VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

(marilisa frison) – Nel giorno in cui si festeggiano i papà, intorno alle 17,30, due grandi Associazioni benefiche trinesi: “Caritas parrocchiale” e “San Vincenzo de Paoli”, hanno inaugurato i locali della loro nuova sede.

Entrambe le Associazioni si sono trasferite dalla residenza storica dello stabile di Via Gennaro 22, divenuta inidonea dopo i vari temporali dovuti ai cambiamenti climatici, per spostarsi nei sani e salutari locali dell’oratorio Sacro Cuore, in Via Spalti Ponente n. 40A.

I Volontari sia Caritas che San Vincenzo si sono dati un gran daffare per spostare tutto il materiale da una sede all’altra e sistemare ad hoc i locali.

Un lungo e gravoso lavoro che per quanto riguarda i Volontari San Vincenzo è durato 4 mesi, ma i loro volti, oggi, erano raggianti e si evinceva tutta la soddisfazione per l’ottimo risultato ottenuto.

La Presidente della San Vincenzo de Paoli è Laura Zecchinato, mentre di Caritas se ne occupano Mario Tavano e Chiara Martinotti, ho fatto solo questi nomi per non rischiare di dimenticare qualcuno, ma i Volontari sono tanti e tutti sono degni di menzione. Come i buoni papà che si preoccupano di non far mancare nulla ai propri figli e alla propria famiglia, anche questi Volontari si preoccupano di non far mancare nulla a chi è nel bisogno, ascoltandoli, accudendoli, seguendoli e dando loro il necessario, oltre che regalare il loro tempo, che può essere: vestiario, la borsa alimentare, pagare una bolletta o l’abbonamento al pullman per i figli e molto altro ancora.

A inaugurare le nuove sedi il Vicario Generale, mons. Stefano Bedello, rettore della parrocchia di Trino e delle consorelle di Palazzolo e Tricerro, affiancato da suor Silvia Catta, che collabora gestendo i vari gruppi parrocchiali trinesi. Erano presenti anche i responsabili della diocesi di Vercelli, per Caritas il sig. Carlo Greco e per San Vincenzo la sig.ra Ilde Lorenzola, accompagnata dal marito Gianni Brunoro, diacono di Vercelli e l’insostituibile Enrico Guandalini, diacono di Palazzolo Vercellese.

Dopo un excursus sui locali destinati alle nuove sedi e la benedizione, prima dei ringraziamenti, mons Bedello ha dato la parola a Carlo e Ilde, che entrambi hanno sostenuto che si opera sempre e solo nel nome del Vangelo e si allargano le braccia a tutti come faceva Gesù.

Potrete rivedere l’intera inaugurazione con la benedizione di mons. Stefano Bedello e i locali Caritas e San Vincenzo nell’allegato video.

Un grande grazie che viene dal cuore a tutti questi Volontari per il bene che fanno.

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

In 5 mila dal Piemonte a Parma per difendere la salute di tutti i cittadini.

Con i 20 mila agricoltori da tutta Italia, Coldiretti Piemonte ha preso parte al grande corteo che ha sfilato per le vie della città, partendo dal parco 1° maggio per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare, con i giovani imprenditori e i dirigenti insieme al presidente regionale, Cristina Brizzolari, al delegato confederale, Bruno Rivarossa, e a tutti i presidenti e i direttori delle federazioni provinciali.

Bandiere gialle dell’Organizzazione con il tricolore italiano insieme a quelle blu dell’Unione Europea a sottolineare il sostegno all’Europa, ma con una richiesta forte di avere un’Europa diversa, a cui oggi si chiede più coraggio.

“Cibo dalle campagne non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche “Coltiviamo un futuro di pace”, “Stop alle guerre militari e commerciali” e “L’Europa ci serve come il pane”: questi gli slogan su centinaia di cartelli presenti.

L’Europa è un valore irrinunciabile, è la nostra casa, ma lavoriamo per un’Europa migliore, più equa, più forte, più coraggiosa – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Chiediamo un deciso cambio di passo su temi cruciali come quello della burocrazia che soffoca i nostri agricoltori. C’è bisogno di un’Europa che ascolti davvero i bisogni della gente e non le lobby o le multinazionali, di un’Europa attenta alla difesa dell’identità di ogni Stato. Siamo scesi in piazza, come richiesto da illustri scienziati, per chiedere che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025”.

Il presidente e il segretario di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, sono stati ricevuti dai vertici dell’Efsa che ha mostrato la volontà di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica.

Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.

Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei -proseguono Brizzolari Rivarossa -. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati. Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione. Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute”.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

A novantasette anni si è spento Secondo Fantino.

Per la Biblioteca era stato una Persona importante: lo conobbi quando, da poco era rimasto vedovo e si era trasferito a vivere a Varallo.

Avvicinandolo si avvertiva subito la cultura e la profondità di pensiero: amava moltissimo la lettura, passione che ha trasmesso al figlio Oreste, insegnante e pittore.

Frequentava la biblioteca nei pomeriggi: in quegli anni si era creato un piccolo circolo di persone, pressoché coetanee, con interessi comuni, che amavano ritrovarsi, chiacchierare, bere un caffè e partecipavano alle varie iniziative, tra le quali i corsi di Lingua Piemontese: Mariuccia, Wally, che era stata valente cantante, e altri dei quali ricordo lo sguardo o un sorriso, mentre i nomi sono scivolati via, ma hanno un posto nel mio cuore, sono stati affettuose presenze che hanno “caricato” di senso il mio lavoro.

Secondo era nato a Torino, ma dopo dodici giorni era già a Fobello, paese del quale era originaria la mamma Maria Giacobino.

Il nonno e la nonna avevano costruito e gestito l’Albergo Terminus, poi Miravalle, che avrebbe dato il titolo ad una raccolta di racconti colmi dei felici ricordi d’infanzia.

Ebbe una vita professionale ricca: capo Reparto Carrozzeria da Pininfarina e poi alla Ferrari, dove impostò la prima linea interna di carrozzeria. Da modellatore a scultore e pittore si comprende bene come il tratto sia breve e quelle passioni siano riaffiorate sbocciando in risultati notevoli.

Nel settembre 2012 aveva proposto una mostra di quadri e sculture che era stata molto apprezzata per l’eleganza ed il rigore: dalle opere esposte traspariva una personalità eclettica e polivalente, dove la sperimentazione risultava essere il filo conduttore e l’anima dell’arte si fondeva con il vissuto.

I disegni e le chine erano prove di bravura, impreziosite con sfumature ottenute usando fondi di caffè. Nelle sculture, eseguite a partire dagli anni Settanta, la preparazione pittorica si sovrapponeva al legno, spesso di recupero, con risultati di sorprendente cura e levigatezza, trasformandosi in un’antologia di emozioni stratificate. Furono donati alla Biblioteca due piccoli oli, densi, corposi, con colori caldi illuminati dall’oro dell’autunno.

In occasione della mostra era stato ripresentato il libro: “La Cappella n. 27. Giallo sul Monte”, un intrigante poliziesco ambientato al Sacro Monte, con al centro la cappella di Gesù al tribunale di Pilato, ornata dalle statue di Giovanni D’Enrico, con i dipinti di suo fratello Antonio, più noto come Tanzio da Varallo, che Secondo Fantino pubblicò nel 2009, seguito da Pensione Miravalle e da una serie di racconti inediti.

Era una di quelle persone che avevano attraversato il secolo mantenendo intatta la memoria, senza abbellimenti: quando la nipotina Clementina era alle elementari si prestò a raccontare ai bambini la difficile vita valsesiana negli anni di guerra, invitandoli a riflettere sul loro presente di pace, conquistato dai sacrifici dei nonni.

Fino agli ultimi anni composto, dignitoso, accettò da saggio le prove che la vita gli riservò: a coloro che lo accompagnavano a fare la dialisi a Vercelli diceva ironicamente: “Ho un corpo che non mi abbandona”.

Non era una frase di rinuncia, ma dettata dalla consapevolezza che non sarebbe più stata accettabile una Vita ridotta alle pure funzioni meccaniche.

Da vero signore qual era, giunto il momento, ha smesso di lottare e si è abbandonato al sonno, scegliendo di andarsene solo, nel cuore della notte, per non dare troppo dolore al figlio Oreste, alla nuora Carla e alla nipote Clementina.

Grazie Secondo della Tua affettuosa presenza.

Piera

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Quattro atleti piemontesi (due titolari e due riserve) sono stati convocati per i Campionati del Mondo Cadetti e Giovani di scherma che si disputeranno a Wuxi, in Cina, dal 7 al 15 aprile.

Eleonora Orso (Associazione Scherma Pro Vercelli), bronzo a squadre agli Europei di Antalya, ha già il biglietto per la Cina, dove disputerà le due prove di spada femminile Giovani, con l’individuale il 13 aprile e la prova a squadre il 15.

Come lei, anche Matteo Galessi (Carabinieri e Ginnastica Victoria), che gareggerà nella spada maschile Giovani nelle stesse date.

Riserve a casa Margherita Raiteri (Club Scherma Casale) per la spada femminile Cadetti (14 aprile) ed Ettore Leporati (Associazione Scherma Pro Vercelli) per le due prove di spada maschile Giovani (13 e 15 aprile).

Ad accompagnare gli spadisti nello staff tecnico del ct Dario Chiadò anche il Maestro Adalberto Tassinari.

Il programma Gare degli atleti piemontesi
13 aprile
Spada femminile individuale Giovani (Eleonora Orso, Pro Vercelli)
Spada maschile individuale Giovani (Matteo Galassi, CS Carabinieri/Ginnastica Victoria; riserva Ettore Leporati, Pro Vercelli)

14 aprile
Spada femminile individuale Cadetti (riserva Margherita Raiteri, Club Scherma Casale)

15 aprile
Spada femminile a squadre Giovani (Eleonora Orso, Pro Vercelli)
Spada maschile a squadre Giovani (Matteo Galassi, CS Carabinieri/Ginnastica Victoria; riserva Ettore Leporati, Pro Vercelli)

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Domenica 16 marzo c’è stata l’apertura ufficiale del Giubileo al Sacro Monte di Varallo, con una processione organizzata da Imago Verbi in collaborazione con la Parrocchia di Varallo, che si è conclusa davanti alla Basilica dell’Assunta, dove sono state rinnovate le Promesse Battesimali,

Un gruppo numeroso di pellegrini si è ritrovato nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove Rosangela Canuto, Presidente di Imago Verbi, ha illustrato le varie tappe varallesi, valsesiane e romane del percorso giubilare.

Don Roberto Collarini, prevosto di Varallo, ha benedetto i presenti, soffermandosi sulla figura del primo pellegrino: Abramo che, a settantacinque anni, fu il primo invitato a lasciare la sua terra, pur in età avanzata.

Soffermandosi sulle implicazioni di questa scelta, che comportava l’abbandono del “prima”, è stata sottolineata la completa fiducia di Abramo nel Signore:  a cento anni gli diede un figlio e poi gli chiese di offrirglielo e Abramo obbedì, ma un Angelo fermò la sua mano e fu sacrificato un ariete impigliatosi nei rovi.

Nella tradizione un corno di ariete veniva suonato proprio per ricordare la fede di Abramo sul monte Moriah.

Il suono del corno annuncia nella Bibbia un’altra grande solennità: lo Jobel, parola che significa letteralmente “ariete”, “montone”. Secondo la prescrizione contenuta al capitolo 25 del Libro del Levitico, ogni sette settimane di anni, nel cinquantesimo anno la “tromba dell’acclamazione” avrebbe dovuto squillare per proclamare un “sabato” lungo dodici mesi in cui la terra dovesse riposare, i debiti venissero condonati e i beni tornassero alla proprietà originaria: “Il pellegrinaggio è una tradizione del popolo ebraico che almeno una volta nella vita deve compiere il pellegrinaggio a Gerusalemme, per pregare al Muro del Pianto. Il pellegrino si mette in cammino lasciandosi alle spalle la vecchia vita, incamminandosi verso un obiettivo e accettando tutti gli imprevisti che potrà incontrare”.

All’uscita della chiesa la nota lunga e maestosa dello Shofar – il piccolo corno di montone utilizzato ancora oggi come strumento musicale – suonato da Sandro Antonini, trombettista del Coro Liturgico San Gaudenzio, evocava la convocazione solenne, diventava monito a riflettere sulla propria vita, marcando il momento della partenza, l’incamminarsi lungo la strada acciottolata che conduce al Sacro Monte.

La processione, guidata dal filo conduttore della Speranza, tema giubilare, è stata scandita dalla recita del Rosario, da letture sacre, tratte dai Vangeli quaresimali (“La Quaresima – ha ricordato Don Roberto era il periodo di preparazione per i catecumeni, che volevano ricevere il battesimo”) e da canti, con soste di riflessione alle cappelle lungo la strada: Cappella della Madonna del riposo, Cappella di Cesare Maggi, il generale napoletano che da invasore si trasformò in penitente, Cappella del Cristo Bianco.

Al Monte il percorso prevedeva tappe in alcune cappelle individuate per riflettere sul tema giubilare della Speranza: spirituale nella Cappella delle Tentazioni, morale nella Samaritana al pozzo, mentre il miracolo della vedova di Naim non fu richiesto a Gesù che lo compì mosso a compassione dal dolore della vedova, nel Paralitico risanato alla guarigione fisica si unisce quella morale.

Si è poi saliti alla Cappella della Trasfigurazione, una delle più grandiose e scenografiche di tutto il Sacro Monte, costruita secondo il progetto del “Libro dei Misteri” dell’architetto perugino Galeazzo Alessi, iniziata entro il 1572, ma ultimata solo nella seconda metà del ‘600, concludendo con la Resurrezione di Lazzaro, entrando nel sepolcro scavato all’interno della roccia: “Dio ha parole di speranza anche oltre la morte”.

Monica Ingletti, guida turistica, ha illustrato brevemente il contesto storico e le vicende artistiche delle singole cappelle: “Sono lieta di accompagnarvi  lungo un percorso che solitamente non si fa mai e che mi offre l’opportunità di parlarvi di artisti e artigiani di alto livello, ma che non vengono mai citati: Giacomo Valentini da Orta, Gian Giacomo Testa, Aurelio Luini, spesso confuso con Cesare Luini, sacerdote vicino al Sacro Monte, Cristoforo Martinolio detto Il Rocca, Bartolomeo Badarello da Campertogno, Gaudenzio e Bartolomeo Ravelli, che scolpirono le grate, Pietro Francesco Petera, Giovanni Soldo da Camasco, i fratelli Montalto, detti “Danedi” e naturalmente anche dei sommi artisti come Melchiorre d’Enrico, detto Tanzio, che partecipò a Roma al primo Giubileo, e Giovanni D’Enrico, massimo plastificatore del complesso”, poiché, come sottolineato dal Professor Don Damiano Pomi, varallese, oggi Parroco di Ghemme, che ha guidato le riflessioni spirituali: “Il Sacro Monte è stato realizzato dalle centinaia di persone che lo vissero come luogo di incontro con Dio, di conversione. Un’infinità di storie di vita si sono intrecciate al Sacro Monte, ma per scoprirle e gustarle bisogna prendersi tempo. Questo incontro offre anche l’occasione di ricordare i benefattori del Sacro Monte, coloro che con la loro generosità ne resero possibile l’edificazione ed i successivi ingrandimenti: dal ricordato Cesare Maggi a Matilde di Savoia, che finanziò la Cappella della resurrezione del figlio della vedova di Naim, alla comunità dei valsesiani residenti a Roma  che finanziarono la Cappella della Samaritana, al nobile milanese Pomponio Rosso per la Cappella della Resurrezione di Lazzaro, ma anche il soldato alemanno ricordato nella cappella del Cristo Bianco”.

Al termine dell’itinerario il gruppo, composto da oltre un centinaio di persone, si è riunito davanti alla Basilica dell’Assunta dove Don Roberto Collarini ha officiato il rito di rinnovo delle promesse battesimali.

La Santa Messa è stata accompagnata dal Coro Liturgico San Gaudenzio.

I prossimi appuntamenti saranno il 9 maggio con la biblista Monica Prandi, che presenterà il Giubileo agli studenti delle Scuole Medie e delle Superiori, mentre il 13 giugno la biblista Rosanna Virgili parlerà de: “Il Giubileo nella Bibbia”.

Le celebrazioni del Giubileo si concluderanno con un pellegrinaggio a Roma dal 27 al 30 ottobre, guidati da Don Damiano Pomi: si varcherà la Porta Santa completando il percorso di rinnovamento.

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Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede

Riceviamo e pubblichiamo

Sabbia, 19 marzo 2025

Esprimo grande soddisfazione per l’attenzione finalmente prestata alla riapertura dell’ex Locanda Pittu Cupal di Sabbia, dopo anni di oblio in cui questo luogo, un tempo cuore pulsante della nostra Comunità grazie all’attenta gestione della Famiglia Cerini, era stato dolosamente dimenticato dall’amministrazione cittadina, purtroppo anche per una forma di ostruzionismo volta a intralciare il lavoro dell’ex Pro Sindaco, a discapito del territorio.

Non posso non sottolineare come questa rinnovata attenzione arrivi dopo la partecipazione del nostro Carnevale sabbiese con la mascherata al Bal d’la Lüm dal titolo “Sabbia e i doni del Pittu Cupal all’Asilo Nido”, un evento che ha saputo sensibilizzare il Comune su un tema sentito da tutta la popolazione. È la dimostrazione di come la tradizione e la cultura popolare possano avere un ruolo concreto nel richiamare l’attenzione su questioni fondamentali per il nostro territorio senza dover ogni volta fare sterili polemiche, ma anzi regalando un momento di convivialità.

Rimane evidente la distanza con l’attuale amministrazione, ma questo non mi impedisce di riconoscere l’importanza di ogni passo avanti verso la riapertura di un punto di ritrovo essenziale per la Comunità di Sabbia. Mi auguro sinceramente che si possa trovare al più presto un gestore per restituire alla popolazione un luogo di aggregazione e di identità, oltre che di grande potenziale, per il quale cercherò di dare, come spero tutti, un piccolo contributo cercando di incentivare un semplice passaparola, anche virtuale, alla ricerca di potenziali interessati. Soprattutto ora che la struttura sarà data in gestione in Comodato gratuito, diversamente da cosa invece erano le errate intenzioni di alcuni anni fa.

Lavorare per il bene della Comunità deve rimanere l’obiettivo principale, al di là delle divergenze politiche, perché la valorizzazione del territorio e delle sue risorse è una responsabilità condivisa non solo da chi amministra ma di tutti i cittadini. L’auspicio è che, oltre a questa situazione, si possa risolvere definitivamente anche la problematica legata all’Asilo Nido di Varallo, cui i “doni” della mascherata erano rivolti, per il bene delle giovani famiglie varallesi.

Carlo Stragiotti

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Visto il grande successo del progetto, Fondazione CR VC ha deciso, in collaborazione con Edizioni Effedi, di replicare Storie da Museo nel 2025, con alcune novità particolarmente interessanti che verranno esposte proprio in sede di conferenza.

La conferenza di lancio del Concorso 2025 si terrà martedì 25 marzo, alle ore 11, presso il Muso Borgogna Di Vercelli.

Sarà presente anche il Presidente di Fondazione, Avv. Aldo Casalini e, come sempre, i rappresentanti di Musei cittadini e Istituti Scolastici.

La data scelta ha una motivazione precisa.

Infatti, esattamente il giorno dopo, 26 marzo, il Presidente sarà a Varallo per presentare (presso Palazzo dei Musei) la nuova edizione a media e insegnanti valsesiani.

Quindi dal giorno successivo si aprono le porte ai concorrenti.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Sabato 29 marzo alle ore 21 proseguono nella Basilica di S. Andrea le serate di “Un canto nella notte”, proposte dalle sorelle della Trasfigurazione.

Con l’aiuto della musica, dei testi e delle immagini la serata si animerà di voci, di silenzio, di luci per riflettere e meditare in questo tempo forte della Quaresima; sarà anche l’occasione per cercare insieme le parole del perdono per le nostre debolezze e fragilità e conoscere sempre più l’amore senza limiti di Dio.

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Posted in Pagine di Fede

Aprile al Museo del Tesoro del Duomo è dedicato al medioevo! Vista la prossimità con la manifestazione Vercellae Hospitales sabato 5 aprile alle ore 16 il Museo propone il laboratorio per famiglie Potere ai bambini! Aspettando il festival medievale, attività per bambini tra i 4 e i 10 anni organizzata nell’ambito del progetto Famiglie Pop Colrn di Comunità Educante.

La prenotazione è obbligatoria ma il laboratorio è gratuito (mail info@tesorodelduomovc.it oppure 331 8083903 anche WhatsApp).

Nei giorni di Vercellae Hospitales il Museo di piazza Alessandro d’Angennes prolungherà i suoi orari di apertura nel weekend dando la possibilità ai visitatori di accedere sabato 12 e domenica 13 aprile dalle 10 alle 18 con apertura continuata.

Sabato 12 aprile, sempre dalle 10 alle 18, il Museo proporrà uno speciale percorso per famiglie incluso dal titolo Disegniamo l’arte. Segreti svelati. L’invito, per famiglie con bambini tra i 4 e i 10 anni, è quello di partecipare ad una sfida nelle sale del museo, al termine della quale, se tutte le challenge saranno completate, i partecipanti vinceranno un premio offerto dal Museo.

L’evento è organizzato nell’ambito del progetto di Abbonamento Musei Disegniamo l’arte. Ogni anno infatti i musei aderenti al circuito in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta propongono un weekend pensato per i bambini, per disegnare nelle sale museali e per guardare con occhi diversi le collezioni, le architetture, i tesori.

L’iniziativa è un’occasione speciale per vivere un’esperienza insolita e divertente all’interno di musei e siti culturali e anche nel 2025 sarà supportata dallo sponsor tecnico Carioca. Il tema di quest’anno “Segreti svelati” sarà declinato con particolare attenzione alla collezione medievale, in linea con le attività proposte dal Comune di Vercelli per il festival Vercellae Hospitales.

L’attività proposta è gratuita così come l’ingresso per i minori di 12 anni al Museo.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere alla mail info@tesorodelduomovc.it oppure chiamare il numero 331 8083903 (anche WhatsApp).

Si segnala inoltre che il Museo del Tesoro del Duomo è ente partner di AccessibilArte, progetto di Cooperativa Sociale 181 organizzato in collaborazione con Arcidiocesi di Vercelli, Il Mattarello e Laboratorio Tabor, con il finanziamento di Fondazione CRT.

Sono attualmente in corso, fino al 30 aprile, le selezioni per un tirocinio retribuito da attivarsi ai fini del progetto e destinato a giovani inoccupati con disabilità.

Per ulteriori informazioni: comunicazione@181servizi.org.

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Venerdì 21 marzo alle ore 21,00 presso la Biblioteca delle ragazze e dei ragazzi “Emanuele Luzzati” di Casale Monferrato, si terrà “Educare nell’era digitale”, incontro con Sabrina Volpe ed Elisabetta Coccia, dell’Associazione Cittadini Mediali (AIART) di Torino per genitori, insegnanti, operatori sociali, per favorire la condivisione di buone pratiche e di consigli utili sul tema dell’educazione al digitale di bambini delle scuole primarie e di ragazzi delle scuole secondarie di primo grado.

L’iniziativa sarà anche occasione per trattare i Patti Digitali, iniziativa per un uso consapevole della tecnologia tra famiglie, educatori ed enti: un insieme di regole condivise per l’uso dello smartphone, suggerendo di posticiparlo almeno alla seconda media invitando a partecipare a momenti di educazione digitale e stabilire accordi chiari tra genitori e figli su trasparenza, luoghi e tempi di utilizzo con l’obiettivo di costruire una rete di comunità educanti per un digitale sano e responsabile.

L’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Fiorenzo Pivetta ha sottolineato: “Ogni iniziativa volta a supportare i genitori, favorendo il confronto e il sostegno reciproco tra le famiglie per contrastare situazioni di isolamento e difficoltà, rappresenta un importante contributo per la comunità e questa iniziativa va ad arricchire un mosaico strutturato che l’Amministrazione casalese sta sostenendo a vantaggio di tutta la comunità: abbiamo il dovere di sostenere le famiglie in un momento storico nel quale l’estrema complessità si ripercuote anche sulle sfide dell’educazione familiare”.

L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento posti.

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