Mese: Gennaio 2025
Il Museo Leone presenta per il mese di gennaio due importanti appuntamenti.
Domenica 19 gennaio ore 15.30 Visita alle collezioni.
La visita guidata al museo è compresa nel biglietto di ingresso, per partecipare è basta presentarsi in biglietteria qualche minuto prima.
Sabato 25 gennaio ore 16 in programma “La Cultura a portata di mamma. A merenda con l’orso Artoo”.
La merenda speciale in collaborazione con Alchemilla (per famiglie con bambini da 0 a 7 anni) si svolge nell’ambito del progetto Nati con la Cultura.
Prenotazione obbligatoria al 3483272584
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Redazione di Vercelli
È stata nominata Capo di Gabinetto del Sindaco del Comune di Casale Monferrato Cecilia Strozzi.
Il primo cittadino Emanuele Capra ha affidato l’incarico a Cecilia Strozzi che ha fatto parte dell’Amministrazione, con l’incarico di Assessore all’Ambiente, sino al 31 dicembre 2024: in questa nuova veste Strozzi si occuperà di supportare l’attività del Sindaco nella propria funzione di direzione politica, coordinando e promuovendo il necessario raccordo con la Giunta, il Consiglio comunale, affiancandolo nelle relazioni interne ed esterne.
Il Sindaco Emanuele Capra ha affermato: “Confermare la figura del Capo di Gabinetto del Sindaco, già presente nelle passate Amministrazioni, è finalizzata a rafforzare il raccordo con le forze politiche di maggioranza e minoranza, oltre che a fornire ulteriore punto di connessione con dirigenti e funzionari del Comune. È stato naturale scegliere Cecilia Strozzi per l’esperienza e le competenze maturate, avendo già collaborato proficuamente con noi durante la precedente Amministrazione e la prima parte del nuovo mandato, che le consentiranno di interpretare al meglio questo delicato ruolo. Nell’augurarle buon lavoro, la ringrazio per quanto svolto alla guida dell’Assessorato all’Ambiente, di cui manterrò le deleghe ad interim fino alla prossima nomina del nuovo Assessore”.
“Esprimo la mia gratitudine al Sindaco Capra per la fiducia accordatami – ha dichiarato il neo Capo di Gabinetto Cecilia Strozzi – e accolgo con entusiasmo l’opportunità di continuare a lavorare per la Città in un ruolo che mi permette di dare un contributo significativo”.
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Redazione di Vercelli
Con il programma del 6 gennaio si è ufficialmente aperta l’edizione 2025 dello Storico Carnevale di Ivrea, un evento che ha coinvolto l’intera cittadinanza in una giornata di grande tradizione, emozione e partecipazione.
Il Generale Ulisse Falchieri ha fatto il suo debutto nel ruolo, accompagnato dal Sostituto Davide Luigi Diane, al suo terzo mandato, e dal Podestà Gianni Girardi, che ha vissuto il suo primo anno di incarico.
La cerimonia è stata impreziosita dal commovente saluto di Monsignor Edoardo Cerrato, Vescovo di Ivrea, che ha celebrato per l’ultima volta il Carnevale come Vescovo prima del suo commiato dalla Diocesi.
Un inizio tradizionale e carico di emozione.
La giornata ha preso il via di primo mattino con la tradizionale sfilata dei Pifferi e Tamburi che hanno risvegliato Ivrea e dato inizio ai festeggiamenti in Piazza di Città.
L’entusiasmo dei cittadini è stato evidente fin dai primi momenti, con il corteo che ha attraversato il centro storico, accompagnato dagli immancabili fagioli grassi a San Lorenzo, un simbolo della festa che unisce tutta la comunità.
L’affetto per il Carnevale di Ivrea ha varcato i confini della piazza arrivando a migliaia di persone anche attraverso i social media.
Il video della prima pifferata, pubblicato su Instagram, ha raggiunto oltre 100.000 visualizzazioni e coinvolto più di 70.000 account, l’85% dei quali non follower. Questo risultato dimostra non solo l’intenso legame della città con la sua tradizione, ma anche l’appeal che l’evento esercita a livello nazionale e internazionale.
Grande seguito ha avuto anche la diretta Facebook che ha permesso a migliaia di persone, in particolare quelle impossibilitate a essere presenti a causa del maltempo, di vivere in diretta l’emozione della proclamazione del nuovo Generale.
Le cerimonie ufficiali: il passaggio di consegne.
Alle ore 12 Piazza di Città si è riempita per assistere alla proclamazione del Generale. Il Sostituto del Gran Cancelliere, Davide Luigi Diane, ha letto il Verbale di presentazione del Generale 2025. In un’atmosfera solenne, il Generale uscente Alberto Bossino ha simbolicamente passato la sciabola e la feluca al nuovo Generale, Ulisse Falchieri, che ha accettato l’incarico con grande fierezza ed emozione.
Nel pomeriggio, il Podestà Gianni Girardi ha preso parte alla tradizionale cerimonia del sale e del pane prima di dirigersi al Monte Stella per unirsi al corteo che, guidato dagli Alfieri, ha sfilato in Piazza Ottinetti, portando le bandiere delle antiche parrocchie cittadine.
La giornata si è conclusa con la cerimonia liturgica in Duomo a cui hanno partecipato le autorità civili, militari e le componenti dello Storico Carnevale.
In questa occasione il Magnifico Podestà ha consegnato il cero votivo, simbolo di protezione della Madonna sulla città, a Monsignor Edoardo Cerrato.
L’omelia del Vescovo, la sua ultima come guida spirituale della Diocesi di Ivrea, ha commosso profondamente i presenti, segnando un momento di grande significato per la comunità.
Un Carnevale che coinvolge la comunità e oltre.
“La giornata di apertura è stata estremamente positiva – ha dichiarato Davide Marchegiano, Responsabile Organizzazione del Carnevale -. Tutto si è svolto regolarmente, con una partecipazione straordinaria. Nonostante le temperature rigide il pubblico ha riscaldato l’atmosfera con il suo entusiasmo creando un’energia incredibile che ha pervaso tutta la piazza.”
Fin dalle prime ore del mattino, i cittadini hanno risposto all’appello del Carnevale, radunandosi in Piazza di Città per ascoltare il tradizionale suono dei Pifferi, che ha dato inizio a una giornata di emozioni e festeggiamenti.
L’affluenza e il coinvolgimento sono stati straordinari, con una partecipazione che è cresciuta durante l’intera giornata.
Successo per il merchandising e gli eventi collaterali.
Oltre alle cerimonie ufficiali, il 6 gennaio ha anche segnato la conclusione della promozione sui biglietti a tariffa agevolata per l’ingresso alla festa di domenica 2 marzo.
Il merchandising ufficiale, venduto presso la storica edicola di Piazza Santa Marta, ha ottenuto un ottimo riscontro con articoli come pins, toppe, magneti, manifesti e, per la prima volta, pochette e astucci realizzati con materiali riciclati provenienti da vecchi banner promozionali delle edizioni passate.
Un’iniziativa creativa e sostenibile che ha suscitato l’interesse di molti.
La giornata si è conclusa in Sala Santa Marta con la presentazione di un cofanetto speciale realizzato dalle tre principali cooperative vinicole della zona (Caluso, Carema e Piverone): tre vini del Canavese riportanti come etichetta l’immagine del Carnevale 2025. Un evento collaterale che conferma quanto il Carnevale possa essere un volano per promuovere il nostro territorio, come ha ricordato il Presidente della Fondazione Alberto Alma.
Da oggi, il calendario degli eventi entra nel vivo, con una serie di appuntamenti che renderanno questa edizione del Carnevale ancora più coinvolgente e partecipata.
“A nome della Fondazione, auguro a tutti un buon Carnevale – ha concluso Marchegiano .
Con il suo spirito di comunità e una partecipazione che cresce ogni anno, il Carnevale di Ivrea 2025 è pronto a vivere un’edizione che resterà nella storia.
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Redazione di Vercelli
È stato pubblicato il nuovo bando per i giovani che vogliono svolgere il Servizio Civile per l’anno 2025 che per quest’anno è stato intitolato “Insieme coloriamo il futuro”. Il bando è aperto fino alle ore 14:00 del giorno 18 febbraio 2025.
La Città di Casale Monferrato aderisce a una rete di 23 enti, con il Comune di Vercelli capofila, e sono previsti 65 posti dedicati a giovani italiani o stranieri, che abbiano un’età compresa fra i 18 e i 28 anni alla data di presentazione della domanda.
Le sedi di progetto degli enti partner sono 13 e si riferiscono a: Vercelli, Alessandria, Borgosesia, Camagna Monferrato, Casale Monferrato, Cigliano, Crescentino, Gattinara, Livorno Ferraris, Novara, Santhià, Trino, Varallo.
Gli enti partner con progetti presenti in questo bando sono: Comune Vercelli, Università del Piemonte Orientale, Consorzio Vercellese per la Formazione Professionale, Fondazione Museo Francesco Borgogna, Comune Camagna Monferrato, Comune Casale Monferrato, Comune Cigliano, Comune Gattinara, Comune Livorno Ferraris, Comune Santhià, Comune Di Trino, Arcidiocesi Vercelli, Fondazione Museo Del Tesoro Del Duomo e Archivio Capitolare, Fondazione Istituto di Belle Arti e Museo Leone, ASSOCIAZIONE 6023 APS, Società Incoraggiamento allo Studio del Disegno e di Conservazione delle Opere d’arte In Valsesia Onlus, Istituto di Istruzione Superiore “Camillo Cavour” di Vercelli, Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Lagrangia” di Vercelli, Istituto di Istruzione Superiore “Francis Lombardi” di Vercelli, Istituto di Istruzione Superiore “Galileo Ferraris” con la sede di Crescentino (Istituto Calamandrei), Istituto di Istruzione Superiore A. Avogadro, Fondazione Valsesia Ente Filantropico Del Terzo Settore, Associazione Camerata Ducale.
Tra i 65 posti disponibili, sono previsti 36 posti per i quali non è necessario il diploma di maturità.
A Casale Monferrato saranno disponibili 9 posizioni: 1 all’Ufficio Ambiente ed Ecologia del Comune (non è richiesto il Diploma di Maturità), 4 con sede di progetto presso il nido di Oltreponte (non è richiesto il Diploma di Maturità e una di queste posizioni è riservata a giovani con minori opportunità – GMO – che siano in possesso di ISEE uguale o inferiore ai 15mila euro), 3 presso la Biblioteca Civica (non è richiesto il Diploma di Maturità e due di queste posizioni sono riservate a giovani con minori opportunità – GMO – che siano in possesso di ISEE uguale o inferiore ai 15mila euro) e 1 presso il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi (il Diploma di Maturità è un requisito necessario).
Il servizio civile ha una durata di 12 mesi e prevede un contributo mensile di 507,30 euro, impegnando gli aderenti in un progetto utile per i cittadini e per il territorio attraverso un’esperienza formativa e condivisa con altri giovani.
Per avere maggiori informazioni sui progetti della Città di Casale Monferrato e degli enti partner, oltre che sulla presentazione della candidatura è possibile visitare il sito www.vercelligiovani.it, contattare l’Informagiovani di Vercelli e partecipare agli Infoday che sarà organizzato a febbraio (aggiornamenti e date saranno pubblicati su vercelligiovani.it).
È molto importante acquisire tutte le informazioni per presentare correttamente la domanda, in modo da ottenere anche una buona valutazione dei titoli e delle esperienze accumulate.
Info e contatti:
www.vercelligiovani.it – Informagiovani di Vercelli (informagiovani@comune.vercelli.it 0161 649354).
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Redazione di Vercelli
Il Carnevale di Sabbia ha ufficialmente preso il via con la tradizionale Cena del Bollito, svoltasi il 5 gennaio presso l’Albergo Italia di Varallo.
Un evento che, come ogni anno, segna il ritorno delle maschere della frazione sabbiese, il Re Tognu e la Regina Menga, e che è ormai diventato un appuntamento immancabile per il nostro comitato e per tutta la comunità.
La serata ha visto una partecipazione straordinaria di maschere provenienti da diversi comitati carnevaleschi della Valsesia e non solo, tra cui Borgosesia, Pray, Cartiglia e Campertogno.
Un ringraziamento speciale va a tutti loro per aver condiviso con noi questa serata di festa e tradizione.
Anche quest’anno il Re Tognu è interpretato con simpatia e passione da Nicolas Bertolini, mentre la Regina Menga ha preso vita grazie al carisma di Ingrid Stragiotti. Ad accompagnare le due maschere il seguito formato da Carlo Stragiotti, Francesco Nai, Mirco Nai, Silvia Zanolo, Valentina Di Pietro e Sabrina Marcianò.
All’evento ha partecipato anche il Sindaco di Varallo, Pietro Bondetti.
Il presidente del Carnevale di Sabbia, Bruno Stragiotti, ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti, lo staff dell’Albergo Italia di Varallo per l’ospitalità e ha augurato, insieme ai Regnanti, un felice Carnevale 2025, ricco di allegria e condivisione.
Il Carnevale di Sabbia prosegue con la Paniccia d’n Sabia di Domenica 2 marzo e la Cena della lotteria di venerdì 14 marzo, che segnerà la fine del Carnevale sabbiese, rinnovando lo spirito di unione e divertimento che da sempre contraddistingue queste ricorrenze.
Buon Carnevale a tutti!
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Redazione di Vercelli
Is 60, 1-6
Dal libro del profeta Isaia.
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
Sal 71
RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
Ef 3, 2-3. 5-6
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.
Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele””.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: “Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
Il brano isaiano (prima lettura) “brilla” di luce e di speranza, dopo l’esilio e la distruzione, Gerusalemme ritornerà all’antico splendore, uno “splendore” rinnovato, non per la bellezza delle costruzioni, ma per la luce che viene dallo splendore di Dio.
Luce che riflette e fa brillare, luce che parla della presenza di Dio, luce che rischiara dopo la lunga angoscia dell’esilio.
Il libro di Isaia “copre” le vicende dall’ VIII al V secolo a. C.
Vicende di un popolo che alterna infedeltà e riavvicinamenti, esili e liberazioni, andate e ritorni.
Esilio che come “tenebra ricopre la terra, nebbia fitta”, mette alla prova il popolo, “oscura” e pone dubbi nella vita del popolo e dei credenti, ma la luce dirada la nebbia, il ritorno è quello dello splendore, dell’alba dopo la notte.
Isaia con il suo sguardo profetico, invita ad “alzare lo sguardo”, a “guardare oltre” il proprio ristretto recinto. Alzare lo sguardo, per condurre popoli e nazioni al Signore, guidati dalla sua luce. Israele scelto come testimone, della gloria del Signore, che “risplende”, che avvolge, che adombra.
“Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te”.
E le genti saranno “attirate” dalla luce, si raduneranno, verranno, “attirati” dallo splendore, come il sorgere del sole all’aurora, quella luce che rischiara le tenebre e la notte.
“Si dilaterà il suo cuore”: si amplierà, (verbo rāḥaḇ, usato anche in Is 54,2), si “apre” per fare spazio, come quelle porte che saranno spalancate per tutti, per diventare casa per tutti, per fare spazio per tutti.
“Saranno attirate”.
Cammineranno…
Cammineranno, si raduneranno, verranno da lontano…
Sono verbi di movimento, di cammino…
Sono verbi degli “alzàti”, di quelli che seguono la Luce, di quelli che non possono non seguire, non camminare, non radunarsi.
Il popolo in cammino, radunato.
“Alzati”: la luce del Signore, non può lasciare “accasciati”, “seduti”, “sdraiati”, “coricati”, la Luce del Signore chiama, interpella, vuole delle persone “alzate”, in piedi,
E “si dilaterà il cuore”.
Ecco la speranza.
La speranza dopo l’attesa, il “ritorno”, per il futuro di pace, di giustizia, di gloria e di splendore.
Di luce che “accenderà” ogni cosa, che “illuminerà” e “riempirà di senso” le cose e il mondo, il prima, il durante, il dopo.
Ma per “vedere” la luce, occorre alzare lo sguardo, aprire gli occhi, farsi illuminare da quella Luce.
Non siamo luce, ma saremo illuminati da quella Luce: tutti in Tutto.
La Luce della gloria del Signore, che è “sopra di te”.
E san Matteo, unico tra gli evangelisti, verga quella scrittura “luminosa”, “hanno visto sorgere la stella”.
Una tra le tante stelle del cielo, eppure l’unica che ha fatto “incamminare” i saggi magustei, i sapienti conoscitori “del cielo”, degli “scrutatori delle tenebre”, di quegli studiosi attenti, in attesa del “segno”.
E seguono, camminano, scrutano…
Gli occhi al cielo e i piedi in movimento…
Da oriente verso Betlemme… tra nuvole e cielo…
E camminano, camminatori di speranza, camminatori speranzosi, “de-siderosi” di Mistero.
“e quindi uscimmo a riveder le stelle”… (Dante Alighieri, Divina Commedia)
“E quindi, camminarono per vedere la Luce”.
Gli occhi desiderosi di Dio, i passi inquieti della sequela, il viso rivolto all’infinito…
Insieme…
Camminando, alzando gli occhi, scrutando… ma non da soli.
Il rischio dello smarrimento, di una ricerca affannosa e sterile, di uno spaesamento… il rischio della solitudine, del “cielo coperto da nuvole”, del “confondere la stella e seguirne un’altra…”.
I Magi sono il modello della comunità in cammino, in synodia, espressione che può essere tradotta come “una carovana”.
La carovana dei Magi è l’immagine della corresponsabilità di chi cammina senza “lasciarsi soli”, di chi scruta il cielo insieme, di chi sa che “non ci si salva da soli”…
I Magi sono il modello del de-siderio di Dio, del “naso all’insù” per vedere le stelle, per continuare a desiderare, per essere illuminati da quella luce alla quale ci conduce quell’astro, quella luce che “fa ardere il cuore”.
I Magi sono l’immagine degli sguardi e dei cammini, di una Chiesa che deve continuamente “far ardere il cuore” con la Parola e con l’Eucaristia.
Troppo incollati ai “navigatori satellitari” delle facili certezze, non abbiamo più “alzato la testa”, non abbiamo più “allenato” lo sguardo ed il cuore, che siamo stati “fermi” dimenticando che siamo “quelli della strada”, gli annunciatori, i “cercatori” di Dio.
I Magi sono l’esempio di una fede intraprendente, viva e coraggiosa: partono, seguono, cercano, chiedono… ma non “tornano” da Erode … “cambiano strada” per il ritorno…
I Magi sono l’esempio del coraggio delle scelte e del discernimento.
“Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”: il desiderio che attrae, anche a costo di fatica, di tempo, di cammino lento ed impervio, di smarrimenti e ritorni… una meta lontana eppure “raggiungibile”.
Arrivano i Magi, arrivano nel palazzo di Erode e non si fermano, proseguono… la stella ancora guida… non nel potere, non nella ricchezza, non nelle “costruzioni umane”…
Un viaggio di coraggio, di ricerca, di speranza e giungono a Betlemme.
E arrivano nel Katalyma… e lì c’è Dio…
“per adorarlo” in Spirito e Verità dirà Gesù.
E vengono ricolmati da grandissima gioia, come i pastori prima di loro.
I Magi sono i pellegrini della verità, camminatori di una “fede illuminata”: “Videro il Bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono”.
I Magi sono le orme… che conducono a Cristo.
E Cristo è lì, Dio si è “manifestato”, “incarnato”.
“E la luce rifulse” per il popolo che camminava nelle tenebre.
“E la luce rifulse” per ogni uomo e ogni donna che ha ancora il de-siderio di “seguire la stella” che conduce a Cristo, che guida coloro che “cercano Dio a tentoni” (discorso di Paolo all’Aeropago di Atene).
Guidati dai Magi, seguendo i pastori, anche noi, pellegrini di speranza, fermiamoci ad adorare Cristo, lasciamoci adombrare dalla sua Luce, luce che non abbaglia ma che illumina, che non confonde, ma che rischiara, che non brucia ma che fa ardere il cuore.
Fermiamoci in adorazione di quel Cristo, speranza di salvezza, certezza di futuro.
E la stella guida verso la luce.
La stella non è la luce, ma guida alla Luce, quella che illumina ogni uomo, e il mondo
Paolo dice, agli Efesini, che questo mistero, che è Gesù, è ora definitivamente «rivelato» e «manifestato». (seconda lettura).
Il Mistero rivelato in Cristo.
Mistero che per opera dello Spirito Santo, continua a essere rivelato e noi ne siamo annunciatori.
E come i Magi sono stati “chiamati” ad alzare gli occhi e seguire la stella, non dimentichiamo sulle parole di san Paolo “che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo”.
Condividiamo l’ eredità: la salvezza, formiamo un solo corpo la Chiesa e ci nutriamo della Parola e del Pane.
E Dio promette e mantiene.














