marcianesi by Certifida. La gara, che ha visto al via oltre 90 partecipanti, è stata anche la prova conclusiva del circuito di 3 prove by M&A che ha elargito durante la stagione splendide Magnum di vini pregiati.

Commozione durante la cerimonia di premiazione che ha visto al tavolo Roberto Marcianesi di M&A e il Presidente del club Paolo Schellino.

Il challenge 2023 (somma dei 3 score netti maschile e femminile che ritornerà nel prossimo anno) è stato assegnato a Davide Baroni e Donatella Villa.

Filippo Peretti Cucchi, vincitore del 1° lordo, si aggiudica la speciale Coppa dedicata al Presidente della Commissione Sportiva Alberto Tolu scomparso di recente.
Premiati. 1a categoria: 1° lordo Filippo Peretti Cucchi Cavaglia’ 71 (+3), 1° Netto Edoardo Ramella Cavaglia’ 66, 2° Netto Patrizio Ubezio Cavaglia’ 70, 3° Netto Giorgio Andrigo Cavaglia’ 70.

2a categoria: 1° Netto Piero Ceresa Cavaglia’ 64, 2° Netto Paolo Bruggiafreddo Mulino Cerrione 64, 3° Netto Luca Image Ticino 66.

3a categoria: 1° Netto Antonio Mazzei Crema 62, 2° Netto Angelo Tresoldi Robinie 63, 3° Netto Pasquale Albanese Cavaglia’ 65. 1° Ladies Stefania Guglielminotti Cavaglia’ 66.

1° Seniores Alberto Garziero Tenuta Castello 66. Nearest to the pin buca 6 Bruno Carmagnola cm 8. Nearest to the pin buca 10 Antonella Cavagna cm. 90.

Tonso/Blanc nel Golfimpresa Challenge
Sabato ha fatto tappa al Golf Club Cavaglià il circuito Golfimpresa Challenge (Louisiana a coppie, 18 buche Medal).

Nel lordo il successo è andato alla coppia Tonso Daniele/Blanc Mauro Ariel con 67.

Nel netto al 1° posto Malquati Elena/Zodio Enrico con 59, seguiti da Griggio Stefano/Caneparo Alberto con 60.

Prima coppia mista Aprile Enrica/Platini Diego con 60.

Tutte le coppie premiate accedono direttamente alla finale nazionale.

Programma weekend al Golf Club Cavaglià
Tre gli eventi previsti per questo fine settimana al Golf Club Cavaglià.
Sabato 28 ottonbre si giocherà il The Challenge by Bluvacanze (18 buche Stableford 3 categorie – iscrizione gara soci 20€, soci Gc Courmayeur 20€, esterni gara e green fee 70€) che prevede l’accesso alla semifinale nazionale per i primi 3 netti di categoria e il miglior lordo.

La gara sarà valida come Interclub di ritorno con il Golf Club Courmayeur.

Dopo la premiazione rinfresco.

Sempre sabato a partire dalle 12,30 circa si svolgerà il Gran Galà Hickory, gara di golf con attrezzatura vintage e abbigliamento d’epoca (info Villa Stefano 3483542000).

Domenica 29 ottobre al Lions Charity Golf Championship (18 buche Stableford 3 categorie – iscrizione gara soci 25€, esterni gara e green fee 75€) evento benefico a cui il circolo è particolarmente legato.

Il circuito nato nel 2011 annualmente permette al gruppo di club Lions e Leo che lo organizzano di donare ai bisognosi cani guida addestrati presso il Servizio Cani Guida dei Lions di Limbiate.

Dopo la premiazione a seguire rinfresco.

Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it

Un’anticipazione su novembre.

Mercoledì 1 sarà ospitato l’evento benefico Coppa Fondo Edo Tempia louisiana a coppie (18 buche – iscrizione gara soci 25€, esterni gara e green fee 65€).

 

Redazione di Vercelli

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Domenica 15 ottobre la Pro Vercelli Bjj compete al torneo Born to Figth della federazione Bjj Italia a Castelletto Ticino .

Pietro Ferrero il diciassettenne vercellese cintura blu juvenile compete in quattro categorie adulti, con kimono cinture blu dove conquista l’oro, stessa medaglia nelle cinture viola con kimono, nelle categorie nogi (senza kimono) conquista una medaglia d’oro nella classe B (cinture viola) e un argento nella classe A (cinture marroni e nere).

Buona prova tecnica dell’ atleta vercellese, sopratutto nelle categorie senza kimono dove lotta con cinture più alte in una gara per lui relativamente nuova.

Sabato 21 ottobre Pietro Ferrero compete alla gara internazionale Grappling Industries nella tappa di Milano conquistando dopo ben sette incontri con atleti di Grecia, Germania, Turchia,  Australia, Albania e Italia un oro nella specialità nogi e un argento nella specialità con kimono dove perde la finale in parità per giudizio arbitrale.

Anche qui buona prova tecnica e fisica in una gara veramente lunga e abbastanza imprevedibile vista la diversita’ stilistica degli atleti in gara, forse un po’ di ingenuità nella finale data dal competere nella categoria adulti pur essendo under 18 con un regolamento un parzialmente diverso dal solito.

Prosegue ora la preparazione agonistica con il maestro Roberto Lai tecnico della Pro Vercelli Bjj per i prossimi appuntamenti agonistici da qui alla fine dell’ anno, Open d’ Italla a Perugia , il Milano Challenge, il Roma Challenge etc.

Redazione di Vercelli

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Dopo la pausa estiva riprendono nella Basilica di S. Andrea le serate di “Un canto nella notte”, appuntamento mensile a cura della Fraternità della Trasfigurazione.

Il tema che condurrà il percorso di questo nuovo anno è “Pietro, il nostro specchio”.

Gli incontri si svolgeranno l’ultimo sabato di ogni mese da ottobre ad aprile, a dicembre ci sarà la tradizionale veglia di Capodanno con preghiera e festa.

Il primo appuntamento è per sabato 28 ottobre alle ore 21 nella Basilica S. Andrea.

 

Redazione di Vercelli

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Dopo il successo dei primi tre eventi tenutisi nella chiesa parrocchiale di Alice Castello e nella Cattedrale di Biella, la rassegna “Musica: un ponte tra Canavese e Biellese” promossa dall’Associazione Organistica Del Canavese – ETS (AODC) giungerà al suo termine con il concerto finale di venerdì 27 ottobre alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di Cavaglià.

Alla consolle del grande organo siederà il giovane organista eporediese Silvio Rossini, presidente della stessa AODC, affiancato dal soprano Maria Luisa Casali, nata a Lecce e diplomatasi al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, e dal trombettista alicese Mattia Iseppato, da poco laureatosi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.

All’interno del ricco programma musicale saranno previsti alcuni brani per organo solo, proposti con l’obiettivo di valorizzare le numerose possibilità dello strumento della parrocchiale di Cavaglià, costruito dai Fratelli Serassi nel 1820-1821 e successivamente modificato da F. Silvera, G. Guidetti, C.G. Bianchi e G. Dal Molin, fino a subire un intervento di restauro con ricostruzioni parziali da parte di Italo Marzi e figli nel 1999.

Il concerto si aprirà infatti con il primo movimento del monumentale Concerto in Do maggiore BWV 594 di J.S. Bach, a cui seguiranno alcune composizioni organistiche di autori italiani del diciannovesimo secolo, scelte con l’intento di esaltare le sonorità del Serassi originale e allo stesso tempo di sfruttare le caratteristiche dello strumento nella sua configurazione attuale: nello specifico, verranno eseguiti il Grande Offertorio in Fa minore di G. Morandi, l’Andante mosso in Re maggiore di V.A. Petrali e la Polonaise di A. Diana.

Per quanto riguarda i brani per solisti e accompagnamento d’organo, il soprano Maria Luisa Casali si esibirà con la celebre “Serenade” (“Ständchen”) di F. Schubert, l’aria “Salut à la France” dall’opera “La Fille du Régiment” di G. Donizetti e la sequenza “Ah fors’è lui… Sempre libera” dall’opera “La Traviata” di G. Verdi, mentre il trombettista Mattia Iseppato proporrà le “Variazioni su un Tema dalla Norma di Bellini” di J.B. Arban, la “Slavische Fantasie” (Fantasia slava) di C. Höhne e una trascrizione del celeberrimo “Largo al Factotum” dall’opera “Il barbiere di Siviglia” di G. Rossini, all’insegna di uno spiccato virtuosismo e di una forte espressività propri del repertorio trombettistico a cavallo tra Ottocento e prima metà del Novecento.

La rassegna musicale promossa da AODC, i cui eventi sono a ingresso libero, è stata realizzata con il sostegno e il patrocinio del Comune di Alice Castello, con i patrocini della Provincia di Biella, della Provincia di Vercelli, della Diocesi di Biella, del Comune di Biella e del Comune di Cavaglià, con la collaborazione della Parrocchia di San Nicolao Vescovo di Alice Castello, della Parrocchia della Cattedrale di S. Stefano di Biella e del Coro Concentus di Cavaglià e con il sostegno di Emmeduea Srl e Studio De Ferrari Architetti.

Programma

Concerto in Do maggiore BWV 594, I movimento – Organo – J.S. Bach (1685 – 1750)

“Ständchen” (Serenade) – Organo e Soprano – F. Schubert (1797 – 1828)

Variazioni su un Tema dalla “Norma” di Bellini – Organo e Tromba – J.B. Arban (1825 – 1889)

Grande Offertorio in Fa minore – Organo – G. Morandi (1777 – 1856)

“Salut à la France” (da “La Fille du Régiment”) – Organo e Soprano – G. Donizetti (1797 – 1848)

“Slavische Fantasie” (Fantasia slava) – Organo e Tromba – C. Höhne (1860 – 1927)

Andante mosso in Re maggiore – Organo – V.A. Petrali (1830 – 1889)

Polonaise – Organo – A. Diana (1815 – 1876)

“Ah fors’è lui… Sempre libera” (da “Traviata”) – Organo e Soprano – G. Verdi (1813 – 1901)

“Largo al Factotum” (da “Il barbiere di Siviglia”) – Organo e Tromba G. Rossini (1792 – 1868)

Lo strumento: organo Fratelli Serassi 1820-1821, con modifiche successive ad opera di F. Silvera, G. Guidetti, C.G. Bianchi e G. Dal Molin. Restauro e ricostruzioni parziali eseguiti da Italo Marzi e figli nel 1999.

Soprano: Maria Luisa Casali

Diplomata nel 2008 in canto lirico presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano sotto la guida del soprano Margaret Hayward, ha frequentato l’Accademia di perfezionamento “Paolo Grassi” sotto la direzione artistica del M° Sergio Segalini, debuttando nel 2009 nella 35° edizione del Festival della Valle d’Itria.

Nel 2011 ha frequentato il Corso di alto perfezionamento presso l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, diretta dal M° Alberto Triola, approfondendo lo studio della tecnica del canto con Stefania Bonfadelli, Tiziana Fabbricini e Sherman Lowe.

Ha inoltre frequentato master-class di perfezionamento con i soprani Ines Salazar, Katia Ricciarelli, Luciana Serra, Janet Perry, Daniela Dessì, nonché con i direttori d’orchestra Alberto Zedda, Fabio Luisi e il conduttore radiofonico musicale e regista Enrico Stinchelli.

Ha all’attivo numerosi concerti, recitals con orchestra o pianoforte su territorio nazionale e internazionale.

Apprezzata sia nel repertorio sacro che in quello operistico, è stata solista in numerose opere di autori quali J. Haydn, C. Monteverdi, G. Paisiello, J.S. Bach, G.F. Haendel, W.A. Mozart, A. Vivaldi, G.B. Pergolesi, G. Fauré, C. Saint Saёns, G. Verdi, G. Puccini, G. Donizetti, G. Rossini, J. Gay, A. Shkurtaj.

Collabora infine con Ars Cantica di Milano, diretta dal M° Marco Berrini.

Tromba: Mattia Iseppato

Nasce a Vercelli nel 1996. Inizia gli studi musicali all’età di 14 anni sotto la guida dei maestri Alessio Molinaro e Gilberto Martini.

Nel 2016 partecipa al “Mid Europe Festival” di Schladming (Austria) con l’Orchestra RWO di Rovereto.

Ha all’attivo diverse masterclass con trombettisti del calibro di Francesco Tamiati, Piergiuseppe Doldi, Roberto Rossi, Ivano Buat e Sergej Nakariakov.

Ha collaborato con diverse formazioni, tra cui numerosi ensemble di ottoni, l’Orchestra Fiati del Biellese “Euphoria”, l’Orchestra biellese “Armonia”, Brass band e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Torino.

Nel 2017, dopo aver superato brillantemente gli esami di teoria e solfeggio al Conservatorio di Novara, inizia gli studi al Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida del maestro Fabiano Cudiz.

Nel 2019 sotto la guida del maestro Lorenzo Della Fonte, incide il brano “Contemporary Humanities” di Nicola Campogrande.

Nel marzo del 2021 consegue la laurea triennale al Conservatorio di Torino sotto la guida del maestro Marco Braito.

Nel settembre del 2021 partecipa in qualità di Prima Tromba

dell’Orchestra Sinfonica al Festival “MITO SettembreMusica”. Nell’ottobre del 2022 consegue la laurea magistrale al Conservatorio di Torino con il massimo dei voti, sotto la guida del M° Ivano Buat.

Organo: Silvio Rossini

Nasce a Ivrea, dove risiede, il 30 dicembre 1998.

Inizia gli studi musicali all’età di 8 anni nell’Accademia Musicale “Associazione Notabene” di Ivrea, sostenendo esami in qualità di privatista presso il Conservatorio G. Verdi di Torino e partecipando con successo, sin da giovanissimo, a master-class e concorsi pianistici nazionali e internazionali, classificandosi sempre sul podio.

La sua grande passione per l’organo lo porta presto ad avvicinarsi al repertorio organistico.

È tra i membri fondatori dell’Associazione Organistica Del Canavese (AODC), di cui è presidente.

È inoltre regolarmente coinvolto nei cicli liturgici e organistici della chiesa di San Lorenzo in Ivrea ed è organista della corale nel Santuario diocesano della Regina del Monte Stella.

Si dedica inoltre alla trascrizione e alla composizione per pianoforte, organo e formazioni orchestrali: a tal proposito, si è guadagnato la semifinale con menzione al Concorso Internazionale di composizione “M. Ravel” e ha recentemente vinto il concorso di composizione bandistica per l’Inno dell’Unione della Serra Morenica con la marcia “Serrabanda”, premiata all’unanimità dai maestri Arturo Sacchetti, Fulvio Creux e Andrea Morello.

Nel 2018 è stato insignito del titolo di Alfiere del Lavoro della Repubblica Italiana da parte del Presidente Mattarella.

Nell’ottobre del 2023 ha conseguito la laurea magistrale in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino.

È infine membro dell’AIGU (Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO) in qualità di Tesoriere Nazionale.

AODC, ovvero “Associazione Organistica Del Canavese“, è una realtà culturale no profit (Ente del Terzo Settore) nata nel 2019 e formalizzatasi nel 2022 dall’idea di un gruppo di giovani organisti e appassionati eporediesi con l’intento di valorizzare l’arte e la cultura organaria del territorio canavesano – con uno sguardo attento anche al territorio limitrofo e non solo – sensibilizzando e creando rete per mezzo di iniziative, eventi, concerti e progetti di vario genere, a partire dal coinvolgimento delle nuove generazioni e all’insegna dell’inclusività.

Tra i numerosi progetti, oltre all’attività concertistica, l’Associazione si propone di far scoprire e riscoprire l’affascinante mondo dell’organo attraverso la divulgazione di contenuti multimediali sulle piattaforme di ultima generazione, la ricerca storica e la catalogazione dei beni musicali e degli strumenti, i laboratori e le visite guidate con le scuole, la promozione della musica organistica dal punto di vista didattico e liturgico e molto altro ancora.

Tutti gli aggiornamenti sul sito web (aodc.it), sui canali e sulle pagine Facebook, Instagram e YouTube.

 

Redazione di Vercelli

 

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