Mese: Gennaio 2025
Sabato 18 gennaio 2025 alle ore 10:15, presso la Sala Polifunzionale dell’Istituto Sacro Cuore – Corso Italia, Angolo via Gifflenga 5 -, si terrà l’incontro con Stefano Bonaccini, Europarlamentare, già Presidente della Regione Emilia Romagna e Presidente del Partito Democratico sul tema “Le politiche europee sul territorio”.
L’evento rientra nell’ambito di un programma di iniziative e incontri che il PD intende portare avanti sul territorio con lo scopo di creare momenti di condivisione e confronto su varie tematiche.
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Redazione di Vercelli
Nei giorni scorsi Confagricoltura Vercelli e Biella ha partecipato alla presentazione del nuovo Piano di contenimento numerico della specie cinghiale da parte della Provincia di Biella, riferito agli anni 2025-2029.
La riunione, a cui ha preso parte il presidente dell’ente provinciale Emanuele Ramella Pralungo, è stata anche occasione per parlare di tutti gli obiettivi da perseguire per il contenimento della Peste suina africana; a tal proposito la Provincia di Biella è stata al momento l’unica ad ottenere, da parte del Commissario straordinario alla peste suina africana (PSA) Giovanni Filippini, la riapertura della caccia fino a fine mese per il contenimento del cinghiale nella Zona 1.
Confagricoltura esprime un plauso all’amministrazione provinciale biellese, e in particolare al servizio Caccia e pesca e all’area Tutela e valorizzazione ambientale, per questo risultato.
La Provincia di Biella, dal canto suo, ha anche annunciato l’apertura a Mottalciata di un centro per la raccolta delle carcasse dei cinghiali abbattuti; si spera che questo possa aiutare l’attività dei cacciatori nel contenimento degli ungulati, che rimane un’emergenza da affrontare.
Dall’analisi dei dati ottenuti dal precedente piano di contenimento, si evince che sono aumentati esponenzialmente gli abbattimenti mirati di capi: nel 2020 erano stati 176, nel 2024 sono aumentati a 572.
Invece gli abbattimenti tramite attività venatoria sono rimasti pressoché costanti: 1200 nel 2020, 1300 nel 2024. Ma al contempo sono aumentati i danni, quantificabili in 680.000 euro nel 2023.
“Molto è ancora da fare – dichiara il vice direttore di Confagricoltura Vercelli e Biella, Simone Silvestri -, in ogni caso cogliamo con soddisfazione quanto fatto finora, considerando le difficoltà nell’invertire la tendenza su questo genere di attività di contenimento. Per affrontare al meglio l’emergenza, abbiamo richiesto l’istituzione di un numero verde di pronto intervento, a cui gli agricoltori sotto attacco possono rivolgersi anche nel fine settimana per richiedere un’azione mirata da parte delle vigilanze venatorie”.
A margine della riunione, Confagricoltura Vercelli e Biella ha anche richiesto la riapertura del piano di contenimento della cornacchia grigia; nel 2024, soprattutto nelle semine tardive, questa specie ha causato moltissimi danni alle aziende associate.
L’assenza di tale piano non permette alcuna azione di contenimento, né l’ottenimento di eventuali rimborsi.
Dal canto suo, il settore Caccia e pesca della Provincia di Biella ha accettato la proposta, e ha confermato ai nostri responsabili che nei prossimi giorni verrà accolta tale richiesta.
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Redazione di Vercelli
on line il nuovo portale web dinamico e user-friendly
che sostituisce la precedente versione finora in uso.
È stato progettato e rielaborato per rispondere alle specifiche esigenze degli utenti italiani e stranieri che si interessano ai temi legati alla Sindone, preziosa testimonianza conservata a Torino.
Da molti anni il CISS è presente sul web e sulle principali piattaforme social digitali per offrire un servizio qualificato ed un interlocutore affidabile e serio a quanti si avvicinano alla Sindone per i più svariati motivi. Il portale web, aperto al mondo, occupa un posto particolare al fine di permettere al CISS di coordinare e promuovere a livello nazionale ed internazionale studi e attività divulgative relative alla Sindone, assicurandone il collegamento con la Custodia (Cardinale Arcivescovo di Torino) e la Proprietà (Santa Sede).
L’utenza è ampia e le statistiche degli ultimi anni confermano l’importanza di offrire uno strumento aggiornato. Basti pensare che le visite medie annuali al portale del CISS superano le 400.000 unità e ogni numero della Rivista digitale “Sindon” (leggibile e scaricabile gratuitamente dal portale) ha una media di oltre 2.000 download.
La nuova versione del sito web si adatta a tutti i terminali, dagli smartphone fino a schermi HD. Offre ai visitatori un’esperienza di navigazione ideale, con un approccio interattivo, oltre all’integrazione di contenuti multimediali. Il design ergonomico rende più facile la ricerca delle informazioni direttamente da una chiara ed organizzata home page. I menu a discesa danno una visione generale dell’offerta permettendo ai visitatori di andare direttamente alle informazioni ricercate senza perdere tempo.
Quello che si inaugura è un quindi sito web più fruibile che meglio risponde alle richieste degli utenti web per una maggior mobilità e reattività. Fin dalla homepage, è possibile avere una panoramica generale: la Sindone in primo piano e le due componenti fondamentali che fanno da motore ad ogni attività, ovvero il Centro Studi e il Museo.
Il nuovo sito web è stato progettato e realizzato dal dott. Daniele Druetto con il contributo degli studiosi del Centro.
Tutti i contenuti sono fruibili attualmente in quattro lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo.
Per la consulenza nelle traduzioni si ringraziano il dott. Paolo Di Lazzaro (ENEA), il dott. Alfonso Sánchez Hermosilla (CES) e il dott. Laurent Touchagues (CIELT).
Le sezioni più innovative del portale sono quelle relative al tour virtuale del Museo, frutto del lavoro congiunto del prof. Nello Balossino, Direttore Scientifico del Museo e dell’ing. Sergio Rabellino, Tecnico di ricerca dell’Università di Torino. Altra novità è la possibilità di consultare mappe interattive che presentano la diffusione su territorio regionale, nazionale e internazionale del ricco patrimonio storico-artistico legato alla Sindone, frutto del progetto di censimento condotto dal CISS tuttora in corso.
Sul portale attivo all’indirizzo https://concorsi.gdf.gov.it, in data 23 dicembre 2024, è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 12 tenenti in servizio permanente effettivo del “ruolo tecnico logistico-amministrativo” del Corpo della Guardia di Finanza. Tali posti sono ripartiti tra le seguenti specialità:
n. 4 (quattro) per amministrazione;
n. 4 (quattro) per telematica;
n. 2 (due) per infrastrutture (in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione connessa al titolo di studio richiesto);
n. 2 (due) per sanità (iscritti all’albo dei medici-chirurghi).
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del 1° dicembre 2024, non abbiano superato il giorno di compimento del trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data non antecedente al 1° dicembre 1992), e siano in possesso di una laurea specialistica o di una laurea magistrale o titolo equipollente, in discipline attinenti alla specialità per la quale concorrono.
La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 22 gennaio 2025, deve essere compilata esclusivamente in via telematica mediante la procedura guidata disponibile sul portale concorsi on line all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it” – dove è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio – seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.
I concorrenti, ai fini della presentazione della domanda di partecipazione al concorso, devono munirsi di uno degli strumenti di autenticazione quali il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o, altresì, il Sistema di identificazione digitale “Entra con CIE” con l’impiego della carta d’identità elettronica (CIE) rilasciata dal Comune di residenza.
Ulteriori informazioni sul concorso e i relativi esiti potranno essere reperiti sul portale attivo all’indirizzo https://concorsi.gdf.gov.it e tramite l’APP Mobile “GdF Concorsi” disponibile sui servizi di distribuzione digitale Google Play e App Store oppure scansionando con il proprio dispositivo mobile il QR code presente sul citato portale. pagina
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Redazione di Vercelli
Le dichiarazioni rilasciate ieri, lunedì 13 gennaio dal Presidente della Provincia Davide Gilardino dopo l’incontro: “Oggi, grazie al consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, ho avuto il piacere di conoscere il nuovo Direttore generale dell’Asl di Vercelli e fargli incontrare tutte le realtà socio-assistenziali della nostra provincia e il Sindaco di Borgosesia, comune dove abbiamo uno dei due presidi sanitari provinciali. Domani mattina invece incontreremo il Sindaco di Vercelli. È davvero importante portare a conoscenza del Direttore tutte le istanze del territorio per aiutare, quanto possibile, nel difficile compito che lo aspetta”.
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Redazione di Vercelli
Il 10 gennaio 2001, a Vercelli, moriva Don Mauro Stragiotti.
Era stato parroco di Gattinara dal 1994 al 1998: incarico che dovette lasciare a causa della grave malattia che lo condusse a prematura morte.
Don Mauro, oltre ad essere un autentico Pastore per la Comunità che gli era stata affidata, con la sua chitarra, insieme al gruppo dei “Menestrelli”, intonava canzoni per allietare gli ospiti della Casa di Riposo, o durante i momenti comunitari, creando un’immediata empatia.
Mauro era nato nel 1946, viveva con la famiglia a Vintebbio, dove gli è stata dedicata una piazza.
Dal primitivo desiderio di diventare medico, specializzandosi in psichiatria, passò all’idea di diventare pastore di anime, entrando in seminario.
Nel 1973 fu ordinato sacerdote nella chiesa di Vintebbio e nel 1975 si laureò in filosofia.
Tra il 1974 e il 1980 fu viceparroco nella parrocchia di Santa Maria Maddalena a Vercelli e collaborò con la comunità di Don Luigi Longhi.
Dal 1978 al 1994 fu cappellano al carcere di Vercelli e cappellano alla chiesa di San Lorenzo, dove iniziò l’Opera Diocesana “Casa di San Lorenzo” per l’accoglienza degli ex carcerati.
Fu animatore degli Alcolisti Anonimi e dell’Avuls, direttore di Radio City, la radio Diocesana.
Dal 1987 al 1996 è stato Direttore della Caritas Diocesana.
Il suo percorso di vita è stato tale da lasciare tracce indelebili in chi lo conobbe e lo ricorda.
Intelligenza, umanità, generosità e solarità lo caratterizzavano: come dimostrano le numerose testimonianze raccolte nel volume: “Una vita fatta dono: Don Mauro Stragiotti”, pubblicato immediatamente dopo la sua morte.
Venticinque anni dopo il Diacono Don Pier Luciano Garrone ha pensato di ricordarne la figura e i carismi a Serravalle, il suo paese d’origine, con una Messa celebrata il 10 gennaio nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e San Nicolao e con un libro che racchiude una “parabola dei nostri giorni”: “Una strana storia” scritto con Ettore Mazzone, che sarà presentato venerdì 17 gennaio, alle ore 21 presso la sede del Gruppo Alpini in Via Bellaria.
Il Capo Gruppo Roberto Pozzato fu compagno di scuola di Don Mauro.
Questo racconto esemplare è una “parabola”, cioè quello che presso gli scrittori cristiani, rappresentava la narrazione di un fatto con il quale si vuole illustrare un insegnamento morale, ma in questo caso è calata nei “nostri giorni”, in una quotidianità condivisa e vissuta.
Questa parabola che inizia sul fiume è come un sasso gettato nell’acqua: prima di affondare crea cerchi concentrici sempre più ampi.
Piera Mazzone, che fu amica di Don Mauro, ed è l’autrice dei pensieri introduttivi del volume ne parlerà con gli autori e con l’illustratrice, la serravallese Anna Marinoni.
La serata sarà a ingresso libero.
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Redazione di Vercelli
Terzo posto per Simone Mencarelli nella tappa di Berlino del Circuito Europeo Under 23, risultando contemporaneamente il migliore in gara tra i partecipanti della sua categoria.
L’atleta piemontese, tesserato per le Fiamme Oro e la Ginnastica Victoria, è stato sconfitto solo in semifinale dall’olandese Tulen, poi vincitore della gara, col punteggio di 15-9.
Davanti a lui, dunque, sono arrivati solo atleti che hanno superato il limite dei 23 anni ma che sono comunque ammessi a partecipare alle gare del circuito come fuori quota.
Mencarelli aveva superato agli ottavi Dario Remondini per 15-9, prima di assicurarsi un posto sul podio grazie al 15-4 rifilato al tedesco Buelau nei quarti di finale.
Quinto posto nella stessa gara per un altro portacolori della Ginnastica Victoria, il carabiniere Matteo Galassi, sconfitto soltanto ai quarti di finale dallo svizzero Favre.
Per lo staff tecnico del CT della spada Dario Chiadò, a Berlino era presente anche un altro tecnico piemontese, Massimo Zenga dell’Associazione Scherma Pro Vercelli.
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Redazione di Vercelli
L’Italia è un paese di grande storia e cultura, ma anche di una fiorente industria del gioco d’azzardo.
Tra le forme di gioco più popolari ci sono le slot machine, che si trovano in bar, caffè e sale giochi in tutto il paese.
Il funzionamento e l’utilizzo di queste macchine sono regolati da norme che giocatori e operatori devono conoscere.
Il quadro normativo
Il settore del gioco d’azzardo in Italia è regolato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), l’autorità nazionale che supervisiona il settore.
Le slot, chiamate localmente “new slot machines”, sono soggette a regole specifiche volte a garantire equità, prevenire il riciclaggio di denaro e proteggere le persone vulnerabili dai rischi legati al gioco d’azzardo.
Cosa rende legali le slot in Italia?
Una slot machine è legale in Italia se rispetta determinati requisiti. Gli operatori devono garantire che ogni macchina sia collegata al sistema centrale dell’ADM, che monitora il gioco in tempo reale. Questo collegamento assicura trasparenza, poiché l’autorità può tracciare i ricavi e verificare le percentuali di vincita (di solito pari al 75% delle puntate totali).
Dal punto di vista del giocatore, conoscere questo sistema può essere rassicurante: le Autorità monitorano le slot, quindi sono improbabili frodi o manomissioni.
Tuttavia, c’è un problema: con così tante macchine sparse per il paese, far rispettare le regole può sembrare difficile, come gestire una piazza affollata nell’ora di punta.
Licenze e luoghi: chi può ospitare slot?
Non tutti i locali in Italia possono installare una slot machine e iniziare a guadagnare. Le attività devono ottenere le licenze necessarie, un processo lungo e complesso. I bar, ad esempio, possono ospitare slot, ma devono rispettare regole rigide, come un numero massimo di macchine per location e il divieto di posizionarle vicino a scuole o luoghi di culto.
Immagina di sorseggiare un espresso in un accogliente caffè di Milano, con una slot machine in un angolo.
Potresti chiederti perché le slot sono permesse in un posto così.
Questo mix di regolamentazione e disponibilità è il modo tutto italiano di approcciarsi al gioco d’azzardo.
Per gli operatori, le leggi fiscali sono fondamentali.
La Legislazione italiana applica tasse elevate sui ricavi delle slot, un sistema che bilancia i benefici economici del gioco con la responsabilità sociale.
Queste tasse vanno ai fondi pubblici, ma i critici sostengono che aumentano i costi per gli operatori, rendendo meno attraente il rispetto delle norme.
Curiosamente, il dibattito sulle tasse nel gioco d’azzardo in Italia richiama il più ampio dibattito sociale sui settori considerati “vizi”.
Le tasse più alte dovrebbero scoraggiare il gioco o spingono gli operatori verso mercati illegali?
Questa è una questione aperta, soprattutto mentre il governo aggiusta le aliquote per raggiungere i propri obiettivi economici.
Tutela dei giocatori: trovare il giusto equilibrio
L’Italia prende molto seriamente la protezione dei giocatori, concentrandosi su misure per prevenire la dipendenza dal gioco e promuovere un gioco responsabile.
Ad esempio, tutte le slot legali devono esporre un avviso visibile sui rischi del gioco e offrire ai giocatori opzioni per impostare limiti di tempo o di spesa.
Queste misure mirano a favorire un rapporto più sano con il gioco, specialmente in un paese dove il gioco d’azzardo fa parte della cultura.
Tuttavia, le sfide restano. Nonostante queste protezioni, la dipendenza dal gioco esiste ancora.
Non è raro sentire storie di persone che lottano per resistere alla tentazione delle macchine luccicanti e delle loro melodie accattivanti. (Dopotutto, chi non ha mai sognato un jackpot che cambia la vita?)
La chiave è trovare un equilibrio tra libertà personale e supervisione normativa, un equilibrio che l’Italia sta ancora cercando.
Guardando avanti: il futuro delle slot in Italia
Il futuro delle slot in Italia è influenzato dalla tecnologia e dai cambiamenti sociali. Le slot online stanno diventando sempre più popolari, sollevando interrogativi su come le slot tradizionali possano competere. Inoltre, il dibattito sull’impatto sociale del gioco d’azzardo potrebbe portare a nuove riforme.
Se sei un operatore, resta aggiornato sulle novità legislative.
Se sei un giocatore, conoscere i tuoi diritti e le tue responsabilità renderà la tua esperienza di gioco più piacevole.
Pensala come un mercato italiano affollato: sapere dove guardare e come comportarti farà la differenza.
In conclusione
Capire le slot in Italia significa immergersi in un mix di leggi, abitudini culturali e questioni pratiche.
Che una persone sia un giocatore che gioca per divertimento o un operatore che gestisce macchine, consapevolezza e conformità sono essenziali. L’approccio italiano, un mix di accessibilità e regolamentazione, riflette la filosofia generale del paese: divertiti, ma rispetta i limiti.
Quindi, la prossima volta che vedi una slot machine in Italia, prenditi un momento per valutare il sistema che c’è dietro.
Dal controllo pubblico alle protezioni per i giocatori, ogni nota fa parte di una sinfonia ben orchestrata.
Sabato 25 gennaio alle ore 21,00 nella Basilica di S. Andrea proseguono le serate di Un canto nella notte sul tema: Imparare a vivere…con Teresa di Lisieux.
Gli incontri, proposti dalla Fraternità della Trasfigurazione, riprendono nel nuovo anno con il consueto appuntamento nell’ultimo sabato di ogni mese.
Musiche, canto, immagini e testi guideranno la riflessione per continuare insieme il nostro cammino di meditazione e preghiera, lasciandoci guidare dall’esperienza di Santa Teresa, così forte, coraggiosa e colma di speranza.
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Redazione di Vercelli














