VercelliOggi
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Posted in Cronaca

La priorità deve essere quella di istituire più presto un tavolo permanente regionale per condividere le problematiche e le azioni necessarie da mettere in campo. I casi accertati di Peste Suina Africana rappresentano un forte pericolo per il comparto suinicolo e stanno generando una fase estremamente delicata in cui è necessario dare le giuste comunicazioni, in maniera puntuale ed immediata, alle imprese”. Questo il pensiero del Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e del Direttore Francesca Toscani dopo l’invio della richiesta formale in Regione da parte di Coldiretti Piemonte vista l’emergenza in atto.

Coldiretti continua intanto a lavorare a tutela della filiera suinicola piemontese e dei territori. Prosegue, infatti, il confronto con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, con l’Università di Torino e con il consorzio di ricerca Enetwild – finanziato dall’EFSA – Quest’ultimo ha sviluppato un’app (iMammalia), già in uso con successo in Serbia ed oggi in Montenegro, con cui si possono segnalare animali vivi e carcasse.

Solo questo, però, non basta – proseguono Dellarole e Toscani –. Alcune azioni vanno attivate subito, in modo omogeneo in tutte le province, negli ATC  e nei CA: la situazione deve essere il più possibile sotto controllo anche se, come abbiamo più volte ribadito siamo ormai prossimi al collasso visto il proliferare incontrollato della fauna selvatica e i casi di Peste Suina accertati lo dimostrano fattivamente. La sperimentazione sulla caccia di selezione con l’uso dei cani, inoltre, va bloccata immediatamente. Non solo è inutile, ma anche dannosa, poiché, per prevenire il diffondersi della Peste Suina Africana (PSA), è fondamentale ridurre al minimo lo spostamento degli animali”.

Le azioni da compiere per cercare di arginare la situazione, però, come confermano Presidente e Direttore, sono diverse: “È urgente potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie notturne, anche nei parchi, attraverso i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia – rimarcano –. Di altrettanta importanza è la possibilità di riconoscere a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare, anche nelle aree parco, gabbie per la cattura degli animali. È infine indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti: serve tutelare la salute pubblica e creare le condizioni che garantiscano continuità agli allevamenti domestici presenti a livello territoriale, sanzionando pesantemente chi lo evadesse”.

Queste sono le proposte che sono state sottoposte alla Regione – concludono Dellarole e Toscani –. Abbiamo aspettato fin troppo e ora non c’è più tempo da perdere: la problematica deve essere arginata ora”.

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Inizia contro il Saluzzo il nuovo anno in campo del Borgosesia.

Il match, valevole come recupero della quindicesima giornata, si disputerà al Comunale martedì 18 gennaio con calcio di inizio alle ore 14:30.

Sarà così l’occasione per tornare in campo e riprendere con il campionato.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

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Posted in Società e Costume

Prima donna, in provincia di Vercelli, ad assumere la responsabilità di una “Compagnia” (l’unità territoriale che, nell’organizzazione dell’Arma è subordinata solo al Comando Provinciale e coordina più “Stazioni”) dei Carabinieri, il Capitano Annalisa Menga ha mostrato di prendere immediatamente sul serio l’incarico certo onorifico, non meno che gravato di incombenti impegnativi.

Così come, qualche giorno fa, si era dato conto dell’operatività della Compagnia di Vercelli, oggi alla Caserma di Via Salvatore Vinci, sede del Comando Provinciale, nel corso di una partecipata ed attenta conferenza stampa, l’Ufficiale che coordina la Benemerita in Valsesia, condivide con l’opinione pubblica tante informazioni che dicono di un monitoraggio attento del territorio, di un’attività di “prossimità”, soprattutto nei confronti dei soggetti deboli (si leggeranno poco oltre i casi di prevenzione e repressione delle violenze di genere e domestiche) e, ultimo ma non certo per importanza, di un lavoro investigativo veramente molto brillante e scrupoloso, che ha permesso di assicurare alla Giustizia malviventi incalliti.

***

Ci piace partire proprio da qui, dalle indagini che hanno posto fine alla megatruffa ai danni di decine di famiglie valsesiane, ma non solo, perpetrata in quel di Gattinara.

Come i nostri Lettori ricorderanno, un brutto giorno di qualche mese fa, molti cittadini gattinaresi e della Valsessera si rendono conto di avere male riposto la propria fiducia nella ditta A tutto pellet”, con sede “legale” (modi di dire, se è permesso celiare) in Lombardia, ma sede “operativa” proprio nella città del vino.

Due anni per preparare il colpo.

Nel corso del primo, i truffatori forniscono effettivamente pallet a prezzi stracciati.

Così la voce si sparge ed il secondo anno, sia i vecchi clienti, sia quelli nuovi, non battono ciglio e pagano in anticipo la fornitura per tutto l’Inverno di materiale combustibile.

Stessa, ma speculare sorte tocca al fornitore dei pallet, un Operatore dell’Est Europeo, che il primo anno viene pagato ed il secondo, invece, resta a bocca asciutta, dopo avere consegnato vari carichi di legna e pallet.

Con varie scuse, il personale “eterodiretto” da Milano, che opera a Gattinara, dapprima ritarda la consegna, poi si dilegua del tutto, lasciando la sede gattinarese svuotata di ogni cosa, salvo un paio di vecchie scrivanie, come ricordo.

Mettere le mani sui mariuoli non sembrava davvero facile.

Il Capitano Menga con i suoi Carabinieri ce l’ha fatta.

La parola, ora, alla Magistratura.

La relazione che riportiamo di seguito dice molto altro ancora e certamente mette basi molto concrete per permettere di guardare con fiducia alle possibilità che sia raggiunto il duplice, impegnativo obbiettivo dell’Arma in Valsesia: aumentare la sicurezza reale e “percepita” dai cittadini, e diffondere una vera e propria cultura della sicurezza “partecipata”.

Cioè fondata sulla collaborazione e sul dialogo tra Carabinieri e cittadini.

Ma ecco i risultati operativi del 2021 che si è appena concluso, per quella parte della provincia che va, come si dice, da Gattinara “in su”.

***

La Compagnia Carabinieri di Borgosesia, nel corso del 2021, con il personale del Norm  e delle Stazioni dipendenti dislocate sul territorio, ha condotto diverse attività di prossimità a favore della popolazione e di contrasto alla delittuosità.

A tal riguardo si ritiene opportuno citare le più rilevanti.

Il territorio della Compagnia di Borgosesia, a differenza di quello della Compagnia di Vercelli, è caratterizzato dalla presenza di diversi luoghi di villeggiatura, che vengono raggiunti sia in estate che d’inverno da migliaia di persone che provengono da diverse province del Nord Italia.

A tal proposito, con la recente apertura della stagione invernale e contestualmente quella degli impianti sciistici, sono stati da subito impiegati i Carabinieri specializzati nel soccorso piste, nonchè al rispetto delle recenti regole introdotte dal “codice della montagna” (assicurazione, casco e no-alcool).

Tale servizio consente, non solo di poter assistere chiunque versi in condizioni di difficoltà in ambiente innevato ma, nella cornice attuale, anche di far mantenere le condizioni necessarie per l’ accesso agli impianti secondo le disposizioni vigenti per il contenimento del contagio.

la strategia operativa adottata è stata quella di aumentare nella popolazione locale la “sicurezza percepita”, attraverso una maggiore proiezione esterna anche a tutela delle fasce deboli, cercando altresì di coinvolgere il cittadino per sviluppare una maggiore “sicurezza partecipata”, facendogli adottare semplici ma efficaci norme di autotutela e chiedendo più collaborazione verso le Forze dell’Ordine.

I Comandanti di Stazione, in diverse circostanze, hanno sensibilizzato i cittadini fornendo consigli finalizzati ad evitare le truffe in danno di persone anziane od a preservare la proprietà.

La presenza di maggiori pattuglie che hanno stazionato soprattutto nei luoghi di maggior ritrovo di anziani (ad esempio, davanti agli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni, davanti ai supermercati o nei pressi dei circoli e nei luoghi di villeggiatura) ha permesso di contenere il fenomeno delle truffe.

A contrasto della pandemia da Covid-19, anche nelle zone più caratterizzate dalla presenza di locali e discoteche, impiegando spesso pattuglie a piedi, sono stati effettuati numerosi controlli per il rispetto della normativa, verificando che gli avventori indossassero correttamente i dispositivi di protezione individuale e mantenessero le previste distanze di sicurezza.

Tale scelta strategica ha portato ad un cospicuo incremento dei risultati operativi che si evidenziano nel complesso con i seguenti totali:

  1. persone deferite (denunciate, ndr) in stato di libertà: 498 (+ 25 %rispetto al 2020)
  2. persone tratte in arresto: 36 (+ 39 %rispetto al 2020)
  3. persone sottoposte a controllo: 19.469 (+ 7 %rispetto al 2020)
  4. veicoli sottoposti a controllo: 17.928 (+16 % rispetto al 2020)

Il totale dei delitti scoperti ammonta al 37,77 % contro un 34,5 % dell’ anno precedente.

Oltre ai reati predatori (furti in abitazione ed ai danni delle cd. fasce deboli) il reato maggiormente perseguito è stato quello legato al cosiddetto “codice rosso”.

Nel corso del 2021 si sono registrati complessivamente 42 casi di maltrattamenti in famiglia il cui perseguimento ha portato al deferimento (denuncia) in stato di libertà di 35 soggetti ed all’arresto di 7 persone.

Nello specifico settore, si ricorda che l’Arma dei Carabinieri ha aderito alla Rav (rete antiviolenza) per la gestione delle vittime di violenza di genere (di cui fanno parte anche le altre Forze dell’Ordine, Prefettura, Autorità Giudiziaria, Servizi Sociali ed Associazioni di Volontariato) ed ha potuto contare su personale addestrato a raccogliere le denunce delle vittime.

A tal riguardo si ritiene opportuno sottolineare gli ulteriori provvedimenti adottati a carico dei responsabili di tali reati:

  1. allontanamenti dalla casa familiare: 3
  2. divieti di avvicinamento: 7
  3. provvedimento d’urgenza ex art 403 cc: 3 .

Donne e bambini vittime di violenza vengono accolti all’ interno della Caserma dei Carabinieri di Borgosesia ove è stata allestita una “stanza tutta per se’”, locale realizzato in collaborazione con Soroptimist Club Valsesia.

Tale spazio è stato ideato nell’ ottica della creazione di un ambiente dai colori e dagli arredi neutri e privi di stemmi o di austerita’ militare.

In questa cornice vengono effettuate audizioni protette dove specialisti e personale specializzato dell’ Arma dei Carabinieri ascoltano le vittime di maltrattamenti.

L’aumentata attività di prevenzione si è positivamente riverberata sul contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e delle truffe telematiche – grazie anche all’attività informativa derivante dalla prossimità al cittadino – emergono infatti i seguenti risultati operativi:

  1. 29 persone deferite (denunciate) in stato di libertà nella specifica materia e 13 persone tratte in arresto (+10 % rispetto al 2020);
  2. truffe online commesse: 150 totali di cui 139 con autori noti e deferiti in stato di liberta’ (+ 20 % rispetto al 2020);

Controlli in ambiente innevato:

  1. persone controllate: 432
  2. green pass controllati: 280
  3. contravvenzioni covid: 4
  4. contravvenzioni per inosservanza regionale in materia di sci: 13

Tra le principali operazioni di servizio si ricordano:

  • Operazione «Giro d’Italia»

Nella cornice sportiva della 19sima tappa del Giro d’ Italia, i Carabinieri della Stazione di Scopa Sesia e di Alagna Valsesia individuavano, tra gli spettatori presenti alla manifestazione, i responsabili di due furti in abitazione occorsi nei giorni precedenti traendoli in arresto.

I Militari operanti, ricordando i volti a seguito dell’ analisi dei sistemi di videosorveglianza, intraprendevano l’inseguimento dei malfattori, i quali tentavano di dileguarsi nell’ adiacente area boschiva.

Vani i tentativi di fuga dei due, i quali poco prima, non fermandosi all’ alt imposto dalla pattuglia, investivano il Maresciallo Comandante della Stazione dei Carabinieri del posto.

  • Operazione “finti Carabinieri”

i Militari dell’aliquota operativa del Norm hanno condotto un’attività volta all’individuazione dei componenti un sodalizio criminale dedito alle truffe ai danni di anziani, che ha permesso di risalire all’identità di due soggetti, autori di cinque truffe in concorso con la tecnica del finto operaio comunale e finto arabiniere, nonché di numerose altri delitti della stessa specie commessi nelle giurisdizioni limitrofe.

L’attività d’indagine si è conclusa con il deferimento in stato di libertà dei due indagati e richieste di emissione di ordinanze di custodia     cautelare in carcere, accolte dal Gip del Tribunale di Novara.

  • Operazione “pellet”

I Carabinieri della Stazione di Gattinara hanno condotto un’ attività, a seguito di 96 truffe perpetrate ai danni di famiglie della zona, avvenute per mano di due malfattori che, dopo aver riscosso la somma corrispondente all’ordine effettuato, non recapitavano il quantitativo di pellet ordinato, rendendosi irreperibili.

Gli ordini avvenivano telefonicamente e la somma veniva devoluta in contanti o tramite ricarica di una carta prepagata. Complessivamente il danno e’ quantificabile in 90.000 euro.

I due truffatori sono stati identificati e deferiti (denunciati) per il reato di truffa in concorso.

Cap. Annalisa Menga

Posted in Cronaca

E’ ormai evidente la necessità di modificare nuovamente la legge regionale sul gioco d’azzardo alla luce dell’interpretazione data dall’Agenzia Dogane e Monopoli che permetterebbe l’installazione delle slot nei bar del Piemonte.  

E’ l’ennesima dimostrazione di come questa nuova legge, voluta dal centrodestra contro il parere di associazioni e amministratori locali, produca non solo gravi danni al tessuto sociale con il via libera al far west delle macchinette, ma determini anche dubbi interpretativi non di poco conto. 

Arrivati a questo punto pensiamo sia quantomeno opportuno mettere mano nuovamente alla legge, in modo da escludere le slot almeno nei bar del Piemonte. Questo non basterà di certo ad arginare gli effetti devastanti della legge voluta dal centrodestra che ha smantellato la precedente normativa del 2016 (approvata con importanti proposte del Movimento 5 Stelle), ma almeno contribuirà a fare chiarezza ed evitare al rientro del gioco d’azzardo nei bar della nostra regione. 

Sean Sacco, Capogruppo regionale M5S Piemonte

Sarah Disabato, Consigliere regionale M5S Piemonte

Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte

Redazione di Vercelli

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Posted in Salute & Persona

La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli nasce come ente autonomo il 27 dicembre 1991 in seguito all’attuazione del progetto di ristrutturazione, deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio ed approvato con D.M. n. 436270 del 23/12/1991, indirizzato all’attuazione della Legge Amato-Carli.

Il progetto era finalizzato alla separazione della tradizionale attività istituzionale ed erogativa dall’attività prettamente bancaria, posta in capo alla Società per Azioni Cassa di Risparmio di Vercelli e successivamente confluita, nel 1994, insieme alla Cassa di Risparmio di Biella, in Biverbanca Spa.

Conviene però fare un notevole salto all’indietro per meglio inquadrare le radici di un’Istituzione capace di ritagliarsi, poco alla volta, un ruolo centrale nella vita del territorio vercellese e valsesiano.

L’attuale Fondazione, infatti, rappresenta la continuazione ideale della Cassa di Risparmio di Vercelli, istituita per iniziativa di benemeriti soci fondatori, con il concorso del Municipio e del Monte di Pietà di Vercelli e riconosciuta in ente morale autonomo con R.D. 19/8/1851.

L’iniziativa di istituire l’ente era stata presa poco prima dal Comune di Vercelli il quale, nel corso dell’anno 1850, nominava una speciale commissione incaricata di provvedere alla stesura del relativo progetto contenente tutte le disposizioni relative alla istituzione e amministrazione di una Cassa di Risparmio, la cui fondazione doveva avvenire attraverso una società di azionisti, con il concorso del Municipio e della Amministrazione del Monte di Pietà.

Come si può vedere, dunque, l’origine dei fondatori fu di natura giuridica mista, essendo gli stessi rappresentati sia da privati cittadini sia da enti e istituzioni pubbliche. In ogni caso, entro il mese di luglio 1852 fu già possibile convocare i soci sottoscrittori in assemblea generale per procedere alla nomina del Consiglio Direttivo, responsabile del quale venne all’unanimità designato il Canonico Giovanni Lampugnani che divenne così il primo Presidente-Direttore della Cassa di Risparmio di Vercelli.

Furono i locali del Monte di Pietà di Vercelli ad ospitare la prima sede dell’Istituto denominato ‘Cassa di Risparmio della Città e della Provincia di Vercelli’ che aprì i battenti il 26 dicembre 1852; il fatto che gli stessi locali (ora in via Monte di Pietà) ospitino oggi la sede della Fondazione non è altro che la diretta testimonianza di una puntuale continuità storica dalle origini ai giorni nostri.

Dal 27 dicembre 1991, dunque, sono passati trent’anni durante i quali Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli è cresciuta i modo esponenziale, perfezionando la sua missione sull’intera provincia e sostenendo centinaia di iniziative e progetti spesso di grande valenza sociale.

Tre decenni durante i quali l’Ente di via Monte di Pietà ha elargito circa 57 milioni di Euro al territorio: un dato che riassume e conferma l’importanza di Fondazione e delle sue finalità. Stiamo parlando, allora come oggi, di interventi a favore di tutti coloro che costruiscono, progettano e innovano per gli altri, pensando alle persone reali, al contrasto delle diseguaglianze, a migliorare cultura e servizi perché, tutti insieme, si possa crescere e migliorare.

Linee guida che ancora oggi, sotto la gestione dell’attuale Presidente di Fondazione, Avv. Aldo Casalini, orientano le scelte del Consiglio di Amministrazione e dell’Organo di indirizzo.

FONDAZIONE IN CIFRE

Sarebbe lungo elencare nel dettaglio trent’anni di attività erogativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli. Un sostengo al territorio senza soluzione di continuità, ovviamente diviso per settori, che ha contribuito alla nascita e al mantenimento di progetti a più livelli e di diversa portata, sempre al servizio della comunità.

Totale Erogazioni 1991 / 2021: 57 milioni di Euro

Attuale patrimonio di Fondazione: 118 milioni di Euro.

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

A Cavaglià la Louisiana della Befana 

Al Golf Cavaglià dopo il periodo festivo, dove il club è comunque sempre rimasto aperto ed operativo, sono già ripartite le gare.

Il 6 gennaio si è disputata la Louisiana della Befana (18 buche Stableford a coppie) che ha visto al via oltre 50 partecipanti e “portato” le calze per i migliori. Nel lordo al 1° posto Simone Bucino ed Elena Rossi con 39 punti. Nel netto successo di Franco Arena/Alberto Garziero con 45 seguiti da Paolo Manzo/Francesco Botto Poala con 45 e Diego Paltini/Patrizio Ubezio con 44.

Sabato 15 gennaio si disputerà la tappa del circuito nazionale GreenPass Card Trophy (18 buche, Stableford, 3 categorie – Iscrizioni: soci 20€, esterni 70€, soci Green Pass 55€).

Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it.

Redazione di Vercelli

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I Vigili del Fuoco di Varallo, sono intervenuti oggi, mercoledì 12 gennaio intorno alle ore 10:15, a Vintebbio per un incidente stradale che ha visto coinvolti un autotreno e un’autovettura.

Illeso l’autista del mezzo pesante mentre la conducente dell’autovettura è stata trasportata in ambulanza, in codice giallo, presso l’Ospedale per accertamenti.

Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli enti preposti e la viabilità è stata ripristinata subito dopo la rimozione dei mezzi coinvolti.

Presenti sul posto la Polizia Municipale di Serravalle Sesia e la Croce Blu di Gattinara.

Redazione di Vercelli

Red

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