Mese: Marzo 2025
L’Associazione Janusz Korczak, partecipa con profondo dolore alla prematura scomparsa di Ketty Politi, la quale, oltre al ruolo ricoperto nell’Amministrazione comunale, aveva sempre collaborato e partecipato alle diverse iniziative intraprese dall’Associazione.
Con gratitudine ed amicizia la ricorderemo sempre.
Porgiamo ai suoi familiari le nostre più sentite condoglianze.
La Presidente
Dott.ssa Mirella Carpanese
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Redazione di Vercelli
Is 7,10-14; 8,10
Dal libro del profeta Isaia
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».
Sal 39
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato.
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Eb 10, 4-10
Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
poiché di me sta scritto nel rotolo del libro
per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
“Eccomi, sono l’ancella di Dio,
in me si compia la tua Parola».
Tu sei la terra obbediente, Maria,
la creazione che ama e adora…
Così la Chiesa ogni giorno ripeta
queste parole dell’umile serva,
e tornerà tutto come all’origine,
quando Iddio camminava nell’Eden.”
– David Maria Turoldo –
Noto come la “profezia dell’Emmanuele”, il brano del profeta Isaia (prima lettura), il testo sarà ripreso dall’evangelista Matteo per l’annuncio del suo Vangelo (capitolo 1).
La liturgia prevista per la data odierna, prevede la lettura del brano parallelo del Vangelo di Luca al capitolo 1.
Il “tempo” del 734 a.C. per una serie di anni… la dominazione Assira e Babilonese.
Quanto è difficile per l’uomo scegliere e discernere…
Alleanze umane.
Ma Dio non rinnega l’alleanza con l’uomo.
Emmanuele: “Dio con noi”.
Dio con l’uomo.
Il capitolo 7 ci presenta il tempo del re Acaz (figlio di Iotam e nipote di Ozia), re di Giuda (la terra dove “scorre latte e miele” è ormai divisa: a sud Regno di Giuda, a nord Regno di Israele).
Il re Acaz è presentato come colui che “Non fece ciò che è retto agli occhi del Signore”(cfr. 2Re 16 e 2 Cr 16).
Un re infedele a Dio, incurante delle promesse fatte ai padri, che si affidò al regno di Assiria ( fece dunque anche “errori politici”), spogliò il Tempio…
Eppure Dio va oltre… non si ferma davanti alle “infedeltà” dell’uomo.
La voce di Isaia prorompe in quei giorni di guerra, in quei giorni in cui si muovono contro Gerusalemme, la voce per Acaz.
Una voce che ancora una volta porta quell’annuncio: “non temete”…
Dio continua a parlare, ma l’uomo non ascolta.
Dio continua a parlare, perché Dio non “si stanca”.
Dio dà un “segno”.
Il “segno” così efficace eppure così incomprensibile per l’uomo, il “segno” per tutti e per ciascuno, il “segno” invocato dall’uomo eppure non sempre l’uomo lo comprende.
La Sacra Scrittura è piena di “segni”.
Eppure occorre sensibilità per comprendere il “segno”, il Mistero.
E Isaia pronuncerà quelle parole: “la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi”.
Ci ha provato Isaia a far riflettere il re: solo in Dio e non nelle alleanze militari troverà sicurezza.
Attendeva un figlio Acaz (Ezechia) o forse il profeta Isaia?
Un “figlio” promesso e atteso.
Isaia “parla”, annuncia, quel futuro promesso, eppure il re non accoglie l’esortazione del profeta: un cuore “duro” che non vuole un “segno”, un cuore presuntuoso che non vuole ascoltare.
Ma Dio concede un “segno”: “La vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi”.
Nel “segno” di un bambino, la presenza di Dio con l’uomo, fra gli uomini.
Dio con noi.
Nonostante l’ostinazione dell’uomo, Dio vuole essere con l’uomo, per l’uomo, uomo.
Nonostante l’incredulità, Dio farà germogliare dalla casa di Davide, la promessa del “Dio con noi”.
E la promessa si avvera…
Lo capiranno e lo scriveranno…
Il Vangelo è l’annuncio di quell’ Emmanuele: Dio con noi.
Noi con Dio in quell’annuncio…
Dio con l’uomo e l’uomo con Dio.
In quella casa, a Nazareth,una fanciulla,una sposa promessa,e una Promessa che attraversa i secoli.
Ascolto.
Maria ascolta.
L’angelo viene “mandato”.
Un “mandato” per un “annuncio”.
Un “annuncio” che se non è ascoltato, cade nel vuoto.
L’annuncio che trova “dimora”, in quella “vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe”: Maria.
Si chiama Maria.
L’evangelista Luca è molto preciso: luogo, nome,condizione, discendenza dello sposo…
Coordinate spazio-temporali: sesto mese, in Galilea.
Il “sesto mese” non di Maria, della cugina Elisabetta: cambia il racconto della storia: da questo momento tutto acquisterà un senso. Da quel tempo.
Indaffarato quell’angelo: dal Tempio alla casa…
L’angelo “mandato”: l’iniziativa di Dio per l’uomo.
Da Gerusalemme a Nazareth: Dio nella quotidianità.
Nella ferialità della vita, nel calore della casa, nell’ordinarietà dell’esistenza.
Dio Presente.
Non distratto o impegnato in cose più “importanti”: Dio Presente nella storia.
La storia del Dio nella storia: l’Incarnazione come promessa e senso della storia.
Interessante quella regione: la Galilea.
Tutto inizia lì e tutto tornerà lì: l’opera di Dio nella storia.
Dio è là dove vive l’uomo, dove vive la donna.
Dio è con l’uomo, con la donna nella quotidianità.
Interessante quella città: Nazareth, mai citata prima nell’Antico Testamento.
Dio è presente dove non lo aspettiamo.
Maria.
“Amata da Dio” e colei che “Ama Dio”.
Amata per amare.
Amata per rispondere, per ascoltare, per accettare.
Maria è “amata” da Dio, scelta, e Dio è “già con lei”.
Eppure Maria “aspetta” a Nazareth, amata.
Maria ha già una “prospettiva”: è “promessa sposa di un uomo”.
Non è “disoccupata”, è “promessa sposa di un uomo di nome Giuseppe”.
Maria è donna di “relazione”, sa che la sua vita è relazione,è promessa, è futuro.
E Maria è lì, davanti a quell’angelo mandato da Dio e sa che Dio è lì.
Dio in ogni tempo ed in ogni luogo.
Maria donna di fede: non si preoccupa del “come è possibile”, ma del “come accadrà”.
Una frase che è già totale affidamento: Sì o Dio, il tuo disegno è la mia risposta libera.
Sì o Dio,la mia fede non “mette in dubbio” la tua Parola.
Amata sono pronta ad amare quel figlio, ad accoglierlo, ad accompagnarlo, a custodirlo, a “stare” con lui, a indicare all’uomo la strada verso di Lui (dirà Maria: “fate quello che Li vi dirà (cfr. Gv 2,1-11).
Non ha dubbi Maria, il disegno di Dio si compirà in lei secondo “la Sua volontà”.
Maria domanda chiarimenti, non esprime dubbio, e dirà : “avvenga di me…”.
“Sono la serva del Signore”.
Maria l’amata, la “graziata” (piena, strabordante di Grazia), amata di quella Grazia gratuita, è piena della gioia di Dio.
Rallegrata.
Sarà “serva”: non “badande” o “schiava”, “collaboratrice a tempo” o “a disposizione” dei capricci del momento…
Maria si fa “serva” con l’arte del servizio.
Dal “turbamento” all’assenza di timore.
La Grazia ha allontanato ogni paura, ha riempito cuore e vita.
Il “servizio dell’amore”.
Il “servizio per il Regno”.
Eccomi: donna dell’amore e del dono d sé.
Donna della generosità e della disponibilità (Il Concilio Ecumenico Vaticano II definì Maria “Donna nuova” animata da “ardente carità” (Lumen gentìum, n. 61).
“Ecco la serva dei Signore: avvenga a me secondo la tua parola”.
L’ultima parola è di Maria, non dell’angelo.
L’angelo si limiterà a partire, a tornare a Dio: “l’angelo partì da lei”.
“Avvenga a me secondo la tua parola”.
La preghiera di Maria.
La Parola annunciata diventa carne, diventa grembo fecondo, diventa uomo, “abita” in lei e la parola di Maria diventa risposta di fede al Verbo.
Il dono diventa “servizio” in Maria.
Totale disponibilità a Dio.
Ciò che è avvenuto è Grazia, è dono e la Parola accolta è Dio Incarnato.
Il “servizio” a Dio con la vita, non la “schiavitù” dell’uomo, ma la libertà della risposta al disegno di Dio.
“Avvenga di me”.
La preghiera di Maria diventi la nostra preghiera tutte le volte che siamo di fronte alla sua Parola.
Maria si “compromette” per Dio: “sono la serva” del Signore.
La sua Parola vivrà in me, il suo disegno sarà la via vita, la sua volontà guiderà i miei passi.
Del Signore sono l’accoglienza, sono la disponibilità, sono l’adesione libera e fiduciosa, sono la risposta d’amore al suo Amore.
E il cammino di Maria sia il nostro cammino.
L’angelo è “partito”, ma Dio ormai è lì con Maria, è lì con l’uomo, è lì nel mondo.
“Serva del Signore” aperta alla santificazione del piano di Dio per il mondo.
Maria allora è modello di “servizio” secondo la “logica biblica” della “dignità”, non “passiva”, ma corresponsabile e libera dell’accettazione del disegno di salvezza di Dio, con una relazione di amore che rende re, profeti e sacerdoti.
Maria è modello di servizio che ci insegna a seguire Cristo, “servo per amore” nella solidarietà con l’umanità.
Maria è modello di servizio come donna, madre, discepola. Donna “affidata” alla volontà di Dio per un futuro di speranza.
Maria è modello di “cooperazione”, lei che con il suo “Eccomi” si è fatta cooperatrice di salvezza è cor-redentrice umile e generosa, ispira ogni credente a “mettere al centro” Cristo con amore e umiltà, con coscienza missionaria e prossimità.
“Il sì di Maria è per tutti i cristiani lezione ed esempio per fare dell’obbedienza alla volontà del Padre, la via e il mezzo della propria santificazione” (Paolo VI, Marialis cultus).
E sull’esempio di Maria, lodiamo Dio con le parole del Salmo 39-40: “Ecco io vengo”; “la tua legge è nel mio intimo”.
Il salmista, poggiandosi sull’esperienza di Dio buono e fedele, chiede il suo soccorso, come ha già a sperimentato in passato, perché intervenga nuovamente a salvezza. Egli è fiducioso che il Signore non tarderà nell’esaudire.
“Eccomi”: la vocazione personale è scoprire che in Dio non è richiesto di “annullare” la propria volontà, o rinunciare ai desideri. La volontà di Dio è che la persona realizzi se stessa “in pienezza”, e questo coincide con il “desiderio di Dio”, con il “suo progetto” per ogni uomo e donna.
La vita è la meraviglia della bontà amorevole di Dio.
Bontà che ci fa esclamare con certezza come nella lettera agli Ebrei:
“Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre”. (seconda lettura).
Quell’ “Avvenga a me secondo la tua parola” di Maria ha già dato Vita alla storia:una nuova era ha avuto inizio, grazie all’incarnazione, alla morte e risurrezione di Gesù.
La volontà di Dio che rende santi attraverso il sacrificio di Cristo.
Il ricordo di Diapsi Vercelli.
La notizia della scomparsa di Ketty Politi ci ha profondamente colpiti.
Per la nostra Associazione, Ketty non era solo una presenza amica, ma una parte viva della nostra storia.
Era la “madrina” del nostro Laboratorio di sartoria Brein, attraverso la sua sensibilità, il suo entusiasmo e la sua costante disponibilità ci ha condotto per mano superando tante difficoltà.
Ketty ha partecipato a tutti i nostri eventi più importanti, dall’inaugurazione della prima sede del Laboratorio in un garage di Via Laviny, sino all’ultima Mostra nel settembre scorso nell’ex Chiesa di San Pietro Martire; ci ha accompagnati sempre con il suo sorriso, la sua intelligenza e la sua attenzione sincera per ogni persona che incontrava.
La sua presenza per noi aveva un significato importante, capace di dare valore anche ai piccoli gesti.
Anche in occasione dell’evento che abbiamo realizzato poche settimane fa presso il Museo Borgogna di Vercelli, ci ha fatto arrivare il suo calore e la sua vicinanza con un messaggio, testimone del fatto che, anche se non fisicamente, era sempre al nostro fianco.
Ci mancherà infinitamente. Ma continueremo a sentirla vicina.
A nome di tutta l’Associazione, un abbraccio colmo di gratitudine e affetto
Ciao Ketty, grazie di tutto.
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Redazione di Vercelli
Carlo Alberto Pia, undicenne campione di biliardo dell’Asd Circolo Ronzonese che ha come tutor Nicola Petrarca, primo classificato nel campionato provinciale di prima categoria, è stato ricevuto a Palazzo San Giorgio da una delegazione dell’Amministrazione comunale in vista del suo impegno alle selezioni Regionali per il Campionato Italiano Juniores.
Il Vice Sindaco Luca Novelli nell’augurare i migliori successi al giovane giocatore, unico in provincia di Alessandria, nella sua categoria,a prendere parte al prossimo suddetto impegno, ha dichiarato: “Abbiamo il piacere di aver ospitato un giovanissimo protagonista dello sport casalese: la nostra città può vantare un glorioso passato che sostiene un presente di rilievo e lascia presagire, grazie a giovani promesse come Carlo Alberto Pia, un futuro altrettanto importante. Casale è con voi e voi siete i nostri ambasciatori”.
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Redazione di Vercelli
“E’ stato breve il periodo in cui, quale Garante comunale delle persone detenute, ho avuto a che fare con l’Assessore alle Politiche Sociali Ketty Politi; a lei e al suo Settore operativo dobbiamo la stesura del Protocollo di Intesa, tra Comune e Circondariale, per portare i detenuti meritevoli a prestare la propria opera gratuita in lavori di pubblica utilità a favore della Città.
In quei pochi mesi di collaborazione ho avuto modo di apprezzare l’attenzione e la professionalità che l’Assessore sapeva profondere in quel ruolo così impegnativo e delicato, in continuo equilibrio tra il voler fare, di più, e il poter fare, abbastanza, in un continuo e attento bilancio trai i bisogni espressi e le risorse disponibili.
Una donna sensibile e capace. Il suo vivere è stato e continuerà ad essere d’esempio”.
Pietro Luca Oddo
Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà
Città di Vercelli
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Redazione di Vercelli
Il Sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, commenta la morte di Ketty Politi figura di riferimento anche della Croce Rossa.
«Mi ha fortemente colpito la notizia della dipartita della cara amica Ketty Politi con la quale ho condiviso 10 anni di intensa e fattiva collaborazione all’interno dell’Amministrazione comunale, lei come assessore alle Politiche Sociali e io come assessore ai Lavori Pubblici. Ricorderò sempre la sua determinazione professionale nell’adempiere all’incarico istituzionale. Ketty è stata costantemente sensibile alle necessità delle categorie più deboli e fragili. La ricorderanno certamente in tanti e in particolare nel mondo del volontariato. Un sentito e sincero messaggio di cordoglio ai suoi familiari».
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Redazione di Vercelli
Si chiude con un bilancio complessivo di tre medaglie l’esperienza dei Campionati Italiani Under 23 di Salsomaggiore per il Piemonte.
A conquistare il metallo più pregiato, nella gara che domenica 23 marzo ha chiuso la rassegna, quella di spada femminile, è stata Gaia Caforio.
L’atleta dell’Aeronautica Militare che si allena all’Accademia Scherma Marchesa Torino si è imposta su un lotto di 162 partecipanti superando per 15-11 in finale Giulia Paulis delle Fiamme Oro, e facendo suo anche il premio Ilaria Biagioni intitolato all’indimenticata spadista della Scherma Pistoia.
L’argento e il bronzo sono invece arrivati dalla spada maschile, che venerdì 21 marzo aveva aperto il programma di gare.
A conquistarli sono stati Matteo Galassi (Carabinieri, di base alla Ginnastica Victoria), secondo alle spalle di Nicolò Del Contrasto dopo la finale persa per 15-13, ed Enrico Piatto (Aeronautica Militare e Accademia Scherma Marchesa), terzo dopo la sconfitta per una sola stoccata proprio contro Galassi in semifinale.
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Redazione di Vercelli
Riceviamo e pubblichiamo
Il Comitato di Vercelli di Croce Rossa Italiana annuncia con profonda tristezza la scomparsa di Ketty Politi, volontaria che ha dedicato anni della sua vita al servizio della comunità e al sostegno dei più vulnerabili.
Ketty è stata una figura instancabile e appassionata, sempre sorridente, che ha contribuito con impegno e dedizione alle attività della Croce Rossa, partecipando attivamente a interventi di emergenza, attività sociali e iniziative di solidarietà, dedicandosi anche alla formazione delle nuove generazioni di volontari e alla divulgazione delle nozioni di primo soccorso alla popolazione.
Il suo impegno costante, la sua esperienza e la sua capacità di guidare gli altri l’hanno resa una figura di riferimento per tutti coloro che hanno lavorato al suo fianco.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma il suo esempio di vita e il suo impegno per il prossimo continueranno a vivere nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla.
In questi momenti di dolore, il Comitato CRI di Vercelli esprime vicinanza alla famiglia di Ketty, in modo particolare ai figli Federico e Mattia e a tutti i suoi colleghi e amici, unendosi al loro dolore per la prematura scomparsa di una persona straordinaria.
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Redazione di Vercelli
Torna domenica 30 marzo, con il Patrocinio del Comune di Santhià, la mostra-scambio Ruggine in Piazza Aldo Moro a Santhià (VC) che compie 14 anni di passione.
Meccanica d’epoca pura ed applicata, auto, moto, bici, ricambi, modellismo, attrezzature, libri e oggettistica vintage.
Orario:
6.30-8.00 per ingresso degli espositori.
8.00-15.00 libero per i visitatori.
In caso di maltempo l’evento potrà subire variazioni o annullamenti.
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Redazione di Vercelli
La Sezione ANPI di Vercelli “Anna Marengo”, in collaborazione con AltreVisioni, Amnesty International, CGIL, Emergency, in occasione delle celebrazioni dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione organizza la Rassegna Cinematografica “80 anni, la Resistenza continua” che avrà luogo presso il Cinema Nuovo Italia di Piazza Pajetta.
Tre appuntamenti importanti per ricordare e riflettere, con un focus su alcuni capolavori della cinematografia italiana, sulla Resistenza al Nazifascismo e sulla necessità di opporsi ai soprusi anche nel mondo attuale.
Si comincia il 27 marzo con “Il conformista”, film diretto nel 1970 da Bernardo Bertolucci e tratto dall’omonimo romanzo di Moravia.
Nel 1938 a Roma il protagonista, segnato da un passato drammatico, deve portare a termine una missione affidatagli dalla polizia segreta fascista: uccidere un suo ex insegnante di filosofia rifugiatosi a Parigi per sfuggire alla persecuzione del regime. Lo farà.
Il 25 luglio del ’43, alla caduta del Fascismo, capirà, grazie ad un incontro fortuito, che l’episodio di violenza che l’aveva segnato fin dall’infanzia non era mai avvenuto; e che il suo desiderio di conformarsi agli altri era stato del tutto inutile e sbagliato.
Il 10 aprile sarà la volta di “La lunga notte del ‘43” di Florestano Vancini,
Si tratta di un film di notevole qualità che ottenne nell’anno della sua uscita numerosi premi prestigiosi.
Tratto da un racconto di Giorgio Bassani, con dialoghi di Pier Paolo Pasolini e ambientato a Ferrara, narra della fucilazione di un gruppo di antifascisti per mano delle Brigate Nere, per vendicare l’uccisione di un gerarca fascista.
Questi, però, è stato vittima di una macchinazione di uno squadrista che voleva sostituirlo nella carica di dirigente provinciale; proprio quest’ultimo ha abilmente fatto ricadere la colpa sugli antifascisti.
Ispirato da un episodio reale, il regista porta sullo schermo una storia che tratta unicamente la guerra civile, sullo sfondo dell’8 settembre.
Viene denunciato, soprattutto, il conformismo di una borghesia infettata dal fascismo sin dalla fase iniziale della sua ascesa.
Vancini stigmatizza il rifiuto di conoscere la verità e della memoria da parte di una generazione che col fascismo stabilisce un rapporto di consenso passivo e di connivenza, incapace com’è di fare i conti con le responsabilità del passato.
Infine, il 17 aprile si vedrà il film documentario “No Other Land”, recente vincitore di un Oscar.
Il primo ricordo di Basel Adra, che è nato nel villaggio di Masafer Yatta, al confine sud della Cisgiordania, è l’arresto di suo padre, mentre protestava contro gli espropri voluti dallo Stato di Israele, che sostiene di avere il diritto di fare di quel territorio una zona di addestramento militare.
Basel e altri hanno iniziato a filmare questa violenza decennale per mostrare al mondo, tramite numerose testimonianze video strazianti e inequivocabili, l’ingiustizia e l’oppressione che continuano a subire.
Anche Yuval Abraham, giornalista israeliano e amico di Basel, scrive delle demolizioni, sperando di attirare l’attenzione, dentro e fuori la sua nazione.
Ma mentre gli israeliani possono muoversi liberamente, gli abitanti di questo piccolo villaggio non possono lasciarlo, perché non hanno altro posto dove andare, ma principalmente visto che è la loro terra.
I tre film, oltre alla visione serale, potranno essere proiettati anche nella mattinata per i ragazzi delle Scuole Secondarie, se perverranno richieste dai docenti, che dovranno prenotare per le loro classi contattando il seguente indirizzo e-mail: cristina@movieplanetgroup.it .
Le proiezioni serali avranno inizio alle ore 21,00, alla tariffa di € 8.50 (€ 5.00 con tessera Movie+).
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