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Posted in Pagine di Fede, Società e Costume

Grande cordoglio a Varallo per la scomparsa a 80 anni di Giorgio Cosotti, mancato venerdì 10 gennaio.

Cosottie era molto conosciuto e ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia e in tutti coloro che hanno apprezzato le sue doti umane.

Il funerale è stato celebrato nella collegiata di San Gaudenzio dove erano presenti ventotto sacerdoti della Diocesi, gli Amici di Lourdes in divisa e tantissime persone che hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto.

Durante la funzione è stato letto un messaggio di condoglianze inviato dal vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla.

Tanta la commozione per la perdita di una persona che lascia un ricordo indelebile, don Roberto Collarini e tutta la comunità, si sono  stretti attorno al dolore della moglie Paquita, dei suoi figli don Alessandro e Dolores con il marito Matteo e i nipoti.

Cosotti da molto tempo era volontario dell’Associazione Amici di Lourdes, Associazione che è stata intitolata a sua figlia Gemma morta nel 1990 al ritorno dal pellegrinaggio a Lourdes dove, essendo molto malata, aveva chiesto alla Madonna di “non soffrire più”.

La sua morte è stata considerata come un miracolo e per questo motivo l’Associazione è stata intitolata a lei.

Era un volontario storico, aveva sempre partecipato ai pellegrinaggi con la moglie e i figli e, anche se molto malato, ad agosto ha voluto partecipare all’ultimo pellegrinaggio a Lourdes.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Is 62, 1-5

Dal libro del profeta Isaia.

Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.

Sal 95

RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

  RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

  RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

  RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: “Il Signore regna!”.
Egli giudica i popoli con rettitudine.

  RIT: Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

1 Cor 12, 4-11

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue.
Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Gv 2, 1-12

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto”. Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”.
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO “MATER CARMELI” DI BIELLA

Il testamento di Maria

(Is 62, 1-5; Sal 95; 1 Cor 12, 4-11; Gv 2, 1-12)

A Cana (circa dieci km da Nazareth) si celebra una festa di nozze; il Vangelo ci informa che alla festa c’era la Madre di Gesù.

La sua presenza apre questo avvenimento dove accade il primo miracolo del Signore, il primo segno, come lo chiama l’evangelista, sempre funzionale alla fede: dalla conclusione si saprà che i discepoli credettero in Gesù.

A Cana ci è donata ancora un’epifania, dove Gesù si manifesta come lo sposo che viene a cambiare l’acqua dell’antica Alleanza nel vino della nuova ed eterna Alleanza che si compirà nell’ora della croce.

Gesù viene a salvare il popolo dal ritualismo, da una fede stanca, annacquata e triste.

Maria che nel vangelo di Giovanni appare qui per la prima volta, si rivela mediatrice della nostra gioia.

Maria, donna del popolo, non si lascia stordire dalle danze e così può accorgersi che la festa, venuto a mancare il vino, rischia di finire bruscamente.

Una festa particolare dove non appare mai la sposa e lo sposo è nominato solo alla fine.

In primo piano troviamo Maria, che precede Gesù, anche lui invitato con i suoi discepoli alle nozze, e precede anche noi nel portare davanti al Signore quello che manca perché la nostra gioia sia stabile e duratura.

Il vino, simbolo della gioia, sta per finire e nessuno sembra accorgersene, né preoccuparsene.

Maria lo fa e ne parla a Gesù: “non hanno più vino”.

Maria non preme, semplicemente fa presente quello che sta accadendo.

La risposta di Gesù può sembrare scortese nei confronti di sua Madre che chiama donna, lo stesso termine che le rivolgerà dalla croce; anche in quell’ora l’evangelista dice che c’era la Madre di Gesù.

Come a Cana anche sul Calvario Maria, nuova Eva, è presente: l’ora di Gesù si compie quando nel vino nuovo del sangue dell’Agnello si celebrano le nozze tra Dio e l’umanità redenta.

Maria non chiede a Gesù di spiegare meglio la sua risposta ma rivolgendosi ai servi lascia il suo testamento spirituale, le uniche parole che rivolge anche a noi oggi: “qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

Un testamento che invita a unire il dire con il fare, l’ascolto con l’agire.

Maria si rivela donna attenta e discreta che con decisione affida tutto e tutti a Gesù e alla sua parola, una parola che può apparire incomprensibile, faticosa, come per i servi è stato riempire le sei giare di pietra al colmo e poi anche accettare di attingere acqua e presentarla al maestro di tavola con il rischio di fare una figura meschina.

Così non sarà e il maestro di tavola, loderà lo sposo per la sua generosità.

Sappiamo che lo sposo, che ha mantenuto il vino buono, è Gesù, che dà l’avvio alla sua vita pubblica partecipando a una festa di nozze, metafora dell’amore sponsale tra Dio e l’umanità.

Dio non ci invita all’osservanza della Legge, pesante come le giare di pietra, ma a una festa di nozze, (la sposa che non è nominata siamo noi!) a vivere il nostro rapporto con Lui, come due innamorati che si scelgono promettendo amore e fedeltà nell’ebbrezza e nella gioia dello Spirito, il vino nuovo che con Gesù, e grazie a Maria, ci sarà sempre offerto senza misura (Gv 7,37-39).

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

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Posted in Pagine di Fede

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La parabola del figliuol prodigo ci presenta due fratelli e di parla dell’amore del loro papà per entrambi.

Il più giovane lo aveva disonorato ed era finito in un porcile. Quando poi è tornato a casa, aveva perso tutto, tranne l’amore di suo padre.

Quindi non importa chi sei o cosa hai fatto, Dio ti ama e ti vuole nella Sua famiglia. Gesù ha fatto una dichiarazione sorprendente:

“Mentre egli era ancora lontano suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse e gli si gettò al collo e lo baciò” (v.20).

La cultura ebraica antica pensava che correre fosse un atto indegno per gli uomini anziani.

Gli uomini indossavano lunghe vesti e dovevano sollevarle intorno alla vita per correre, scoprendo così gli indumenti intimi.

Ma al padre non importava il giudizio della gente; a lui importava il figlio ribelle, perduto e ormai lontano dalla sua famiglia, era finalmente tornato a casa. (v.32)

Cari lettori, sfortunatamente suo fratello maggiore non la pensava così.

Capisci perché molti fratelli minori sono ancora nel porcile e non vogliono entrare in chiesa?

Perché hanno paura che i fratelli maggiori li colpiscano col pugno del giudizio invece di toccarli con la mano aperta dell’amore e della compassione.

Il fratello maggiore desidera la punizione, ma il padre dà il perdono.

Il fratello maggiore richiede la condanna, ma il padre dà la grazia.

Il fratello maggiore vuole vendetta, ma il padre vuole la riconciliazione.

Ecco la buona notizia: non importa quanto tu sia caduto in basso, sappi che, quando tornerai, ti troverai davanti il Padre celeste con le braccia aperte e con un cuore pieno d’amore per te.

Torna a casa Figliol prodigo il Padre Celeste ti aspetta!

Buongiorno a tutti voi cari lettori che Dio vi Benedica grandemente nel nome di Gesù Cristo!

Pastore Betania Sanchez della Chiesa Evangelica Internazionale

“El Poder de Dios” Via Confienza n.60 Vercelli – Italia

per info  348 433 4213

Posted in Pagine di Fede

Confinare il virus, contenere il contagio e rafforzare il depopolamento: obiettivi raggiungibili con le nuove misure condivise.

Si è tenuto lo scorso 15 gennaio, a Palazzo Piemonte, un incontro cruciale organizzato dall’Assessorato al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, con il coinvolgimento dell’assessore Paolo Bongioanni, dei vertici delle Organizzazioni professionali agricole, e del Commissario straordinario alla PSA, Giovanni Filippini, Direttore generale del Ministero della Sanità con responsabilità sulla salute animale.

L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto per coordinare i diversi livelli e soggetti coinvolti nel monitoraggio e nella lotta alla peste suina africana (PSA) e per condividere le misure aggiuntive da attuare sul territorio.

Il Commissario Filippini ha illustrato la strategia regionale, che ricalca l’approccio vincente adottato in Sardegna, dichiarata indenne dalla PSA nell’ottobre 2024.

Gli interventi prevedono:

Confinamento del virus nelle zone infette;

Controllo totale nella fascia 1 o Zona cuscinetto, con l’eliminazione completa della specie cinghiale;

Concessione di deroghe in aree dove è dimostrata l’assenza del virus.

Accogliendo le richieste di Confagricoltura Piemonte, Filippini ha autorizzato la caccia al cinghiale in Zona di protezione 1 nelle province di Alessandria, Asti, Novara, Torino e Vercelli, ampliando quanto già stabilito per la provincia di Biella. Inoltre, oltre il termine della stagione venatoria, sarà possibile proseguire le azioni di depopolamento mediante il controllo faunistico.

In provincia di Cuneo, dove la presenza del principale distretto suinicolo piemontese impone maggiore prudenza per evitare spostamenti di cinghiali, l’attività sarà limitata esclusivamente al controllo faunistico nella Zona 1.

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, ha dichiarato: “Accogliamo con favore questa iniziativa, che potrà portare a un contenimento progressivo e massivo della popolazione di cinghiali, a beneficio e protezione delle aree non ancora interessate dalla malattia, ma anche dell’intero settore primario piemontese, fortemente danneggiato dalla proliferazione incontrollata della specie. Solo il tempo e una piena sinergia tra i soggetti coinvolti potranno permettere di dichiarare indenne anche la nostra regione. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare gli allevatori colpiti dal fermo delle attività, per i quali è essenziale un risarcimento rapido e congruo, e coloro che operano in zone di restrizione, spesso vittime di forti speculazioni.”

Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella, ha aggiunto: “Mi unisco al presidente Allasia nell’esprimere il pieno sostegno all’iniziativa del commissario Filippini per eradicare il virus su tutto il territorio piemontese attraverso l’eliminazione della specie cinghiale nella zona1. Questo porterà un sollievo significativo alle aziende del distretto suinicolo e alle imprese agricole colpite dai danni causati dai selvatici. Auspico inoltre che anche nelle aree destinate a parco e in quelle contigue si proceda a un consistente contenimento per ridurre i danni alle coltivazioni nei terreni limitrofi, frequentemente soggetti alle incursioni notturne dei cinghiali”.

Confagricoltura Piemonte continuerà a monitorare la situazione, collaborando con tutte le autorità coinvolte per tutelare il settore agricolo e zootecnico regionale.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Lunedì 20 gennaio alle ore 21 in Badia incontro con la Commissione Liturgia.

Lunedì alle ore 21 in Chiesa Abbaziale Incontro di Preghiera con il gruppo Vita Nuova.

Martedì alle ore 21 in Chiesa Abbaziale Adorazione Eucaristica.

Sabato 25 Sacramento della Confessione in Casa Parrocchiale dalle 15 alle 16.30.

Domenica 26 nella Santa Messa delle 10.30 avremo la partecipazione dei Gruppi di lettura del Vangelo.

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Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede
Lungosesia Ovest e Baraggia

Bella Celebrazione questa sera, 17 gennaio, presso la parrocchia di San Quirico e Giulitta a Greggio, per la festa di Sant’Antonio Abate.

Il parroco Don Salvatore Giangreco, dopo la Liturgia, ha benedetto gli animali amici dell’uomo, secondo la tradizione che vede in Sant’Antonio il Grande, Padre del deserto, il protettore – tra gli altri patronati – degli animali che accompagnano l’uomo nella proprie esperienza quotidiana.

Il Vide Sindaco Gianfranco Rigolone ha ringraziato il parroco ed i convenuti, anche per la cura che pongono nel mantenere vive le tradizioni più autentiche.

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Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede, Società e Costume

La comunità di Vercelli si riunirà presso la Sinagoga cittadina per celebrare il Giorno della Memoria, un’importante occasione per commemorare le vittime dell’Olocausto e riflettere sull’importanza della memoria storica.

L’evento si terrà il 27 gennaio 2025 con il seguente programma:

Ore 9.45 raduno davanti alla Sinagoga

Ore 10.00 inizio cerimonia con accoglienza e saluto della Presidente della Comunità Ebraica, Rossella Bottini Treves.

Saluto delle autorità:

il Prefetto della provincia di Vercelli, Lucio Parente

il Sindaco di Vercelli, Roberto Scheda

il Presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino.

Seguirà la deposizione della corona d’alloro alla lapide dei deportati ebrei vercellesi con l’accompagnamento musicale a cura egli studenti del Liceo Musicale Lagrangia di Vercelli e la lettura dei nomi dei deportati ebrei vercellesi a cura dei ragazzi della Consulta provinciale degli studenti.

Ore 10:50 si svolgerà la consegna delle medaglie d’onore alla memoria dei militari Nicolò Bellomo e Averardo Ugo Evades Tuffanelli, deportati e internati nei lager nazisti.

Ore 11.15 termine della cerimonia.

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