Mese: Marzo 2025
Riceviamo e pubblichiamo
La Delegazione e il nostro Gruppo Giovani saranno lieti di accogliervi nei beni aperti sabato 22 e domenica 23 marzo.
Quest’anno le Giornate sono un appuntamento ancora più speciale: nel 2025 il FAI compie infatti i suoi primi 50 anni e tutte le Delegazioni italiane si stanno impegnando nel proporre eventi sempre più interessanti, coinvolgenti e suggestivi.
Vercelli non è da meno: per tutti, sabato 22 marzo e domenica 23 marzo dalle 11 alle 18 apriremo il Salone degli Affreschi sito all’interno della Casa dell’Agricoltore in piazza Zumaglini.
Il Salone è diventato recentemente sede di Confagricoltura che ci ospiterà e la sua apertura vi permetterà non solo di accedere ad un luogo normalmente destinato alle attività dell’ente, ma anche di lasciarvi accompagnare in un viaggio nella Vercelli di un tempo.
Vi racconteremo infatti le vicende che hanno portato alla riqualificazione dell’area in cui sorge il palazzo che ospita anche la Borsa merci e la vita quotidiana nel famigerato quartiere della Furia, completamente abbattuto per fare spazio al punto di incontro tra la vita agricola e urbana della provincia.
A breve distanza dal Salone, ma solo per gli iscritti FAI o per coloro che vorranno fare la tessera in loco, sabato 22 marzo dalle 9 alle 12 apriremo per le visite guidate la chiesa di Sant’Anna, da tempo chiusa al pubblico per i restauri che si sono appena conclusi. I nostri volontari vi accoglieranno in Sant’Anna anche domenica, dalle 10 alle 12, per raccontarvi qual è il collegamento con il quartiere della Furia oltre che per illustrare i gioielli pittorici custoditi all’interno dell’edificio.
Vi ricordiamo inoltre che saranno 750 i luoghi di storia, arte e natura aperti per le Giornate di Primavera in 400 città italiane.
Potete trovare l’elenco sul sito del FAI –Fondo Ambiente Italiano
FAI – Delegazione di Vercelli
Gruppo FAI giovani di Vercelli
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Redazione di Vercelli
Gn 15, 5-12. 17-18
Dal libro della Genesi.
In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.
Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d’Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».
Sal 26
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Fil 3, 17 – 4,1
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
Lc 9, 28-36
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO “MATER CARMELI” DI BIELLA
Si compia anche in noi questa Paola di Luce!
(Gn 15, 5-12. 17-18; Sal 26; Fil 3, 17 – 4,1; Lc 9, 28-36)
In questa seconda domenica di Quaresima vediamo Gesù salire sul monte, luogo simbolo dell’incontro con Dio, in compagnia di Pietro, Giacomo e Giovanni, i tre apostoli chiamati a diventare testimoni oculari in più eventi importanti della vita di Gesù.
Il monte Tabor dove Gesù s’incammina con i suoi per pregare è in realtà una collina della Galilea che raggiunge un’altezza massima di 588 metri sul livello del mare, un luogo diventato simbolo di luce e di bellezza. L’evangelista Luca sottolinea particolarmente la realtà della preghiera e dice che mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
La preghiera quando è vera, è una forza che trasfigura, che fa emergere la parte luminosa che è in noi; la preghiera è inoltre una via di comunione tra cielo e terra, come afferma anche la presenza di Mosè che rappresenta la Legge e di Elia che rappresenta la profezia.
La Legge e i Profeti nell’Antico Testamento parlano dell’esodo, del passaggio da questo mondo al Padre, che Gesù avrebbe compiuto a Gerusalemme.
Tutta la Scrittura prepara la venuta di Cristo, annuncia Cristo, conduce a Cristo.
L’Antico Testamento prepara il Nuovo e il Nuovo compie l’Antico: Mose ed Elia scompaiono per lasciare il posto a Gesù che resta solo e che compie in sé ogni Scrittura (cf Lc 24,44).
Gesù rimane in preghiera, e mentre si può pensare che fosse ormai giunta la notte, troviamo Pietro, Giacomo e Giovanni oppressi dal sonno, come accadrà anche sul monte degli ulivi quando non riusciranno a vegliare neppure un’ora con il maestro.
Il sonno qui è visto in negativo come una potenza che opprime e toglie la possibilità di essere presente, di partecipare, di entrare nel mistero di amore del Padre che si rivela in Gesù.
Il sonno nella Scrittura è riferito anche alla morte, dalla quale il Signore è venuto a liberarci: “svegliati tu che dormi e Cristo ti illuminerà” (Ef 5,14).
È l’esperienza che i tre apostoli fanno quando si svegliano, assistendo alla metamorfosi di Cristo, dal greco meta-morphé che significa andare oltre la forma, al di là di quello che è immediatamente visibile, fissare lo sguardo sulle cose invisibili che sono eterne (cf 2 Cor 4,18).
I discepoli contemplano il maestro non solo come uomo, ma come Dio, vedono Cristo nella Luce del Padre, non paragonabile a nessuna luce di questo mondo.
Nella tradizione orientale si parla di luce taborica delle cose, la luce che viene dall’aver scoperto il segreto, la filigrana della Provvidenza che attraversa tutta la realtà.
Quanto accade lascia anche Pietro senza parole, “non sapeva quello che diceva”, mentre viene una nube che li copre con la sua ombra; la nube è un’altra forma della manifestazione divina che nasconde e rivela la presenza di Dio.
I discepoli entrano nella nube e Gesù che prima era con Mosè ed Elia nella gloria, ora è nella nube con Pietro, Giacomo e Giovanni che formano con il maestro glorioso una comunità di vita e di destino.
Possa compiersi anche in noi questa parola di Luce, questo anticipo di gloria pasquale!
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
***
Domenica 16 marzo Seconda Domenica di Quaresima. – Alle ore 10 Santa Messa al Collegio Curioni in commemorazione della Battaglia di Romagnano.
La S.Messa delle 10.30 sarà animata dai bambini della III Elementare.
Lunedì 17 in Chiesa Abbaziale alle ore 21 Preghiera con il gruppo ‘Vita Nuova.’
Martedì 18 Adorazione Eucaristica alle ore 21.
Mercoledì 19 Solennità di San Giuseppe. Santa Messa alle 20.30.
Venerdì 21 Via Crucis alle ore 17.30 e Santa Messa alle 18.
Domenica 23 Terza Domenica di Quaresima. La S. Messa delle 10.30 sarà animata dai bambini della IV Elementare.
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Redazione di Vercelli
Anche quest’anno il Carnevale sabbiese giunge al termine.
Dopo l’inaugurazione con la Cena del Bollito e la presentazione delle Maschere dello scorso 5 gennaio, la Veglia “Gran Ballo dei Comitati” insieme agli amici dei 4 Rioni, Locarno e Crevola, la Giurnàa d’la Panicia di domenica 2 marzo e la Cena della Lotteria, con estrazione, dello scorso venerdì 14 marzo il Comitato insieme alla Regina Menga Ingrid, il Re Tognu Nicolas ed il seguito formato da Carlo, Valentina, Francesco, Mirco, Sabrina e Silvia saluta tutti gli amici e i simpatizzanti, dandovi appuntamento per il 2026, dove ci sono già in programma grandi novità.
Qui di seguito riportiamo i numeri vincenti della lotteria che sono stati estratti con l’aiuto dei partecipanti alla Cena della Lotteria:
1 Buono spesa 250,00 euro Numero 1164
2 Buono spesa 100,00 euro Numero 0904
3 Cesto Az. Agr. Bonetta Numero 1326
4 Buono spesa 50,00 euro Numero 9581
5 Buono Rist. Cacciator Numero 0467
6 Buono ditta Agricuore Numero 0124
7 Cuffia wireless Numero 9846
8 Tazza elettrica da viaggio Numero 9989
9 Buono acquisto enoteca Numero 0347
10 Buono acquisto enoteca Numero 0169
11 Buono acquisto enoteca Numero 0218
12 Buono acquisto enoteca Numero 0606
13 Buono acquisto enoteca Numero 9962
14 Buono acquisto enoteca Numero 1076
15 Scampoli di stoffa Numero 1331
16 Scampoli di stoffa Numero 9908
17 Scampoli di stoffa Numero 0826
18 Portaborse Numero 0473
19 Salame Numero 1041
20 Bottiglia di Chardonnay Numero 9961
Coloro i quali avessero il biglietto vincente possono contattare il 340 925 26 99 (Gianni) per ritirare il premio.
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Redazione di Vercelli
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Cossato hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Biella un 67enne italiano per il reato di truffa aggravata.
L’indagine è partita dalla querela di un 26enne residente nel cossatese, il quale ha raccontato ai Carabinieri che dallo scorso mese di luglio al successivo mese di ottobre 2024, era stato contattato telefonicamente da un uomo che, spacciandosi per Maresciallo dei Carabinieri, lo aveva indotto a pagare più di 6.000 Euro.
Al giovane il truffatore aveva fatto credere di essere moroso nei confronti dello Stato per diverse migliaia di Euro, a causa di alcune multe non pagate e che, qualora non avesse provveduto a sanare la propria posizione, le cifre dovute sarebbero divenute esorbitanti. Spaventata per le possibili conseguenze che gli erano state prospettate la vittima ha deciso di pagare attraverso due versamenti “Wester Union”.
Le indagini si sono rivelate particolarmente complesse, hanno richiesto approfondimenti sulle utenze telefoniche e sui conti correnti su cui sono stati movimentati i soldi.
La difficoltà principale è stata quella di risalire ai reali utenti dei conti, infatti questi erano intestati a persone che, a loro volta, erano state truffate ed erano ignare dell’intestazione del conto.
Le loro generalità erano infatti state carpite con altri raggiri ed utilizzate indebitamente.
Fondamentale è stato riuscire a risalire all’uomo che materialmente ha effettuato il prelievo del denaro illecitamente percepito e riuscire a dimostrare che questo era effettivamente ancora in suo possesso, ottenendo un forte elemento di riscontro alle indagini.
Da qui è scaturita la denuncia alla Procura della Repubblica di Biella per il reato di truffa aggravata.
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Redazione di Vercelli
L’Ordine Architetti Vercelli: “A breve il primo ciak. Cerchiamo gli ultimi contributi, anche tecnici e locali, che possano fare la differenza e ampliare la portata della promozione e diffusione di un progetto unico destinato a un pubblico più vasto possibile”.
Un progetto unico: per la prima volta, 10 Ordini degli Architetti, da tempo riuniti nell’Associazione Architetti Arco Alpino (AAA), col progetto cinematografico d’autore ArchitetturAlpinA esplorano lo scenario alpino italiano lungo un arco di 1.200 km e 52.000 km2 per identificare buone pratiche architettoniche e progettuali contemporanee in grado di incidere positivamente sul territorio e migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità alpine.
Le riprese di ArchitetturAlpinA sono state affidate alla nota e pluripremiata regista Francesca Molteni–Muse Factory Projects che intende osservare, documentare e raccontare, soprattutto attraverso la voce di chi vive queste trasformazioni, un’opera che ognuno dei 10 Ordini Architetti alpini, da Cuneo a Udine, ha selezionato.
Le 10 realizzazioni – nelle quali abitanti, lavoratori, studenti, turisti, amministratori pubblici, vecchie e nuove generazioni, nuovi mestieri e mestieri della tradizione trovano altrettanti esempi di qualità architettonica, di rispetto e valorizzazione territoriale e comunitario nei quali investire per il proprio futuro – spaziano dal ventre delle montagne alla cima dei giganti perennemente innevati, dalle Cozie alle Giulie.
Le 10 storie raccontano di scuole innovative, di recupero di intere borgate, della restituzione di spazi pubblici, riqualificazione di alpeggi, cave-teatro, infrastrutture futuristiche che sono frutto di lungimiranza, partecipazione, processi condivisi, sinergie interprofessionali, partenariati virtuosi, progettazione attenta e rispettosa dei luoghi.
Il progetto selezionato per il territorio di Vercelli è il ‘Riuso delle borgate della Valsesia, il caso di San Gottardo di Rimella’.
Spiegano dall’Ordine Architetti: “Nel caso di San Gottardo di Rimella non si tratta di una sola opera, ma di più interventi pubblici e privati corretti dal punto di vista architettonico. Interventi che, sfruttando le risorse del paesaggio ed il recupero dell’architettura tradizionale sono riusciti nell’insieme con il loro impatto a generare un arresto allo spopolamento. Le opere pubbliche, decisive per il recupero della borgata, interessano luoghi di uso collettivo che vanno dalle nuove autorimesse all’arrivo della carrozzabile, all’ interramento delle linee aeree e dell’adduzione del GPL. I privati invece hanno recuperato correttamente diverse case della tradizione walser”.
“L’attenzione dell’Ordine di Vercelli è rivolta a San Gottardo di Rimella, nell’alta Val Mastallone, borgata a 1330 metri che, avendo messo a sistema negli ultimi anni un oculato e attento utilizzo di risorse pubbliche e iniziative private, è riuscita a produrre un tendenziale aumento della popolazione attiva, sfruttando le risorse del paesaggio e del recupero dell’architettura tradizionale’.
I sostenitori del progetto: istituzioni, enti, imprese, istituti di credito
“Sempre più partner stanno sostenendo ArchitetturAlpinA – afferma il referente dell’Ordine degli Architetti di Vercelli, architetto Vanni Boggio -. Contiamo già sull’aiuto del Club Alpino Italiano, del Consiglio Nazionale degli Architetti, di Fondazione Pro Valtellina, Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del VCO, Provincia di Vercelli, Banca Popolare di Sondrio – Main Sponsor e di aziende che hanno colto il valore e l’altissima qualità del progetto quali Artemide, Pellegrini, Keim, Mottolino, Alpac, Mazzonetto, oltre a sponsor tecnici quali Iperal e Skyway. Il film sarà proiettato in festival e concorsi internazionali, sarà distribuito attraverso i canali dei 10 Ordini degli Architetti coinvolti che, da soli, annoverano oltre 14.000 iscritti, per poi andare sui circuiti nazionali. Ci saranno presentazioni, dibattiti e convegni aperti al pubblico e alle istituzioni. Abbiamo bisogno delle ultime sponsorizzazioni per finanziare l’intera e programmarne la circolazione sui vari canali”.
ArchitetturAlpinA, il nuovo progetto dell’Associazione Architetti Arco Alpino, nasce dall’esigenza di descrivere le condizioni che presiedono alla realizzazione di un’architettura di qualità̀, e raccontare come questa si possa trasformare in uno strumento per consentire il lavoro, lo studio e la vita quotidiana delle persone e delle comunità nei territori alpini.
Lo scopo è comunicare la montagna quale elemento nobile, ma complesso e fragile, che va compreso e capito per poter essere rispettato e preservato.
10 opere, dieci siti, dieci luoghi e territori emblematici.
10 racconti ricchi di passione, attenzione e amore.
10 intuizioni che hanno avviato processi di profonda trasformazione cambiamento.
10 esempi di rispetto per il passato e investimento sul futuro.
10 progetti di rispetto e tutela di natura e paesaggi e di cura delle comunità locali.
10 Ordini Architetti riuniti in associazione per raccontare e valorizzare l’architettura alpina.
10 storie di buona architettura che diventa motore di valorizzazione territoriale, di tensione verso la sostenibilità ambientale, di promozione di coesione sociale e impegno per il futuro delle nuove generazioni.
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L’Associazione Architetti Acro Alpino è composta dagli Ordini degli Architetti PPC di Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Novara e Verbano Cusio Ossola, Sondrio, Torino, Trento, Udine e Vercelli.
Tra le iniziative più significative attivate dall’Associazione, il premio Rassegna di Architettura Arco Alpino e la mostra fotografica itinerante Attraverso le Alpi.
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Redazione di Vercelli














