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Vercelli Città

Da questo pomeriggio, 8 dicembre, un bell’albero di Natale illumina il Rione Isola.

L’accensione degli addobbi luminosi è stata motivo per un momento di amicizia e convivialità cui ha partecipato un bel gruppo di persone, accolte dal Presidente del Comitato Rione Isola, Alessandro Coppo e dai suoi collaboratori.

Con loro anche una qualificata rappresentanza degli Amministratori comunali, con l’Assessore alla viabilità, trasporti e Polizia Locale, Paolo Campominosi e con lui il Consigliere Comunale Pd Marco Mancuso e la Consigliera e Capogruppo di Forza Italia, Francesca Bassignana.

Mancuso ha altresì ricordato anche la “rinascita” del Carnevale del Rione, con le due maschere “I sensa camisa” di cui interpreta personalmente il personaggio maschile; al suo fianco Jenny Segalini.

Li ascoltiamo tutti nel video che accompagna queste righe e, a proposito di ascolto, è stata unanimemente apprezzata l’offerta musicale che ha portato la Corale interparrocchiale del Belvedere, diretta dalla Signora Antonella Ganzaroli; alla tastiera il Maestro Marco Pultronaggio.

Buona visione e buon ascolto con il nostro video e Buon Natale a tutti.

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Provincia di Vercelli, Vercelli Città

La celebrazione del IV Novembre ha tradizionalmente scontato il contrasto tra pulsioni antagoniste nella società, spesso acuite, invece che mediate, dalla politica.

A partire dal lontano 1919, quando si prende atto della “fotografia” consegnata dalla Storia, secondo l’intenzione di perpetuare il ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale, della vittoria italiana contro l’Impero Austro Ungarico, così come sancita dall’Armistizio di Villa Giusti, sottoscritto a Padova il precedente 3 novembre.

Clima e sentimenti idonei a motivare quella particolare definizione della “Grande Guerra”, come “Quarta Guerra di Indipendenza”, interpretazione certo non peregrina, se si pensa alla recuperata annessione di Trento e Trieste all’Italia.

Ma la celebrazione di quel giorno presto si misura nella difficile convivenza con i moti fascisti che portarono alla marcia su Roma ed al bisogno di affermare un orizzonte valoriale certo non sovrapponibile con quello solo pochi anni prima riconosciuto alla “Celebrazione della vittoria”, che così dovette ben presto ripararsi dalla coabitazione con l’anniversario (28 ottobre) della marcia su Roma.

Restava poi da conciliare, per superarla, l’apparente antinomia tra la realtà delle Forze Armate e l’idea della pace possibile e doverosa, “dono di Dio affiato agli uomini”, che è l’ideale cui tutti dobbiamo tendere.

Percorsi, itinerari, scenari sociali, di non banale né semplice lettura e che, tuttavia, nel corso del tempo l’azione di uomini e donne “costruttori responsabili della società terrena” ha saputo mettere a fuoco, proporre in modo nitido, nella ricerca di ciò che unisce, piuttosto che nella rassegnata accettazione, presa d’atto, di ciò che divide.

E’ passato più di un Secolo e – è persino ovvio richiamarlo – non è certo troppo presto per tentare bilanci che consentano di capire quanto la Storia entri nella cronaca quotidiana delle comunità, quanto il sistema di valori condivisi dagli uomini e dalle donne d’oggi, faccia propria la memoria di fatti, eventi, sentimenti, accaduti e vissuti agli albori del XX Secolo.

Se la celebrazione del IV Novembre si cristallizzò, nella nuova denominazione, del 1946, di “Anniversario della vittoria della Guerra 1915 – 1918”, più tardi (1949) si aprì a quella più coraggiosa di “Giorno dell’Unità Nazionale”, spesso empiricamente integrato dall’appendice “Giornata delle Forze Armate”, finchè si arriva (attraversando e percorrendo tornanti talvolta difficili, tutti gli Anni Sessanta e Settanta, con l’apporto della cultura non violenta)  al 2024, quando si attribuisce la più matura definizione di “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate”.

***

Oggi 4 novembre, Vercelli ha dunque celebrato questa giornata, come sempre affidandone l’apertura ad un momento comune di preghiera, con la S.Messa presso la Basilica di Sant’Andrea, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Marco Arnolfo e concelabrata da Mons. Giuseppe Cavallone.

L’omelia dell’Arcivescovo è riproposta integralmente nel video che volentieri abbiamo messo a repertorio come modesto contributo volto a documentare un momento alto di concordia non soltanto istituzionale.

La manifestazione è quindi proseguita in Piazza Cesare Battisti, dove sono stati resi gli onori ai Caduti di tutte le guerre, certamente – come ha ricordato l’Arcivescovo – anche a quelli delle guerre attuali, a riprova di come non siano affatto venute meno le ragioni di un impegno responsabile per la pace.

Dopo l’alzabandiera, si è data lettura dei messaggi del Ministro della Difesa e del Capo dello Stato.

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Provincia di Vercelli, Santhiatese e Cavaglià

Tronzano Vercellese si veste a festa per accogliere uno degli appuntamenti più sentiti del calendario autunnale: la Fiera di San Martino, giunta alla quinta edizione, e la Castagnata Alpina, che nel 2025 spegne ben trentotto candeline.

Due giorni – sabato 8 e domenica 9 novembre – in cui il borgo vercellese diventa un crocevia di sapori, cultura, musica e memoria, richiamando visitatori da tutto il territorio.

L’evento, promosso dal Comune di Tronzano Vercellese su proposta della Consulta del Commercio, delle Attività Produttive e del Turismo, in collaborazione con la Sezione Alpini di Tronzano, con il patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Vercelli, promette due giornate ricche di iniziative, tradizioni, sapori e incontri.

Le origini di una tradizione che unisce

La ricorrenza di San Martino, celebrata in tutta Europa come festa del raccolto e della riconoscenza, affonda anche a Tronzano le sue radici nel mondo contadino. È il momento in cui si chiude l’anno agricolo e si condividono i frutti della terra. Da questa antica consuetudine nasce la volontà di riportare in vita una fiera che racconta l’anima rurale del paese, unendo il passato e il presente in un intreccio di cultura, socialità e sapori.

La Castagnata Alpina, che quest’anno festeggia la sua 38ª edizione, rappresenta la parte più autentica di questo spirito comunitario. Intorno al fuoco e al profumo delle caldarroste, gli Alpini rinnovano un rito di amicizia, volontariato e solidarietà che da decenni accompagna la vita del paese.

Il programma: tra sport, cultura e gusto

La manifestazione si apre sabato 8 novembre alle 9:30 con una camminata collettiva organizzata dalla Polisportiva Tronzano e dall’ASD Olimpia Runners, che partirà dall’area camper di via Torino. Un modo per scoprire il territorio in modo sostenibile, tra natura e convivialità.

A seguire, alle 9:45, il progetto “A Spasso nei Borghi” offrirà ai partecipanti una visita guidata alla chiesa romanica di San Pietro, gioiello architettonico immerso nella campagna vercellese. Alle 11:30 ci si sposterà all’Azienda Agricola Il Riso d’Asciutta in Cascina Carbondoletta, dove i visitatori potranno scoprire la tradizione risicola locale e gustare un aperitivo con prodotti del territorio.

Nel pomeriggio, un nuovo percorso di “A Spasso nei Borghi” condurrà tra le edicole votive del centro storico e l’apiario urbano, simbolo di sostenibilità e tutela dell’ambiente.

La giornata si concluderà con la Cena di San Martino, su prenotazione, presso l’ex Albergo del Sole: un momento di convivialità e sapori tipici per celebrare insieme la vigilia della fiera.

Domenica: il cuore della festa

Domenica 9 novembre Tronzano si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto. Dalle prime ore del mattino le vie del paese ospiteranno banchi, produttori locali, macchinari e mezzi agricoli, in un’esposizione che racconta il passato e il presente dell’agricoltura piemontese.

Alle 8:00 il suono delle penne nere segnerà l’apertura della 38ª Castagnata Alpina, seguita, alle 8:30, dall’avvio ufficiale della Fiera di San Martino.

Tra le iniziative più attese, il volo in mongolfiera “Tronzano dall’Alto”, in programma alle 10:30, offrirà un punto di vista inedito sul territorio, con la pianura vercellese che si apre sotto gli occhi dei visitatori come un mosaico di risaie e campanili.

Nel corso della giornata sarà possibile visitare gli stand gastronomici e le aree street food, con degustazioni di prodotti tipici, vini del territorio e piatti della tradizione.

Alle 16:30, il suono dei motori d’epoca annuncerà la sfilata dei mezzi agricoli storici, evento simbolo che chiude la giornata tra applausi e nostalgia contadina. Contemporaneamente, la Festa dei Giovani, organizzata con la Consulta dei Giovani, animerà il centro con musica, intrattenimento e socialità.

La manifestazione si concluderà in serata, con la chiusura delle vie del centro e i ringraziamenti f inali dell’amministrazione comunale.

Un racconto di comunità

Non solo festa, ma anche memoria collettiva. Durante l’intera manifestazione verranno effettuate riprese video e fotografiche a cura della Memoria Storica Tronzanese, per documentare le emozioni e i volti di un evento che racconta, anno dopo anno, l’identità di una comunità viva e accogliente.

La Fiera di San Martino è un patrimonio condiviso – spiegano gli organizzatori – perché mette insieme le persone, le associazioni, le famiglie e le imprese che fanno parte della nostra storia. È un momento per ringraziare chi lavora ogni giorno per mantenere vive le nostre tradizioni e per aprire il paese a chi viene da fuori con curiosità e affetto”.

Info e contatti per partecipare agli eventi o prenotare la Cena di San Martino: Manuel 349 218 6128

commerciotronzano@gmail.com

Facebook: Commercio Attività Turismo Tronzano

Instagram: cat tronzano

Un autunno da vivere La Fiera di San Martino 2025 rappresenta molto più di una semplice manifestazione locale.

È una festa che parla di appartenenza, che intreccia tradizione e innovazione, agricoltura e cultura, memoria e futuro. Tronzano Vercellese invita tutti — cittadini, turisti, curiosi e buongustai — a partecipare a un weekend di autenticità, nel segno del gusto e della condivisione.

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere, Società e Costume