Mese: Luglio 2025
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato che, di fatto, apre alla possibilità di realizzare impianti fotovoltaici a terra anche in aree agricole di elevato interesse agronomico, le produzioni di eccellenza della nostra regione potrebbero essere a rischio.
Il 14 luglio scorso, con la sentenza n. 6160/2025, il Consiglio di Stato ha soppresso gli articoli delle due delibere della Regione Piemonte che vietavano la collocazione di impianti fotovoltaici nelle aree agricole di elevato interesse agronomico (areali individuati dai disciplinari delle produzioni agricole D.O.P., I.G.P., D.O.C., D.O.C.G. e terreni agricoli ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo).
Questo provvedimento, insieme a quello del Tar del Lazio, che in parte annulla il decreto interministeriale che disciplina l’individuazione delle superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, crea un vuoto normativo in cui potrebbero più facilmente inserirsi speculazioni dannose per le produzioni agricole, ma anche per gli agricoltori stessi che volessero diversificare le attività aziendali con l’introduzione del fotovoltaico.
“La produzione di energia sta diventando un elemento sempre più importante nell’economia delle imprese agricole – afferma Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte – su questa materia, come associazione agricola, abbiamo però sempre avuto una posizione molto chiara, l’azienda deve poter compiere le sue scelte imprenditoriali in piena autonomia, all’interno di una cornice normativa stabile e omogenea che consenta lo sviluppo delle energie rinnovabili e la tutela delle produzioni senza dare spazio a manovre puramente speculative, che rischiano di sottrarre all’agricoltore la disponibilità dei suoi terreni, oltre ad avere un impatto molto forte in termini paesaggistici e di consumo di suolo”.
Occorre pertanto riaprire al più presto un confronto, a livello nazionale e regionale, che possa portare alla definizione di una normativa equilibrata per lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili.
Da questo punto di vista, anche le sentenze del Consiglio e del TAR non devono essere viste in modo del tutto negativo, perché vanno nella direzione di armonizzare lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili sull’intero territorio nazionale, come da sempre richiesto da Confagricoltura.
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Redazione di Vercelli
Il mondo del gioco d’azzardo online sta cambiando rapidamente, soprattutto con l’avvento delle criptovalute.
Le piattaforme che offrono giochi basati su criptovalute stanno crescendo molto, attirando sempre più utenti anche in Italia. Tuttavia, queste piattaforme non sono fuori dal campo delle normative. Le autorità stanno infatti intensificando i controlli e introducendo nuove regole specifiche per regolamentare questo settore in evoluzione.
Gli errori comuni dei meno esperti
Uno degli errori più frequenti è sottovalutare l’importanza di una corretta autorizzazione legale. Non basta offrire giochi basati su blockchain o accettare pagamenti in criptovaluta per essere esentati dalle normative sul gioco d’azzardo. Il recente aggiornamento evidenzia proprio come le autorità europee e nazionali stiano allineando le loro regole per includere specificamente gli operatori di crypto casino che offrono giochi d’azzardo con criptovalute.
Come leggere correttamente il quadro normativo
Per chi vuole davvero capire cosa sta succedendo, bisogna andare oltre i titoli e interpretare con attenzione i documenti ufficiali. Le normative spesso usano termini precisi come “valute virtuali usate in giochi d’azzardo” o “strumenti tokenizzati”, che indicano non solo l’oggetto ma anche il tipo di attività soggetta a controllo.
Un’analisi dettagliata mostra che la legge distingue tra piattaforme che facilitano scommesse o giochi basati sulla casualità e quelle che semplicemente offrono servizi accessori. Questa distinzione tecnica è fondamentale perché definisce quali operatori devono ottenere licenze e sottostare a rigidi controlli, come l’obbligo di verifiche antiriciclaggio o la trasparenza nelle transazioni.
Consigli da insider per orientarsi nel labirinto delle regole
Chi ha lavorato a lungo in questo settore sa che non si può aspettare l’ultima disposizione per adeguarsi. Il segreto è costruire fin da subito una struttura operativa conforme, con procedure KYC solide, tracciabilità dei pagamenti e collaborazione con consulenti legali esperti in normative sia sul gioco sia sulle criptovalute.
Il recente provvedimento rafforza l’idea che i casino con criptomonete saranno equiparati ai casinò tradizionali, con gli stessi requisiti di sicurezza e controllo. Non si tratta più di un’area grigia o di una nicchia trascurabile: è un settore in rapida maturazione che richiede rigore e professionalità.
Da un punto di vista tecnico, è utile conoscere i limiti di capitalizzazione e gli standard di reportistica imposti dalle autorità. Per esempio, sapere che esistono parametri precisi sul volume di transazioni crittografiche accettabili può fare la differenza tra operare legalmente e incorrere in sanzioni.
Dettagli tecnici per distinguersi davvero
Nell’interpretare la normativa, termini come “token di sicurezza” o “wallet digitale” non sono semplici buzzword: rappresentano categorie che determinano l’applicazione o meno di normative finanziarie più stringenti. Per un operatore di crypto casino, capire che un token può essere considerato un titolo finanziario o meno è cruciale per decidere come strutturare i propri servizi.
Inoltre, la sinergia tra direttive europee come l’AMLD5 e le regolamentazioni sul gioco crea un intreccio complesso che va monitorato costantemente. Recentemente, gli enti regolatori hanno sottolineato la necessità di una maggiore cooperazione tra autorità finanziarie e di gioco, per garantire un controllo efficace sulle operazioni in criptovalute.
Esperienze e insegnamenti maturati sul campo
Chi ha osservato a lungo questo settore sa che la normativa spesso segue a ruota l’innovazione tecnologica, ma quando arriva è implacabile. Troppo spesso si vedono operatori che tentano di adattarsi in corsa, quando invece la preparazione preventiva è la chiave del successo. La metafora più azzeccata è forse quella di un artigiano che deve misurare più volte prima di tagliare: un errore può costare caro.
La notizia di cui parliamo conferma che il gioco con criptovalute non è più un “far west” senza regole. Le regole sono in piena evoluzione e chi vuole operare seriamente deve imparare a leggerle e interpretarle con attenzione. Solo così si evita di trovarsi impreparati di fronte a controlli o contestazioni.
La trasformazione normativa in atto ci ricorda una cosa fondamentale: non basta padroneggiare la tecnologia, ma bisogna saper leggere il contesto legale che la circonda, adeguandosi tempestivamente ai cambiamenti con la puntualità che solo l’esperienza sul campo può dare.
E’ lecito usare i diserbanti a base di glifosato (C3H8NO5P) per il controllo e la eliminazione delle erbe infestanti nei centri urbani e, in generale, in aree soggette al transito e stazionamento di persone e animali domestici?
La risposta è ovvia: è lecito (ammesso dalla Legge a determinate condizioni) altrimenti non se ne parlerebbe neppure.
Tuttavia, la domanda reale che interpella i pubblici decisori è un’altra: è opportuno impiegare un erbicida totale che – altrettanto incontrovertibilmente – presenta comunque livelli di rischio accertati anche per i profili oncogeni cioè generatori di neoplasie, di tumori?
E’ un rischio tollerabile ed in nome di che? Di marciapiedi del tutto “glabri” da invasioni di erbe e arbusti?
Non siamo già abbastanza esposti ad agenti cancerogeni di varia estrazione per andarcene a cercare un altro, sia pure ammesso dalla Legge?
Sappiamo che il caso è di quelli scottanti in particolare in comune di Vercelli.
Negli ultimi 10 anni le Amministrazioni hanno sempre preferito fare a meno di glifosato.
Oggi il Consiglio Comunale, su proposta della Giunta, ha cambiato rotta: sì al glifosato.
I cittadini cose ne pensano?
Non ci dilunghiamo oltre sugli aspetti tecnici: nel corso degli ultimi mesi le argomentazioni da una parte e dall’altra non sono mancate.
Sicchè si può proporre di scegliere in modo netto, perché ci sono state tutte le possibilità per formarsi un’opinione.
Che perciò il nostro sondaggio propone nel modo più semplice:
- Sono d’accordo all’impiego del glifosato per diserbare le aree urbane della città di Vercelli;
- Non sono d’accordo all’impiego del glifosato per diserbare le aree urbane della città di Vercelli
Cogliendo un’ampia sintonia con il sentire della gente di Trino, il Sindaco Daniele Pane ha oggi firmato l’Ordinanza che dispone il lutto cittadino per domani, 23 luglio, quando saranno celebrate (alle ore 10,30 in San Bartolomeo) le esequie del Dott. Gian Piero Irico, scomparso domenica scorsa all’età di 69 anni, vittima di un male incurabile.
Il rito esequiale sarà presieduto dal Vicario Generale della Diocesi di Vercelli, Mons. Stefano Bedello.
Davvero è difficile trovare il punto di partenza per raccontare Flavio Ardissone, tanto è stato poliedrico il suo impegno e tanto fantasiosa la sua testimonianza.
Bisogna anzitutto mettere a fuoco il comun denominatore di tanti anni di lavoro, di volontariato, di animazione e promozione della cultura a tutto tondo, non solo di quella locale ed ecclesiale.
I primi ricordi affiorano negli Anni ’90 quando lo incontrammo presso il Teatro Civico di Vercelli, che conduceva per conto della Coop. Belvedere e lì nacque un’amicizia che non sarebbe mai venuta meno.
Ma anche a queto proposito è meglio se lasciamo parlare – le ascoltiamo nel video – le persone che più di tutte hanno condiviso con lui anni, lavoro, impegno, anche i sogni forse.
Perché Flavio era capace di sognare anche se sapeva bene quanto fosse importante tenere sempre i piedi per terra.
Ma il denominatore comune che tutto ha tenuto insieme e motivato è sempre stata l’adesione sincera, profonda, senza afasie, fattiva, abbiamo già detto anche fantasiosa, all’insegnamento di San Giovanni Bosco.
Flavio è stato un salesiano a tutto tondo.
Crediamo di non sbagliare pensando che così a lui piacerà essere ricordato.
Un vero figlio di Don Bosco.
Ora il nostro filmato messo a repertorio in occasione del rito esequiale di questa mattina, 22 luglio, presso la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù al Belvedere, ripropone la bella, affettuosa, intelligente e completa testimonianza di Claudia Tugnolo, che sicuramente è la voce più informata sulla vita di Flavio.
Nel video anche l’omelia di Don Ernesto Grignani, che ha accompagnato Flavio negli ultimi mesi.
Poi la preghiera dell’Alpino e le testimonianze del “mondo” Cnos-Fap ed a, questo proposito merita dire che non ha voluto mancare alla S.Messa l’Ing. Lucio Reghellin, direttore dell’importante Centro di San Benigno Canavese, e già collaboratore di quello di Vercelli.
La Liturgia è stata animata con la consueta grande perizia dall’ensemble vocale e strumentale guidato da Roberto Foglia alla tromba e Matteo Camagna voce.
Matteo Galassi, reduce da un argento individuale e un bronzo a squadre agli Europei di scherma di Genova, sta per partire per i Campionati del Mondo di Tbilisi che cominciano domani, martedì 22 luglio, in Georgia.
L’atleta tesserato per i Carabinieri, che si allena in Piemonte alla Ginnastica Victoria, sarà impegnato nella fase di qualifica della gara individuale sabato 26 luglio e, in caso di qualificazione, tornerà in pedana il giorno dopo per affrontare il tabellone a eliminazione diretta a partire dal turno dei trentaduesimi di finale.
Sono previsti invece per il 29 luglio (fasi preliminari) e il 30 luglio (tabellone principale e finali) gli assalti validi per la prova a squadre, nella quale Galassi sarà accompagnato da Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Gianpaolo Buzzacchino.
Sabato 26 luglio
Spada maschile individuale – Fasi Preliminari (Matteo Galassi)
Domenica 27 luglio
Spada maschile individuale – Tabellone principale (ev. Matteo Galassi)
Martedì 29 luglio
Spada maschile a squadre – Fasi Preliminari (Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli, Gianpaolo Buzzacchino)
Mercoledì 30 luglio
Spada maschile a squadre – Tabellone principale (Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli, Gianpaolo Buzzacchino)
(Foto Bizzi Team Federscherma)
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