VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Riceviamo e pubblichiamo

In questi giorni, la maggioranza di centrodestra casalese ha festeggiato l’affidamento della gestione del servizio idrico a B.C.V. Acque con toni trionfalistici, come se la partita fosse chiusa e tutto fosse risolto.

Peccato che la realtà sia ben diversa:

ci sono ancora ricorsi al TAR pendenti, che potrebbero cambiare radicalmente lo scenario;

il direttore di Egato2 (Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n.2 “Biellese, Vercellese, Casalese”) ha espresso un parere negativo sulla sostenibilità economico-finanziaria della società;

lo stesso commissario giudiziario ha sollevato perplessità.

Insomma, altro che “è fatta”: siamo di fronte a un percorso pieno di nodi tecnici e giudiziari ancora da sciogliere e il risultato finale è tutt’altro che definito!

E qui sta l’ironia. Gli stessi che oggi si ergono a paladini dell’acqua pubblica, solo poche settimane fa hanno ritirato la loro mozione sull’argomento, giustificandosi con la frase “i fatti ci hanno superato”. Una giravolta fulminea, che oggi diventa un trionfo raccontato a suon di proclami autoreferenziali.

Noi crediamo che i cittadini meritino più serietà. L’acqua è un bene comune, non un palcoscenico per mettere bandierine di partito.

Per il Partito Democratico è chiaro:

sì alla gestione pubblica dell’acqua, ma fondata su basi giuridiche, economiche e tecniche solide;

no agli slogan che nascondono incertezze e rischi;

trasparenza totale verso i cittadini, perché la verità non teme verifiche.

Il sindaco e la giunta vengano in Consiglio comunale a spiegare la situazione per quella che è davvero, non per quella che fa comodo raccontare nei titoli dei giornali.

L’acqua è un diritto, non uno spot politico.

Partito Democratico, Circolo di Casale Monferrato

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Fa bene, è buono, è nostro: il riso torna protagonista sulle tavole italiane. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Nazionale sul Consumo di Riso in Italia, che fotografa un settore in piena crescita: più consumi, più attenzione agli aspetti nutrizionali, ma anche tanta strada ancora da fare sul fronte della conoscenza del valore e della qualità del riso italiano. La ricerca è nata da un’intuizione di Ente Fiera di Isola della Scala e del Consorzio di Tutela della I.G.P. Riso Nano Vialone Veronese e supportata, fin dalla prima edizione, da Ente Nazionale Risi.

Alla conferenza stampa di presentazione dei dati dell’indagine, realizzata da AstraRicerche nell’agosto 2025, hanno partecipato Natalia Bobba presidente di Ente Nazionale Risi con il direttore Roberto Magnaghi, il presidente di Ente Fiera di Isola della Scala Roberto Venturi e il sindaco di Isola della Scala Luigi Mirandola. Interviene Simona Mastrantuono, senior market researcher di AstraRicerche.

Gli italiani mangiano più riso. Nel 2025 la frequenza di consumo registra un +6,9% rispetto al 2024, confermando un trend positivo che riguarda sia la cucina domestica che i pasti fuori casa (+2,5% i consumi fuori casa). Oltre la metà dei nostri connazionali (51,8%) consuma, infatti, il riso quando mangia a casa almeno una volta alla settimana e per il 13,5% è un piatto presente sulla propria tavola 3 o più volte alla settimana. Un italiano su 6 (16,3%) ha l’abitudine di mangiare il riso in ristoranti, osterie/trattorie, locale etnici come giapponese, cinese, etc. almeno una volta alla settimana: più di tutti i giovani della Gen X (22%).

L’Osservatorio nazionale sui consumi di riso in Italia evidenzia che oltre il 16% degli italiani, e quasi il 25% dei giovani, ha l’abitudine di consumarlo nei ristoranti e fuori casa, con la particolarità di gustare il riso, cucinato in modo alternativo rispetto alla tradizione – sottolinea il presidente della fiera di Isola della Scala Roberto Venturi -. Questa indicazione conferma l’intuizione già intercettata dalla Fiera del Riso di Isola della Scala, come laboratorio di innovazione, che propone non solo i piatti della tradizione, ma nuove interpretazioni del riso e dei suoi consumi. Ma la sfida non è solo mantenere la crescita dei consumi che conta quasi un + 7% sull’anno scorso, ma raccontare in modo efficace il riso italiano ai consumatori. È proprio questa la mission della Fiera del Riso di Isola della Scala di Verona, in programma dal 19 settembre al 12 ottobre”.

L’Osservatorio è uno strumento indispensabile, fondamentale per comprendere i trend di consumo e per analizzare il mercato, in modo da attuare le migliori strategie a favore del settore risicolo – spiega la presidente Natalia Bobba -. I dati che abbiamo presentato oggi sono utili per i piccoli e grandi produttori di riso: possono indirizzare la tipologia di produzione e di comunicazione perché permettono di cogliere anticipatamente le tendenze di consumo. I dati ci dicono che i consumi sono in crescita, con un quasi + 7%, rispetto all’anno scorso, e che si consuma più riso sia a casa, sia al ristorante. Questo perché è migliorata la percezione del nostro straordinario cereale, che i consumatori percepiscono come sano, gustoso, versatile; merito anche delle attività messe in campo da Ente nazionale risi e da manifestazioni come il Festival Risò e la fiera di Isola della Scala”.

Un ritorno di interesse trasversale a tutte le fasce d’età, compresi i giovani che lo scoprono come piatto sano e veloce, e che si conferma in ogni area geografica del Paese, da Nord a Sud.

Alla domanda sul ruolo del riso nella alimentazione degli italiani, cresce la quota di chi lo considera ‘molto’ o ‘abbastanza’ importante: +3,7% rispetto al 2024. Nello specifico, la nuova centralità del riso riguarda il suo essere un alimento sano (81,2%; + 3,7% rispetto al 2024), digeribile (84,9%), gustoso (76,5% + 2,0%), versatile per ricette varie (69,2%; +7,8%), benefico per la salute e parte della tradizione italiana e dal giusto rapporto qualità-prezzo (76,9%).

Non è importante, tuttavia, solo la quantità consumata, ma anche di qualità della percezione del riso. Alla domanda sul ruolo del riso nella propria alimentazione, cresce del +3,7% chi lo considera “molto” o “abbastanza” centrale nel proprio stile alimentare. Gli italiani apprezzano sempre di più il profilo nutrizionale del riso. L’88% degli intervistati concorda sul fatto che, se abbinato a proteine animali o vegetali, fibre e grassi sani, il riso può creare piatti completi ed equilibrati, in grado di favorire la sazietà e contribuire a un migliore controllo glicemico. La grandissima maggioranza dei consumatori lo mangia perché è un alimento sano 81,2% ma anche perché è un piacere 76,5%, valutazioni in crescita rispetto alla rilevazione del 2024: +3,7% e +2,0%.

Un prodotto dal giusto rapporto qualità-prezzo 76,9% e versatile, una ‘base’ (come la pasta, come la pizza) da cui partire per fare ricette varie, diverse tra loro 69,2% (cresce significativamente rispetto al 2024 sia il riconoscimento del prezzo corretto del riso rispetto al valore attribuitogli +5,5% sia del suo essere un alimento versatile +7,8%).

Un risultato che risponde alla crescente attenzione verso alimenti che aiutino a mantenere un’alimentazione sana senza rinunciare al gusto.

Il successo del riso poggia su tre pilastrifa bene e si associa a un’idea di benessere quotidiano; è buono e versatile, adatto a piatti tradizionali e a ricettazioni innovative; garantisce un’alimentazione equilibrata e nutrizionalmente valida. Questi aspetti incentivano un consumo sempre più diffuso e la quota di chi sceglie il riso come alleato di salute e gusto è cresciuta di +2,3% rispetto al 2024.

Il riso è anche un orgoglio nazionale. Con le coltivazioni concentrate soprattutto in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, l’Italia è il primo produttore europeo di riso. Una leadership che si fonda su qualità certificata, sicurezza alimentare, tracciabilità e sostenibilità della filiera. Eppure, nonostante questa eccellenza, la ricerca segnala un dato sorprendente: la conoscenza del riso italiano è ancora scarsa tra i consumatori. Molti non sanno che il nostro Paese guida la produzione europea e che il riso italiano è tra i più apprezzati e riconosciuti al mondo, una vera eccellenza internazionale.

Per il futuro, la sfida non è solo mantenere la crescita dei consumi, ma raccontare meglio il riso italiano agli italiani. Significa investire in comunicazione, educazione alimentare e valorizzazione del prodotto, mettendo al centro dell’informazione la bontà e i benefici nutrizionali, la storia, le tradizioni agricole, le certificazioni di qualità e il valore culturale del riso prodotto in Italia.

Il messaggio che emerge dalla ricerca è chiaro: il riso sta vivendo una nuova, positiva stagione. Cresce in quantità e qualità della percezione, conquista giovani e famiglie, risponde alle esigenze contemporanee di gusto, salute e sostenibilità, e può rappresentare sempre di più ciò che già è, ovvero un simbolo del made in Italy agroalimentare. Un patrimonio da riscoprire e valorizzare, dentro e fuori i confini nazionali.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia, Eventi e Fiere, Turismo
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Nm 21, 4-9

Dal libro dei Numeri.

In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.
Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Sal 77

RIT: Non dimenticate le opere del Signore!

Ascolta, popolo mio, la mia legge,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Aprirò la mia bocca con una parabola,
rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.

RIT: Non dimenticate le opere del Signore!

Quando li uccideva, lo cercavano
e tornavano a rivolgersi a lui,
ricordavano che Dio è la loro roccia
e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.

RIT: Non dimenticate le opere del Signore!

Lo lusingavano con la loro bocca,
ma gli mentivano con la lingua:
il loro cuore non era costante verso di lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.

RIT: Non dimenticate le opere del Signore!

Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,
invece di distruggere.
Molte volte trattenne la sua ira
e non scatenò il suo furore.

RIT: Non dimenticate le opere del Signore!

Fil 2, 6-11

Dalla lettera di san paolo Apostolo ai Filippesi.

Cristo Gesù,
pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Gv 3, 13-17

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO “MATER CARMELI” DI BIELLA

Festa dell’ Esaltazione della Croce

Attirati dalla vertigine dell’Amore!

(Nm 21,4b-9; Sal 77; Fil 2,6-11; Gv 3, 13-17)

Oggi la Liturgia si veste di rosso per la festa dell’esaltazione della Santa Croce.

Questa festa non celebra l’amore alla sofferenza, ma mostra il segno dell’amore più grande capace di abbracciare anche il dolore a motivo e vantaggio di chi si ama.

In effetti non è forse questa la prova più convincente e concreta della verità dell’amore sia donato che ricevuto? Gesù non ha detto solo a parole e solo per un certo tempo il suo amore per noi, ma lo ha mostrato fino alla fine, sino a dare la sua stessa vita.

“La grazia vale più della vita” (Sal 62,4), l’amore vale più della vita: questa è la testimonianza dei santi e dei martiri di tutti i tempi; sospinti dallo Spirito di Cristo, guardando a Lui innalzato sulla croce, hanno ricevuto la scienza che viene dall’alto, scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani (cf. 1Cor 1,23).

Bisogna rinascere dall’Alto per entrare nel mistero, dice Gesù a Nicodemo; bisogna guardare al Signore per essere guariti, come il popolo che nel deserto se guardava il serpente innalzato da Mosè veniva guarito.

Chi crede ha la vita eterna già ora, chi crede all’amore che Dio ha per noi, è passato dalla morte alla vita.

Gesù invita a guardarlo innalzato sulla Croce, anche noi troviamo il coraggio di fermarci a guardare il Crocifisso, senza parole, restando alla sua presenza, Lui che condannato non ci condanna, ma ci salva.

Lasciamoci raggiungere, lasciamoci convincere dal suo amore per noi. “Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo unico Figlio” e Gesù, obbedendo alla logica dell’amore, ha offerto la vita liberamente; avrebbe potuto scendere dalla croce, come in molti lo provocavano a fare, ma non l’ha fatto, restando così a fianco di tutti i crocifissi della terra perché nessun dolore sia senza scampo, perché ogni dolore, unito a Cristo, possa diventare potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede.

Le braccia di Cristo restano spalancate per chiunque crede, a qualsiasi popolo appartenga; il suo cuore trafitto rimane aperto a testimonianza dell’amore che vince il dolore e la morte.

“Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo”.

In diverse occasioni Gesù fugge dalla mano dei suoi persecutori, non cerca la sofferenza, lui che è passato su questa terra alleviando il dolore di molti, ma quando riconosce che la sua ora è giunta, non si tira indietro e lo fa per amore nostro, sapendo di essere come il chicco di grano che caduto in terra muore per portare molto frutto.

L’invito a guardare Gesù innalzato sulla croce ritorna nel vangelo di Giovanni nel racconto della crocifissione: “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto” (Gv 19,37). Dal cuore trafitto di Cristo sgorgheranno fiumi d’acqua viva e chiunque si lascerà raggiungere da questo torrente di grazia sarà salvato.

Il Signore ci guarisce dalla nostra incapacità di amare, ci fa passare dalla morte alla vita attirando tutti a sé dall’alto della croce (Gv 12,32).

Lasciamoci attirare, senza temere la vertigine dell’amore, prendiamo parte alla vittoria di Cristo, entriamo e rimaniamo nella vita!

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

Posted in Pagine di Fede

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Posted in Lo Sport

E’ Crepaldi il campione sociale della gara di pesca dell’Associazione Pescatori Greggio, gara intitolata al Memorial Luciano Montella.

La società è affiliata alla F.I.P.S.A.S Provinciale Vercelli.

Si ringrazia per il primo premio Luisella Stroppa in ricordo del marito Piero Corona e i vari sponsor, Riseria Carlo Re di Albano, Apicoltura Daniele Pasqualini di Greggio e Marco Gomme di Vercelli.

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Lungosesia Est, Regione Piemonte

La Festa Patronale di Casalvolone ha avuto il suo epilogo con uno spettacolo pirotecnico che, per la prima volta nella sua storia recente, ha illuminato il cielo di decolorati crepitii.

La festa si è iniziata venerdì 5 settembre, con la consueta paniscia sotto il tendone, cucinata dalle ragazze e dai cuochi dell’Associazione “Al me pais” e proseguita con altre specialità culinarie per tutti e quattro i giorni. L’affluenza di pubblico è stata davvero eccezionale.

Domenica mattina la S. Messa è stata accompagnata dal coro “Santa Maria in Castro” preceduta dalla consueta premiazione e consegna del premio “La Noce d’Argento” e della targa “Pieve di San Pietro” rispettivamente a Massimo Poluzzi per “la continua capacità innovativa nella sua attività industriale con meriti e brevetti industriali e per aver contribuito ad aumentare l’attrattività del paese grazie alla realizzazione di un museo di mezzi di trasporto storici (auto, moto e biciclette) di grande forma e prestigio”.

Il premio “Pieve di San Pietro” è stato assegnato a Elisa Corradinoin segno di tangibile impegno per la collettività, nell’organizzazione di manifestazioni nel ricreare il gruppo Oratorio e Catechesi per i bambini”.

I riconoscimenti sono stati consegnati dal Sindaco, Ezio Piantanida.

Al termine della Liturgia, celebrata dal Parroco don Rinaldo Vanotti, con l’assistenza del Diacono Alessandro Buffelli, si è svolta la processione che ha recato lungo le vie del paese la sacra effige in legno policromo della Madonna del Santo Rosario; l’azione liturgica è stata accompagnata dalla banda musicale “Santa Cecilia” di Villata, cui è andato l’unanime apprezzamento per la consueta ottima collaborazione ed esecuzione dei brani musicali.

Nella stessa giornata di domenica Massimo Puluzzi ha organizzato un fantastico raduno di auto e moto che ha occupato le vie del centro e che è stato saggiamente disposto accostando tra loro i conducenti di ogni età per consentire l’avvicinamento delle generazioni spesso lasciate separate. Anche in queto caso la partecipazione è stata davvero eccezionale.

Dopo la S. Messa ci sono state alcune visite al nostro monumento nazionale e ai suoi affreschi, alla Pieve di San Pietro dell’XI XII secolo, fiore all’occhiello del paese, con l’intervista al Presidente dell’Associazione Nuovo Spazio Casalvolone, Architetto Paolo Abelli, accompagnato da Sergio Negri che con lui cura tanti eventi culturali ospitati proprio nell’antica pieve.

Grazie alle belle giornate le giostre hanno offerto divertimento e gioia a molti bambini.

Intervenendo al Teatro Civico di Vercelli al convegno di apertura di Risò, l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni ha dichiarato che “dal confronto con tutti i protagonisti nazionali e i ministri internazionali è emerso come l’innovazione diventa l’elemento cardine fondamentale insieme alla ricerca se vogliamo dare alla nostra aziende la possibilità di vulnerare i mercati e di resistere ai cambiamenti climatici in atto, e con essi l’avvento di fitopatie che creano enormi problemi. Il Piemonte ha già conosciuto questo problema con la Tonda Gentile, la miglior nocciolo del mondo che da una produzione straordinaria fino a tre anni fa ha avuto un crollo dal 40 al 70% perché non abbiamo saputo prevedere il cambiamento del clima, e allo stesso tempo avevamo piante vecchie e non s’è fatto ricerca genetica. Questo non potrà più succedere”.

Riforma sistema irriguo
Il primo annuncio è che venerdì prossimo durante Cheese, il più grande evento al mondo dedicato alla filiera casearia, firmeremo il primo protocollo condiviso fra Regione Piemonte e Regione Lombardia per la ricerca sul riso, visto che lavoriamo anche con la Lomellina, terra Idraulica cui siamo uniti attraverso il più grande distretto irriguo d’Europa, la Coutenza Canali Cavour, il cui nome certifica la grandezza dell’operazione.
Oggi abbiamo una legge che ha troppi anni: nel mese di novembre porterò in Commissione dopo decine di anni la riforma del sistema di gestione irrigua. Un lavoro complesso perché va a cambiare situazioni ferme da anni ma ormai non più rinviabile
”.

Accelerazione pagamenti
Per accelerare i pagamenti dovuti alle aziende agricole, troppo spesso in passato lento e tardivi, ho dato mandato al nostro ente pagatore Arpea di instaurare un rapporto sperimentale con l’ente pagatore nazionale Agea: spero diventi definitivo sulla gestione della Domanda unica per efficientare i pagamenti, anticiparli e ridurre i costi”.

Ricerca
Si può produrre più e meglio rafforzando la ricerca: dopo la vite, l’ortofrutta e la nocciola estenderemo l’attività della nostra fondazione di ricerca agricola applicata Agrion anche al riso, e annuncio che il prossimo anno inaugureremo una sua nuova sede dedicata a questo proprio a Vercelli.
Risò ha rivelato un’opportunità e un’identità: bisogna raccontare quesito territorio straordinario, raccontare il riso facendolo assaggiare in modo che ognuno possa diventare ambasciatore di quest’esperienza, come stiamo facendo con i ministri degli Stati che oggi abbiamo ospitato.
Ognuno di noi è parte di questo racconto, ma sempre mettendo al centro di tutto il nostro impegno la redditività delle nostre aziende
”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia, Eventi e Fiere

Il Club Forza Pro organizza la trasferta di domenica 21 settembre a Novara, in occasione del derby.
Il ritrovo è fissato per le ore 13,45 in via XX Settembre, di fronte all’ingresso di Parco Camana, con partenza entro le 14,00 e quota di partecipazione fissata in 5 euro (da versare al momento dell’iscrizione).
Le prenotazioni verranno raccolte sabato 13 settembre al consueto banchetto informativo allestito presso l’ingresso Gradinata Nord dello stadio, dalle ore 14,00 fino all’inizio delle partita.
Le stesse riprenderanno martedì 16 settembre presso: Da Tommy, in via San Paolo n. 8 a Vercelli, tel.0161.258323 (lunedì chiuso).
Fino al termine del banchetto del 13 settembre è prevista una prelazione per i tifosi che hanno partecipato alla trasferta in pullman a Brescia.
Si invitano tutti gli interessati ad iscriversi tempestivamente ed a seguire le informazioni sull’andamento delle iscrizioni che verranno comunicate agli organi di stampa e pubblicate sui social media.
Per informazioni: clubforzapro@gmail.com.

Club Forza Pro

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte, Vercelli Città

A Vercelli è iniziato Risò – Festival Internazionale del Riso,  che da oggi a domenica trasforma la città nella capitale del patrimonio risicolo italiano ed europeo.

All’inaugurazione sul sagrato della Basilica di Sant’Andrea hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollogrigida, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni, il presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, il sindaco di Vercelli Roberto Scheda e la presidente dell’Ente Nazionale Risi Natalia Bobba.

Presenti anche la vicepresidente della Regione Elena Chiorino e gli assessori Marina Chiarelli, Matteo Marnati, Maurizio Marrone e Federico Riboldi.

Nel nostro video, ampia sintesi degli indirizzi di saluto del Presidente della Provincia, Davide Gilardino, del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e la benedizione impartita da Mons. Marco Arnolfo, Arcivescovo di Vercelli.

***

“Abbiamo fortemente voluto questo evento perché il Piemonte, con Vercelli, è la capitale mondiale del riso. Ci abbiamo lavorato tanto insieme al ministero, alla provincia, al comune all’ente Risi e tante persone che ci hanno creduto – ha dichiarato il presidente Cirio – Ma soprattutto lavorano ogni giorno i nostri agricoltori piemontesi e la giornata di oggi e tutte quelle del festival sono l’omaggio ai nostri agricoltori piemontesi che sono la nostra eccellenza e il nostro patrimonio più prezioso. Sono felice della collaborazione con l’Università del Piemonte orientale, perché questo è un evento serio: abbiamo bisogno della scienza e dello studio per capire i cambiamenti climatici, ma dall’altra parte abbiamo bisogno anche dei contadini del loro buonsenso della loro esperienza. 
A Risò c’è tutto questo: è un evento che coniuga la promozione e il business. Qui ci sono buyer, ovvero persone che vengono a comprare il nostro riso, ma è anche un evento di festa, perché nel nostro Piemonte il concetto di festa è sempre associato a un momento di lavoro e oggi siamo qui anche grazie al lavoro dei agricoli che qui producono il nostro riso, l’oro bianco del Piemonte”.

Nel pomeriggio Cirio e Bongioanni hanno partecipato al Teatro Civico al convegno “The future of EU rice sector: a common strategy”, ha visto la partecipazione del ministro Lollobrigida e dei massimi livelli istituzionali del settore agricolo dei Paesi europei produttori di riso per discutere delle varie questioni che preoccupano la filiera risicola e individuarne le soluzioni.

Risò ha come obiettivo principale la promozione della conoscenza e dell’apprezzamento del riso tra professionisti, opinion leader e consumatori internazionali.

Fulcro della manifestazione il Village, area espositiva di 13.000 mq ad ingresso gratuito allestita in Piazza Antico Ospedale per celebrare dalle 10 alle 21 il riso italiano come simbolo identitario e ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare nel mondo, con padiglioni dedicati all’aspetto istituzionale, commerciale e gastronomico.

In una serie di incontri al Salone Dugentesco, istituzioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria e imprese si dialoga sulla sostenibilità, sugli effetti del cambiamento climatico, sull’innovazione tecnologica, sulla valorizzazione del riso come alimento funzionale, sull’economia circolare, sulla biodiversità, sul legame tra riso e salute e sull’internazionalizzazione del prodotto.

Per accompagnare i visitatori alla scoperta della terra del riso e delle sue profonde radici storiche, sono stati ideati sei tour guidati tematici, viaggi narrativi per raccontare il patrimonio del territorio: dalle risaie ai borghi storici, passando per le trasformazioni che hanno segnato la civiltà rurale.

I ristoratori Fipe di Vercelli aderiscono con i Risò Days, proponendo menù tematici, mentre i musei cittadini prolungano gli orari di apertura. Invece le Risò Night vogliono animarre il centro di Vercelli con performance dal vivo e intrattenimento.

Tra le altre iniziative mongolfiere, fattoria didattica e risaia ricostruita ad Asigliano, laboratori per bambini, mostre e visite alla grangia a Pobietto, spettacoli medievali e visite ai castelli a Rovasenda.

Per maggiori informazioni clicca qui

Posted in Economia, Eventi e Fiere

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Posted in Salute & Persona