VercelliOggi
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Un grave lutto ha colpito il mondo del Commercio vercellese e, più in generale, quel vasto quadrante urbano che prende il nome di “Zona Ospedale”.

E’ mancato all’affetto dei suoi cari e dell’intera città il Signor Enrico Carlevaro, un vero galantuomo, esempio di una vita dedicata al lavoro, iniziato quando era solo un ragazzo.

Aveva 87 anni ed aveva incominciato l’attività di Lattaio oltre 60 anni fa e chi scrive personalmente annovera tra i primi, infantili, ricordi, vaghi quanto indelebili, quel giovane educato che portava la bottiglia in vetro con il tappo di stagnola, a casa nella vicina Via Trino.

Il suo negozio è stato a lungo, fino alla pensione, in Via Petrarca, dove pure risiedeva.

Lascia la Signora Fiorina, sempre con lui anche nell’attività professionale e le due figlie, Marzia e Graziella.

A loro le sincere ed affettuose condoglianze di VercelliOggi.it.

Il Santo Rosario si pregherà oggi alle 17 alla Sacra Famiglia in Via Parini dove, domani, 22 febbraio, alle ore 9,30 si svolgerà il funerale.

Posted in Cronaca, Vercelli Oggi

Pro Vercelli 1

Renate 1

Marcatori: 9’ pt Della Morte, 30’ pt Maistrello

Pro Vercelli (3-4-3): Rizzo M.; Cristini, Masi, Auriletto; Bruzzaniti (27’ st), Louati (16’ st Belardinelli), Vitale (43’ st Jocic), Crialese; Della Morte (16’ st Rolando), Comi, Panico (27’ st Gatto). A disp.: Gelmi, Rendic, Minelli, Clemente, Rizzo L., Macchioni, Secondo. All.: Lerda.

Renate (3-5-2): Pizzignacco; Tedeschi, Silva, Spaltro (34’ st Sini); Anghileri, Baldassin, Esposito (45’ st Marano), Gavioli (15’ st Celeghin), Cicconi; Maistrello, Chakir (35’ st Piscopo). A disp.: Albertoni, Cugola, Morachioli, Ermacora, Merletti, Rossetti. All.: Cevoli.

Arbitro: Leone di Barletta

Guardalinee: Catallo di Frosinone e Merciari di Rimini

Quarto uomo: Ursini di Pescara.

Ammoniti: Tedeschi (R), Louati (PV), Baldassin (R), Crialese (PV), Comi (PV), Belardinelli (PV), Esposito (R)

Recupero: 0’ pt – 4’ st

Muove la classifica la Pro Vercelli che ottiene un pareggio contro il temibile Renate.

Apre i giochi Della Morte mentre alla mezz’ora Maistrello sigla il definitvo pareggio.

Subito in vantaggio la Pro Vercelli che va a segno con Della Morte al 9’ inzuccando in rete il cross di Comi.

Al quarto d’ora Della Morte, sempre di testa, mette fuori.

Alla mezz’ora il Renate pareggia con Maistrello che approfitta di un pasticcio di Rizzo.

Al 38’ Baldassin impegna Rizzo, sull’altro fronte Bruzzaniti, senza fortuna, ci prova dalla distanza.

La ripresa si apre con la Pro in avanti.

Al 6’ Panico crossa per Vitale che da ottima posizione non inquandra lo specchio della porta.

3 minuti dopo Panico in rovesciato manda alto.

Dopo la gara si sviluppa per lo più a centrocampo senza ulteriori occasioni da gol.

Finisce così con un pareggio.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Per un nuovo partito che, prima di tutto, si impegna ad organizzare una scuola di

politica pensata senza trascurare (anche) un’infarinatura di filosofia greca,

è appena normale trovarsi alle prese con certa “fenomenologia” vercellese: quella della Giunta del Niente (in sigla GdN), piuttosto che di Husserl.

Del tipo: ti concedo (a te nuovo partito) lo spazio per mettere il tuo gazebo, all’incrocio tra Via Veneto e Corso Libertà: tutti i sabati, 9 metri quadri belli belli.

Poi, però, ti revoco il permesso ( leggi qui ) fino al 31 marzo, fine del periodo di emergenza (se sarà vero).

E sai perché?

Perché c’è il Covid.

E sai che c’è ancora?

Che, invece, per i gazebo delle Associazioni di volontariato, il Covid o non c’è, oppure deve andare bene così lo stesso, perché loro il gazebo lo mettono come vogliono.

***

I rappresentanti vercellesi del partito che si ispira al filosofo Diego Fusaro ed ha come leader nazionale il giornalista e avvocato Francesco Toscano, rimangono perplessi.

Ma come?!

– A noi via il gazebo ed in Piazza Cavour, invece, vai con i banchetti?!

Allora – bisogna capirli, perché sono nuovi – fanno la cosa più semplice: una bella lettera aperta al Sindaco per chiedere spiegazioni.

Ma qualcuno può credere che il Pirata risponderà?!

Si accettano scommesse.

Però bisogna ammirare la tenacia: per ora non demordono, sempre che poi non si stufino.

La domanda è: Ancora Italia riuscirà a fare diventare la Giunta del Niente un po’ meno niente o, invece, sarà la Giunta del Niente che farà diventare Ancora Italia, un po’ meno Italia e un po’ più Vercelli?

E qui, né i greci, né Fusaro, né Husserl: come minimo, ci vorrebbe Jacques Lacan

E già par di udire Dante chiosare: ma quel Lacan è parente di Lapo?

Dante?! Che c’entra Dante?! – E’ l’affettuoso nick name che gli amici affibbiano a Gian Carlo Locarni, riconosciuto vero rifondatore della lingua italiana.

Ma ecco la lettera aperta di Ancora Italia Vercelli al Sindaco Andrea Corsaro.


ANCORA ITALIA VERCELLI
Lettera aperta al Sig. Sindaco di Vercelli

Signor Sindaco,
prima che come gruppo politico, ci appelliamo a Lei ed al Suo sentimento democratico, nel quale confidiamo, come cittadine e cittadini vercellesi.
Vorremmo metterLa al corrente che, nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale, della quale Lei è responsabile, ha improvvisamente ritenuto di impedire al nostro partito, Ancora Italia – Vercelli, di svolgere la propria attività politica, democratica e pacifica.
In particolare, ci è stato revocato, dopo una sola uscita, il permesso di tenere il nostro gazebo settimanale in Via Veneto.
Questo nonostante tale attività ci fosse stata regolarmente e preventivamente autorizzata, per ogni sabato da qui a seguire, dagli stessi uffici comunali a ciò preposti.
Senza pretendere di riuscire laddove rimangono inascoltati professori del rango del giurista Ugo Mattei o del filosofo Massimo Cacciari quando ammoniscono sulla pericolosa deriva anti-costituzionale del perpetrarsi di un atteggiamento autoritario di uno Stato che, con plateale arroganza, disconosce anche i più basilari fondamenti etici del nostro ordinamento e le più elementari gerarchie tra le fonti di produzione del diritto, tanto che oramai anche i più universali ed umani diritti alla libertà personale, all’autodeterminazione, alla manifestazione del pensiero, alla partecipazione politica, sono in qualsiasi momento comprimibili perfino da un atto amministrativo, talvolta addirittura interno, come, in questo caso, una “direttiva” ministeriale, noi sentiamo comunque il dovere di far arrivare a Lei ed a tutti i nostri concittadini vercellesi un grido dall’allarme sulla vera emergenza ancora in atto: quella democratica.
Nello specifico, gli uffici alle Sue dipendenze hanno “giustificato” la revoca del permesso di allestire il gazebo con una interpretazione della direttiva del 10 novembre 2021 del Ministro Lamorgese che stride a tal punto col testo “normativo” della stessa da rendere evidente una deliberata e preoccupante volontà punitiva nei confronti del nostro movimento politico da parte dell’Amministrazione comunale.
La direttiva in questione, infatti, che aveva intenzione di reprimere i moti di ribellione civica che continuamente riempivano le piazze e le vie con partecipatissimi comizi e cortei, dice che il centro città – non deve ma – “può essere interdetto” alle “manifestazioni”, non potendo in alcun modo – non lo consentirebbe la stessa lingua italiana – con questo termine riferirsi ad altri tipi di “assembramenti” se non i due appena ricordati.
Siccome ci hanno vietato di star seduti all’aperto sotto un gazebo, dobbiamo pensare che i nostri uffici comunali la direttiva non l’abbiano nemmeno letta, perché in caso contrario, non sarebbe potuto sfuggire loro il passaggio in cui la stessa dice che le manifestazioni in questione “potranno tenersi nel rispetto di modalità restrittive, quali ad esempio lo svolgimento in forma statica in luogo di quella dinamica.”
Cosa c’è di più statico di un gazebo?
D’altronde, che il Comune di Vercelli non ritenga pericolosi veicoli di contagio bancarelle e simili, lo testimonia lo svolgimento del mercato bisettimanale e la regolare presenza negli ultimi week-end, sotto gli occhi di tutti, di numerosi stand promozionali di associazioni ed enti vari.
A noi di Ancora Italia, quindi, non resta che sospettare che forse l’unico contagio che si ha paura possa essere veicolato in città con il nostro gazebo è quello del diffondersi di un chiaro messaggio di libertà: prima ancora che i partiti possano concorrere alla formazione della volontà popolare, è necessario che ogni cittadino possa manifestare liberamente il proprio pensiero, e solo un individuo che abbia conservato quantomeno la sovranità sul proprio corpo può ancora essere definito libero di autodeterminarsi.
Signor Sindaco, siamo sicuri non volterà le spalle a dei Suoi concittadini, sinceri democratici come Lei
Con fiducia,
Tutti gli Iscritti e gli Amici di
Ancora Italia Vercelli

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Dopo la vivace riunione pre natalizia di Consiglio Comunale, a Livorno Ferraris,

anticipata dalla video intervista ai Consiglieri di Opposizione, ecco pubblicati gli Atti, con cura compulsati dal plurionerato Segretario Comunale Anna Actis Caporale (si occupa, per ora, anche di: Borgosesia, Balocco, Trino…salvo involontarie amnesie).

Vediamo subito la più spinosa delle due questioni che la Giunta ha dovuto “digerire” (pare, non senza mali di pancia persino rilevabili dai verbali).

Si tratta dell’impianto (non ancora realizzato, ma incombente) per il trattamento di rifiuti vetrosi.

Il testo della risposta del Sindaco è eloquente.

Diciamo subito che la maggioranza a sostegno del Primo Cittadino ha dato l’impressione di volere lasciare Corgnatopoli, per fare realisticamente e responsabilmente ritorno a Livorno Ferraris.

Forse un viaggio al modo di quello cantato da Baby K: da Roma a Bangkok.

Ebbene, qui la maggioranza (come si legge nell’Atto sopra linkato) deve rassegnarsi: hanno ragione Federico Pizzamiglio e Chiara Barone.

Bisogna riportare la discussione (meglio se coinvolgendo tutti, maggioranza e minoranze) nell’alveo più appropriato che è quello del Consiglio Comunale.

Macchè chiacchieratine, magari davanti a “caffè” o conciliaboli di sorta: tutto trasparente.

E se, per ottenere questo risultato, è stato necessario ricorrere anche agli Organi di informazione, è bene chiarire che i giornali ci sono proprio per questo: per informare circa le posizioni di tutti, della minoranza, della maggioranza, delle Associazioni e di chiunque abbia qualcosa da dire, soprattutto se in ordine ad ipotesi di insediamenti industriali a forte impatto ambientale.

Pare – ed è sorprendente – di altro segno la dottrina dispensata dal Sindaco (in Delibera!):

Mai si era usato prima il Consiglio per discutere questioni, ma veniva fatto con le Commissioni Consigliari. Quando si pubblicano articoli sui giornali le notizie si deformano, quindi esprime la volontà di condividere anticipatamente le questioni della comunità”.

Sicchè, pare che uno dei Sindaci – paradossalmente – più mediatici della provincia, reputi deformante il ricorso ai Media. E persino la discussione in Consiglio Comunale.

Soprattutto questa sembra essere la vittoria più significativa di Pizzamiglio, Barone e della Opposizione: il recupero della dignità del Consiglio, che non a caso si è sempre chiamato anche “Assemblea cittadina”.

***

Sempre obtorto collo la maggioranza di Stefano Corgnati deve dare ragione alle osservazioni di Federico Pizzamiglio anche in ordine alla “spinosa” questione della presidenza della Consulta Giovanile.

Qui l’Aula ha ascoltato nientemeno che il Verbo dell’Assessore Davide Mosca, a suo tempo indicato dal Pd di Luigi Bobba e Guido Nobilucci a rappresentare la sinistra in cerca di cadreghe nella lista di Stefano Corgnati.

Anche in questo caso, meglio leggere l’assessorile verbo senza mediazioni, nella sua interezza.

L’Assessore parte con una comunicazione di servizio: Livorno Ferraris conterebbe 4.183 abitanti.

Buono a sapersi.

A suo dire, nessuno interessato all’argomento.

Consulta giovanile.

E sì che, in passato, si occuparono (ahi!) le colonne dei giornali, proprio sull’attività di questo Organismo.

Si può leggere qui

Ed ancora qui

.

Obtorto collo, si diceva, ma, anche in questo caso, per risollevarsi dallo scivolone sulla buccia della sua stessa banana amministrativa, l’Assessore (partito) democratico e (arrivato) in una Giunta di destra, deve riconoscere che l’attuale Statuto dell’Organismo non permette che ne sia Presidente chi non sieda in Consiglio Comunale.

***

Cosa riserveranno in futuro le cronache di Livorno Ferraris?

Chi vivrà, vedrà.

Posted in Trippa per i gatti

Siamo certi di interpretare i sentimenti dei nostri Lettori, dicendo che Rossella e Sarah meritano tutta l’ammirazione e gli incoraggiamenti possibili.

Ci vuole davvero tanto coraggio e fiducia nel futuro per aprire una nuova attività commerciale in questo periodo.

E, allora, cerchiamo di capire quali saranno gli “ingredienti” capaci di essere “cucinati” e poi offerti al pubblico.

Anzitutto, il “nome” di questa storica pasticceria vercellese, finora mandata avanti, a Porta Torino, dai Signori Giuseppe e Gloria Schifano.

Un vantaggio non di poco conto: il pubblico conosce bene come hanno lavorato e ne ha sempre apprezzato i risultati.

Sicchè – come avrebbe forse detto Massimo Troisi – le due giovani che ne raccolgono il testimone ripartono (almeno) “da tre”.

Ma, da qui in avanti, toccherà a loro ed i presupposti ci sono tutti: oltre all’entusiasmo, la preparazione fin qui acquisita nel settore.

La fantasia, che permette di affacciarsi anche oltre l’ambito tradizionale del settore, pur assicurando tutti i prodotti sempre messi in vetrina dalla Signora Gloria.

Ci sarà, ad esempio, una linea di “cake design” che sembra arrivata da “Il boss delle torte”, una di quelle trasmissioni televisive così di moda, dove protagoniste sono torte di foggia fantasiosa e che richiedono una preparazione di ore ed ore.

Poi altri comparti come i cremosi e semifreddi, poi colombe e panettoni.

Il nostro video messo a repertorio in occasione del taglio del nastro di oggi, 8 febbraio, si inizia però con il momento forse più suggestivo e certo simbolico di una speranza: la saracinesca che si alza.

Più che giustificata la soddisfazione del Presidente provinciale di Ascom, Angelo Santarella che, con Paola Bussi, ha rappresentato l’Organizzazione del Terziario, ma soprattutto ha voluto tenere per mano questa inaugurazione.

Un’inaugurazione che fa bene a Vercelli.

In bocca al lupo, dunque, a Rossella Cerina e Sarah Mocchetto: il loro successo sarà il successo di tutta la città.

Posted in Economia

Vercelli / Borgo Vercelli – Tremendo incidente stradale mortale nella prima mattina di oggi, lunedì 31 gennaio, sul ponte lungo la tangenziale che da via Walter Manzone e conduce a Borgo Vercelli.

Per cause che sono al vaglio degli inquirenti un’utilitaria Ford è entrata in collisione con un camion.

Il relitto della Ford –

Il conducente della Ford (da prime sommarie informazioni si tratterebbe di un uomo di 55 anni) è deceduto sul colpo e il camion ha sfondato il parapetto ed è rovinato nei campi sottostanti.

L’autista del camion è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Novara.

Aggiornamenti nelle prossime ore

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Saranno celebrate domani, lunedì 31 gennaio ad ore 15,30, presso la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Borgosesia, le esequie di Nadia Moscatelli, scomparsa ieri all’età di 79 anni.

Molto conosciuta in tutto il Piemonte per la sua attività sociale, era stata a lungo insegnante alle scuole elementari di Borgosesia.

Il marito, Guerrino Cereda, attualmente Consigliere Comunale della città, è a sua volta molto benvoluto anche per essere stato per molti anni presidente dell’ “Orchestra Fiati Città di Borgosesia”.

Nadia era figlia del celebre comandante partigiano Cino Moscatelli che, dopo la Guerra, fu Parlamentare e Sottosegretario nelle fila del Pci.

Al di là delle appartenenze politiche, la figura di Nadia Moscatelli, come quella del marito che ora la piange insieme a tutta la Valsesia ed il Biellese, sono state e sono punto di riferimento per tanta gente, di ogni colore politico, come esempi di dedizione al prossimo e di altruismo.

Valori testimoniati a cominciare dalle mura domestiche, dove Nadia ha combattuto contro la malattia, sempre assistita amorevolmente ed assiduamente da Guerrino.

Posted in Cronaca, Società e Costume