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Domenica 7 dicembre la Santa Messa delle 10.30 sarà animata dai Bambini del Catechismo della 4a primaria e ci sarà la presenza dei Vigili del Fuoco.

Lunedì 8 Solennità dell’immacolata Concezione della Vergine Maria. Sante Messe alle ore 8.30 e alle ore 10.30. Si chiede ai bambini di portare un fiore per la Madonna.

Martedì 9 alle ore 21 Adorazione Eucaristica.

Domenica 14 la Santa Messa delle 10.30 sarà animata dai Bambini del Catechismo della 5a primaria.

Si invitano i bambini a partecipare alla Sacra Rappresentazione dell’Epifania il 6 Gennaio 2026 con il ruolo di pastorelli. Seguirà il pranzo all’Istituto Sacro Cuore con l’Incanto a favore della Parrocchia.

Appuntamenti fissi

Lunedì alle ore 21 incontro di preghiera con il gruppo “Vita Nuova.”

Martedì dalle 18 alle 19 in Badia prove di canto del Coretto “Voci di San Silvano.”

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Redazione di Vercelli

 

Posted in Pagine di Fede

Una storia che unisce continenti, generazioni e cuori.

Verrà presentato giovedì 11 dicembre, alle ore 20.30, nella sala conferenze di Villa Paolotti a Gattinara (Corso Valsesia, 112) “La Principessa di LO”, il nuovo libro di Lucio Guida, impreziosito dalle illustrazioni realizzate dai bambini delle classi 5B e 5C dell’Istituto Comprensivo Baraggia Arborio e Gattinara nel corso dell’anno scolastico 2024–2025.

Il percorso realizzato all’interno della scuola di Gattinara è stato seguito e coordinato dalla maestra Rosaria Orlando, che ha accompagnato con passione e sensibilità i bambini nella scoperta del valore della solidarietà attraverso il disegno e il racconto.

Sarà proprio lei a moderare la serata di presentazione, guidando il pubblico alla scoperta di questa straordinaria esperienza educativa e umana, capace di trasformare un progetto didattico in un messaggio universale di speranza.

Non si tratta soltanto della presentazione di un volume, ma di un vero e proprio gesto collettivo di solidarietà e creatività, dove parole, colori e immaginazione diventano strumenti concreti per aiutare chi è lontano, ma profondamente vicino nel cuore.

Il ricavato del libro sarà interamente devoluto alla realizzazione del secondo piano dell’asilo di Mae Doban Falame, una piccola frazione di Panauti, in Nepal, una struttura che è già attiva da tre anni e sta funzionando con ottimi risultati, accogliendo quotidianamente numerosi bambini in un ambiente sicuro e dignitoso.

L’ampliamento permetterà di offrire nuove aule, maggiori spazi e migliori opportunità educative, rispondendo alle crescenti esigenze della comunità locale.

L’asilo, intitolato a Leonardo e Ginevra, nipotini dell’autore, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le famiglie del territorio, consentendo ai genitori di lavorare nei campi sapendo che i propri figli sono accuditi e seguiti da personale qualificato durante l’intera giornata.

Fondamentale, in questo progetto, è stato il coinvolgimento dei bambini: le loro illustrazioni non sono solo disegni, ma messaggi di speranza, ponti colorati tra mondi diversi, testimonianza concreta di come anche i più piccoli possano diventare protagonisti di un cambiamento reale.

«“La Principessa di LO” non è soltanto un libro – dichiarano il Sindaco Maria Vittoria Casazza e il Vicesindaco Daniele Baglionema la dimostrazione concreta di quanto la scuola, quando incontra il cuore e la solidarietà, possa diventare motore di cambiamento. Questo progetto rappresenta un esempio straordinario di cittadinanza attiva e di educazione ai valori più profondi: l’empatia, la condivisione e il senso di responsabilità verso gli altri. A nome dell’Amministrazione comunale desideriamo ringraziare Lucio Guida, la maestra Rosaria Orlando, l’Istituto Comprensivo e soprattutto i bambini, veri protagonisti di questo bellissimo ponte tra Gattinara e il Nepal».

«In un tempo che spesso ci abitua all’indifferenza – aggiunge l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Elisa Roggiaquesto progetto ci ricorda che ognuno può fare la differenza, anche con un semplice gesto creativo. Vedere i nostri studenti impegnati in un’iniziativa così significativa è motivo di grande orgoglio per tutta la comunità. “La Principessa di LO” unisce cultura, scuola e solidarietà in un modo autentico e profondo. A volte una fiaba non serve solo per sognare, ma anche per costruire».

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Quest’anno il Natale a Vercelli si accende di creatività, inclusione e collaborazione grazie a un progetto che coinvolge Diapsi Vercelli, il Laboratorio Brein.

Due nuovi spazi – in corso Libertà e in via Veneto – si trasformano in luoghi dove colore, accoglienza e partecipazione diventano protagonisti delle festività.

I primi appuntamenti sono sabato 6 dicembre alle ore 15,30 con l’inaugurazione degli spazi.

Subito dopo partirà un ricco programma che troverà di seguito.

Le nuove aperture nascono per offrire esperienze condivise: laboratori creativi, attività aperte a tutta la comunità e una selezione di accessori Brein, realizzati artigianalmente, che raccontano il valore del riuso di materiali nati per avere un’altra funzione che rinascono proprio dalle mani di chi attraverso il lavoro torna a vivere. Un modo per riportare in città un Natale che non si limita a illuminare le vie, ma crea relazioni, opportunità e spazi di socialità e solidarietà.

Alla base del progetto il  Comune di Vercelli  che assieme ad  Ascom  e il  Centro Territoriale per il Volontariato, hanno creduto fin da subito nella forza di un’iniziativa capace di unire commercio, territorio e solidarietà, rendendo possibile l’apertura dei due locali.

La gestione e l’animazione dei nuovi spazi saranno curate da  Diapsi Vercelli , che porterà la propria esperienza, l’energia del gruppo e la creatività del Laboratorio Brein.

La Casa di Babbo Natale in corso Libertà 70

Il locale di corso Libertà 70 diventa  La Casa di Babbo Natale , un luogo magico in cui i più piccoli potranno incontrare Babbo Natale e vivere momenti di meraviglia. L’accoglienza è prevista nelle fasce 10.30–12.30 e 15.30–18.30 nelle seguenti giornate:

6, 7, 8 dicembre

13, 14 dicembre

20, 21, 22, 23 e 24 dicembre

L’Officina delle Emozioni in via Veneto 6

In via Veneto 6 prende invece vita  L’Officina delle Emozioni , un luogo dedicato ad attività creative, percorsi sensoriali e momenti di condivisione aperti a grandi e piccini.

Dal  6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 , il programma propone appuntamenti vari e coinvolgenti:

Inaugurazione sabato 6 dicembre ore 15.30

Sabato 6/12  –  Storie a perdicollo  con  Faber Teater

Domenica 7/12  –  Albero Piccoli Artisti  con  Donatella Bertolone  (Gruppo Donne Imprenditrici FIPE Confcommercio) e Diapsi, ore 15

Lunedì 8/12  –  Framillebolle e la magia di Natale, dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Sabato 13/12  – Realizzazione Pallina di Natale, utilizzando pasta modellabile che asciuga all’aria con  Educrea  di  Veronica Bergamasco,  ore 10

Sabato 13/12  –  Due passi nel presepe  con  Faber Teater , ore 15.30

Domenica 14/12  –  Laboratori sul consumo energetico consapevole  con  Atena Luce Gas e Servizi , ore 15–18

Mercoledì 17/12  –  Rodari a Natale  con  Faber Teater , ore 17

Venerdì 19/12  –  Il Natale in un biscotto  con  Donatella Bertolone  (Gruppo Donne Imprenditrici FIPE Confcommercio) e Diapsi, ore 16

Sabato 20/12  –  Creazione  di una  Campanella di Natale  decorativa, utilizzando piccoli vasi in ceramica come base da dipingere  con  Educrea  di  Veronica Bergamasco,  ore 10

Sabato 20/12  –  Storie, racconti, favole e canzoni  con  Faber Teater , ore 15.30

Domenica 21/12  – Costruzione di un Albero di Natale con tappi di sughero  con  Educrea  di  Veronica Bergamasco,  ore 10

Domenica 21/12  –  Letture Nati per Leggere e Kamishibai  a cura di  Associazione Crescere APS , ore 15

Lunedì 22/12  –  Laboratori sul consumo energetico consapevole  con  Atena Luce Gas e Servizi , ore 15–18

Martedi 23/12  – Realizzazione di una suggestiva  Lanterna Luminosa di Natale  con Educrea  di  Veronica Bergamasco,  ore 10 

Martedì 6 gennaio 2026  –  Storie a perdicollo  con  Faber Teater , ore 15.30.

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Ufficialmente in finalissima!

A rappresentare l’Istituto saranno la 1^C AFM e la 1^B SSAS, che si sono classificate prime nelle ore rispettivamente del Prof. Maurizio Marchesani e del Prof. Matteo Carenzo: sono loro le classi vincitrici della sfida interna del Green Game Digital.

Pensare verde, giocare veloce.

Nella mattinata del 5 dicembre, tutte le classi prime dell’Istituto – sia del tecnico Cavour sia del professionale Lanino – si sono collegate online con le LIM per una sfida a quiz con altre scuole: il Green Game. Un’ora diversa dal solito, in cui non si prendeva appunti, ma si davano risposte rapide, riflessioni sul riciclo e una competizione a squadre: “ricicliamo o perdiamo”, con ironia e serietà insieme.

L’esperienza – come detto dagli organizzatori – non è una lezione tradizionale, ma una forma di edutainment: conoscere la raccolta differenziata, capire cosa può andare nel vetro, nella plastica, nella carta, cosa va buttato nella frazione indifferenziata.

Così, tra slide, video e quiz interattivi, i ragazzi hanno imparato divertendosi. In un panorama scolastico spesso accusato di essere troppo teorico, questa è stata un’occasione per sporcarci le mani – metaforicamente – con la realtà.

La partecipazione collettiva non è stata un gesto puramente simbolico: ha mostrato che l’istituto ci crede davvero, che la sostenibilità non è un tema marginale, ma centrale. Un segnale chiaro: scuola e ambiente non sono mondi paralleli, ma anelli di una stessa catena.

C’è di più: lo scorso anno l’Istituto è arrivato alla “finalissima in presenza” – un traguardo prestigioso – segno che, quando c’è volontà, competenza e coesione, si può fare la differenza.

Oggi, con il Green Game Digital, l’obiettivo è più ambizioso: far diventare il riciclo non un dovere imposto, ma una consapevolezza acquisita; far sì che la sostenibilità non sia solo un tema da conferenza, ma un’abitudine quotidiana.

E la sensazione, guardando gli studenti rispondere al quiz – in silenzio o scatenati, concentrati, attivi – è che qualcosa stia davvero cambiando.

Perché l’ambiente non si salva con discorsi, ma con decisioni, anche quelle prese con un click.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Che bella iniziativa il Calendario della gentilezza attiva proposto agli allievi delle scuole superiori di secondo grado di Vercelli dal Centro Territoriale per il volontariato e dal Comune di Vercelli.

Siamo le allieve della classe III A Servizi socio-sanitari dell’Istituto professionale “Lanino” e con la nostra professoressa Sabrina Campisi abbiamo subito aderito  all’iniziativa che ci e stata proposta e che abbiamo accolto con tanto entusiasmo.

In classe è stato appeso un calendario dove c’erano scritte   attività semplici, ma arricchenti , da svolgere per due settimane.

Attività di solidarietà, di rispetto dell’ambiente, di gesti buoni nei confronti del prossimo che sono alla base dei rapporti civili tra le persone nel rispetto dell’altro, di ciò che ci circonda.

Con tanta empatia abbiamo collaborato e condiviso gesti di gentilezza che invitano all’educazione, alla collaborazione da vivere a scuola e fuori dalla scuola.

Una frase buona, un saluto cordiale, un sorriso ci portano alla fratellanza e all’accoglienza, alla condivisione di valori, alla crescita personale in un mondo che a  volte sembra dimenticare la spontaneità di un abbraccio che apre il cuore alla speranza.

Domenica 30 novembre in piazza Cavour  si è svolto un momento importante del progetto : “La magia del dono”. Abbiamo partecipato ad attività di laboratorio allo Spazio Gioin con tanto entusiasmo.

Farsi dono è un obiettivo importante, una meta verso un mondo migliore.

Il Calendario della gentilezza attiva si è concluso venerdì 5 Dicembre con la visione del divertente, a volte comico, emozionante,   commovente,  educativo film “ La vita da grandi” di Greta Scarano,   il cui protagonista è Omar, un ragazzo autistico che ci ha fatto scoprire una realtà fatta di difficoltà , ma anche di bellezza, di spensieratezza,  di chi vede la vita come magia. Il film racconta una storia vera

Per lui e per sua sorella nasce da parte nostra empatia e il finale,  con l’esecuzione di una famosa canzone di Enzo Jannaci, tocca il suo punto massimo.

Perché? Perché ci vuole orecchio!

Finito il calendario, ma non concluso assolutamente, perché ora continuiamo a mettere in pratica ogni singolo insegnamento per orientarci verso la giusta direzione e per far sì anche che la nostra scelta di studio sia quella giusta.

Un invito a tutti noi studenti a  proseguire le attività di volontariato  “liquido” da parte del Comune e del Centro territoriale per il volontariato, perché un bel gesto fa la differenza”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Circa 50 studenti delle classi 3 MEA , 3 TRA, 4 TRA, 5 TRA, 3 CHB, e 5 MEB dell’I.T.I. “ G.C. Faccio” di Vercelli, il 26 novembre 2025 accompagnati dai professori Sacco, Rosso A., Antoniotti, Cappelletto e Tummarello, sono partiti in pullman, alla volta di Trieste e della Slovenia, per una visita d’istruzione di tre giorni, organizzata nell’ambito del progetto Educazione alla legalità SCUO.TER (Scuola e Territorio) in collaborazione con l’Associazione “Itaca” di Vercelli.

La meta di quest’anno è stata scelta per permettere agli studenti di visitare i luoghi che sono stati scenari di violenze e di massacri di migliaia di italiani, prima dal Nazifascismo durante la seconda guerra mondiale ed in seguito dalle milizie di Tito nell’immediato dopoguerra.

All’arrivo a Trieste le classi hanno subito fatto tappa alla Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento italiano ad avere un forno crematorio.

Durante la visita guidata è stato possibile accedere al museo interno ricco di fotografie e di reperti che testimoniano le terribili condizioni di vita di chi ebbe la sfortuna di essere detenuto nella struttura.

Il viaggio è poi proseguito con una passeggiata nelle principali vie della “città della Bora”, in particolare, nella spettacolare Piazza Unità d’Italia, una delle più grandi d’ Italia e lungo il molo ad essa prospiciente. Si sono visitate le Grotte di Postumia, che rappresentano il complesso carsico più esteso d’Europa.

Ciò ha permesso agli studenti di scoprire un vero e proprio paradiso naturale sotterraneo ricco di sculture calcaree e Capodistria, città nota per il suo porto sull’Adriatico e per il patrimonio architettonico d’influenza veneziana.

La conclusione è stata dedicata alla visita del Sacrario di Basovizza dove si è ascoltato la testimonianza di alcuni Alpini e visitato un museo contenente foto delle foibe e testi per ricordare le storie delle vittime (specie italiane) della pulizia etnica compiuta dagli uomini del Maresciallo Tito nella primavera del 45’.

Nel ritorno si è ammirato l’incantevole Castello di Miramare, che a picco sul mare domina il golfo di Trieste.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università
Provincia di Vercelli, Valsesia e Valsessera, Vercelli Città

Un click, due alberi, un’unica connessione luminosa. Questa mattina, 5 dicembre, l’accensione in contemporanea degli alberi di Natale che illumineranno gli atrii degli ospedali di Vercelli e di Borgosesia per tutte le festività.

Al Santi Pietro e Paolo era presente la Direttrice sanitaria Tiziana Ferraris e il Direttore di presidio Federico Scienza, mentre al Sant’Andrea sono intervenuti il Direttore generale Marco Ricci e il Direttore amministrativo Giuseppe di Bartolo.

“Un’iniziativa – commenta il Direttore generale Marco Ricci – con cui abbiamo voluto creare una connessione simbolica tra i due nostro ospedali e che anticipa il clima natalizio che si potrà respirare con i concerti del pianista Davide Cava, che per 10 mattine, dal 15 al 24 dicembre, riempirà di musica l’atrio dell’Ospedale S.Andrea”.

I due alberi sono stati acquistati anche con il contributo del Cral aziendale, presieduto da Marco Aimo.

Provincia di Vercelli, Regione Piemonte, Vercelli Città

Il Modo Hotel ha recentemente ospitato un convegno indetto dalla sezione provinciale Vercelli-Novara-Biella dell’Unione nazionale Mutilati per Servizio, presieduta da Emanuele Caradonna, e dal Gruppo regionale del Piemonte guidato da Micaela Allodi.

Erano presenti, oltre al vice presidente nazionale, Mario Mazzei, delegazioni da tutto il Piemonte e da varie parti d’Italia: Lombardia, Liguria, Toscana, Emila Romagna.

Il tema, “Vittime tra giustizia ed equità, nel rispetto delle istituzioni e del diritto”, era infatti molto importante e sentito, e i relatori erano avvocati nelle materie normative che interessano tutti i soci dell’Unione: rappresentanti delle forze armate e delle forze dell’ordine che hanno subito gravi forme di invalidità durante il loro servizio allo Stato.

Moderati da Enrico De Maria, ne hanno parlato gli avvocati Silvana Borelli, Gabriele De Götzen, e Andrea e Leonardo Bava (padre e figlio).

Hanno seguito tutti i lavori anche il sindaco di Vercelli, l’avvocato Roberto Scheda e il vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino, ed esponenti delle forze armate cittadine.

La dottoressa Allodi, veterana di tante battaglie e favore della categoria, ha detto, con un pizzico di delusione, ma anche con tanto orgoglio di sentirsi come “il tenente Drogo del libro ‘Il deserto dei tartari’ di Buzzati” che ha il compito di stare lì a presidiare il forte, anche se può sembrare inutile, in quanto i tartari non arrivano mai, ma è giusto farlo”.

Ha quindi ringraziato gli avvocati dell’Unione, che fanno tanto per i soci di tutt’Italia, mentre i politici (e qui è stata drastica) “non fanno assolutamente niente” per gli invalidi del servizio.

Il Convegno era stato aperto dall’orchestra degli allievi della scuola media Ferrari, l’unica a indirizzo musicale di Vercelli, con le esecuzioni degli Inni di Mameli e alla Gioia.

Per Caradonna, che regge l’associazione provinciale da dodici anni, dopo essere succeduto ad Enzo Torti, il plauso incondizionato di tutti i numerosi presenti.

Si è svolta nella mattina di oggi, venerdì 5 dicembre, l’intitolazione del Piazzale Croce Rossa Italiana.

Erano presenti alla cerimonia di intitolazione il Sindaco Emanuele Capra, il Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Battista Filiberti, l’Assessore al Volontariato, Irene Caruso, la Presidente del Comitato di Casale Monferrato della Croce Rossa Italiana, Anna Chiara Bossi e il Parroco della Parrocchia dello Spirito Santo, Don Giorgio Bertola.

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Lanciata anche per il 2025 la campagna di Natale “Dono Ricerca. RiDono la vita” promossa dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, con sede operativa a Serravalle Sesia e presieduta dalla valsesiana Sara Costa.

Tra i progetti di ricerca sostenuti con questa iniziativa c’è VAMOLAA.

Si tratta di uno studio multicentrico, ad oggi in fase preclinica, con l’obiettivo di bersagliare in modo mirato e diretto il gene MYCN nel neuroblastoma, tumore solido extra-cranico prima causa di morte per malattia in età prescolare e terzo tumore pediatrico più comune dopo le leucemie e i tumori cerebrali, con circa 130-140 nuovi casi ogni anno in Italia.

Il progetto: un lavoro di squadra per bloccare MYCN

Il progetto multicentrico VAMOLAA è coordinato da Patrizia Perri, ricercatrice senior al Laboratorio di Terapie sperimentali in oncologia dell’istituto Gaslini di Genova. Lo studio si basa su una rete di centri di ricerca con l’obiettivo di combinare più livelli d’azione e strategie per colpire e bloccare il gene MYCN, che si presenta amplificato, cioè con attività estremamente aumentata, nel 25% dei casi di neuroblastoma, promuovendo la trasformazione tumorale e una marcata aggressività e progressione di malattia.

Di più: i pazienti con tumori che presentano l’amplificazione di MYCN sono classificati nella categoria di neuroblastoma ad alto rischio, in cui il tasso di sopravvivenza a lungo termine è ancora al di sotto del 50%.

VAMOLAA, acronimo di “a Valiant Approach against MYCN Oncogene to Leverage Antitumor Activity”, è dunque un approccio di sfida contro l’oncogene MYCN per ottenere la massima attività antitumorale.

La campagna di Natale “Dono Ricerca. RiDono la vita”

Un modo per sostenere la ricerca scientifica del progetto VAMOLAA è rappresentato dalla campagna di Natale “Dono Ricerca. RiDono la vita”: ulteriori informazioni su www.neuroblastoma.org, sezione ANB STORE, “Per il tuo magico Natale”.

In alternativa, si può telefonare al numero 010-9868319 o al numero 010-9868320, oppure si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica natale@neuroblastoma.org.

Dono Ricerca. RiDono la vita” gode del patrocinio morale di Guardia di Finanza, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Polizia di Stato, Stato Maggiore della Difesa, Vigili del Fuoco, Assoarma, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri e Associazione Polizia Locale e Unione Sindacale Militari Interforze Associati (USMIA): dunque, il riconoscimento del suo valore sociale ed etico.

Le iniziative dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma come, ad esempio, le tradizionali campagne di Natale e di Pasqua sono, inoltre, caratterizzate dal marchio “Donare con fiducia”, conferito dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) secondo percorsi di certificazione annuale attestanti trasparenza, efficacia e correttezza.

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma

L’associazione nasce il 23 luglio del 1993 con sede legale e “naturale” all’istituto “Giannina Gaslini” di Genova e con sede operativa a Serravalle Sesia, con la Valsesia a rappresentare gran parte delle proprie radici.

Le origini dell’associazione si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza di malattia delle proprie figlie e dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni. Dal 1996, l’associazione è presieduta da Sara Costa, socia fondatrice e mamma di Luca, bambino non sopravvissuto al neuroblastoma.

Nel 1998, sempre con sede legale al “Gaslini”, nasce invece la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’associazione deputato a selezionare e a finanziare i progetti di ricerca approvati.

L’associazione si propone di promuovere progetti scientifici per la cura del neuroblastoma e dei tumori cerebrali pediatrici. Da qui anche il piano strategico 2025-2028 a sostegno di filoni di ricerca innovativi.

Le iniziative di raccolta fondi sono tante. Si tratta di attività basate su logiche di rete, di cooperazione, sull’impegno di madri e padri attivi in diverse parti d’Italia, di molte altre persone desiderose di fare la propria parte, ma anche di realtà istituzionali e di aziende, sempre con l’obiettivo comune di dare un motivo di speranza in più alle bambine e ai bambini in attesa di nuove cure.

Il “Bambino con l’imbuto” contraddistingue il logo dell’associazione: un’immagine di gioia nonostante il dolore; la gioia dell’infanzia da incoraggiare anche attraverso la ricerca.

Altre informazioni sull’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma si possono trovare sul sito web www.neuroblastoma.org, e sui loro canali FacebookInstagramXLinkedin e YouTube.

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Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona