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E' giunto il tempo dei saluti

LETTERA DI UNA PROFESSORESSA - Non rinunciate mai ad essere voi stessi - Al termine di 5 anni nelle Scuole Superiori, l'abbraccio ideale prima che prendano il largo - Siate sempre padroni del vostro senso critico, e non abdicate mai ai valori importanti.

Li abbiamo visti arrivare in Prima poco più che bambini, ora quelli che attendono l'esame di Maturità sono uomini e donne

Carissimi ragazzi,

è giunto il tempo dei saluti.

Avete ormai capito che le parole per me hanno un “peso” ed un “senso”.

Apparentemente “espansiva”, sono sempre “parca” di parole e “consigli”, ma “vicina” e partecipe”.

Le caratteristiche sono “innate” e a volte, “scelte”.

Ho deciso di “esserci” ma non di “apparire” e credo lo abbiate compreso bene…

Ora però il cuore mi suggerisce il saluto, quello che arriva dopo 5 anni…

Ci siamo conosciuti in un periodo davvero “difficile”, voi al primo anno… ed io con voi… eppure non ci siamo arresi, ci siamo “stati”, in presenza ed “a distanza”, in quel vivere l’ incertezza, abbiamo camminato, ci siamo avvicinati, magari con più “fatica” perché eravamo dietro ad uno schermo: ma non abbiamo mai rinunciato a guardarci, a parlare.

Siamo riusciti a “sostare” nell’ incertezza, insieme, e ne siamo usciti più “forti”.

Sono stati anni di impegno, di studio intenso, di fatica, di saluti e sorrisi, di incoraggiamenti e ricerche, di scoperta, di conoscenza reciproca…

E ci siamo “ trovati” in presenza, più desiderosi che mai di conoscere e comprendere, di “leggere” il mondo e le cose con “spirito critico”, alla luce di quei valori di cui il cristianesimo è portatore, di confrontarli con il mondo, con i sistemi di significato, con le idee di ciascuno , sempre con rispetto e con la “luce” della Libertà di tutti.

Abbiamo cercato di vivere insieme nel modo più sereno possibile, imparando a vicenda, raccontando e raccontandoci, provando a comprenderci ed a comprendere: qualche volta ci siamo riusciti, altre abbiamo fatto più fatica, ma ci abbiamo messo tutta la nostra buona volontà, il nostro Impegno e in fondo siamo stati felici.

Abbiamo “camminato” davvero molto (compresi i viaggi di istruzione).

Ora ci salutiamo: le vostre “ali” sono pronte, in grado di volare e sfidare ogni corrente gravitazionale, ogni tempesta, ogni brezza ed ogni bonaccia … vi saluto e lo faccio con la certezza e la speranza che ogni esperienza, ogni parola, ogni momento rimanga con voi, sarà parte di voi, così come lo sarà di me.

Nomi e volti… dicono gli insegnanti li dimenticano…

No, vi assicuro ricordo tutti i miei studenti (e sono 38 anni di insegnamento e tutti li porto “con me”).

Ogni passo è una conquista, ogni orma ci dice che abbiamo viaggiato, che continueremo a farlo e non saremo mai soli.

Di voi ricorderò sicuramente i volti, i sorrisi, gli occhi, le incertezze, le domande, le insicurezze e la gioia, il timore, l’ entusiasmo, i viaggi insieme e … ogni cosa sarà noi.

Non come nostalgia , ma come esperienza , come memoria , come ricordi.

Spero che abbiate compreso quello che ho cercato di aiutarvi a sperimentare: seguite sempre le vostre passioni, con coerenza, lealtà ed onestà.

Fatevi sempre “prossimi” con quelli che incontrerete, perché il vostro sguardo si posi sempre con limpidezza sulla vita .

Non rinunciate mai ad essere voi stessi.

Siate sempre padroni del vostro senso critico, e non abdicate mai ai valori importanti.

Non scegliete mai la via più semplice solo perché è facile; camminate, sbagliate, ritornate sui vostri passi, usate il discernimento, proseguite e la vostra strada sarà aperta, immensa, luminosa.

Siete capaci di camminare da soli a testa alta, perché tutti lo sapete fare.

Siate curiosi di quella curiosità che è interesse, ricerca, impegno per migliorare , di quella Curiosità che fa scoprire il bello, il vero , il bene in tutto e in tutti… e quando bene non è , sappiate riconoscerlo .

Affrontate l’ esame con serenità e ricordate qualsiasi valutazione raggiungerete voi siete anche altro rispetto al “voto”.

Non dimenticatelo mai.

Ricordate la lezione dell’ “elogio del fallimento”: siamo umani, sbagliamo, ci rialziamo e continuiamo… ed impariamo, sempre.

Non siamo i nostri errori, siamo la nostra bellezza.

Lo avete capito… non vi cercherò (ormai ci siamo abituati alla “presenza silenziosa”) ma sarò sempre “qui” e ci sarò “sempre” per ciascuno di voi.

Vi abbraccio con affetto.

Posted in Scuola e Università