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(elisabetta acide) – Da sempre la musica è “linguaggio universale”, attraversa la nostra vita, non ha “spazio” né “luogo”, eppure riesce ad essere il “linguaggio della vita”, con le sue note struggenti, allegre, malinconiche… sentimenti e parole, poesie ed accordi, per un “linguaggio” che riesce a “concordare” voci ed idee, note ed armonia.
Più di un “evento”, un appuntamento atteso e con una lunga e consolidata tradizione, il “concerto di Natale” proposto annualmente dalla Città di Crescentino, in collaborazione con diverse “voci del territorio”, ha visto quest’anno ospiti i parrocchiani di Borgo Revel del gruppo Musical “Giubileo Experience”.
Sabato 6 dicembre al Teatro Angelini, è “andato in scena” il concerto “E così viene Natale”, una rassegna canora con canzoni di Natale, promossa dall’Amministrazione Comunale di Crescentino in collaborazione con Unitre e curato dal direttore artistico Adriano Matta.

Una esperienza di collaborazione inter-diocesana e inter-territoriale, dove, in una cornice di impegno e condivisione, si è sperimentato come la musica possa “sincronizzare” in modo straordinario “vicinanze” e “distanze”, obiettivi e finalità diverse, che trovano il “punto di contatto” nella comune passione per la musica e per una “collaborazione”.
Nata proprio dalla esperienza significativa e positiva del Musical che da due anni vede impegnata la parrocchia “S.Anna” di Borgo Revel, il concerto, voleva essere una ulteriore esperienza nella “trama” della collaborazione e condivisione territoriale di vite che si intrecciano e provano a vivere insieme i singolari carismi.
Un concerto che per le emozioni che ha espresso e la fusione, in armonia, di voci, coro e ballo, per due ore, è riuscito a creare la giusta “atmosfera” in prossimità delle festività natalizie, nel tempo di avvento.
Durante la serata, a seguito dei saluti del Sindaco Ferrero Vittorio e dell’Assessore Antonella Dassano, è stata presentata l’iniziativa che vedrà proprio il gruppo parrocchiale, ancora una volta protagonista, proprio in quel teatro, per la “replica” del Muscial “Giubileo Experience- In cammino verso la speranza” il 1 aprile 2026 alle ore 20,30.
Un gradito invito da parte dell’Amministrazione Comunale, inserito nel programma annuale dell’UNITRE.
Davanti ad un teatro gremito, si sono susseguite voci soliste e coro, ballerini a supporto delle coreografie, dove, ancora una volta, è apparso come non è il “territorio” o la “provincia” che crea “unione”, ma l’impegno e le iniziative che possono “unire” in intenti e momenti di scambio produttivo di amicizia, condivisione, solidarietà e senso “civico”.
Come affermava Ludvig Van Beethoven:
“Dove le parole non arrivano…la musica parla”
e, sul quel palco, hanno parlato le note, le melodie, le parole di quei canti e della loro interpretazione, l’impegno di tutti coloro che hanno partecipato e che hanno assistito al concerto… perché la pace passa anche attraverso i piccoli gesti e gli “inviti”, la gioia della condivisione disinteressata vissuta nella speranza della concordia e dell’impegno.
Le “parole di pace” sono i piccoli gesti quotidiani, oltre i confini e i territori.
(g.g.) – La Cattedrale del Duomo di Vercelli era gremita di persone, questa mattina, 3 dicembre, desiderose non soltanto di porgere l’ultimo saluto ad una persona esemplare come fu Antonio Catania, ma anche di testimoniare – nei tanti ambiti in cui illustrò le sue virtù umane e professionali – che la vita di un uomo perbene è essa stessa un messaggio che si dilata in echi e risonanze, come il suono di una parola sincera.
Raccontare Antonio Catania, già Provveditore agli Studi (ora si dice Dirigente Scolastico Provinciale, ma vive nei cuori anche l’antica locuzione) richiederebbe molto tempo e confidiamo che questo tempo si troverà nei tanti “mondi vitali” che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, per non lasciare che il suo insegnamento resti patrimonio confinato al passato.
Antonio Catania se n’è andato domenica 30 novembre, all’età di 73 anni, lasciando la moglie, Signora Maria Teresa, il figlio Bruno e le sorelle, Caterina ed Elisabetta.
E’ proprio Bruno che stamane ha ricordato il papà con un intervento breve e struggente, capace di cogliere la sintonia con tutti i presenti, dicendo di lui che sia stato, soprattutto e prima di tutto, un uomo intelligente, profondamente buono, una di quelle persone che lasciano questo Mondo un po’ migliore di come l’hanno trovato. L’intervento è riproposto integrale nel nostro video.
Difficile ora – si diceva – un ricordo compiuto di Antonio Catania.
Allora abbiamo pensato che al Lettore potrebbe fare piacere rileggere di lui in tre momenti significativi della sua vita, anche professionale.
Il primo ricordo risale all’anno 2009, quando VercelliOggi.it era on line solo da pochi mesi e già parve bello diffondere il messaggio del Provveditore,
all’inizio dell’Anno scolastico – si può rileggere qui – .
Il secondo momento risale al 2 giugno 2019, quando Catania ricevette l’onorificenza Omri di Ufficiale .

Il terzo è di quest’ultimo mese di novembre 2025: nella sua veste di rappresentante provinciale dell’Unicef,
ha accompagnato in visita del Prefetto Lucio Parente una scolaresca.
Sappiamo con quanto impegno avesse accettato quest’ultimo incarico, ben consapevole che la sua lunga esperienza di educatore al servizio dei ragazzi e per la promozione umana della loro crescita, fosse il viatico più proprio per servire bambini e giovani di tutto il mondo.
Appuntamento il prossimo 4 dicembre a Piazza del Plebiscito a Napoli, per la finalissima di X Factor: ci sarà il nostro
PierC, al secolo Piercesare Fagioli, indiscusso talento di Casale Monferrato – clicca qui –

PierC si distingue per equiibrio, comprensione del brano anche nelle sue più profonde iridescenze, e conseguente rispetto nelle scelte interpretative.
Non perdiamo allora la finale, con un grosso in bocca al lupo!

(g.g.) – Impossibile, oggi al Teatro Civico di Vercelli, rintuzzare memorie di giovanili passioni, quando il fascino di “Avere o essere” di Erich Fromm (sullo sfondo anche la radicalità della scelta non negoziabile di “Aut aut” di Søren Kierkegaard) suggeriva come non impossibile la conciliazione tra il messaggio della Sacra Scrittura (il ricco stolto di Luca 12, il ricco Epulone al successivo Capitolo 16 e, prima, la disperazione del Re Baldassàr narrata dal Libro di Daniele, 5, ma si potrebbe continuare) e quello di intuizioni laiche, con insegnamenti tutti propri e certo anch’essi persuasivi.
Intuizioni che resero alla portata di tanti, se non di tutti, come nel “nuovo Stato industriale” e nelle sue successive evoluzioni, la società dei consumi non abbia tardato a scoprirsi opulenta e triste o, secondo il Card. Giacomo Biffi, sazia e disperata.
Dunque, l’antitesi tra due modalità fondamentali di concepire l’esistenza; mentre all’orizzonte si impone la categoria dell’avere su quella dell’essere: quanto più si ha, tanto meno si è (la “reificazione”), si è cosa tra le cose, il nostro essere si risolve nell’avere.
Ma come cambia nel Terzo Millennio quel “Regno dei mercanti” indagato da Friedrich Hegel tra XVIII e XIX Secolo?
La irripetibile unicità della persona umana, come si può affermare, nella sua centralità, se non si smaschera l’insidia della massificazione che vede nella comunità nient’altro che un insieme di monadi, tra esse fungibili e comunque condizionabili?
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Il Terzo Millennio, si diceva.
Quando, dopo la prima rivoluzione industriale (che amplificava con le macchine le capacità di lavoro dell’uomo) e la seconda (che affida alla tecnologia le possibilità di ottimizzare i profitti superando anche la deriva tayloristica, mentre cambia volto – da industriale a finanziario – lo stesso capitalismo) l’economia è dominata da soggetti capaci di agire su scala planetaria ed in una dimensione immateriale, di orientare le scelte delle persone, di ottenere risultati commerciali prima impensabili.
L’incontro, coordinato dalla Prefettura di Vercelli, con tanti ragazzi delle scuole medie e superiori ha cercato con successo di unire due temi apparentemente distanti e, invece, del tutto complementari.
Occorre essere più consapevoli dei rischi del web.
Anche perché il contributo di potentati economici e tecnologici planetari alla riduzione a cosa della persona, può rivelarsi passaggio preliminare alla violenza di ogni tipo, anche quella di genere.
Se la donna è una “cosa”, perché non trattarla come tale?
Come si può dire ai ragazzi che, se mi piace un fiore lo raccolgo (ti amo… oppure “mi” amo e ti uso?), ma se amo un fiore lo annaffio e me ne prendo cura ogni giorno (ti amo e mi dono a te)?
Una sfida davvero tanto stimolante, quanto impegnativa, ma infine, crediamo sia stata vinta, questa mattina, 26 novembre, al Teatro Civico di Vercelli.
Abbiamo messo a repertorio (nel video che accompagna queste righe) alcuni degli interventi in programma.
A partire dal Sindaco Roberto Scheda, al Procuratore della Repubblica, Ilaria Calò, al Prefetto Lucio Parente (tra gli interventi istituzionali)
Nel merito, hanno parlato ai ragazzi sull’inedito tema “Se il prodotto è gratis, il prezzo sei tu” tre relatori d’eccezione.
Si è iniziato con Carlo Introvigne, Sostituto Procuratore della Repubblica, sul tema “Social network, algoritomo, tecnocrazia del consumo – Il grande inganno del mainstream, per cui “sei ciò che hai”.
Nel filmato un’ampia sintesi dell’intervento, che ha dato anche alcuni spunti sui successivi.
E’ stata poi la volta di Ivano Zoppi (dal modello della realtà, alla violenza e cultura del possesso, alla mitezza e cultura del dono).
Zoppi è Segretario generale della Fondazione Carolina.
Infine, Chiara Succi, Associated Professor della ESCP Business School”.

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Molto più della parola scritta, il filmato aiuta a comprendere davvero come sia urgente (e, infine, anche gradito dei destinatari) parlare sempre di più ai ragazzi di queste cose.
Turn over di Dirigenti in Prefettura a Vercelli, dove, il 17 novembre prossimo, arriverà il nuovo Vice Prefetto Vicario, Dott. Attilio Carnabuci, 57 anni, ora Capo di Gabinetto della Prefettura di Palermo.
La Dottoressa Cristina Lanini, da oggi, 10 novembre, assume l’incarico di Vice Prefetto Vicario presso la Prefettura di Biella.
Ancora un passaggio importante per una vercellese: la Dottoressa Raffaella Attianese, ora Vice Prefetto a Torino, è stata nominata Vice Prefetto Vicario a Sondrio.
Buon lavoro a tutti.





























































