Mese: Marzo 2025
Venerdì 14 marzo gli studenti delle classi prime dell’Istituto Professionale Lanino hanno vissuto un’esperienza entusiasmante a Genova, una città ricca di storia, cultura e meraviglie naturali.
La giornata è iniziata con la visita all’Acquario , una delle strutture più grandi e affascinanti d’Europa.
Qui i ragazzi hanno potuto ammirare da vicino una straordinaria varietà di creature marine: dagli eleganti squali che nuotavano con maestosa tranquillità alle affascinanti meduse dai movimenti ipnotici, fino ai simpatici delfini.
Un momento particolarmente emozionante è stato l’incontro con i lamantini, dolci giganti degli oceani, la cui presenza ha suscitato meraviglia e tenerezza tra gli studenti.
Ma a conquistare tutti sono stati i pinguini con il loro buffo incedere e le loro nuotate agili e veloci. Osservarli mentre scivolavano nell’acqua o si rincorrevano sulla terraferma ha reso l’esperienza ancora più speciale. Osservare così da vicino questi animali ha offerto un’occasione unica per riflettere sull’importanza della tutela dell’ambiente marino e sulla biodiversità.
Nel pomeriggio la visita è proseguita al suggestivo Museo del Mare, un luogo che racconta secoli di storia della navigazione e delle esplorazioni marittime.
Attraverso modelli di antiche navi, strumenti di bordo e ricostruzioni interattive, i ragazzi hanno potuto immergersi nel passato e scoprire le sfide affrontate dai marinai di ogni epoca.
Il momento più emozionante è stato senza dubbio l’ingresso in un vero sottomarino, un’esperienza immersiva che ha permesso agli studenti di comprendere da vicino le difficoltà della vita a bordo, tra spazi angusti, strumenti complessi e l’assenza della luce naturale.
L’adrenalina di trovarsi in un ambiente così particolare ha reso questa parte della visita ancora più coinvolgente.
Oltre all’apprendimento, la giornata ha regalato agli studenti momenti di condivisione e divertimento, rafforzando i legami tra compagni e insegnanti.
La gita ha lasciato in tutti loro un mix di emozione, curiosità e gratitudine, trasformandosi in un ricordo prezioso che porteranno con sé a lungo.
Elisa Barbero classe 1^E Servizi Commerciali e Alessandra Popa classe 1^B Servizi Sociali- Istituto professionale Lanino
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Redazione di Vercelli
La seconda edizione di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, si terrà a Torino dal 20 al 23 marzo 2025. Il tema principale, l’acqua.
Confagricoltura Piemonte parteciperà alla tavola rotonda di sabato 22 marzo nella Sala Gioco del Circolo dei Lettori.
Verranno esplorate e analizzate diverse strategie messe in atto dal settore primario per far fronte ai cambiamenti climatici e per difendere suolo e sostenibilità economica delle aziende agricole.
“L’acqua è una risorsa preziosa e necessaria per l’attività agricola. In un contesto di scarsità e di competizione per il suo uso, diventa fondamentale identificare metodologie e strumenti che permettano di aumentarne l’efficienza di utilizzo, sviluppando indicatori per quantificare i benefici che essa può fornire, in termini di produzione di cibo, energia e risvolti positivi sociali, ambientali ed economici”.
Sono le parole di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte a pochi giorni dall’apertura di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, giunto alla sua seconda edizione e organizzato nei giorni in cui ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Dell’argomento, il presidente degli imprenditori agricoli piemontesi ne parlerà proprio sabato 22 marzo, dalle ore 10:15, al Circolo dei Lettori di Torino, in una tavola rotonda aperta agli addetti del mestiere e al pubblico, curioso di conoscere quali piani intende adottare l’agricoltura, per continuare a produrre cibo sano e preservare l’ambiente, a fronte dei cambiamenti climatici sempre più evidenti e insistenti.
“Ringraziamo Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale: Confagricoltura Piemonte sarà lieta di fornire uno spaccato di un’agricoltura che non è astratta e ideale ma intrisa di concretezza e di scienza, orientata verso lo sviluppo di quelle strategie che consentono al settore di affrontare i problemi con resilienza e resistenza” conclude Allasia.
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Redazione di Vercelli
Ogni anno il 6 marzo si celebra la Giornata Europea dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento Europeo per onorare coloro che in ogni epoca e luogo hanno difeso la dignità umana, opponendosi a genocidi, totalitarismi e violenze.
Quest’anno il nostro Istituto professionale “Lanino” ha partecipato al Progetto Informagiovani proposto dal Comune di Vercelli “Giornata dei Giusti”.
Le classi 1^ e 2^ E Servizi Commerciali, 1^ e 2^A SSAS, 1^ e 2^ B SSAS sono state coinvolte nell’attività che è si è articolata in tre momenti, gestiti da Sebastiano Ruzza e dai ragazzi del Servizio Civile che operano presso il comune cittadino.
Il primo appuntamento è stato un gioco di ruolo “Oppressi e Oppressori”, in cui ogni classe ha potuto veramente sperimentare le varie fasi. Il gioco, divertente ed efficace, è stato utile per educare i ragazzi alla tolleranza e alla condivisione delle proprie idee e a osservare il mondo con spirito critico per diventare cittadini consapevoli.
I giocatori hanno la possibilità di immedesimarsi nei ruoli di vittime, carnefici e giusti all’interno di un paese immaginario.
Tale gioco è diviso in cinque step: nel primo il PAESE prende forma, si costituiscono gruppi e luoghi pescando ciascuno una “carta luogo”.
Nel secondo il PAESE si anima e la vita quotidiana è scandita dalle istruzioni che ciascun giocatore riceve dalla “carta ruolo” che pesca.
Nel terzo il PAESE viene diviso da una linea, ciascun giocatore è tenuto a pescare una carta: “carta oppresso” o “carta oppressore” che designeranno dove posizionarsi rispetto alla “linea di separazione”.
Nel quarto il PAESE è ancora diviso in due dalla linea, gli oppressi non possono superarla mentre possono gli oppressori per impartire ordini agli oppressi.
Il quinto step prevede che ogni oppressore scelga una vittima.
Mentre si compie “l’ingiustizia” tutti i giocatori osservano, ma chiunque può decidere se pescare una “carta giusto” e intervenire per salvare l’oppresso.
Il secondo appuntamento del Progetto si è svolto in aula con una lezione interattiva, sempre condotta da Sebastiano, dove, attraverso la visione di un estratto dal film “Bastardi senza gloria” di Tarantino, abbiamo fatto riflessioni nel tentativo di individuare tra i personaggi delle scene vittime e carnefici.
Sebastiano ci ha poi presentato alcuni “giochi filosofici”: “Il dilemma del carrello ferroviario” e “La terra sta morendo”, facendoci riflettere e ragionare molto su quanto sia difficile prendere una scelta “giusta”.
Nel terzo e conclusivo incontro del Progetto abbiamo visto un film sulla “Giusta” che è stata nominata quest’anno: Simone Veil nata a Nizza il 13 Luglio 1927 e morta a Parigi il 30 Giugno 2017.
Magistrata e politica francese, nata da una famiglia ebrea che fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale.
Un film potente con la capacità di restituire la grandezza di una donna che ha saputo trasformare il dolore in azione; un’opera che non solo celebra una figura storica, ma invita alla riflessione su temi ancora attuali come il diritto delle donne, la memoria dell’olocausto e l’importanza della Costituzione Europea.
Terminata la proiezione , abbiamo partecipato alla cerimonia ufficiale di commemorazione dei “Giusti” con la piantumazione di un albero intitolato alla giusta Simone Veil.
La cerimonia si è svolta presso il parco Iqbal Maish alla presenza delle autorità cittadine, di numerosi studenti in rappresentanza di molti istituti scolastici e dei giovani del Servizio Civile.
Questo progetto ha suscitato un’ampia gamma di emozioni, perché ha toccato temi profondi come il coraggio, la memoria, la responsabilità e la speranza.
Sapere che uomini o donne, spesso comuni cittadini, hanno rischiato la propria vita per salvare altre persone o per opporsi a ingiustizie provoca una forte commozione.
Dobbiamo prendere come modello queste persone che hanno fatto qualcosa di “grande” per gli altri e che hanno saputo affrontare sfide, ma soprattutto bisogna ringraziarle per non essersi arrese.
Per concludere, Sebastiano è una persona con un cuore immenso e con la capacità di comunicare aspetti della vita che sono molto importanti, un ragazzo che affronta la vita con la testa alta e che ama il suo lavoro.
Ringraziamo Sebastiano che ci ha accompagnati in questa bellissima esperienza e Juan Camilo Mentigazzi che ha condiviso con noi gli “scatti” realizzati.
Aurora Manfrinati
Classe II A Ssas- Istituto Professionale Lanino
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Redazione di Vercelli
I complimenti di tutta l’Unione Montana dei Comuni della Valsesia a Lucio Ratti, Sabrina Ubertalli e Maicol Bognetti, vanno agli atleti valsesiani che hanno partecipato ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino, per le medaglie ottenute e le performance registrate.
“Chi ha spirito sportivo vince senza competere”. Questo deve essere lo slogan della nostra vita.
Grazie a questi ragazzi che ce lo ricordano ogni giorno, grazie a As. Passeportout che aiuta a diffondere questo spirito!
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Redazione di Vercelli
A partire dal 28 marzo e fino al 4 maggio 2025, nella Sala d’Ercole di Casa Alciati, presso il chiostro d’ingresso del Museo Leone di Vercelli, si terrà la mostra di Giampiero Rosso “My Favorite Things” Disegni – Incisioni – Pittura… ed altre cose.
Giampiero Rosso è stato dal 1995 al 2009 tra gli ultimi titolari della cattedra di Incisione presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, erede di quella scuola che aveva avuto per decenni come indiscusso “maestro di bulino” nientemeno che Armando Donna, al quale al Museo Leone era stata dedicata, nel 2018, una ultima retrospettiva sui suoi anni giovanili a cavallo tra le due guerre mondiali e fino agli anni Cinquanta, a cura del compianto Massimo Melotti.
Giampiero Rosso, incisore dal 1980, eredita la cattedra di Donna alla sua scomparsa, ma mentre Donna, soprattutto nei tempi più recenti, spingeva, via via, verso il surrealismo e l’astratto, Rosso preferiva rimanere al di qua delle rappresentazioni metafisiche, “per approfondire invece un linguaggio visivo tutto suo. Ed è, in questo, che la sua personalità si manifesta, nella forma, attraverso continue metamorfosi stilistiche, mentre i contenuti viaggiano attraverso le variabili colte del realismo esistenziale”.
Con queste parole, il critico Guido Michelone che ne curerà la presentazione durante la cerimonia di inaugurazione, definisce l’arte di Giampiero Rosso che, nella sua produzione, affronta diversi temi: il paesaggio, il ritratto, i contesti sociali e talvolta politici.
E sempre, nel raffigurare una campagna vercellese, un volto umano, un nudo femminile o un gruppo “bebop” Jazz, la messa in scena guarda a quel fruttuoso periodo della pittura italiana (lombarda, soprattutto) dove la cronica ricerca della verità (il cosiddetto realismo) si fonde mirabilmente con una nuova moderna filosofia (il movimento esistenziale parigino) per confermare ancora una volta la centralità dell’arte nel mondo odierno.
Inaugurazione della mostra, ad ingresso libero, venerdì 28 marzo alle ore 17.30 presso la sala d’Ercole di Casa Alciati (Museo Leone).
La mostra sarà visitabile liberamente fino al 4 maggio negli orari di apertura del Museo Leone (consulta www.museoleone.it).
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Redazione di Vercelli














