VercelliOggi
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Sabato 7 ottobre alle ore 16:30, la Biblioteca di Grignasco si prepara ad accogliere un atteso evento: il ritorno dell’esperto di botanica Giancarlo Fantini.

Il tema della giornata sarà uno straordinario viaggio nel mondo delle piante spontanee commestibili.

Un’occasione importante per avvicinarsi a una parte spesso trascurata della natura che ci circonda e per imparare a riconoscere i doni che essa offre.

Giancarlo Fantini, con la sua vasta esperienza nel campo della botanica, sarà la guida di questo emozionante percorso alla scoperta dei vegetali che crescono spontaneamente dei nostri luoghi e che possono essere utilizzati in cucina.

Ma il suo insegnamento va ben oltre la semplice raccolta di erbe selvatiche.

Fantini insegnerà a comprendere il contesto in cui queste piante crescono, sottolineando che non è un caso se si trovano in determinati habitat.

Ogni pianta è il risultato di un intricato equilibrio ecologico, influenzato da fattori come il tipo di suolo, il clima e la salubrità dell’ambiente naturale.

L’aspetto più affascinante di questa giornata sarà la possibilità di riscoprire antiche conoscenze, che spesso trascurate o del tutto dimenticate dalle giovani generazioni.

Il riconoscimento delle piante e delle erbe naturalmente commestibili è una tradizione millenaria che ha alimentato le nostre cucine per secoli.

Questo patrimonio culturale rappresenta un legame prezioso con il passato, una finestra sulla sapienza delle generazioni precedenti che merita di essere valorizzata e tramandata.

L’evento è stato organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Grignasco.

Al termine dell’incontro, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire il volume “Vegetali selvatici commestibili”, scritto dallo stesso Fantini.

Un libro che rappresenta una preziosa risorsa per chiunque sia interessato a esplorare questo interessante regno vegetale.

Sabato 7 ottobre alle ore 16:30, la biblioteca di Grignasco si trasformerà quindi in un luogo di apprendimento e scoperta, dove la bellezza e l’utilità delle piante spontanee commestibili saranno al centro dell’attenzione.

Un passo in più verso la natura, alla riscoperta di un sapere antico e un patrimonio culturale da valorizzare e tramandare.

Non perdete l’occasione di partecipare a questa giornata guidata dall’entusiasmo e dalla competenza del prof. Fantini: la natura vi aspetta con le sue delizie nascoste.

Redazione di Vercelli

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Dopo una buona partenza, fatta di due risultati utili, la Fezzanese si è fermata.

Per i liguri sono arrivate 3 sconfitte e nelle ultime gare sono rimasti a secco anche di gol segnati.

In classifica i punti sono 4.

La squadra gioca con il 3-4-1-2.

In porta c’è il classe 1998, Daniel Salvalaggio.

La difesa è composta da: Sauro Selmi (1999, scuola Spezia), Salvatore Santeramo (1995, ex Scandicci) e Alessandro Terminello (1997, ex Seregno).

A centrocampo gli esteri sono i due prodotti del vivaio: Mattia Giampieri (2005) e Matteo Stradini (2003).

In mezzo spazio a Filippo Beccarelli (2004, scuola Spezia) e Mirko Bruccini (1986, ex Franciacorta che vanta oltre 80 presenze in Serie B e oltre 250 in Serie C).

Dietro le punte, sulla trequarti giostra Andrea Baudi (1987, autore di 55 reti con la maglia della Fezzanese).

In avanti si schierano: Gabriele Lunghi (2004, ex Valdivara) e Luca Scarlino (2000, ex Trestina).

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Borgosesia 1

Ligorna 0

Marcatore: 28’ st Gilli.

Borgosesia (3-5-2): Uva; Gilli, Derbali, Rekkab; Iannacone, Tunesi, De Angelis (26’ st Bertoni), Lauciello, Duguet; Giacona, Del Barba (26’ st Tobia). A disp.: Vittoni, Maselli, El Achkaoui, Peritore, Aladro, Disisto. All.: Moretti.

Ligorna (3-4-3): Atzori; Spina (32’ Delle Piane), Scannapieco, Tancredi; Tusellino, Squarzoni, Manuzzi (33’ st Botta), Gualtieri (1’ st Daniello); Magiaracina (23’ st Tassotti), Gomes (25’ Miracoli), Di Masi. A disp.: Di Vita, Lurani, Botta, Vultaggio. All.: Lunardon.

Arbitro: El Ella di Milano.

Guardalinee: Pozzi di Varese e Corbetta di Como.

Note: giornata piovosa. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Di Masi, Squarzoni, De Angelis, Daniello, Uva, Rekkab, Tassotti. Angoli: 3-1. Recupero: 1’ pt-5’ st.

Gara amarcord al Comunale.

In Valsesia arriva il Ligorna dell’ex tecnico granata Manuel Lunardon.

I granata voglio tornare subito a fare punti, riscattandosi dal ko di Romentino.

Pronti via e Mangiaracina incorna a lato.

Il match stenta a decollare e al 24’, Del Barba di testa colpisce il palo ma il gioco è fermo.

Dieci giri di lancette e Squarzoni non inquadra lo specchio della porta.

E’ il 35’ quando Lauciello con una grande conclusione colpisce la traversa.

Prima del riposo, Gualtieri manda alto.

Si torna in campo e Giacona in ripartenza calcia centralmente.

Sull’altro fronte, termina nello stesso modo la conclusione di Daniello.

E’ il 28’ quando il Borgosesia passa in vantaggio.

 

Giacona punta la palla, serve Gilli che in diagonale insacca.

 

Ultimo sussulto il tiro di Di Masi parato tranquillamente da Uva.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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La sezione vercellese dell’ANPI “Anna Marengo” organizza, insieme con le locali Amnesty International, Emergency e CGIL, una cine rassegna dal titolo” I diritti negati”, in collaborazione con “Movie Planet”.

Le proiezioni si terranno al cinema “Nuovo Italia” di Vercelli alle ore 21.

Si parte giovedì 5 ottobre con la pellicola “Se fate i bravi” dei registi Stefano Collizzolli, documentarista e autore di video in Italia, Africa e Palestina, e Daniele Gaglianone, molto conosciuto e affermato grazie ai maggiori festival nazionali ed internazionali.

Gli autori concentrano lo sguardo sulle diverse prospettive del ricordo e della memoria, attraverso generazioni a confronto.

Il film ripercorre le vicende di Genova, che nel luglio 2001 ospita il G8; in quel momento, il dissenso e la protesta sono incarnati da un movimento di massa che chiede giustizia per tutti.

“Un altro mondo è possibile” è il più noto tra gli slogan di quei giorni.

I temi dei manifestanti sono il cambiamento climatico, l’abolizione del debito dei Paesi poveri, l’accoglienza dei migranti, la parità di genere, la lotta all’omofobia e quella all’Aids.

Poi muore tragicamente Carlo Giuliani; scatta la violenta repressione delle forze dell’ordine, la vergogna della “Diaz” di Bolzaneto: uno dei fatti più inquietanti della nostra storia recente.

Il titolo riprende la frase di un agente penitenziario detta a Fornasier (uno dei protagonisti intervistati) e al suo compagno, dopo averli picchiati: “Se fate i bravi non vi succede più niente, e potete andare a casa”.

Il documentario, presentato nel 2022 nella sezione Giornate degli Autori – Notti Veneziane, cerca risposte dopo aver raccolto quanto emerge da interviste, film, libri, giornali, inchieste e processi e dando voce a un campione significativo di persone che per motivi diversi sono state protagoniste di quei giorni e ne diventano, ora, voce narrante.

Durante questa prima serata interverrà il Presidente dell’ANPI cittadina, Giacomo Ferrari, per presentare la rassegna e le successive iniziative della sezione.

L’intervento critico è affidato a Cristina Francese.

Giovedì 12 ottobre sarà invece proiettato il film francese “In guerra” di Stephane Brizé, autore di una trilogia dedicata al mondo del lavoro che, oltre a questa pellicola, comprende “La legge del mercato” e “Un altro mondo”, presentati in concorso ai Festival di Cannes e di Venezia ed interpretati dal ‘suo’ attore Vincent Lindon.

Dopo aver promesso a 1100 operai che i loro posti di lavoro saranno salvi, i dirigenti della Perrin, una fabbrica specializzata in apparecchiature automobilistiche affiliata ad una multinazionale tedesca, decidono improvvisamente di chiudere e licenziarli tutti.

Laurent, uno degli operai, si batte in prima fila contro questa decisione, conducendo una lotta sindacale senza esclusione di colpi per reclamare diritti e dignità dei lavoratori.

Chi combatte rischia di perdere, ma chi non combatte ha già perso”.

E’ con questa citazione di Bertolt Brecht che si apre il film.

Il regista vuole immergere lo spettatore (e ci riesce ottimamente ) nel cuore di una battaglia vitale, nel violento scontro tra la realtà degli esseri umani e i sondaggi su economia mondiale e redditività, col loro corredo di delocalizzazioni e piani sociali.

Il film racconta uno scontro fisico e psicologico di pura rabbia, che registra il punto di rottura, lo stallo definitivo della stessa democrazia capitalistica.

La serata sarà introdotta da Walter Bossoni, Segretario della CGIL vercellese e valsesiana.

Infine, giovedì 19 ottobre, sempre alle 21, si assisterà al documentario “Trieste è bella di notte”, opera collettiva di Matteo Calore, Stefano Collizzoli e Andrea Segre; a introdurre la serata: Rosario Orlando di Amnesty e Federica Cena di Emergency.

La pellicola narra la vicenda dei migranti che giungono nella città friulana e le loro speranze, al termine di un viaggio sfibrante e pericoloso, mostrando il lato umano di quella che viene presentata unicamente come una continua emergenza, una minaccia per la nostra società.

Individui coraggiosi e disperati intraprendono la Rotta Balcanica in cui fame, pericolo e violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno.

Oltre ai rischi legati al viaggio e agli abusi di potere delle autorità, una volta giunti nel nostro Paese non esiste la certezza di poter rimanere, in quanto i procedimenti di richiesta di asilo possono essere rifiutati.

Attraverso un montaggio di testimonianze orali, filmati d’archivio e riprese dei cellulari dei protagonisti, viene approfondito l’argomento, dando un volto e una voce ai rimpatriati.

Sfruttando le numerose fonti e gli archivi, i registi riescono ad evidenziare le contraddizioni di uno Stato italiano in cui, nonostante l’adesione ad un regolamento comunitario che prevede l’obbligo della valutazione caso per caso di ogni singolo richiedente asilo, si tollera l’esistenza di strumenti anticostituzionali.

Nel corso delle tre serate chi lo vorrà potrà sottoscrivere o rinnovare la tessera ANPI per il 2023.

Verranno anche raccolte le firme per l’appello rivolto alle autorità cittadine per richiedere un intervento a favore dei giovani extracomunitari in attesa del permesso di soggiorno che “dimorano” da tempo in Piazza Mazzini.

Il biglietto d’ingresso ad ogni serata è di 8,50 euro, ma si può scegliere di acquistare in cassa al costo di 10 € la tessera annuale MOVIE+: in tal caso il biglietto è di 5 euro.

Per prenotazioni ed informazioni si può inviare una e-mail a: cristina@movieplanetgroup.it

 

Redazione di Vercelli

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Al Mondadori Bookstore – Via CaVour, 4 vercelli – venerdì 29 settembre alle ore 17.30, Rocco Tanica (Elio e le storie tese) presenta “Non siamo mai stati sulla terra” ed. Saggiatore a colloquio con Elisa Opezzo.

“Non siamo mai stati sulla Terra” è il primo libro scritto da un essere umano assieme a un’intelligenza artificiale.

Un’opera che ci conduce sulla soglia di un nuovo modo di raccontare.

Un uomo e un marchingegno robotico chiamato Out0mat-B13 sono seduti uno di fronte all’altro in un hotel di provincia.

L’uomo interroga con curiosità la macchina, le chiede delle cose che ha visto, di ciò che conosce, di quello che immagina essere il pianeta.

La macchina racconta: gli parla di città impossibili come Milano, fondata dal magnate Giovan Battista Milano, o Asti, antica sede di un gigantesco parco divertimenti creato dai Savoia; di band che hanno fatto la storia come i The Caribbean Beatles; della fiaba di Cappuccetto Rosso cannibale.

Offre consigli su come cucinare il pane azzimo – prendere il nulla e metterlo a maturare nel niente per tre mesi –; su come gestire una piramide egizia; su come intervistare Dio.

Storia dopo storia, però, avviene che l’uomo prenda a completare con le sue parole i vuoti dell’altro: precisa un dettaglio, rattoppa una sfumatura, aggiunge un aneddoto.

Umano e macchina si ritrovano così a raccontare assieme, alternati, fino a stendere sul mondo intero una patina talvolta surreale e comica, talvolta magica e visionaria, talvolta melanconica.

Ma sempre sorprendente.

Rocco Tanica ha composto questo libro in cooperazione con Gpt-3, un modello di deep learning: un software in grado di riconoscere il testo prodotto dall’autore, apprenderne le caratteristiche e generare nuovi contenuti a integrazione di quelli esistenti.

Un dialogo/battibecco capace di dare vita a una nuova inattesa realtà: più vera del vero e allo stesso tempo completamente inventata.

 

Redazione di Vercelli

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Sono i ragazzi dell’FC Perù ad aggiudicarsi la Supercoppa della Valsesia 5 Cup.

La stagione di calcio a 5 è così iniziata nel segno sudamericano con il successo della squadra che lo scorso anno, con il nome Zio Kebab, è arrivata prima in campionato.

Per loro un ritorno alle origini con una denominazione che racconta delle loro radici.

La manifestazione della competizione si è tenuta al Milanaccio di Borgosesia dove l’assessore allo sport, Paolo Urban, ha fatto gli onori di casa.

Molto combattute le gare del triangolare.

A contendersi il trofeo sono state: FC Perù (vincitrice del campionato), Peccati di Gola (che ha alzato la Valsesia Cup) e New Generation (trionfatori nella Salus Cup).

La prima partita si è conclusa con la vittoria dell’FC Perù per 5 a 3 contro i Peccati di Gola.

Per i sudamericani in rete N. Valdez (tripletta) e A. Valdez (doppietta).

I Peccati di gola hanno risposto con la tripletta di L. Corrà.

Finisce in pareggio New Generation-Peccati di Gola.

Al referto 3-3 con le reti di L. Corrà (doppietta) e D. Dura per i Peccati di Gola mentre per la New Generation sono andati a segno M. Discetti (doppietta) e A. Balocco.

La finalissima è stata nel segno di N. Valdez che con una tripletta regala all’FC Perù il trofeo.

Per la New Generation è invece andato a finire sul tabellino dei marcatori L. Sala.

Classifica finale:

6 FC Perù

1 Peccati di Gola

1 New Generation

 

Classifica marcatori:

6 N. Valdez (FC Perù)

5 L. Corrà (Peccati di gola)

2 M. Discetti (New Generation)

2 A. Valdez (FC Perù)

1 A. Balocco (New Generation)

1 D. Dura (Peccati di gola)

1 L. Sala (New Generation)

Il campionato provinciale di calcio a 5 UsAcli, Valsesia 5 Cup, prenderà il via lunedì 2 ottobre.

A contendersi la vittoria saranno 16 squadre, impegnate nelle palestre di Borgosesia, Varallo e Gattinara.

“L’intenzione è quella di crescere ogni anno – affermano gli organizzatori, Cristian Belotti e Paolo Carginale – . Siamo una realtà giunta all’undicesimo anno. Vogliamo aumentare il numero delle squadre e aprirci anche ad altre zone. Il divertimento non mancherà”.

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Vercelli Città

(elisabetta acide) – “Ascoltare con il cuore” credo sia una delle “qualità” più belle che come persone possiamo esercitare.

Certo l’organo dell’udito è quello che ci permette di percepire i suoni, di udire le voci, di sentire le parole, ma il cuore è quello che “dà voce” al nostro ascoltare.

“Ascoltare con il cuore” è l’esperienza dei volontari di Telefono amico, associazione di volontariato che opera sul territorio nazionale con diverse esperienze ed associazioni, la cui “Essenza” sta nell’ essere ascoltatori attenti, “voci” che dialogano, “fili” di pensieri che attraverso il telefono raggiungono case, luoghi di lavoro, solitudini, persone, drammi, difficoltà, ma anche gioie e pensieri.

L’ essere ascoltati è una necessità dell’essere umano e, mai come ora, abbiamo bisogno di parole, in un tempo di rumori, caos, comandi vocali e tutorial, di AI, e di assistenti digitali… ciò di cui abbiamo bisogno è una “voce amica”, “umana” come solo la persona sa pronunciare.

Il gruppo di volontariato Telefono amico, è attivo, nella sezione di Vercelli, da oltre 40 anni, grazie all’ intuizione del “Prete della carità “don Mauro Stragiotti, uomo e sacerdote che ha saputo vivere il messaggio evangelico dell’amore al prossimo, in tutti i suoi volti e nei volti di chi incontrava.

Don Mauro aveva compreso già allora il “bisogno” dell’accoglienza delle solitudini, delle parole pronunciate ed ascoltate, della necessità di essere “prossimi” e vicini anche da lontano, ed aveva dato vita all’ associazione che ancora oggi opera nel territorio vercellese e sul territorio nazionale (la rete è nazionale per garantire L’ anonimato), grazie alla “Voce” ed all’ impegno di volontari che svolgono presso l’ associazione la loro opera.

Il gruppo di Vercelli, ha fatto crescere quel “Seme” piantato da don Mauro, il granello che nel tempo è diventato “pianta”, ed ha intercettato i bisogni del nostro tempo: il parlare senza ascoltare, comunicare senza parlare e sentire senza ascoltare.

Attualmente il gruppo di Vercelli, con i suoi volontari è parte dell’associazione nazionale CeVita ed è in “rete” con il Centro di servizi di Volontariato di Vercelli cercando di rispondere al bisogno tipicamente umano di capire e di essere compresi e il modo migliore per capire le persone è ascoltarle.

Il primo centro di ascolto telefonico appare a New York nel lontano 1906 con il nome di Safe a Life.

L’iniziativa, voluta da alcuni volontari, aveva l’obiettivo di arginare un fenomeno sociale allarmante diffusosi nella metropoli americana in quei tempi, a causa dei veloci processi d’industrializzazione: il suicidio, quale atto estremo per mettere fine alle proprie sofferenze.

L’ attività si diffuse anche in Italia, è più precisamente a Milano nel 1964 con Telefono Amico Mondo-X di padre Eligio Gelmini e, nello stesso anno, iniziano l’attività anche il centro di Genova (Voce Amica) e quello di Torino (Telefono Amico).

Nel corso del tempo telefono amico sorto a Vercelli, si è associato alla

rete CeVi.t.a. Telefono amico, un coordinamento di centro importanti di ascolto – clicca qui -.

Telefono Amico CeVita, costituito per fornire un servizio totalmente gratuito raggiungibile da tutto il territorio nazionale 24 h su 24 al numero 0299777.

“Ascolta tendendo l’orecchio del tuo cuore”

Ecco quello che si impegnano a fare i volontari, che dopo un corso di formazione, svolgono la loro opera presso la sede vercellese.

I volontari garantiscono apertura e disponibilità all’ ascolto e riservatezza, salvaguardando l’anonimato.

Le “storie” sono diverse, tutte uniche ed importanti, le “storie” sono la “storia” di telefono amico, sono le “persone” dietro alle voci, sono i “Volontari” che nell’ accogliere le storie, percorrono un “pezzo di strada” insieme, attraverso quei dialoghi, quelle parole, quei racconti…

Tutti nella vita, hanno momenti di incertezza o di difficoltà; o semplicemente hanno bisogno di sentirsi accolti, ascoltati, non giudicati … e telefono amico è lì ad accogliere, ad ascoltare, ad “‘esserci” con il cuore.

E le storie sono state e sono davvero tante.

Ecco che tutti possono “ascoltare”.

E in un anno le telefonate sono tante, perché il bisogno di ascolto è tanto.

E ogni anno telefono amico, anche la sezione di Vercelli, cerca volontari, per continuare ad esserci per tutte le persone che hanno bisogno di essere ascoltate.

Il riferimento è il Centro di servizio di volontariato di Vercelli, indicando la propria candidatura ed interesse all’ attività di volontariato presso l’Associazione.

L’ organizzazione della sede di Vercelli, è coordinata da un Presidente, molto attento alle esigenze ed al miglioramento del servizio.

I volontari organizzano la settimana (week end compreso) per garantire il più possibile un servizio che offra ascolto in ogni ora della giornata. Mensilmente sono impegnati con almeno 3 “servizi di volontario” nello spazio di ascolto, nella sede, di 3 ore.

Un servizio che offre davvero “una voce amicizia”, come sottolinea Elisabetta, una volontaria “cerco di trasformare Il telefono, il mezzo più diffuso della contemporaneità in uno strumento utile per offrire parole e “contatto” a chi ha bisogno di sentirsi accolto, a chi ha bisogno semplicemente di un “Ci sono”, “ti ascolto”, “sono qui per te”.

Cerco di ascoltare e leggere i vissuti di chi ascolta, esercitando un ascolto attivo ed empatico, provando a instaurare un dialogo.
Chi chiama chiede di  essere ascoltato perchè ha bisogno di esprimere i propri stati emotivi senza la preoccupazione di essere di peso del “ giudizio”, ha bisogno di quella disponibilità che a volte per timore, per solitudine , per difficoltà, non si trova nel “quotidiano”.
Telefono amico e’ quindi quella voce che “getta una mano”, attenta e sensibile, prova attraverso la relazione telefonica libera da pregiudizi, a mettere la persona in grado di gestire il proprio problema, quando questo non può essere risolto, restituendole fiducia in se stessa e negli altri.

Per informazioni: Centro Territoriale per il Volontariato di cui telefono amico CeVita di Vercelli è parte 0161 503298.

“Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente”. (Ernest Hemingway).

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(marilisa frison) – Come se non bastessero i prezzi che aumentano, le bollette insostenibili, il caro scuola, a mettere in difficoltà i cittadini e le famiglie, capita che ci si mettano pure i disonesti.

VercelliOggi.it, per mettervi in guardia da simili disavventure, vi racconta ciò che è capitato a una signora sessantenne residente nei dintorni, martedì mattina, mentre si trovava al mercato di Casale Monferrato.

Riportiamo con buona approssimazione quanto la malcapitata ha esposto ai Carabinieri.

In data 12 settembre 2023, intorno alle 10,15, la signora, che portava uno zainetto, era ferma davanti a una bancarella della frutta, in Piazza Castello, a Casale Monferrato, quando si sente urtare alle spalle. A tutta prima non ci fa caso, ma, all’atto del pagamento della merce acquistata, si avvede che ignoti le avevano aperto lo zainetto e prelevato il portafoglio contenuto al suo interno.

Nel portafoglio la signora aveva: 250 euro in contanti, il documento d’identità, la patente di guida, la tessera sanitaria e il bancomat.

Nonostante la tempestività con cui è stato bloccato il bancomat, controllando l’homebanking, la vittima di furto con destrezza, si accorge che pochi minuti prima del blocco erano stati fatti due prelievi presso il bancomat San Paolo di Casale, uno di 500 euro e subito dopo un secondo di altri 250 euro.

Purtroppo la signora, all’interno del portafoglio, aveva annotato anche il pin del bancomat.

Cosa – è vero – da non fare mai!

Ma ahimè, a quanti di noi è capitato di fare la stessa cosa?!

Il pin è importante impararlo a memoria e, se proprio si hanno problemi a ricordarlo, certamente è meglio tenerlo in un posto diverso dal bancomat.

Oltre ai soldi spariti, il danno consiste nei giorni persi per la burocrazia e le file nei vari uffici per rifare tutti i documenti.

Fare molta attenzione e usare accorgimenti, quando si va nei posti affollati, tenere la borsa davanti ben visibile, sempre chiusa e il portafoglio nel fondo, non subito all’inizio comodo da prendere.

Lo zainetto sulle spalle non è il massimo della sicurezza.

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In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2023”, dedicate al tema “Patrimonio in vita” e nell’ambito delle iniziative corali dedicate dagli Enti pubblici e dalle Istituzioni culturali della Città di Vercelli e del territorio ai festeggiamenti per la ricorrenza degli 800 anni dalla fondazione dell’Ospedale di Sant’Andrea, una selezione di documenti, tratti dal fondo “Ospedale Sant’Andrea di Vercelli”, custodito nell’Archivio di Stato di Vercelli, rende omaggio a tale importante Istituzione, ripercorrendo momenti significativi della sua lunga storia, con particolare interesse per il periodo delle origini.

L’appuntamento è per domenica 24 settembre dalle ore 15 alle ore 19 nel chiostro del Convento di Santa Maria delle Grazie, sede dall’Archivio di Stato di Vercelli, in via Manzoni 11.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Vercelli, che svilupperà il medesimo tema presso il palazzo della Biblioteca Civica in via A.G. Cagna 8, con orario continuato dalle ore 10 alle 17 nei giorni di sabato 23 e domenica 24 settembre.

Domenica 24 settembre alle ore 17 si attende il pubblico nell’auditorium di Santa Maria delle Grazie in via Manzoni 11 per Delle Scritture, come se hanno da guardare, momento di letture e riflessioni sulle fonti a cura di Alessandra Cesare, Responsabile Archivio Storico, Manoscritti e rari, Biblioteca Civica della Città di Vercelli ed Elena Rizzato, Direttrice dell’Archivio di Stato di Vercelli e della Sezione di Archivio di Stato di Varallo, per ricostruire insieme momenti di vita dell’Ospedale del passato attraverso la lettura di alcuni passi scelti nei testi manoscritti e a stampa posseduti da entrambe le Istituzioni.

Per tutte le iniziative l’ingresso è libero e gratuito e non occorre la prenotazione.

Per ulteriori informazioni sugli eventi:

Archivio di Stato di Vercelli

Tel. 0161 259595

www.asvercelli.beniculturali.it

facebook.com/ArchivioDiStatoDiVercelli

instagram.com/archiviodistatovercelli

Archivio Storico della città di Vercelli

www.comune.vercelli.it

Redazione di Vercelli

 

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S2M Volley Vercelli – Lilliput Settimo 2-1 (18/25 25/20 25/21)

S2M Volley Vercelli – Volley Pirates Gavi Novi 0-3 (24/26 18/25 1/25)

S2M Volley Vercelli – Lilliput Settimo: Avilia (5), Comello (1), Fenoglio (5), Ippolito, Lecca, Lupo Laura (8), Lupo Greta, Mastronardi (13), Mosso (L1), Ogliaro (8), Remondini, Vattimo, Vercellone, Viazzo (L2). All.: Gherardi, Vigliani

S2M Volley Vercelli – Volley Pirates Gavi Novi: Avilia (7), Comello (4), Fenoglio, Ippolito (8), Lecca, Lupo Laura (7), Lupo Greta, Mastronardi, Mosso (L1), Ogliaro (6), Remondini, Vattimo (2), Vercellone (4), Viazzo (L2). All.: Gherardi, Vigliani

Inizia ufficialmente la nuova stagione per la S2M Volley Vercelli che, sabato 16 settembre alla pala Bertinetti, ha disputato il primo concentramento della “Coppa Piemonte” torneo organizzato dal comitato Fipav Piemonte

All’esordio a Vercelli contro il Lilliput di Settimo (squadra di serie D) e il Volley Pirates Gavi/Novi (squadra di serie C) Comello e compagne hanno ottenuto una vittoria ed una sconfitta.

Il successo è arrivato contro le pari serie del Settimo, dove le bicciolane hanno vinto per 2-1, mentre la sconfitta è arrivata contro il Volley Pirates che ha dimostrato di meritare la serie superiore.

La prestazione complessiva della squadra è stata molto positiva, calcolando che:

le bicciolane si allenano praticamente solo da due settimane, che i due incontri di sabato a Vercelli  erano le prime gare della stagione 2023/2024 e che la formazione di Gheardi e Vigliani è una compagine molto giovane, nuova ed ancora da amalgamare.

Chiaramente si dovrà migliorare in alcuni fondamentali, ma la S2M ha dato l’impressione di essere una formazione solida, che ha giocato molto bene e che potrà migliorare partita dopo partita, con il lavoro che sarà fatto in palestra nei prossimi allenamenti.

Il prossimo turno di Coppa è previsto per sabato 23 settembre con la S2M che affronterà alla Palestra Bertinetti fuori casa il Cigliano ed il Vercelli Volley.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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