VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Si è conclusa ieri, domenica 21 luglio, con il concerto in Piazza Vittorio Emanuele II del rapper Alfa, la manifestazione più importante della Valsesia.

Tantissimi i giovani e non solo che hanno assistito al concerto, di Alfa che con tanto entusiasmo ha proposto i suoi brani, interagendo con il pubblico che entusiasta ha vissuto una serata davvero speciale.

Nei dieci giorni della kermesse, che ha proposto tante iniziative, la risposta dei visitatori è stata positiva e anche la pioggia non ha fermato coloro che non volevano perdersi l’occasione di partecipare alla manifestazione.

E’ stato possibile apprezzare le bellezze del territorio con le visite guidate, svolgere attività sportive adatte a tutti, apprezzare l’artigianato locale, gustare le tante specialità enogastronomiche proposte in Piazza del Gusto e alle Pro Loco.

Molto seguiti i concerti in Piazza Vittorio Emanuele II.

Ora è tempo di bilanci che sono sicuramente positivi e questo ricompensa l’impegno degli organizzatori e di tutti coloro che si sono adoperati per realizzare un’edizione di Alpàa da ricordare e che si può definire un “successo”.

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere

E’ giunto l’ultimo giorno della kermesse valsesiana che ha richiamato migliaia di persone che hanno potuto apprezzare le numerose iniziative, conoscere le bellezze del territorio e ascoltare tanta buona musica.

Ieri sera, sabato 20 luglio, Piazza Vittorio Emanuele II si è trasformata in una discoteca a cielo aperto.

Con lo spettacolo “Remember Le Cave 2” gli spettatori che hanno gremito la piazza, hanno cantato e ballato sui grandi successi degli anni ‘70/’80/’90.

Tante emozioni e divertimento.

Le proposte del giorno

Le caratteristiche Contrade Storiche ospiteranno i piccoli artigiani, i  produttori e gli hobbisti con le loro bancarelle

Presso il Cortile d’Onore di Palazzo Racchetti, negli orari di apertura della Biblioteca Civica, si potrà visitare la mostra “I Fondi musicali della Biblioteca Civica Farinone-Centa”.

A Palazzo d’Adda saranno presenti gli artigiani che faranno conoscere ai visitatori i loro prodotti d’eccellenza.

Nella area espositiva delle Scuderie di Palazzo d’Adda, trovano spazio le attività, le associazioni e gli enti (CAI Varallo, Velo Valsesia, Scuole di Canoa, Consorzio Monterosa Valsesia, Coworking Valsesia,  G.E.S.C.A.V.) che presenteranno le loro attività e progetti anche con dimostrazioni pratiche e simulazioni.

Sarà presente anche la Scuola Barolo.

Visite guidate gratuite

Ore 10:00 – “Storie valsesiane in carrozza” – Visita alla Ferrovia FS e alle ville di fine Ottocento e inizio Novecento.

Per chi lo desidera si può partecipare con percorso di tema.

Ritrovo: davanti alla ferrovia (lato piazzale V. Lancia) 5 minuti prima dell’inizio.

Ore 17:00 – “Luoghi incantati e dove trovarli” Sacro Monte – Visita guidata naturalistica con lettura di favole, adatto ai bambini.

Nota: È richiesta la prenotazione per motivi organizzativi.

Ritrovo: nel cortile di Casa Pareti in Via don Maio 5 minuti prima dell’inizio, scrivere a: info@itinerantes.it

Nell’area allestita al Parco d’Adda le Pro Loco proporranno piatti tipici della tradizione e questa sera musica live​ alle ore 21.30 con Delpo Dj.

Piazza San Carlo si trasforma nella Piazza del Gusto. (È gradita la prenotazione tel. 3407691682)

Il pranzo sarà affidato a Oggi cucino io:  la paella dei golosi. La cena sarà affidata alla Trattoria dello Stadio Novara: risotto Carnaroli con crema di zucchine, stracciatella e fiori di zucca e al Ristomacelleria Quarona: battuta di scottona piemonte con salsa al blu di Campertogno e pere caramellate.

Presso il Salone XXV Aprile (Via D’adda,33), alle 17.30 rappresentazione delle più celebri pagine de La Taviata di G. Verdi, organizzata e diretta al pianoforte dal Maestro Fulvio Bottega.

Nel parco di Villa Virginia dalle 16:00 alle19:00 animazione, truccabimbi e bolle di sapone con Marta in Wonderland.

Nella passeggiata El Raffa, dalle 10.00 alle 20.30 “Danzatricità” Il benessere attraverso il gioco con Elisa.

Varade. Ritorno al passato – Alle 19.00 su prenotazione Escape room a Palazzo dei Musei: 90 minuti di clessidra per fuggire dalla realtà, tornare indietro nel tempo e svelare la storia di Varallo e del Museo. Consultare il sito: www.palazzodeimusei.itvarade-escaperoom/

Festival delle Relazioni – L’Associazione Culturale Creativa ACC ETS presenta i seguenti eventi che si svolgeranno presso il Salotto IOTIAMO Via Pio Alberganti “ex contrada del burro”:

I diciassette fogli presentati da Angelo Tappa (Borgoarte) svelano un Maulini inedito e sorprendente, capace di restituire con immediatezza ciò che lo sguardo vede e il cuore sente.

Sono frammenti visivi dei personaggi che popolano le cappelle del Sacro Monte di Orta dedicato alla storia di San Francesco, come quello di Varallo Sesia in cui i fedeli accompagnano Cristo verso il Calvario, luogo di preghiera e di arte.

Il segno mobile e incisivo dei pastelli ad olio, dai colori pieni e brillanti, registra senza pentimenti e senza intermediari la carica emotiva provocata nell’artista dalle statue di età barocca che animano le venti cappelle sparse fra gli alberi.

Opere uniche, come uniche sono le emozioni, e opere rare, come rari sono questi soggetti per un artista che ha sempre preferito dipingere la natura, i paesaggi, le spiagge, gli scorci urbani come spazi vuoti, silenziosi e senza tracce di umanità.

Oppure che si è lasciato guidare dalla fantasia illustrando testi di Gianni Rodari, progettando il parco di Omegna e creando sculture, scene e maschere per la televisione della Svizzera Italiana e per il Teatro di Gianni e Cosetta Colla con cui ha ampiamente collaborato.

Artista raffinato, Mauro Maulini (Pettenasco 1927 – 2012) è stato infatti pittore, grafico, scenografo e incisore.

Ha frequentato l’Accademia di Brera e dal 1973, data della sua prima personale, ha esposto in tutto il mondo dedicandosi contemporaneamente all’incisione all’acquaforte, tecnica con cui ha realizzato più di duecento lastre, illustrato volumi, e per la quale è citato nei più importanti repertori e cataloghi di settore.

Ore 11:00 : “L’uomo di cenere” presentazione del libro di Enrico Frandino.

Enrico Frandino nasce a Mosso (Biella), scrive dall’età di 15 anni, ha vinto più di 100 concorsi internazionali, collabora con Accademie e Istituzioni culturali prestigiose che lo ospitano in vari convegni.

Tiene corsi di scrittura creativa ed espressione in scuole di vario livello, oltre a collaborare con musicisti di calibro per la scrittura di testi.

Dai venti impetuosi della vita, emerge “L’uomo di cenere”, la nuova e avvincente raccolta di poesie di Enrico Frandino.

In questo intenso viaggio tra le pagine, Frandino ci invita a esplorare il delicato equilibrio tra la fragilità umana e la forza interiore che si accende come una fiamma nel buio.

Alle 21.30 chiude i concerti di Alpàa, il cantautore e rapper Alfa con il  tour estivo “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato”.

Sicuramente tante le persone che assisteranno al suo concerto e soprattutto si attendono molti giovani.

Per ulteriori dettagli sul programma: Alpaa.net

Domani, lunedì 22 luglio, concluderemo il resoconto della manifestazione con il riassunto della giornata e le foto conclusive della kermesse.

Orari della manifestazione

Feriali  19.00-24.00

Sabato 17.00-24.00

Domenica 10.00-24.00

Parcheggi

Auto (zona centrale) Venerdì-Sabato-Domenica € 10

Auto (zona centrale) Lunedì-Giovedì € 5

Auto (zona periferica)  €5

Moto €2

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Ger 23, 1-6

Dal libro del profeta Geremìa

Dice il Signore:
“Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia”.

Sal.22

RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

  RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

  RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

  RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

  RIT: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Ef 2, 13-18

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.

Mc 6, 30-34

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

Penso che il Salmo 22(23) sia ciò che possiamo dire di Dio nell’Antico Testamento.

Il Signore è il “Pastore” di un “popolo guidato come un gregge”.

Meglio: Jawhè ro’ì l’unico pastore.

Pastore che dà tutto: pascoli erbosi per nutrire e far riposare, acque tranquille per abbeverare, strade sulle quali pascolare e monti dove trovare l’erba più gustosa.

Basta fidarsi del Signore.

Lui conosce le pecore e le loro esigenze, conduce e guida nel cammino sicuro della pace e della giustizia e qualora si dovesse percorrere una “valle oscura”, non si deve temere: “alcun male”.

Dio ha “bastone e vincastro”, Dio ha sicurezza e dà sicurezza.

Dio in tutto, con tutto. Re e pastore.

Un cammino che viene “rinfrancato” dalle soste e ripreso nella “giusta” direzione. Perché Dio è fedele, Dio mantiene le promesse, Dio promette e porta a compimento.

“Tu sei con me” perché temere se accanto al gregge c’è Dio pastore?

“Alcun male”: anche oltre, in quella “valle oscura”, non saremo soli, Dio è con l’uomo.

Mensa e felicità, grazia e compagnia, “per ogni giorno”.

Che cosa vogliamo di più? L’Amore basta.

Non come i pastori “che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo” (prima lettura).

Il “Signore nostra giustizia” annunciato da Geremia, non tanto un nuovo sovrano, quanto la promessa della realizzazione del Regno di Dio, del Suo disegno.

E gli apostoli ritornano e raccontano quanto avevano fatto (Vangelo).

Bello questo “racconto” della missione, testimonianza della testimonianza. Mandato e risposta.

Meraviglioso e tenero Gesù: Guarda e vede gli apostoli “stanchi”, hanno predicato, sono andati di casa in casa, qualche volta accolti  qualche volta respinti…

Annunciare è faticoso…

Gesù ne ha compassione, si preoccupa, li porta a casa.

Li porta a “riposare”, a “ricaricarsi”: dopo l’annuncio occorre “stare con Dio”, altrimenti la stanchezza prende il sopravvento e non si ha più nulla da dire.

Parla anche a noi questo vangelo di tenerezza di Gesù che “vede” la sua Chiesa “indaffarata” a “fare” e rischia di non “ascoltare”, di non dare testimonianza, di non portare il Vangelo di Cristo.

Dio vuole non persone stanche, ma “felici”, Dio vuole annunciatori gioiosi e dunque, si “prende cura” di loro. Come il pastore del Salmo, che cerca pascoli erbosi e acque tranquille, così Gesù li “porta in disparte a riposare”.

In disparte”, ma non li lascia al pascolo da soli, è lì con loro, si “prende cura” di loro, è “presente”, “sulla barca”, verso un luogo tranquillo.

Si accorge della stanchezza, ma sa che non è solo questione di “riposo”, occorre altro, vicinanza, cuore, compassione, Parola.

Ma… molti accorsero e li precedettero.

Cambio di programma.

Ma perché?

Perché (Gesù) egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro”.

Pecore senza pastore”.

E si sente “scuotere le viscere”, non può non dare se stesso, la Parola, ciò di cui le folle hanno bisogno.

Hanno fatto chilometri, li hanno preceduti, sono stremati… hanno bisogno di pascoli erbosi, di guida, di vincastro…

E Gesù fa scendere gli apostoli dalla barca, non importa se dovevano riposarsi, anche a loro “insegna” a “provare compassione”, non si può rimanere indifferenti davanti a quella folla…

Gesù aiuta a comprendere il “bisogno” degli altri, con il cuore, con la compassione, con quel movimento che “avvicina”…

Pastore e pecore, pecore disperse, pecore che hanno “preceduto”, che hanno “seguito l’istinto” della ricerca dei verdi pascoli.

E non importa se si è stanchi… la folla ha “bisogno”, certo magari di essere sfamata, guarita. Ascoltata… e Gesù  “si mise a insegnare loro molte cose”.

Gesù insegna, Gesù è maestro con compassione.

Si avvicina a loro e li avvicina a sé.

E mentre gli apostoli si “riposano”, Lui annuncia.

E offre il cibo della Parola.

Perché (seconda lettura) “Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini
”.

Da lontani a vicini per avere pace e giustizia, per il compimento delle promesse.

Shalom per tutti, senza “divisioni” (allusione al muro del tempio di Gerusalemme che divideva i pagani dagli ebrei, ma anche il “muro” della legge fatta di semplici prescrizioni e non di libertà, di fede, di cuore), per tutti.

Shalom come obiettivo finale: davanti al Padre, per mezzo dello Spirito,per la riconciliazione per mezzo di Cristo.

Posted in Pagine di Fede

C’è un lieto fine per la vicenda di P.B., 61 anni, l’uomo scomparso da alcuni giorni da Pezzana: le ricerche condotte con ogni mezzo da Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri hanno oggi pomeriggio, 18 luglio, tra le 16 e le 17 permesso di trovare la persona, nella cmpagna di Pizzarosto (comune di Palestro), non lontano dalla propria abitazione, visibilmente provata e disidratata, ma viva e cosciente.

L’uomo è stato subito trasferito al Pronto Soccorso.

Posted in Cronaca
Vercelli Città

Questa mattina, martedì 16 luglio,  si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa di grande impatto sociale.

Gruppo Donne Imprenditrici FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Associazione ClinicaMente hanno lavorato in sinergia per sensibilizzare e aiutare bambini e persone con disabilità comunicative e difficoltà di linguaggio.

La tovaglietta elaborata da ClinicaMente riporta i simboli che rappresentano non solo la necessità di comunicare per le esigenze “materiali” ma anche i propri sentimenti.

Un linguaggio per immagini per facilitare le ordinazioni e favorire autonomia e socializzazione.

All’incontro erano presenti il Presidente Ascom Angelo Santarella , l’assessore alle Politiche Sociali Valeria Simonetta, il Dirigente del settore Politiche Sociali Alessandra Pitaro, la Presidente Fipe Donne Vercelli Donatella Bertolone, il Direttore di Ascom Andrea Barasolo, Francesca De Bernardi vicepresidente Angsa Novara-Vercelli Onlus, Giuseppe Ferraris di Liberi Di Scegliere Onlus e alcuni rappresentati degli ristoratori che hanno aderito all’iniziativa Federica Sampiotta Zampieri, Raffaella Amato, Debora Marotta, Salvatore Bordonaro, Michele Giorgio.

Hanno aderito sino ad ora i seguenti locali di Vercelli: Coffee Club, Caveau aperi.bistro, Il Panfocaccia, Locanda del Bue Rosso, Biscottificio Artigianale “Il Mattarello”, Ristorante Acquapazza, Le Acacie Pizzeria Ristorante Discoteca Piscina, Bislakko Cioccoristoreria,  @realpipervercelli, @VALENTINE Tre Merli, Buronzo . pizza, drink e fantasia, Da Pupetta, @barprincipevercelli

Per ulteriori adesioni contattare gli uffici Ascom di Vercelli:

tel. 0161.250045

christina.varlotta@ascomvc.it

#ascom_confcommercio_vercelli #ascomvc #Ascom #vercelli #solidarietà #pubbliciesercizi #fipeconfcommercio

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

Redazione di Vercelli

E’ stata un grande successo la Notte Bianca White Ascom Night, organizzata da Ascom Confcommercio Vercelli e Comune di Vercelli.

Sabato 13 luglio l’evento ha preso il via con aperitivi, apericena e a seguire cene nei bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere della città, molti negozi aperti anche in orario serale e alcuni con bancarella all’esterno.

Piazza Cavour ha ospitato il palco con musica dal Vivo di Alex Tomatis and the Live Band.

Un grande spettacolo che ha saputo coinvolgere i numerosi presenti.

Sangria e birra alla spina al Portico 4 di Piazza Cavour.

In via San PaoloBijoux Cafè è stata ospite dei colleghi Da TommyIl Chicco e Violante con pane e salam dla duja, gorgonzola dolce in coppetta e gallette di riso con drink e intrattenimento musicale con Trio Diferente.

In Viale Garibaldi il Bar Principe ha proposto musica dal vivo con The Nameless nel rinnovato dehor mentre in Corso Libertà presso la Pizzeria Da Pupetta musica dal vivo con Paddy Rock e presso Patty Hamburgeria Gourmet panini e birra con dj AndyXRws.

Sempre in Corso Libertà dj Unlike Mark e musica dal vivo con “Chiara e l’altro” da Fabrika Bakery Steak House, dj set con Lorenzo Gianino presso il Bar Glamour.

Musica dal vivo Live in the Bookstore con Cecilia Costantini in Via Laviny presso la Libreria Giovannacci.

In Piazza Zumaglini Dj set con Andrea Mamone presso Coffee Club e in Via Dante, musica dal vivo con Mattia Penini e la sua band, da Vinomio.

In via Cavour la roulotte Fluid con cocktail a cura della Torteria e birra alla spina da Vicolo Schilke all’angolo con Corso Libertà.

In via Verdi aperitivo con prodotti da forno e bevande e dj set con vinili alle Due Muse con @mathii, @gela e @fahrenheit.

In Piazza Massimo D’Azeglio Botta Francesco e Bar Morgan hanno proposto taglieri di salumi e formaggi con vino e cocktail e da Illusion Wine Cafè insalata di fregola sarda con pesce e verdure e dj set con Mauro Finassi.

In Via Gioberti, da Melty Cocktail Club, apericena e dj set con dj Suresh.

Itinerante nel centro storico con il suo “carretto” con ostriche e champagne Oyster & Lobster oltre a Daniele Albanese con zucchero filato e palloncini.

In Via Cima Dodici da BSA Beer Club musica dal vivo con Never Cobain – tribute band dei Nirvana.

Un evento capace di entusiasmare e coinvolgere i numerosi presenti.

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Am 7, 12-15

Dal libro del profeta Amos

In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: “Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno”.
Amos rispose ad Amasìa e disse:
“Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele”.

Sal.84

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ef 1, 3-14

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
secondo la ricchezza della sua grazia.
Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà,
secondo la benevolenza che in lui si era proposto
per il governo della pienezza dei tempi:
ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione
di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Mc 6, 7-13

Dal Vangelo secondo San Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: “Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro”.
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO “MATER CARMELI” DI BIELLA

Andate in tutto il mondo

(Am 7,12-15; Sal 84; Ef 1,3-14; Mc 6,7-13)

Il vangelo di oggi ci parla di Gesù che manda i discepoli in missione a portare il messaggio di salvezza a tutti quelli che sono disposti ad accogliere la parola di vita che salva.

La prima lettura ci parla del profeta Amos chiamato dal Signore perché vada a profetizzare al popolo di Israele.

Ed è interessante come Amos racconti la sua vocazione:

“Non ero profeta né figlio di profeta; ero mandriano e coltivavo piante di sicomòro. Il Signore mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse: Va’ profetizza al mio popolo Israele”.

Da questo brano intravvediamo le difficoltà che Amos incontra; il sacerdote di Betel non gli permette di esercitare il suo ministero, tuttavia Amos ha creduto alla sua chiamata di profeta e annuncia la parola di Dio, nonostante le intimazioni del sacerdote di Betel.

Anche gli apostoli hanno creduto al loro mandato di discepoli di Cristo.

Gesù li manda a due a due.

E’ un tirocinio per addestrare i discepoli un po’ alla volta alla grande missione che Gesù avrebbe lasciato a loro.

Gesù nell’inviargli gli conferisce subito il potere sugli spiriti impuri e dice loro in che condizioni devono partire, in quale modalità: una lista di comportamento.

Gesù vuole che i suoi discepoli siano sobri, senza tutto quello che appesantisce il movimento dello Spirito.

Non devono trascinare con sé molte cose altrimenti verrà a mancare la cosa più importante: il vangelo di Cristo che ha il potere di renderci ricchi accogliendolo con povertà di spirito.

Gesù come Dio non è povero, ma si è fatto tale venendo sulla terra per farci diventare ricchi di lui!

Noi lasciati a noi stessi non sappiamo gestire la ricchezza di questo mondo.

Questo vangelo ci vuole prima di tutto liberare dall’amore delle cose in sovrappiù e seminare in noi la vita divina attraverso la parola di Dio che ci viene annunciato continuamente in modo che il nostro cuore possa essere ricondotto alla sua purezza e alla sua leggerezza secondo lo Spirito di Dio.

Era fin dalla creazione del mondo che il Signore Dio aveva nel suo progetto di salvezza la nostra piena comunione con lui, per questo non si è stancato di mandare i suoi messaggeri, fino alla realizzazione del suo desiderio di farci figli nel Figlio.

E’ per questo che ci viene affidato la parola della riconciliazione, la parola che viene annunciato dai discepoli di ieri, di oggi e di domani secondo la promessa del Signore: “ Andate e predicate la parola a tutte le genti e sarò con voi tutti i giorno fino alla fine del mondo”.

La Chiesa è per sua natura è missionaria, siamo stati generati alla fede grazie all’annuncio accolto.

Ci sentiamo inviati come i discepoli a portare agli uomini del nostro tempo la buona novella della salvezza che salva.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

***

Posted in Pagine di Fede
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Ez 2, 2-5

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: “Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: “Dice il Signore Dio”. Ascoltino o non ascoltino – dal momento che sono una genìa di ribelli –, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro”.

Sal. 122

RIT: I nostri occhi sono rivolti al Signore.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

  RIT: I nostri occhi sono rivolti al Signore.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

  RIT: I nostri occhi sono rivolti al Signore.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

  RIT: I nostri occhi sono rivolti al Signore.

2 Cor 12, 7-10

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia.
A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: “Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza”.
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

Mc 6, 1-6

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: “Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?”. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua”. E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

“Così parla il Signore, Dio”. Sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c’è un profeta in mezzo a loro” (prima lettura).

Il profeta che parla, che annuncia, ma che è “inascoltato”.

Indifferenza per la parola predicata.

Non ascolteranno, ma il profeta non smetterà di annunciare: quello è il suo “compito”, la sua “missione”.

Ezechiele, colui che “cade a terra” (Ez 1,28)  e colui che “si rimetterà in piedi” (Ez 2,1), colui che sarà infermo (Ez 4,4-8) e colui che parlerà a nome del Signore (Ez 3,26-27).

Il profeta, la sentinella… devono “sapere” che il profeta annuncia, parla, perché sopra di lui c’è la mano del Signore (Ez 1,3).

Ezechiele “mangerà il rotolo” (Ez 3,1), sarà mandato a coloro che “hanno il cuore indurito” (Ez 2,3): Dio usa le “vie umane” con il profeta, affinchè la sua profezia sia resa “umana” al popolo e comprensibile, una missione da portare a termine.

Già altri profeti prima di lui ci avevano provato (Isaia, Geremia), eppure ancora si sono “ribellati”.

Ma Dio non si stanca, nonostante le “ribellioni”, nonostante le “lontananze”, le “arroganze”, nonostante sia un popolo che ode ma non ascolta… Dio manda profeti.

E diremmo… stessa storia, altro posto… stesse reazioni…

Un “rientro” in patria di Gesù con i discepoli (non da solo, importante questa sottolineatura), un “passaggio” nella terra di origine, un “saluto” a ciò da cui mancava da un pezzo…

Una reazione “sconcertata”.

“Raffinato” l’evangelista Marco e diremmo “politicamente corretto”, noi diremo oggi “pettegolezzo di paese”.

Forse un assolato sabato, a Nazareth, in Galilea, un uomo in sinagoga, spiega le scritture… (non è dato sapere quale brano abbia letto, spiegato e commentato Gesù, perché l’evangelista Marco non ne fa menzione a differenza di altri racconti di evangelisti).

Gesù: tutti lo conoscono, quello è il suo “luogo”, dove ha vissuto per oltre 30 anni.

Il “rischio” di chi “pensa di sapere”, di “conoscere”, di “dare per scontato” e non “ascolta” le parole, non va “oltre”, si ferma all’apparenza: lo conosco, è il falegname, è figlio di, fratello di… a nulla serve se è “sapiente”, se compie “prodigi”, per loro “era … motivo di scandalo”.

“Scandalo”.

Quanta fatica nel ri-credersi.

Forse dopo l’entusiasmo iniziale della predicazione, magari anche l’ “orgoglio” della prossimità (secondo la logica ebraica dell’idea di prossimo), la novità del conterraneo famoso… inizieranno le incomprensioni, e infine l’ostilità e lo scontro.

Il “rifiuto”, la “persecuzione”, la “solitudine”, l’ “allontanamento” di chi è “voce profetica” e Gesù è “lo scartato” per eccellenza “colui che è reietto”.

“Uno di noi” (no, non mi riferisco al noto coro da stadio che definisce affettuosamente l’ “appartenenza” alla squadra del cuore), quale “appartenenza” avranno identificato in Gesù i suoi concittadini?

Che cosa volevano da lui?

“Uno di noi” meglio o sei con noi, come noi, o sei “contro di noi”.

Gesù “identificato” e “scartato”: e ancora altre domande: che cosa fa?

Da dove gli viene? Che cosa dice?… domande “umane”.

Pregiudizio batte Grazia 1 a 0 (per rimanere nella “logica sportiva”).

L’arroganza di “sapere di sapere”.

La freddezza dell’incomprensione.

Ma chi è il “profeta”? Colui che “parla con la voce di Dio”, Colui che “guarda” con lo “sguardo di Dio”, Colui che ascolta con il “cuore” di Dio.

E Gesù è Dio.

Il profeta è colui che dà “scandalo”, colui che “smaschera ipocrisia, “leva” la voce, “parla”, è “voce che risuona”, “maestro” ed “annunciatore”, parla in “Spirito e Verità”, è “sentinella”. Lo dirà Giovanni, “io sono voce di uno che grida… preparate… verrà uno dopo di me…”

E’ venuto ma “ i suoi non l’hanno accolto”.

Lo “stupore”: dei conterranei che però non vanno oltre e quello di Gesù che capisce che “non capiscono”.

La “meraviglia” di Gesù per questi conterranei che non “vedono” e non “credono”.

Tenerissimo Gesù che si “scandalizza” perché non “vedono” la Verità.

Tenerissimo Gesù che non esita a “meravigliarsi”.

Tenerissimo Gesù, dallo sguardo “trasparente” di Dio, con i suoi occhi di uomo.

Tenerissimo Gesù, “inedito” nella sua “semplice grandezza”.

Tenerissimo Gesù: non si domanderà “ne vale la pena?” sarà issato su quella croce anche per loro.

E i conterranei vedono l’“uomo”.

E provano “scandalo” e lo “disprezzano”, non vedono né l’uomo, né Dio.

“A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12): quell’uomo “scartato” e “disprezzato” renderà Figli di Dio.

Fede non è “vedere”: è “accettare”, è “fidarsi”, è “ascoltare”… per diventare “Figli di Dio”, per dono.

Lì “non poteva compiere nessun prodigio”.

Non potè” (ouk edýnato) non è “non volle”: non che non “fosse in grado”, semplicemente non “avevano fede”, attendevano prodigi, miracoli, eventi eccezionali (dynámeisvirtutes), forse non avevano “visto” il “Dio incarnato”, il “miracolo” era già sotto i loro occhi.

Quei galilei erano forse già “sazi” di loro che non avevano più “spazio per Dio”.

Non hanno lasciato “spazio” alla Parola, all’ Uomo, a Dio.

Davanti all’incredulità non servono miracoli.

Scandalo.

Ecco la cosa davvero “scandalosa”: Dio si fa uomo per salvare l’uomo, si fa carne, affronta il dolore e la morte per “regalare” la vita.

Scandalo: umanità e divinità.

Scandalo: croce e risurrezione.

Scandalo: ma Dio anche quando non è amato, non smette mai di amare.

lo sguardo è rivolto verso te, Signore” (salmo 122-123); gioco di occhi: guardare ed essere guardati.

Occhi che chiedono pietà, occhi che sanno che non hanno accolto, che non hanno “compreso”.

Poesia e preghiera, lode a Dio, occhi “intrecciati” con quelli di Dio per saper ascoltare e comprendere.

A te alzo i miei occhi”, guardo per “entrare” nella profondità di Dio.

Perché possiamo dire come Paolo: “Signore, la grazia che tu ci doni ogni giorno ci basta, sostiene il nostro cammino e riscalda i nostri cuori!”.( seconda lettura) .

Quanta pazienza Paolo con la comunità di Corinto (anche lui spesso inascoltato), eppure esorta, non si stanca di annunciare il Vangelo, lavora per l’unità e la comunione.

La debolezza diventa forza, diventa accoglienza, diventa condivisione, diventa preghiera. La “voce” del Signore, la sua Parola, “cambia” ed “illumina”, “accoglie”, converte e trasforma la vita.

Ed allora potremo dire: “non son più io che vivo ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).

In noi dimora Cristo e saremo “profeti” del suo amore.

 

Posted in Pagine di Fede
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Sap 1,13-15; 2,23-24

Dal libro della Sapienza.

Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.

Sal.29

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

RIT: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

2 Cor 8,7.9.13-15

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: “Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno”.

Mc 5, 21-43

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: “La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva”. Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”. E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: “Chi ha toccato le mie vesti?”. I suoi discepoli gli dissero: “Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?””. Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male”.
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: “Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”. Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non temere, soltanto abbi fede!”. E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: “Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”. E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla, io ti dico: àlzati!”. E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO ‘MATER CARMELI’ DI BIELLA

Dove sanguina il tuo amore?

(Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43)

L’evangelista Marco narrandoci di una donna che sanguina da dodici anni, ci parla dell’impotenza umana per rivelarci come viverla.

Nella storia di ognuno ci sono delle zone esistenziali che reggono, ma in altre in cui vi sono emorragie e manca vita.

C’è chi ha salute, ma non ha buoni rapporti familiari o chi ha un lavoro, ma non lo stima, ecc.

Questo perché la persona è un’unità a diversi livelli (fisico, spirituale, psichico, affettivo) e quando vive a settori offusca la propria identità.

Dove ritrovarla? Cosa valorizza e unifica tutto di me?

Gesù ci rivela che l’amore è il nostro centro: amore che perdona, non sentimentalismo.

Infatti, se guardo la mia vita scopro che ciò che mi fa realmente soffrire è il non amare.

La guarigione più profonda è quella affettiva; solo quando amo di un amore sano e maturo sono davvero me stesso e sprigiono bellezza, creatività e intelligenza dentro le mie fragilità.

Così lo stato di salute del mio amore diventa la chiave del successo o del fallimento dell’intera mia storia.

Il vero male che ci opprime è questa mancanza d’amore sano.

Cambiare il cuore umano è un’enorme sfida ed è stato necessario un sacrificio d’amore, una medicina che Dio offre a tutti per restituirci integri alla vita piena.

Se fosse bastato seguire i suoi comandamenti, una tecnica, le regole o un modello di vita, Dio l’avrebbe detto.

Invece ci è voluto molto di più. Infatti, come non si cura un cancro con un’aspirina, così Dio ci risana con il suo amore sconfinato.

Non c’è da cercare il posto adatto, il tempo propizio, gli incontri giusti, ma la verità dell’uomo.

Il primo scoglio è rendersi conto di essere sanguinanti.

Gesù è venuto perché l’uomo è malato, ma se invece si considera a posto, non affronterà l’ostacolo più grande che è la paura, una radice che nasce da un trauma personale che ci ha sviati.

Le paure minano la capacità d’amare, riconoscere cosa si oppone all’amore è già spezzare il laccio che impiglia ripetutamente la vita di relazione.

Aprirsi o chiudersi all’amore è il vero problema. Dio mi ama perché sa esattamente chi sono e non si è sbagliato nel crearmi! Sono io che non so chi sono e i miei malesseri sono i sintomi di questo dramma esistenziale.

Questo Vangelo è la storia di una donna che viene ristabilita. Imitarne la fede è iniziare un processo di guarigione, è fidarsi di chi ha vissuto la liberazione dal male.

Nella preghiera Dio illumina il fondo dei miei pozzi prosciugati a motivo della menzogna che mi manipola e convince a considerare un mio limite con una falsa interpretazione.

Nasce disprezzo e vergogna e da qui un bene ipotetico, ma irraggiungibile.

Riconoscerci impotenti è già toccare il Maestro e farlo entrare nella nostra fragilità. Nulla deve sembrare un ostacolo per andare a Gesù.

Per fidarsi di Dio che continuamente mi salva dalla falsità che intossica il mio cuore e le relazioni, serve aggrapparsi alla verità finché non la raggiungo. Ecco che la guarigione inizierà sempre con l’aver udito parlare di Gesù!

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

Posted in Pagine di Fede

Aggiornamento ore 16,30

Roberto Scheda è il nuovo Sindaco di Vercelli.

All’esito di uno scrutinio che, sin dai primi risultati pervenuti, evidenziava un vantaggio sempre più consistente e distribuito in modo omogeneo pressochè in tutta la città, la conferma quando sono ufficiali i dati di tutti i 49 seggi elettorali.

A Scheda sono stati attribuiti dagli Elettori oltre 8 mila voti, mentre al candidato del Centrosinistra, Gabriele Bagnasco, 6.821.

Le rispettive percentuali sono del 54,19 e del 45,81 per cento.

 

***

Aggiornamento ore 15,15

Alle 15 di oggi, 24 giugno, si sono chiusi i seggi ed aperte le urne.

La partecipazione al voto è stata bassa, ma non bassissima, con un forte recupero nella giornata di oggi, lunedì, quando il fischio di fine partita ha fatto registrare il 42,03 per cento di Elettori (in totale 15.247) che si sono recati alle urne.

Ora i risultati.

 

***

Lunedì 24 giugno – Primo aggiornamento ore 9 –

Si ferma al 32,91 per cento degli aventi diritto l’affluenza alle urne, nei 49 seggi elettorali della città di Vercelli, alla sospensione dell’attività, ieri 23 giugno alle ore 23.

Anche in questa rilevazione Vercelli si conferma, tra le realtà piemontesi in cui si tiene il turno di ballottaggio per l’elezione del Sindaco (per citarne due di dimensioni comparabili: Rivoli e Verbania), quella in cui si è votato di meno.

Seggi aperti fino alle 15 di oggi, poi lo spoglio delle schede.

***

Aggiornamento affluenza alle urne –

Il dato relativo all’affluenza alle urne, rilevato alle ore 19 di oggi, 23 giugno, fa registrare una partecipazione al voto che è pari al 27,80 per cento degli aventi diritto.

Si tratta del dato più basso rilevato tra i comuni piemontesi dove oggi si tiene il turno di ballottaggio.

Tra gli altri, Verbania alla stessa ora aveva votato il 33,04 per cento degli Elettori, a Rivoli un po’ più del 29 per cento.

Aggiornamento nelle prossime ore –

***

Aperti puntualmente alle 7 di questa mattina, 23 giugno, i 49 seggi elettorali della città di Vercelli hanno incominciato ad accogliere i cittadini desiderosi di esercitare il proprio diritto – dovere al voto per eleggere il nuovo Sindaco della città.

Quanti saranno?

Vediamo come sono andate le cose nel 2019 e al primo turno di questo 2024.

Primo turno nel 2019.

Il 26 maggio di 5 anni fa, furono 37.223 gli elettori aventi diritto.

Di questi, si recarono effettivamente alle urne in 24.483, pari al 65,77 per cento.

Secondo turno nel 2019.

Il successivo 8 giugno, due settimane dopo, con la stessa base elettorale di 37.223 tra uomini e donne, la percentuale di elettori calò sensibilmente.

Si recarono al seggio 7 mila persone in meno rispetto al primo turno: cioè votarono 17.710 elettori, meno della metà, corrispondenti al 47,58 per cento (contro il 65,77 per cento di quindici giorni prima).

***

Ora i dati del primo turno 2024.

La base elettorale quest’anno si è leggermente contratta rispetto a quella di 5 anni fa: gli aventi diritto sono 36.274.

L’8 e 9 giugno hanno votato complessivamente 21.437 persone, pari al 59,10 per cento degli aventi diritto (contro il 65,77 per cento del primo turno di 5 anni fa).

Il trend, come si vede, è in fase di regressione.

I parallelismi, che sempre lasciano il tempo che trovano, hanno tuttavia una qualche (vaga) legittimazione nel fatto che sia nel 2019, sia nel 2024, la “griglia di partenza” dei candidati Sindaco al primo turno è stata di sette aspiranti alla fascia Tricolore.

***

Non c’è che aspettare ancora poco più di 24 ore (si può votare fino alle 15 di domani, lunedì) per sapere chi sarà il nuovo Sindaco di Vercelli: il lavoro delle Sezioni elettorali (i Seggi) potrà verosimilmente essere spedito, poiché la scelta ora è circoscritta tra due sole opzioni.

L’immagine di apertura riprende i componenti di un seggio in Piazza Cesare Battisti, che rappresentano i tanti loro Colleghi al lavoro, oggi e domani.

Siamo certi di interpretare i sentimenti dei nostri Lettori dicendo un bel “grazie” a tutti i Presidenti, Scrutatori e Segretari dei 49 Seggi, i quali assicurano a noi tutti la reale possibilità di fruizione di un nostro diritto.

Con loro, ovviamente, le Forze dell’Ordine che presidiano le Sezioni, con discrezione ed efficienza.

Gli aggiornamenti su questi due giorni elettorali saranno su questa stessa pagina: memorizzate dunque il link per i successivi appuntamenti.

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

 

Posted in Enti Locali, Politica