VercelliOggi
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Massimo Paracchini esporrà nel mese di ottobre  a Berlino.

Dal 1 al 31 ottobre due sue opere saranno in video esposizione presso la Nicoleta Gallery a Berlino.

La Galleria, che si trova nell’imponente edificio in KantstraBe 17,  è sinonimo di design d’interni curata fin dal 1999 ed è strettamente legata alla vita della capitale. La Nicoleta Gallery nell’ambito di  Living Berlin è sinonimo non solo di interior design, ma anche di arte contemporanea.

Due saranno le opere dell’artista in video esposizione, intitolate rispettivamente: “Towards The Shining Light” e “Sunshine Hypnotic Vortex in Psychotrance”.

Nelle opere esposte a Berlino  l’intensità della luce durante l’arco della giornata diventa protagonista sulle opere dell’artista, essa interagisce con la materia e con i vari spessori della tela dando origine a sempre  nuove forme e volumi che cambiano a seconda della posizione dell’opera stessa.

Le diverse lunghezze d’onda di emissione della luce vengono interpretate dal cervello come colori differenti e con varie sfumature, che vanno dalle frequenze più basse del rosso, le onde più lunghe, alle frequenze più alte del violetto, le onde più corte.

I sette colori dell’arcobaleno rappresentano lo spettro completo dei colori visibili.

Dunque, la luce che percepiamo bianca  è la somma additiva di tutti i colori dello spettro visibile e questo può essere osservato quando la luce bianca passa attraverso un prisma e si scompone nell’arcobaleno di colori.

La luce dal punto di vista concettuale è spesso vista come ciò che permette di vedere, comprendere e conoscere. Come un faro che guida l’intelletto verso la verità, così come la scienza ci mostra che l’universo stesso è nato da una grande luce. Essa ci permette di vedere, di distinguere le forme e le profondità della realtà. Ci rendiamo conto dell’importanza di essa solo quando questa è assente poiché senza di essa non saremmo  più in grado di vedere e l’uomo brancolerebbe nel buio più totale.

Ed è proprio la luce che rivela e svela: ciò che non è illuminato non ci è dato di conoscere.

La luce assume nelle opere di Paracchini questo significato metafisico, quasi spirituale, di rivelazione, quasi di scoperta di verità nascoste che emergono dalle profondità dell’animo umano e dal buio.

La luce diventa pienezza di essere e manifestazione di esso, la luce ha da sempre avuto un significato positivo,  è ciò che garantisce la vita ed è ciò che illumina il cammino qui sulla Terra o verso la salvezza eterna; essa rischiara il cammino della conoscenza, ci apre letteralmente gli occhi davanti al mondo in quanto ci permette di conoscerlo, è la sintesi dei contrari in quanto contemporaneamente corporea e incorporea, materiale e spirituale come le opere dell’artista, luce e tenebra sono parti costitutive del nostro esistere. Anche l’oscurità è necessaria per far emergere la luce. L’importante è che non prenda mai il sopravvento.  L’origine del mondo stesso è cominciato  da un’immensa luce, dalla grande esplosione del Big Bang..

Nelle opere di Paracchini la luce del sole è proprio vista  come un simbolo di vitalità  ed è spesso associata alla crescita, al rinnovamento e alla rinascita, è una potente fonte di energia e fornisce all’uomo tutto il calore necessario alla vita,  consente di vedere le cose più chiaramente ed è associata ad un nuovo giorno e ad un nuovo inizio e, soprattutto,  permette  alle sue opere di prendere forma e volume, creando luci e ombre che cambiano in continuazione nell’arco della giornata e a secondo dell’esposizione, essendo le sue opere sostanzialmente delle pittosculture.

Le referenze sono presso la Casa d’Aste Meeting Art di Vercelli, la Galleria Noli Arte di Noli, la Galleria d’Arte Dozzi di Castelletto Ticino, Rosso Smeraldo Arte di Vercelli e Adiarte di Padova.

Tuttora è ancora in corso fino al 31 ottobre la mostra personale a Noli presso la Galleria “Noli Arte” intitolata “Volumetrix Energy”.

Commento alle opere esposte

L’artista vuole cogliere ogni volta, attraverso l’ opera dai colori alchemici più intensi,  proprio  la quinta dimensione, cioè quella del pensiero, della coscienza e della pura energia al di fuori del tempo e dello spazio, da cui proviene  la dimensione volumetrica dinamica, realizzata attraverso  il movimento della tela scolpita dalle variazioni cromatiche della luce più intensa nell’arco della giornata e che viene modellata  come una vera pittoscultura.

L’intensità della luce durante l’arco della giornata diventa protagonista in ogni opera dell’artista, essa interagisce con la materia  dando origine a sempre  nuove forme volumetriche che cambiano a seconda della posizione dell’opera stessa. La luce  è  ciò che ci permette di vedere, comprendere e conoscere fino in fondo la verità, guidandoci come un faro nella notte più buia, senza di essa l’uomo brancolerebbe costantemente nel buio più totale.

La luce tutte le volte ci permette di vedere, di distinguere le forme e sondare tutte  le profondità dell’animo e del cuore dell’uomo.  Ed è proprio la luce che rivela e svela; ciò che non è illuminato non ci è dato di conoscere, essa ci permette di scoprire le  verità più nascoste che emergono dalle profondità dell’animo umano e dal buio più totale. La luce diventa ogni volta nelle mani dell’artista in psychotrance assoluta, materia, forma, volume, pienezza e manifestazione di essere.

La luce rischiara il mondo e dà origine ad ogni forma di vita, essa illumina il cammino qui sulla Terra o verso la salvezza eterna, essa ci permette di intraprendere il cammino della conoscenza,  di conoscere il mondo; essa è la sintesi dei contrari in quanto corporea e incorporea, materiale e spirituale come l’ opera di ogni artista,  luce e tenebra sono parti costitutive del nostro esistere. Anche l’oscurità è necessaria per far emergere ogni  volta la luce più sfolgorante.

L’origine del mondo è iniziata  da un’immensa onda incorporea di luce che si è atomizzata, dalla grande esplosione del Big Bang, dall’atomo- scintilla che grazie ad una delle sue  infinite kromoexplosion ha dato vita a tutte le forme, i volumi e i colori dell’universo alchemico.

La luce del sole è vitalità ed energia, è crescita, rinnovamento  rinascita, è la più potente fonte di energia e fornisce all’uomo tutto il calore necessario alla vita, consente di vedere le cose più chiaramente ed è associata ad un nuovo giorno e ad un nuovo inizio e, soprattutto,  permette ad ogni opera di prendere forma e volume, creando luci e ombre che cambiano in continuazione nell’arco della giornata e a secondo dell’esposizione. L’artista poi in psychotrance assoluta avrà una nuova capacità di vedere oltre il mondo e percepire in profondità tutti i colori, le infinite sfumature e le variazioni cromatiche più intense attraverso una Tetrachromia totale.

Descrizione delle opere

Opera 1

Titolo:  Towards The Shining Light

Dimensioni: 120 X 80 X 8 cm

Tecnica mista su tela applicata su tela

Anno: 2024

Opera 2

Titolo: Sunshine Hypnotic Vortex in Psychotrance

Dimensioni: 80 X 100 X 7 cm

Tecnica mista su tela applicata su tela

Anno: 2025

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Riceviamo e pubblichiamo

L’associazione “Libriamoci a Vercelli” organizza, con la nostra collaborazione, per domenica 28 settembre dalle 10 alle 19 nel cortile di San Pietro Martire (nella chiesa in caso di maltempo), l’ormai tradizionale appuntamento con “All You Can Read”, una vera festa per gli appassionati di libri e lettura, che per fortuna sono ancora numerosi. Appuntamento giunto alla terza edizione.

Come funziona

Il funzionamento è molto semplice: quando si arriva si acquista una shopper per di stoffa creata dal nostro laboratorio Brein e la si può riempire con tutti i libri che ci stanno dentro, sarà anche possibile chiacchierare con i volontari di Libriamoci o fra lettori, che si conoscono quasi tutti.

L’unico vincolo è proprio l’acquisto della shopper, che però si può utilizzare sempre ed è anche un oggetto di design, perché Brein ogni anno si inventa qualcosa di nuovo e sempre molto elegante oltre che pratico e… capiente. 

Si potrà così unire la passione per il libro, che è sempre arricchimento culturale con la solidarietà, supportando Diapsi Vercelli. Chi si portasse una shopper della passata edizione può farlo, e riempirla, ma dovrà prima acquistane anche una nuova.

Gli organizzatori avvisano che non è uno “Scambialibri”, per cui chi partecipa non si porti dietro volumi da scambiare.

Ringraziamo sentitamente “Libriamoci a Vercelli”, realtà con cui collaboriamo da tempo e che ci supporta. Insieme diffondiamo cultura e impegno sociale.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

La protesta che in questi giorni ha trasformato Torino in un’aula a cielo aperto rappresenta un segnale forte e chiaro: i nostri studenti, i ricercatori e i docenti non chiedono privilegi, ma condizioni dignitose per costruire il futuro dell’università e della ricerca in Italia”.

Le consigliere regionali del Partito Democratico Simona Paonessa, Laura Pompeo e Emanuela Verzella esprimono pieno sostegno alle iniziative promosse dall’Assemblea precaria universitaria e ai collettivi che hanno organizzato le “lezioni in piazza” contro il sottofinanziamento strutturale del sistema universitario, il mancato rinnovo di centinaia di contratti e l’assenza di tutele previdenziali per i ricercatori.

Il precariato dilagante e la carenza cronica di fondi rischiano di compromettere non solo la qualità della didattica, ma la stessa capacità del nostro Paese di innovare e di competere in Europa – sottolineano le consigliere dem –. Se il 70% dei precari rischia di rimanere senza lavoro da un giorno all’altro, siamo di fronte a una vera emergenza culturale e sociale”.

Le esponenti del PD evidenziano inoltre la gravità delle recenti disposizioni del Governo che hanno eliminato l’esenzione IRPEF per le borse di ricerca e mantenuto l’onere dell’IRAP a carico degli atenei: “Tassare le borse significa colpire i giovani ricercatori nel momento più fragile del loro percorso, ridurre il loro reddito netto, negar loro ogni tutela previdenziale e scoraggiare il talento. È un errore strategico che rischia di compromettere la competitività del nostro sistema universitario”.

A tale proposito, PaonessaPompeo e Verzella richiamano anche l’atto ispettivo presentato in Consiglio regionale dalla stessa Pompeo, che ha denunciato con forza l’impatto delle nuove norme fiscali: “Un grave passo indietro, che richiede una risposta immediata da parte delle istituzioni”.

Al tempo stesso, PaonessaPompeo e Verzella, riconoscono il valore della mobilitazione: “Gli studenti e i docenti hanno scelto forme di protesta costruttive, che non hanno penalizzato la didattica ma hanno aperto un dibattito pubblico prezioso. A loro va il merito di aver riportato la ricerca e l’università al centro dell’attenzione sociale”.

Concludono le Consigliere: “La Regione Piemonte deve assumere un ruolo attivo nella difesa della ricerca. Chiediamo alla Giunta di farsi parte presso il Governo per rivedere la normativa fiscale, rafforzare i fondi regionali a sostegno della ricerca indipendente e promuovere un piano straordinario di stabilizzazione dei ricercatori precari. La precarietà non può essere la condizione permanente di chi fa ricerca: senza investimenti nella conoscenza non c’è futuro, né per i giovani né per il Paese”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

È stato inaugurato questa mattina, mercoledì 24 settembre, il nuovo distaccamento della Polizia Locale in via Viotti, a pochi passi da piazza Antico Ospedale, nel cuore del centro di Vercelli. È un presidio strategico, voluto con forza dall’Amministrazione comunale, che segna un passo concreto verso una città più sicura, vivibile e vicina ai bisogni dei cittadini.

Con questa apertura, gli agenti avranno una presenza costante nel centro storico, rafforzando il controllo del territorio e garantendo un intervento più rapido ed efficace nelle aree che, in passato, sono state teatro di episodi e comportamenti contrari alla legalità. La nuova sede consentirà di operare in maniera ancora più capillare, offrendo un punto di riferimento stabile per residenti, commercianti e visitatori.

“Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto” dice il Sindaco Roberto Scheda.

“Portare la Polizia Locale nel cuore della città era un obiettivo preciso e oggi possiamo dire di averlo raggiunto – rimarca l’assessore Paolo Campominosi -. La sicurezza urbana è una priorità per questa Amministrazione, e questo presidio è un segnale chiaro: siamo presenti, siamo vicini ai cittadini e continueremo a lavorare per rendere Vercelli sempre più accogliente”.

Il distaccamento di via Viotti non è solo un simbolo, è lo strumento che consentirà di presidiare in modo efficace un’area centrale della città.

L’Amministrazione comunale ringrazia il comando della Polizia Locale per l’impegno profuso nella realizzazione di questo importante progetto e invita i cittadini a considerare questo nuovo punto come una risorsa a loro disposizione: un presidio aperto, accessibile e al servizio della comunità.

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Nato dall’intesa tra Fondazione Conad ETS e Polizia di Stato, ProgettoRispetto non è solo un protocollo, ma un vero e proprio “patto di responsabilità” pensato per combattere la violenza di genere alla radice. L’obiettivo è trasformare la cultura delle relazioni: dal linguaggio ai comportamenti quotidiani, fino alla capacità di riconoscere e contrastare segnali di abuso e discriminazione.

Il cuore dell’iniziativa è il portale ProgettoRispetto.it, dove scuole, docenti e studenti possono trovare – a titolo completamente gratuito – materiali didattici, guide pratiche, infografiche e attività pensate per affrontare nelle classi con chiarezza e delicatezza temi complessi come il consenso, l’uguaglianza, il rispetto reciproco e le diverse forme di violenza: fisica, psicologica, sessuale, economica e assistita. Il valore aggiunto del portale è che tutti i materiali che contiene sono vidimati e approvati dalla Polizia di Stato, garantendo agli insegnanti il massimo livello di affidabilità degli strumenti da utilizzare per sensibilizzare i giovani.

La scuola come laboratorio di cambiamento

L’obiettivo è che le aule scolastiche, grazie a workshop interattivi, incontri guidati da esperti e attività esperienziali, possano diventare veri e propri ‘laboratori di cambiamento’, spazi di confronto che stimolano la riflessione e incoraggiano i ragazzi a sviluppare competenze relazionali fondate sul rispetto e sulla libertà. Ma il progetto non si ferma ai banchi di scuola: il coinvolgimento delle famiglie è centrale, perché rafforzare il dialogo intergenerazionale significa costruire comunità più consapevoli e capaci di prevenire sul nascere dinamiche di violenza.

Proteggere e prevenire: l’impegno della Polizia di Stato

La Polizia di Stato porta in Progetto Rispetto la sua esperienza e i suoi strumenti: dalle misure preventive del Questore ai dispositivi di pronto intervento, fino alla campagna permanente “Questo non è amore”. Un impegno che unisce competenza operativa e sensibilità sociale, con l’obiettivo di essere vicini ai cittadini e garantire alle vittime ascolto, sostegno e tutela. L’intesa con Fondazione Conad ETS nasce dalla comune esigenza di incrementare i livelli di sicurezza delle potenziali vittime e di individuare modalità nuove ed efficaci per diffondere la cultura di genere, raggiungendo i giovani e le donne non solo nella sfera privata, ma anche nei luoghi di studio, di lavoro e di svago, attraverso iniziative che coinvolgono direttamente cittadini e comunità.

Il recente protocollo d’intesa sottoscritto tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e la Fondazione Conad ETS consentirà di realizzare importanti iniziative congiunte per la prevenzione della violenza di genere e alla promozione della cultura del rispetto. Il protocollo avrà come base il “Progetto Rispetto – insieme contro la violenza di genere”, che corrisponde ad un’iniziativa nazionale rivolta ai più giovani per sensibilizzare le nuove generazioni e a fornire strumenti concreti a insegnanti e famiglie per un cambiamento culturale e affrontare insieme i temi fondamentali del nostro futuro: parità di genere, consenso, discriminazioni e riconoscimento delle diversità. Attraverso il portale www.progettorispetto.it, verranno messi a disposizione materiali didattici gratuiti, documentari, testimonianze, e incontri formativi per studenti, docenti e famiglie delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Sono inoltre previsti workshop interattivi, campagne sui social media e il coinvolgimento di esperti qualificati per attività formative anche a livello locale. Il protocollo prevede anche azioni concrete di sostegno alle vittime, comprese attività di reinserimento nel mondo del lavoro, un approfondimento sugli strumenti di prevenzione e tutela già applicate dalla Polizia di Stato. L’intesa si inserisce nel solco della campagna permanente della Polizia di Stato “…questo NON è AMORE” e rafforza l’impegno congiunto delle istituzioni e le realtà del terzo settore per una società fondata su rispetto, equità e sicurezza ha dichiarato il  Dirigente Superiore Dott. Marco Martino Direttore del Servizio Centrale Anticrimine

Il docufilm che parla ai ragazzi

Per rafforzare l’impatto educativo, ProgettoRispetto lancia anche un docufilm della durata di trenta minuti, dedicato al tema della violenza di genere e pensato come strumento formativo per le scuole. Sarà disponibile gratuitamente sul portale progettorispetto.it a partire dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, come contributo concreto al dibattito e alla sensibilizzazione collettiva.

Sensibilizzare al rispetto e all’uguaglianza: l’obiettivo di Fondazione Conad ETS

Crediamo che la cultura del rispetto e dell’uguaglianza debba essere promossa a partire dai più giovani, nei contesti in cui crescono e si formano come cittadini – ha dichiarato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS –. È per questo che, al fianco della Polizia di Stato, sosteniamo con convinzione Progetto Rispetto, un’iniziativa che affronta con chiarezza e profondità il tema della violenza di genere, fornendo strumenti concreti a scuole e famiglie per educare al riconoscimento dell’altro, al consenso, alla libertà di espressione. Il nostro impegno come Fondazione è da sempre rivolto alla costruzione di comunità più consapevoli, solidali e inclusive: per questo da anni entriamo nelle scuole di tutta Italia, offrendo ai ragazzi l’opportunità di partecipare gratuitamente a eventi in live streaming pensati per farli riflettere sulle tematiche sociali più urgenti”.

Questo progetto – ha aggiunto Luca Signorini, Presidente di Fondazione Conad ETS e di Conad Centro Nord rappresenta un passo importante per costruire una società in cui nessuno venga discriminato o colpito per ciò che è; un contributo concreto a contrastare stereotipi e cultura patriarcale che sono spesso all’origine della violenza di genere. Un’iniziativa, peraltro, in linea con quelle che da anni Cooperative e Soci Conad promuovono sui diversi territori in cui operano, prendendosi cura di chi è più fragile attraverso il sostegno ad attività sociali, culturali e sportive per migliorare il benessere delle nostre comunità”.

La rete capillare di negozi Conad farà da cassa di risonanza mediatica di questa iniziativa, comunicandola anche attraverso i canali social e il materiale in-store.

Al fianco di Polizia di Stato e Fondazione Conad ETS, Campus sarà partner divulgatore di Progetto Rispetto, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i contenuti e gli obiettivi del progetto attraverso attività editoriali e di comunicazione. Con oltre trent’anni di esperienza nel settore dell’orientamento e una presenza consolidata con il Salone dello Studente, Campus garantirà la massima visibilità al progetto, offrendo un palcoscenico privilegiato per sensibilizzare e coinvolgere attivamente le nuove generazioni.

Fondazione Conad ETS e Polizia di Stato credono che solo unendo competenze, risorse e visione si possa contribuire a costruire una società più giusta, inclusiva e libera dalla violenza di genere. In quest’ottica stanno creando una rete di partnership con enti del terzo settore e istituzioni uniti dallo stesso obiettivo di contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto.

Tutte le informazioni e i materiali sono disponibili su ProgettoRispetto.it. Le scuole possono già aderire compilando il modulo dedicato e partecipare a questa alleanza per una società senza violenza di genere.

Polizia di Stato è il punto di riferimento per i cittadini in caso di necessità e garantisce la sicurezza del territorio nazionale. Opera sotto il Ministero dell’Interno e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e repressione dei reati, nel soccorso alla popolazione e nella gestione delle emergenze. È un corpo di polizia altamente professionalizzato, con una vasta gamma di specializzazioni e competenze

Fondazione Conad ETS è un ente del terzo settore istituito per volontà di Conad, prima insegna italiana della Grande Distribuzione. Nasce per mettere a fattor comune le iniziative di sostenibilità sociale e ambientale sostenute dalle 5 Cooperative associate a Conad (Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A) sui territori di riferimento, valorizzandole e sviluppandone di nuove su scala nazionale. La finalità della Fondazione è filantropica: obiettivo di ogni intervento è l’impegno per il bene comune, il supporto alle comunità, la promozione di una cultura di sistema.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

La Regione Piemonte, attraverso la Direzione Coordinamento Politiche e Fondi Europei – Settore Comunicazione, Ufficio Stampa, Relazioni Esterne e URP, ha disposto l’ammissione al contributo e l’assegnazione di 75.000 euro a favore della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea.

L’intervento è stato approvato ai sensi della Legge Regionale n. 6 del 1977, relativa ai grandi eventi di rilievo nazionale o internazionale e alle iniziative di alto livello istituzionale, in attuazione della Deliberazione della Giunta Regionale (D.G.R.) n. 1-1404 del 23 luglio 2025.

Questo sostegno conferma l’impegno della Regione Piemonte nella valorizzazione di manifestazioni che rappresentano un patrimonio culturale e simbolico di rilevanza storica, sociale e turistica, capaci di generare ricadute positive in termini economici, culturali e di visibilità, e di rafforzare l’identità territoriale a livello locale, nazionale e internazionale.

Accogliamo con grande soddisfazione questo contributo che riconosce non solo l’importanza storica e culturale dello Storico Carnevale di Ivrea ma anche l’impegno quotidiano che mettiamo nella sua organizzazione. Queste risorse ci permetteranno di consolidare le diverse attività intraprese con le Componenti e di poter attivare nuovi progetti necessari a far crescere ulteriormente la manifestazione e dare ulteriori risorse per la promozione dell’evento su scala nazionale e internazionale – afferma Alberto Alma, Presidente della Fondazione -. Ringrazio la Regione Piemonte per la fiducia: continueremo a lavorare con passione, insieme a tutti i soggetti coinvolti, affinché anche l’edizione 2026 sia all’altezza delle aspettative di un grande evento e contribuisca a rafforzare il valore culturale e turistico della Città di Ivrea”.

Ringraziamo la Regione Piemonte per aver riconosciuto ufficialmente l’alto valore della nostra Città e di uno degli elementi che contribuiscono a rendere Ivrea famosa e riconoscibile a livello internazionale – dichiara Matteo Chiantore, Sindaco della Città di Ivrea -. Negli ultimi due anni, a partire dalla significativa presenza del Presidente della Regione Piemonte e proseguendo con la partecipazione dei Consoli Generali, rappresentanti di numerosi paesi del mondo, l’attenzione rivolta alla nostra manifestazione si è rinsaldata e rafforzata. Questo interesse crescente ha evidenziato non solo il valore culturale e storico dell’evento, ma anche il suo ruolo strategico nel promuovere l’immagine e le eccellenze della nostra comunità”.  

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere, Società e Costume

La 2ª Camminata Benefica Caritas, promossa da Caritas Eusebiana in collaborazione con Energia Plurale, si avvicina e l’entusiasmo cresce di giorno in giorno.

Sabato 4 ottobre, con partenza dal Seminario Arcivescovile alle ore 17.00 – ritrovo alle ore 16.30 –, i cittadini di Vercelli e del territorio potranno ritrovarsi per un evento che unisce movimento, solidarietà e comunità.

Il percorso, di circa tre chilometri, è stato provato nei giorni scorsi da Carlo Greco (direttore Caritas eusebiana), Francesca Delfino (istruttore Dreamfit), Barbara Borella (facilitatore di cammino Asl Vercelli) e Rita Mattiuz (organizzatore) e si è confermato come accessibile a tutti: dalle famiglie con bambini agli anziani, fino a chi vorrà semplicemente concedersi un pomeriggio diverso, fatto di incontro e di condivisione. Un cammino che porterà a scoprire alcuni luoghi significativi della città e che culminerà, per chi lo desidera, nel passaggio attraverso la Porta della Cattedrale Giubilare di Sant’Eusebio – Duomo –, occasione ulteriore di riflessione e spiritualità.

Accanto alla camminata tradizionale, quest’anno si aggiunge una novità: la camminata consapevole condotta da Martina Vingiano, psicologa. Si tratta di un’esperienza di mindful walking, all’interno del cortile “Juvarra” del Seminario Arcivescovile,  pensata anche per chi ha problemi motori o semplicemente desidera comunque partecipare, trasformando ogni passo in un gesto di attenzione, consapevolezza e dono. Una proposta che amplia le possibilità di adesione e apre a una dimensione più intima e personale dell’evento.

Per partecipare, è possibile acquistare il biglietto raccolta fondi, valido sia per la camminata tradizionale che per quella consapevole.

I proventi saranno destinati al progetto nazionale “Mi fido di noi – MICROcredito, MAXIfiducia”, che sostiene persone in difficoltà economica restituendo dignità e fiducia attraverso piccoli prestiti solidali.

Ecco dove poter trovare il biglietto raccolta fondi a Vercelli:

Corriere Eusebiano – Via Guala Bicheri 8

“Il Mattarello” Biscottificio Pasticceria Artigianale – Corso M. Abbiate 66

Social Coffee – Via F.lli Laviny 67

Libreria Sant’Andrea – Piazza Guala Bicheri 1

DreamFit – Via Cassini 10

Farmacia Garavana – Corso Libertà 78

Creazioni di Miriam – Via Nigra 12

Studio Dentistico Dottor Andrea Carenzo – Via Balbo 5

Cisca Style – Viale della Rimembranza 125

Baby parking “Lo Zigozago” – Corso Torino 133

Altri esercizi commerciali aderiranno nei prossimi giorni e saranno comunicati attraverso i canali social di Energia Plurale; sarà comunque possibile iscriversi direttamente il giorno della camminata presso la postazione che sarà allestita all’ingresso del Seminario.

Per rendere l’esperienza ancora più speciale, ai primi 200 iscritti, insieme al biglietto che darà diritto al ristoro finale (panissa), sarà consegnato uno zainetto-sacca dedicato all’evento: un ricordo concreto di una giornata che unisce sport, solidarietà e fraternità.

Per questo invitiamo tutti gli interessati a iscriversi per tempo, così da assicurarsi la partecipazione e contribuire fin da subito al successo di questa iniziativa.

La camminata non è soltanto un’iniziativa di raccolta fondi, ma un invito a vivere il territorio in maniera diversa, scoprendo la bellezza dello stare insieme, passo dopo passo. Che sia lungo i viali cittadini o all’interno del cortile del Seminario, ogni passo sarà espressione di un’attenzione che si fa dono, di una comunità che si ritrova per camminare insieme e sostenere chi è più fragile.

Informazioni per le iscrizioni al numero WhatsApp 3481822246 (Rita di Publycom), oppure scrivendo a vercelli.mifidodinoi@caritaseusebiana.it.

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Redazione di Vercelli

Anche quest’anno la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea conferma la pubblicazione del bando per l’assegnazione di contributi economici a favore delle iniziative promosse dalle Componenti.

Un’iniziativa che rinnova l’impegno della Fondazione nel valorizzare il ruolo fondamentale delle Componenti, vere protagoniste del Carnevale, e nell’assicurare trasparenza e rigore nella gestione delle risorse.

Il bando è rivolto a progetti che rientrano nei principali ambiti tematici del Carnevale – Battaglia delle arance, parte storica, tradizioni gastronomiche – con l’obiettivo di rafforzarne la qualità, la funzionalità e la rilevanza culturale.

In accordo con l’Associazione delle Componenti dello Storico Carnevale di Ivrea, è stata confermata anche per quest’anno la Commissione incaricata della valutazione delle proposte. La Commissione sarà composta da:

due membri del Consiglio di amministrazione della Fondazione,

tre rappresentanti nominati dall’Assemblea delle Componenti,

un membro scelto tra gli organizzatori del Carnevale.

Le risorse economiche disponibili saranno calcolate sulla base dei criteri deliberati dal Consiglio, in relazione al numero di biglietti d’ingresso venduti nell’edizione precedente. In particolare, non sarà previsto alcun contributo se il totale dei biglietti risulterà inferiore a 15.000.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15 ottobre 2025. La Commissione delibererà l’assegnazione dei fondi entro 30 giorni dalla chiusura del bando, valutando i progetti più meritevoli secondo i criteri previsti.

Il regolamento completo, che illustra nel dettaglio obiettivi, criteri di selezione, modalità di presentazione delle domande e procedure di erogazione dei fondi, è disponibile sul sito ufficiale dello Storico Carnevale di Ivrea.

La Fondazione invita tutte le Componenti interessate a consultare attentamente il testo del regolamento e a predisporre le proprie candidature nel rispetto delle modalità previste.

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere

Dopo alcune stagioni particolarmente altalenanti, tra Serie C e sogni infranti di ritorno nel calcio che conta, durante l’estate 2025 la Pro Vercelli ha deciso di spingere sull’acceleratore e avviare una vera e propria ricostruzione tecnica e dirigenziale del proprio apparato. 

Il vento di cambiamento, in realtà, ha cominciato a soffiare già dallo scorso maggio, quando la società piemontese è stata acquisita dall’organizzazione internazionale Bridge Football Club.

Una mossa, questa, che i tifosi si augurano serva a rafforzare l’identità del club e a proiettare la Pro Vercelli verso una nuova fase di sviluppo. Questa ricostruzione interna, quindi, basterà per conquistare la tanto agognata promozione? 

Una scommessa sul futuro

Lo scorso 15 maggio 2025, la Pro Vercelli ha annunciato tramite i propri canali social che il 100% delle quote societarie sarebbero passate al Bridge Football Club. La notizia non ha lasciato indifferenti i tifosi, che in un primo momento sono rimasti leggermente interdetti dalla novità.

Così, in piena estate, la presidenza del club è passata nelle mani di Ludovic Deléchat, già CEO del Bridge Football Club. Per quel che riguarda la direzione sportiva, la scelta è ricaduta su Filomeno Francesco Fimmanò, reduce da un importante percorso con la Salernitana. Nel giugno 2025, infine, è stato annunciato il nuovo allenatore della Pro Vercelli, Michele Santoni, il quale guiderà la squadra per la stagione 2025/2026.

Costruire un brand calcistico moderno in un panorama globale

L’arrivo del Bridge Football Club rappresenta per la Pro Vercelli non solo un cambio dirigenziale, ma anche l’occasione di ripensarsi come parte di una rete più ampia. Il modello del multi-club ownership, sempre più diffuso nel calcio contemporaneo, permette di condividere risorse, sistemi di scouting e strategie commerciali oltre i confini nazionali. Per una società dalla storia centenaria come la Pro Vercelli, si tratta di una possibilità concreta di coniugare tradizione e innovazione, valorizzando la propria identità attraverso strumenti moderni.

Nel calcio di oggi, infatti, i risultati sportivi sono solo una parte della definizione di un brand. A contare è anche la capacità di proiettare un’immagine forte e riconoscibile attraverso la comunicazione, il merchandising e, soprattutto, i canali digitali. Le società rafforzano la propria presenza globale grazie ai social media, alle partnership per lo streaming e a piattaforme interattive che consentono ai tifosi di sentirsi parte integrante del progetto, anche a distanza di centinaia di chilometri dallo stadio.

Questa strategia non riguarda soltanto il calcio. In tutto il settore dell’intrattenimento, la forza di un marchio dipende sempre di più dalla visibilità e dalla capacità di adattarsi agli spazi online. Case cinematografiche, piattaforme musicali e videogiochi competono per catturare l’attenzione del pubblico con innovazioni costanti, mantenendo vivo l’interesse di comunità sempre più esigenti.

Lo stesso discorso vale per il mondo dei videogiochi più classici ma anche in quelli che rientrano nel mondo del gaming online, dove la riconoscibilità e la capacità di rinnovarsi sono fondamentali per attrarre e fidelizzare gli utenti. Non è un caso che le slot più famose continuino a evolversi con nuove modalità e funzioni pensate per conquistare pubblici diversi. Seppur appartenenti a universi differenti, club calcistici e piattaforme di gioco online affrontano una sfida simile: mantenere salda la propria tradizione, innovando costantemente per crescere in un panorama digitale in continuo cambiamento.

Il calciomercato estivo 

Anche il mercato estivo ha portato numerose novità in casa Pro Vercelli. Sono arrivati molti giocatori di categoria, con esperienza in seconda e terza divisione, ma anche atleti promettenti in prestito da club di categoria superiore. Per la stagione 2025/2026 il club ha dato il benvenuto al nuovo portiere Alessandro Livieri, dal Pisa e ai due centrocampisti Leonardo Piran (Pro Patria) e Dean Huiberts (Beerschot). 

In difesa i nuovi arrivi sono Cristiano Furno, da Sestri Levante, e Luca Coccolo, dalla Pro Patria. Per l’attacco, invece, si è finalizzato l’acquisto di Jean-Guy Akpa Akpro, proveniente dalla Triestina, e Mohamed Mallahi, dall’olandese Helmond Sport. Quello che si è venuto a creare, con i nuovi acquisti, è senza dubbio un mix interessante, che punta a costruire una rosa competitiva e, soprattutto, propositiva. 

Un girone competitivo, ma non impossibile

In un campionato come quello della Serie C, si sa, il fattore mentale conta quanto quello tecnico, se non di più. Ecco perché l’aria di rinnovamento che vede protagonista la Pro Vercelli può dare grandissime speranze ai tifosi del club. Del resto la società piemontese può vantare una lunga storia, un fortissimo seguito e un prestigio fuori dal comune. 

Oltre alle operazioni di acquisto in fase di calciomercato estivo, la dirigenza si è occupata anche di alcuni lavori in uscita. Si è liberata di alcuni elementi fuori dal progetto tecnico e ha abbassato il monte ingaggi. Una mossa, questa, che ha l’obiettivo di creare un gruppo quanto più unito e motivato per raggiungere la promozione. Si può dire che, dopo anni di transizione e incertezza, la Pro Vercelli sembra finalmente aver imboccato una strada chiara. 

Promozione: sogno o realtà? 

La promozione, insomma, per la Pro Vercelli sarà una sfida difficilissima. I presupposti per conquistare un posto nei playoff, tuttavia, ci sono tutti. Molto dipenderà dall’avvio del campionato. Se in partenza la squadra riuscirà subito a trovare la giusta connessione, l’entusiasmo e il morale potrebbe crescere in modo contagioso.

In questo sarà fondamentale anche il supporto dei tifosi che, tuttavia, si sono sempre dimostrati innamorati del club. Le basi, quindi, ci sono tutte. Con una nuova società solida, uno staff competente e una rosa del tutto rinnovata, la Pro Vercelli quest’anno dovrà dimostrarsi determinata nel raggiungere il proprio obiettivo. La promozione è a portata di mano, l’importante è non perdere il morale e tenere sempre l’asticella ben alzata.

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Improvvisamente una Persona che conoscevi se ne va: lascia un vuoto. Piero Ferrarotti, artista, fotografo, uomo di teatro e la moglie Isabella, architetto e chef, sono stati i titolari dell’osteria «Il Gufo di pietra», che aveva fatto rivivere quel breve tratto degli antichi portici che affiancano Via Parrocchiale.

I gufi volano senza emettere un suono, si spostano principalmente di notte sfruttando l’oscurità per cacciare.

Queste creature notturne, avvolte nel mistero, sono da sempre simbolo di profonda saggezza, sono il nostro legame con l’aspetto più enigmatico della natura.

Da un lato, come animale notturno, il gufo rappresenta l’oscurità, il mistero, la paura e l’Aldilà; dall’altro, simboleggia la saggezza per la sua capacità di vedere attraverso le tenebre, proprio come la ragione e la conoscenza illuminano ciò che ancora ci sfugge.

Piero e Isabella avevano intitolato al gufo il loro locale, aggiungendo un’ulteriore caratteristica: la pietra, simbolo di solidità, resilienza, capacità di non farsi travolgere dal tempo.

L’interno era piccolo ma suggestivo, arredato con i vecchi tavoli, le panche alle pareti, ma quello che colpiva erano gli scaffali: contenevano centinaia di libri, intercalati da bottiglie di vino d’annata, a suggerire che i due piaceri si uniscono.

Alle insuperabili pasta cacio e pepe, pasta alla gricia e ai saltimbocca alla romana di Isabella, si intrecciavano i più spariglianti discorsi di letteratura e di arte, perché Piero era di una sincerità disarmata e disarmante, oltre che essere un grande anfitrione che faceva sentire a casa i suoi ospiti. Poteva accadere persino di dimenticare di pagare il conto!

La Vita invece a Piero ha saldato il conto troppo presto, quando aveva ancora tanti progetti, tante cose da dire e da dare.

Ricordo che a settembre dell’anno scorso, il 29 settembre, come nella canzone omonima scritta da Mogol e Lucio Battisti e portata al successo dall’Equipe 84 nel 1967: “Seduto in quel caffè / Io non pensavo a te / Guardavo il mondo che / Girava intorno a me…” era stata inaugurata la mostra d’Arte di Piero fotografo: “Maschere”, ispirata da una poesia inedita di Alda Merini.

Piero si rapportava alla poetessa, cercava di interpretarne il volto: “vedeva le cose che nessuno vede”, coinvolgendo il pubblico in una straordinaria esperienza artistica a quattro mani: due per l’inchiostro e due per “scrivere con la luce” secondo l’etimologia greca di fotografare.

Quella mostra proseguiva il lavoro sulle “maschere” avviato con l’esposizione alla II Biennale d’Arte Contemporanea Città di Varallo, si trattava di fotografie stampate su lastre di alluminio in cui le maschere servivano a nascondere.

Benedetto Mandrone, Benny, artista e critico d’arte, oltre che amico di Piero, con il quale intavolava interminabili discussioni sul senso dell’arte, invitò a riflettere su questo nuovo e singolare uso dell’immagine fotografica per rappresentare un’identità straordinaria, attraverso il simbolismo della maschera declinata in RGB, i colori primari: red, green, blue, aggiungendo ciano, magenta, giallo e nero per rappresentare i sentimenti dei quali le maschere sono portatrici: “Oggi noi utilizziamo tutti i giorni la maschera che è la tastiera, maschera digitale per comunicare con una maschera virtuale”.

L’anno precedente, il 29 ottobre, era stata inaugurata la mostra “Polaris”, prima personale del giovane promettente artista Gabriel Croso, che sta terminando il corso di studi all’Accademia Unidee  – l’accademia di Fondazione Pistoletto a Biella- dove ha vissuto a contatto con le più attive ricerche artistiche e sulla sostenibilità, con un approccio internazionale proposto da professori all’avanguardia, che trasformano ogni studente in un attore del cambiamento, con un bagaglio culturale ed umano unico.

Piero, Presidente dell’Associazione Culturale Guf’Art, ha sempre manifestato interesse per la cultura e le arti, affidando ai giovani il futuro che appartiene a loro, nella certezza che ognuno può cambiare un pezzetto del mondo che non condivide, lasciando un posto migliore.

Questo dovere etico si concretizzava in presentazioni di libri, mostre, dibattiti, ma anche nella decisione, presa all’inizio di quest’anno, di separarsi dai suoi amati libri, da quelle prime edizioni, dalle edizioni singolari che circolarono pochissimo, da autori amati come Bukowski, per donarli alla Biblioteca di Varallo.

Arrivava carico di borse che portava su al primo piano, li tirava fuori uno ad uno, mi parlava dei suoi “tesori”.

Non capii che quello era un vero e proprio passaggio di consegne: mi nominava custode di questo singolarissimo patrimonio bibliografico. Grazie Piero per la tua fiducia, ora il dolore non ti avvilisce più: sei nuovamente Libero.

Piera

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Redazione di Vercelli

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