VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

“Se noi non diamo spazio alla vecchia natura che c’era, noi non avremo mai una nuova natura”.

Dal minuto 5 del video che fu messo a repertorio un po’ di tempo fa, quando l’architetto Andreas Kipar illustrò la filosofia del progetto Viale Garibaldi, si può forse trarre qualche spunto idoneo a spiegare l’oggi e il perché.

Il primo colpo di martello pneumatico fu dato (peraltro, dal lato opposto a quello in cui si iniziarono effettivamente i lavori) seguendo questa linea guida.

Con grande garbo, fu altresì spiegato – in termini che anche noi potessimo comprenderloil sottoprogetto consistente nel guarnire la piazza della Stazione ferroviaria di Vercelli con 21 piante di melograno: la mangiate la melagrana?! Si’?!

Ecco, così, dicendoal modo di un Leonardo da Vinci all’indirizzo di certi suoi contemporanei – che il melograno fosse “cosa mangitiva” magari, forse  (al minuti 6.27 del video) l’arkystar credeva di rendere l’idea di una rarefatta simbologia, tra l’uno e il molteplice, accessibile anche a certo volgo che guardava con qualche perplessità a quell’operazione urbanistica fino ad allora sulla carta, in procinto di prendere forma.

Oggi c’è molto di realizzato in Viale Garibaldi e – ad apparente conforto delle tesi di Kipar – si può toccare con mano come una essenza erbacea tra le più onuste di memorie sia lì a dire che la vecchia natura della società agrorurale vercellese si sia trasferita dalla risaia all’antica “Lea”, veicolando con sé un caleidoscopio di significati simbolici idonei ad illustrare la definitiva rottura del pur labile diaframma che a Vercelli ha sempre separato la città dalla campagna.

C’è, dunque, un “prima” del piano Kipar ed un “dopo” il piano Kipar.

Dopo il piano Kipar ha fatto la propria comparsa anche in Viale Garibaldi il Giavone (nome scientifico: Echinochloa  – o Panicum – crus-galli).

In quest’altro video ascoltiamo cosa ne dica un Agronomo esperto.

Nel caso si volesse procedere al diserbo – ma non è detto: le piante infestanti potrebbero anche stare lì, per scelta, come testimonial di iridescenze culturali meritevoli di essere sottratte all’oblio – non resterebbe che quello meccanico, cioè manuale.

Un remake di “Riso amaro”, con l’intervento delle mondine, che renderebbe il Viale una sorta di incubatore, verso un richiamo in vita (alla stregua di ciò che si spera possibile con il Dna dei Mammuth) di storie perdute.

Mutatis mutandis, potremmo vedere tornare a Vercelli e non già su vagoni di terza classe, ma su eleganti navette da otto posti, le mondariso: forse, come allora, giovani provenienti dal Triveneto o dall’Emilia Romagna.

Lavorerebbero senza trovarsi con l’acqua alle caviglie, nè dovendo attendere, per dissetarsi, l’arrivo del barlitè; anzi, non mancherebbe loro l’occasione per concedersi qualche meritata pausa per una bibita, in qualche dehors che resiste.

Posted in Trippa per i gatti

Gli appuntamenti agostani del Monfrà Jazz Fest sono stati in tutto e per tutto all’insegna della scoperta e dell’esaltazione dell’acqua in tutte le sue forme, anche a causa della pioggia che ha costretto l’organizzazione a rivedere ogni volta la programmazione dei concerti, sia nella sede che nella tempistica.

Il meteo inclemente non ha comunque scalfito la riuscita della sei giorni on the Unesco road del Festival perché, come ha affermato la direttrice artistica Ima Ganora, “Nonostante il tempo non sia stato a nostro favore, il pubblico c’è sempre stato”.

Un ringraziamento speciale va ai volontari dello Staff, che nonostante le emergenze hanno fatto in modo che l’accoglienza e l’organizzazione degli eventi fossero sempre impeccabili” aggiunge Gigi Andreone, codirettore artistico.

La soddisfazione ulteriore è stata la partecipazione agli eventi non solo da parte dei locali, ma anche di tanti turisti italiani e stranieri, a riconferma del fatto che il Monferrato si sta affermando sempre di più come meta di vacanza per le sue attrattive naturalistiche, artistiche ed enogastronomiche, di cui anche il Festival da sempre si fa portavoce.

Durante la sei giorni no-stop di concerti inframezzati da passeggiate, mostre, dance floor e merende sinoire vedendo la tanta gente che ci segue in tutti gli appuntamenti oppure ci sceglie in base ai propri particolari interessi abbiamo avuto la conferma di quanto il tema di questa edizione Play&Be sia stato apprezzato da così tante persone e questo ci dà la carica per fare sempre meglio!” continua Ganora che è anche la Presidente dall’Accademia Europea d’Arte Le Muse.

Il viaggio sull’acqua è iniziato martedì 13 agosto a Cantavenna di Gabiano fin dal pomeriggio, con la visita guidata a cura del Parco del Po Piemontese del Bosco Vetusto alla scoperta della flora e della fauna che popolano l’ambiente del Grande Fiume a cui è seguita la tipica merenda monferrina preparata dalla Pro Loco di Cantavenna.

Sfidando i lampi all’orizzonte il primo concerto cartolina della sessione, con la collaborazione di Puglia Sound, si è tenuto come previsto al Belvedere di San Luigi con il panorama sul fiume Po, con il duo Sabatino Abbracciante e il loro “Melodico” che ha fatto rivivere grandi classici della musica italiana, fra cui Noi due e Brava, intramontabili successi di Mina.

Il giorno successivo il Festival è stato a Camino dove dopo la visita del castello e del borgo, seguita dalla merenda sinoira e dalle degustazioni dei prodotti del territorio, non tutto il pubblico presente (moltissimi gli stranieri) è riuscito a entrare nella meravigliosa Chiesa di San Lorenzo per ascoltare la voce coinvolgente di Sabrina Viale Oggero accompagnata dall’hammond di Alberto Marsico: la pioggia improvvisa ha infatti costretto l’organizzazione a spostare il concerto al coperto, ritardandone anche l’inizio…

L’attesa però non ha deluso l’ascolto di questi due artisti 100percento Piemontesi con una proposta musicale e vocale insolita ma che l’acustica perfetta dell’ambiente ha fatto risaltare in modo stupefacente.

Buona partecipazione anche per l’evento di Ferragosto a Frassineto Po, con la visita al Centro di Interpretazione del paesaggio del Po e del centro storico dove, a Palazzo Mossi, si è esibito il duo Lorenzo Simoni sax e Iacopo Teolis tromba.

Il concerto intitolato “Openings” è un progetto che si svolge con il sostegno di NUOVOIMAIE e in cui il duo ha fatto ascoltare l’ ultimo disco, un concept album sul gioco degli scacchi .

Nel primo giorno del weekend, venerdì 16, la serata a Gabiano ha regalato al pubblico dal Belvedere di Piazza Europa un concerto cartolina affascinante e suggestivo, non solo per la location al chiaro di luna, ma per i ricordi e la nostalgia che il concerto “Amarcord” dei Grooving birds 4et ha fatto riemergere.

Il gruppo è composto da Marika Pontegavelli voce e piano, Matteo Pontegavelli tromba e flicorno, Francesco Zaccanti contrabbasso e Riccardo Cocetti batteria: si tratta di musicisti ognuno con un passato musicale differente che hanno trovato nel jazz il loro minimo comune denominatore e nella sperimentazione, nell’improvvisazione e nell’interplay il loro linguaggio comune.

Il quartetto ha eseguito diversi brani della loro prima fatica musicale, incisa nel 2022, oltre ad altri pezzi originali, sempre in omaggio ai grandi cantautori italiani.

Sabato 17 agosto il Festival è tornato per il terzo anno consecutivo a Piancerreto di Cerrina, alla casa museo di Armand Gattì, dove alle 17 si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Il cane del poeta-La parola cane abbaia?” che testimonia l’amore del cineasta per il più fedele amico dell’uomo.

La mostra che intende ricordare i 100 anni dalla nascita dello scrittore e drammaturgo resterà visitabile fino al 30 aprile.

Purtroppo l’acquazzone ha poi impedito lo svolgersi del concerto nel Parco della casa di Gattì ma grazie al pronto intervento dei volontari della Pro Loco di Piancerreto che ha collaborato a tempo record al cambio di location tutto è proseguito per il meglio.

Gli addetti ai lavori sapevano infatti che il concerto di Eugenia Canale piano elettrico e Riccardo Fioravanti baritone guitar con i loro “Electric dialogs” tratto dal progetto “Risvegli” era un’occasione di ascolto imperdibile trattandosi di una prima nazionale, che rappresenta un percorso musicale italiano ed estero, con brani composti dai due musicisti ma anche tanto jazz contemporaneo con musiche di Egberto Gismonti e Steve Swallow.

I musicisti hanno proposto un repertorio jazzistico contaminato con altri generi ma anche un repertorio classico di primo Novecento, per sperimentare come la timbrica elettrica degli strumenti potesse accomunarsi fra loro.

Un modo davvero concreto per far capire che la musica è un linguaggio universale e che il jazz pervade tutti i generi musicali.

Improvvisazione e libertà di esecuzione e anche di ascolto per tutti coloro che hanno poi goduto anche della merenda sinoira preparata dalla Pro loco di Piancerreto e del dopo cena musicale di DJ Morciano, che dopo un sound sperimentale fatto di ritmi tribali e africani ha lasciato spazio alla musica lounge e d’intrattenimento portando tutti in pista.

Domenica 18, giornata conclusiva della seconda sessione del Festival, non ha permesso lo svolgersi degli eventi all’aperto a causa del temporale, ma questo nuovo cambio di location ha rappresentato pienamente il tema della giornata musicale, dal titolo Trasformazioni, il progetto nazionale di I-Jazz, l’associazione nazionale del Festival Jazz e MIC (Ministero della Cultura), organizzato in occasione dei cento anni dalla morte di Franz Kafka una serie di appuntamenti, tra cui quello del Monfrà Jazz Fest alla Grangia di Pobietto a Morano sul Po con il progetto FLOW di Canale Spinello 4et  e  con il contributo di NUOVOIMAIE.

Prima del concerto c’è stata la possibilità di visitare il complesso della Grangia e di godere del racconto architettonico, storico e paesaggistico di questi luoghi d’acqua grazie alla guida del Parco del Po piemontese e di Dino Canepa, che è la memoria storica e l’attuale custode della tenuta fondata dai monaci cistercensi, che con il loro lavoro hanno bonificato luoghi improduttivi e introdotto la coltivazione del riso.

All’interno della tenuta è conservato un ricco patrimonio di civiltà contadina, testimonianza della vita delle mondine e di denuncia delle loro condizioni di lavoro.

Il MonJF ha voluto con questa iniziativa far conoscere una realtà di cui anche i locali conoscono poco l’esistenza, per questo l’invito è di partecipare alla prossime giornate di apertura organizzate dai volontari del FAI il prossimo 12 e 13 ottobre.

Il Play&Be Jazz ha raggiunto l’apoteosi proprio con il concerto conclusivo del fest, quando i musicisti del Canale Spinello quartet (Eugenia Canale piano, Sonia Spinello voce, Ashti Abdo duduk, liuto curdo e huluzi, Achille Succi sax e clarinetto basso) non solo hanno letteralmente fatto fluire le note con l’improvvisazione, usando anche strumenti sui-generis (come i rubinetti dell’acqua Old Style), ma invitando il pubblico a fare respiri profondi, a tenere gli occhi chiusi, a suonare con gli oggetti più disparati…

Un insegnamento e un invito ad ascoltare prima di tutto sé stessi, in una performance fatta di musica di diverse epoche e di diversi continenti, sintesi del jazz  e del suo stile inclusivo, partecipativo e condivisivo.

Ora il Festival fa una piccola pausa ma l’invito a suonare, giocare ed essere sé stessi ritornerà a breve, per l’esattezza nelle giornate del 6, 7 e 8 settembre, per rivendicare un altro legame forte che il Fest ha con il territorio del Monferrato UNESCO e con i suoi tesori: vi aspettiamo in stagione di vendemmia tra cantine e distillerie!

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere

Il Comune di Trino è lieto di annunciare l’apertura delle domande per partecipare al “Bando Cantieri di Lavoro OVER 58“, un’iniziativa di politica attiva tesa ad offrire un’opportunità concreta di reinserimento lavorativo a tre cittadini disoccupati e contribuire al conseguimento dei requisiti previdenziali ai fini pensionistici. Il progetto è rivolto ai cittadini più maturi che incontrano difficoltà di reinserimento nel mercato del lavoro.

L’iniziativa si affianca ai progetti già finanziati dal Comune di Trino finalizzati all’invecchiamento attivo arricchendoli di contenuti e di opportunità.

Chi può partecipare?

Il progetto è destinato ai cittadini che, al momento della presentazione della domanda, soddisfano i seguenti requisiti:

Aver compiuto 58 anni e non aver ancora raggiunto i requisiti per la pensione.

Risiedere in maniera continuativa in Piemonte da almeno 12 mesi.

Essere disoccupati, come definito dall’art. 19 del D. Lgs. 150/2015, e aver dichiarato la propria disponibilità a lavorare e a partecipare a misure di politica attiva.

Non essere beneficiari di ammortizzatori sociali, come la NASpI o la DIS-COLL.

Non essere già coinvolti in altre misure di politica attiva finanziate dalla Regione Piemonte.

Non aver maturato i requisiti per la pensione.

Anche i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che rispettano questi requisiti sono invitati a partecipare.

Dettagli del progetto

Il Cantiere di Lavoro “OVER 58” avrà una durata di 12 mesi.

I partecipanti riceveranno un’indennità giornaliera di € 30,72 lordi, per un impegno di 30 ore settimanali suddivise in 6 ore al giorno per 5 giorni alla settimana.

Le attività previste spaziano dalla manutenzione straordinaria di parchi e giardini pubblici, alla manutenzione di scuole e uffici comunali, fino alla sistemazione delle fioriere e alla cura del verde pubblico.

I partecipanti saranno coinvolti anche nella pulizia di aree non più utilizzate per eventi, come il Borgo di Leri, e lavoreranno in collaborazione con le associazioni locali e volontarie per promuovere le peculiarità architettoniche, ambientali e culturali del territorio di Trino, di particolare interesse turistico e storico.

Il lavoro sarà svolto fianco a fianco con il personale del Settore Tecnico Manutenzione Ambiente Lavori Pubblici e Innovazione Tecnologica del Comune di Trino.

Come verranno valutate le candidature?

Le domande saranno valutate in base all’età dei candidati e alla loro anzianità contributiva, certificata tramite l’estratto conto ECOCERT dell’INPS.

Il punteggio finale sarà ottenuto combinando questi due criteri secondo la formula: punteggio = età anagrafica + (n° settimane di contribuzione/50).

Sarà data priorità ai residenti nel Comune di Trino.

Come presentare la domanda

Il modulo di domanda è disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) al primo piano del Palazzo Comunale, oppure scaricabile dal sito ufficiale del Comune di Trino www.comune.trino.vc.it nella sezione “Notizie dal Comune”.

Le domande dovranno essere consegnate a mano all’Ufficio Protocollo in Corso Cavour 70 (telefono: 0161 806011, orari: da lunedì a giovedì 9:00 – 12:00 e venerdì 9:00 – 11:00) oppure inviate via e-mail, allegando una copia del documento di identità, all’indirizzo: comune@pec.comune.trino.vc.it.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 13 settembre 2024.

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Riceviamo e pubblichiamo

Lanciamo un accorato ulteriore appello ai vertici della nostra Regione – dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del NurSind – affinché possa seguire i nostri suggerimenti che ricalcano in qualche maniera il percorso intrapreso dalla Regione Veneto. Questo, se vuole trattenere i propri professionisti e garantire per i prossimi anni la tenuta dei servizi.

Diamo una risposta concreta al problema della carenza di personale, si legge dalle dichiarazioni del Presidente della Regione Veneto, attraverso un piano strategico con misure che intendano rendere più attrattiva la regione sul fronte della sanità.

Una Legge Regionale che stanzia 150 milioni di euro per i fondi destinati al personale.

In considerazione dell’assenza di un piano di intervento da parte del governo a cui spetterebbe affrontare questa grave situazione è esattamente quello che abbiamo chiesto durante il primo incontro in Regione dopo le elezioni e che avevamo anticipato attraverso una lettera aperta al Presidente della Regione e al neo Assessore alla Sanità, prevedendo quella che si delinea come una inevitabile competizione tra le regioni che devono provvedere a tenere aperti i servizi e dare risposte ai bisogni di salute ai cittadini.

Numeri, quelli della Regione Veneto, sovrapponibili a quelli del Piemonte con una previsione di uscite dal sistema sanitario regionale molto elevato, sia per quiescenza che per dimissioni precoci dal lavoro a fronte di una generale diminuzione dell’ attrattività dei corsi di laurea , con una contrazione del numero delle domande a cui si aggiunge la fuga verso l’estero.

Abbiamo già detto infatti che nel giro di questa legislatura il Piemonte, considerando le sole uscite per pensionamento rapportato alle eventuali nuove entrate, avrà qualche migliaia di infermieri in meno rispetto ad oggi a fronte di una maggiore necessità di personale in considerazione dei nuovi bisogni di salute che dovranno realizzarsi attraverso la riforma territoriale.

Questo si somma già ad una carenza di circa 4000 unità portato alla luce dall’osservatorio regionale.

Se in Veneto si stima che nei prossimi 10 quasi il 50% del personale potrebbe cessare la propria attività, secondo quanto afferma l’assessore di quella regione, in Piemonte potrebbe andare addirittura peggio.

Nella nota inviata al Presidente della Regione e all’Assessore alla sanità invitavamo inoltre ad istituire una commissione straordinaria per la carenza di personale infermieristico e/o una unità di crisi che possa mettere in atto interventi e azioni per contrastare il fenomeno, dalle dimissioni precoci , alla mancata attrattività , alle aree disagiate, ai frontalieri ma anche al benessere lavorativo poiché è senz’altro una questione di salari bassi ma anche di condizioni di lavoro inaccettabili.

Anche in questo caso la Regione Veneto ha fatto passi in avanti secondo quando si legge, infatti a tale scopo una delibera ha predisposto un Piano Regionale di contrasto alla carenza di personale del Servizio sanitario di durata quinquennale.

Tra le iniziative più importanti volte ad investire sulla forza lavoro esistente, il Piano prevede l’attuazione di strategie al fine di costruire un ambiente organizzativo incentrato sul benessere del personale e su minori livelli di assenteismo e turn over, e ottenere nel medio e lungo periodo ricadute positive nella cura del paziente.

Per provare ad arginare questa situazione che si prospetta drammatica per la tenuta dei servizi – conclude Coppolellaè necessario infatti incidere sui salari in primis ma anche sulle condizioni di lavoro che devono tornare ad essere dignitose oltre che sicure, cercando di assicurare quel benessere che ormai manca da tanto tempo.

Dopo la vicina valle d’Aosta che ha incrementato gli stipendi attraverso una indennità di attrattività, adesso arriva questa iniziativa del Veneto che punta anch’esso ad incrementare i salari per rendere attrattiva la Regione.

Se poi nella vicina Francia e Svizzera si guadagna meglio e ci sono migliori condizioni di lavoro e anche la Lombardia offre opportunità migliori, il Piemonte rischia di trovarsi maggiormente depauperato di risorse poiché nessuno vorrà venirci e molti vorranno andarsene. Attendiamo risposte e ci auguriamo che presto ci venga presentato un piano strategico.

Come aspettiamo risposte su ulteriori importanti aspetti, in assenza delle quali faremo sentire presto la nostra voce”.

Francesco Coppolella – NurSind Piemonte -Segreteria Regionale

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

Non si arresta l’impegno della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Vercelli nell’attività preventiva sul territorio della provincia, volta ad evitare che situazioni di violenza embrionale possano persistere e degenerare in eventi più gravi.

Le misure di prevenzione sono provvedimenti che il Questore può adottare nei confronti di soggetti ritenuti, a vario titolo, socialmente pericolosi.

In particolare, nel corso dell’ultima settimana il Questore di Vercelli ha emesso 3 ammonimenti per violenza domestica e 2 avvisi orali.

L’ammonimento per violenza domestica è una misura di prevenzione che interviene ai primi agiti violenti, in presenza di “reati spia”, quali minaccia, percosse, lesioni, danneggiamenti, violenza privata, anche in assenza di querela da parte della vittima.

A tal proposito, nell’ultima settimana, il Questore ha emesso tale provvedimento nei confronti di un quarantenne italiano, il quale, in diverse occasioni e per futili motivi, aveva posto in essere comportamenti di violenza fisica e psicologica nei confronti della propria moglie, consistenti in percosse, ingiurie e danneggiamenti a suppellettili di casa.

Tali comportamenti violenti erano iniziati nel 2020 ed erano proseguiti nel tempo, soprattutto nei momenti in cui l’uomo era sotto l’effetto di sostanze alcoliche, e si verificavano anche in presenza dei due figli minori della coppia, talvolta essi stessi vittime dell’aggressività e delle intemperanze paterne.

Stesso provvedimento è stato adottato nei confronti di un cittadino ecuadoriano, il quale aveva posto in essere una serie di comportamenti violenti e aggressivi durante la convivenza con la propria compagna, consistenti in strattonamenti, percosse, calci e prese per il collo.

L’avviso orale, invece, è il provvedimento con il quale il Questore avvisa oralmente il soggetto, che esistono indizi a suo carico, tali da farlo ritenere socialmente pericoloso, invitandolo a mantenere una condotta conforme alla legge.

Nell’ultima settimana, il Questore ha adottato tale provvedimento nei confronti di un cinquantenne italiano, già gravato da precedenti penali e di polizia, per aver colpito, un vicino di casa con una mazza da baseball a seguito di una lite e causato la caduta sul selciato dell’anziana suocera della vittima, procurando a entrambi lesioni personali; il medesimo provvedimento è stato altresì emesso nei confronti di un altro cittadino italiano per aver colpito al volto un uomo per futili motivi, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ed avergli causato lesioni personali.

I provvedimenti del Questore in questi casi si accompagnano alle tante segnalazioni di reato alla competente Autorità Giudiziaria e ai conseguenti procedimenti penali, con relative eventuali condanne.

Esserci sempre” per la Polizia di Stato non è solo un motto ma una missione, che può essere portata a compimento anche grazie alla partecipazione della cittadinanza; ci rivolgiamo pertanto a chi è vittima di violenza, affinchè segnali tali episodi alle Forze dell’Ordine per porre fine a queste ingiustizie.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Dal 9 all’11 agosto la Valsesia è stata il palcoscenico naturale di “Un passo davanti all’altro”, rassegna di teatro, musica e escursionismo che ha proposto sei eventi sparsi per il territorio valsesiano, dall’Alpe di Mera a Gattinara, passando per Carcoforo, Rimasco, Vocca e Varallo.

La prima edizione di questa rassegna diretta da Andrea Piazza, per la parte artistica, e Arianna Soffiati, per quella organizzativa, si chiude con grande successo: tutti gli eventi hanno riscosso una grande partecipazione, portando al tutto-esaurito.

A prendere parte agli spettacoli un pubblico eterogeneo di turisti, villeggianti e cittadini valsesiani di varia età: di pomeriggio sono andate in scena le cacce al tesoro per famiglie di “Alla ricerca della valle perduta”, spettacoli-escursioni sulle leggende del Monte Rosa.

Di sera, invece, appuntamento al buio in mezzo alla natura con “Lassù”, storie di alpinismo sotto le stelle cadenti delle notti di San Lorenzo.

La rassegna, promossa da Enarmonia e organizzata da Ensemble Teatro, ha visto protagonisti gli attori Giulia Amato e Edoardo Barbone e il musicista Matteo Magaraci.

Andrea Piazza e Arianna Soffiati desiderano ringraziare di cuore tutti gli enti e le persone che hanno reso possibile la realizzazione di “Un passo davanti all’altro”, a partire da Marta Fortis e associazione Enarmonia.

Grazie a Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e Associazione IGEA senza le quali nulla sarebbe stato possibile e grazie alla rete di enti che hanno contribuito in vario modo al successo della rassegna: Alpe Campo di Rimasco, Pro Loco Alpe di Mera, Comune di Gattinara, Pro Loco di Carcoforo, Sesia Rafting, Palazzo dei Musei di Varallo, senza dimenticare gli enti patrocinanti ATL Valsesia,  Unione Montana dei Comuni della Valsesia, Consorzio Monterosa Valsesia, Comune Alto Sermenza, Comune di Borgosesia.

E infine un grande grazie a tutto il pubblico che ha affollato le proposte di questo weekend tra teatro, musica e escursionismo.

Arrivederci alla prossima edizione, “Un passo davanti all’altro 2025”!

 

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

La cronaca di oggi, 20 agosto, si apre con la notizia di questo sinistro stradale che ha visto coinvolte a Vercelli, in Corso Degregori (all’incrocio con Piazza Camana e Via San Cristoforo), attorno alle 7,30, due utilitarie, per un probabile (da prime sommarie informazioni) caso di mancata precedenza.

Sul posto la Polizia di Stato, la Polizia Locale di Vercelli ed i Vigili del Fuoco.

Pare non risultino gravi conseguenze a carico degli occupanti i veicoli,

che sono stati precauzionalmente ricoverati da ambulanza di soccorso di base del Servizio 118 al locale Pronto Soccorso.

***

Posted in Cronaca

Farà tappa anche a Villata, nel Vercellese, la mostra “La Costituzione a colori”. I primi 47 articoli illustrati e la sua storia attraverso il disegno satirico realizzata e messa a disposizione, gratuitamente, dal Consiglio regionale del Piemonte.

La mostra, che apre le celebrazioni per il 140° anniversario di costituzione della Società Operaia di Mutuo Soccorso – SOMS di Villata, è proposta in collaborazione con la Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso – ETS e con il patrocinio del Comune di Villata.

L’anniversario

Il 10 maggio 1884 veniva costituita la SOMS di Villata, con lo scopo di sostenere i soci lavoratori in caso di necessità, di malattia, di infortunio e di vecchiaia.

Il sodalizio si prefiggeva anche di favorire l’istruzione, il benessere del socio, con uno spirito di fratellanza.

140 anni sono un traguardo importante per la SOMS che, spiega il suo presidente, Italo Tealdi: «si è impegnata, in questi anni, proponendo iniziative che hanno coinvolto i soci e la Comunità; l’anniversario che festeggiamo ci porta anche ad una riflessione sulla necessità di attualizzare gli scopi originari, proprio oggi che le SOMS stanno vivendo un periodo di rinnovato impegno con i soci ed i territori di riferimento. Gli ideali del Mutuo Soccorso sono oggi di estrema attualità e possono trovare un riscontro diretto anche in una realtà come quella di Villata».

La mostra “La Costituzione a colori”

La mostra, consistente in 17 pannelli fotografici, curata da Dino Aloi e Claudio Mellana del “Centro Studi Vivere dal Ridere”, illustra con disegni e vignette a colori vivaci i primi 47 articoli della nostra Costituzione, quelli che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini.

L’esposizione è articolata in due sezioni.

Nella prima parte vediamo una serie di disegni satirici e umoristici estrapolati dai giornali pubblicati in Italia tra il 1943 e il 1948 che illustrano il difficile cammino che portò alla promulgazione della Costituzione.

La seconda parte della mostra presenta invece i primi 47 articoli della Costituzione illustrati, con vignette inedite, da quattro disegnatori contemporanei: Fabio Sironi (Corriere della Sera), Lido Contemori (già collaboratore del gruppo Repubblica L’Espresso), Marco De Angelis (vignettista del Il Popolo e collaboratore di Repubblica), Gianni Chiostri (disegnatore per le pagine de La Stampa e Avvenire).

L’immagine simbolo della mostra è l’Articolo 2 della Costituzione sui diritti inviolabili: Arlecchino (il nord) e Pulcinella (il sud), ai lati del simbolo della Repubblica, si telefonano unendo così le due parti dell’Italia.

Spiegano gli organizzatori: «L’importante tematica proposta dall’allestimento e l’utilizzo di una forma di comunicazione alternativa a quelle tradizionali rendono la mostra particolarmente adatta anche alla fruizione da parte degli studenti, come riscontrato in occasioni di precedenti esposizioni. Per questo motivo – proseguono – abbiamo rivolto un invito a visitare la mostra alle scuole di Villata  e dei paesi limitrofi. L’accoglienza degli studenti nella nostra sede storica consentirà quindi di portare l’attenzione e dare continuità al messaggio mutualistico che le nostre Società hanno mantenuto vivo in questo lungo periodo di attività».

«La visita – concludono gli organizzatori – sarà inoltre l’occasione per evidenziare i legami fra le Soms e i principi cardine della nostra Costituzione».

L’inaugurazione e la conferenza

Su questa tematica interverrà, il giorno della inaugurazione – sabato 24 agosto, alle ore 17.30Mariella Zanetta della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso.

Dopo i saluti del sindaco di Villata, Franco Bullano e del presidente della Soms di Villata, Italo Tealdi, interverrà anche il presidente del Coordinamento regionale delle Società di Mutuo Soccorso piemontesi, Giorgio Viarengo.

La mostra è ad ingresso libero.

L’iniziativa, attraverso la Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso, è sostenuta da Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Banca Popolare di Novara, Consorzio Mutue di Novara, Salutissima SMS e Coordinamento regionale delle SMS piemontesi.

La mostra “I fotografi di Villata”

Al termine della presentazione, presso la sala Rosetta del Castello di Villata, verrà inaugurata la mostra “I fotografi di Villata” proposta da un gruppo di soci della SOMS appassionati di fotografia.

La serata si concluderà con un rinfresco.                                           

Indirizzo sede espositiva: Società Operaia di Mutuo Soccorso – largo Marconi 9 – Villata 

Giorni e orari apertura
sabato 24 agosto: fino alle ore 23

domenica 25 agosto: dalle 15 alle 18.30 dalle 21 alle 23

tutti gli altri sabati e domeniche: dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18

per gruppi e scolaresche, su richiesta, in orari da concordare al numero 338 6952542 

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Riceviamo e pubblichiamo

Alba Riva del Movimento Valledora spiega in un’intervista all’agenzia di stampa Pressenza e pubblicata anche su Varieventuali che cosa è il Piano Territoriale Regionale e le ragioni delle osservazioni inviate alla Regione da parte della associazione che presiede.

Dopo il risultato ottenuto lo scorso giugno con il parere negativo sul progetto di inceneritore da parte della Provincia di Biella, parere espresso al termine di una lunga Valutazione d’Impatto Ambientale, le associazioni e i Comuni dell’area tra biellese, vercellese e canavese non abbassano la guardia e puntano al riconoscimento della necessità di tutelare e riqualificare la Valledora, dove da decenni si accumulano cave, discariche e impiantistica per il trattamento dei rifiuti.

Alba Riva nell’intervista chiarisce anche quali siano gli strumenti di tutela, ovvero “l’individuazione di zone specifiche per eseguire degli studi più approfonditi per emettere successivamente le opportune misure di tutela. Ci aspettiamo che la Regione Piemonte recepisca le nostre richieste, in modo che la Valledora venga individuata come una zona di tutela da sottoporre a studi e misure specifici – e conclude l’intervista auspicando che – anche gli altri “livelli amministrativi, Comuni, Province e Città Metropolitana, abbiano la stessa attenzione verso un’area fino ad ora sacrificata all’escavazione e all’impiantistica dei rifiuti”.

Insomma, nemmeno la settimana di ferragosto, si può evitare di occuparsi di ambiente, territorio e salute delle persone.

Il Movimento Valledora non va in ferie.

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Redazione di Vercelli

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Cambio della guardia ai vertici delle Questure di Biella e Vercelli che, rispettivamente dal 3 settembre e dal 1 ottobre, saranno guidate da due donne.

Si tratta delle Dottoresse Delia Bucarelli (Questore di Biella) e Giuseppina Suma (Questore di Vercelli), che sostituiranno i colleghi Claudio Ciccimarra (nominato Questore a Grosseto) e Giuseppe Mariani (Questore di Savona).

Oggi la decisione del Ministero dell’Interno.

Ai nuovi Questori i migliori auguri di buon lavoro.

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