Nella tarda mattinata di sabato 27 Gennaio, le volanti dell’U.P.G.S.P. della Questura hanno colto due soggetti di origine italiana nell’atto di compiere la “truffa dello specchietto”, ai danni di un settantunenne residente a Vercelli.
Tale raggiro consiste nell’indurre in errore il malcapitato di turno, ingenerando nello stesso la convinzione di aver procurato un danno con il proprio veicolo a un motociclo o a un’autovettura condotta dai malfattori, cosicché gli stessi possano riscuotere nell’immediatezza una somma di denaro a titolo “forfetario”.
Questa volta, tuttavia, grazie all’intuito degli agenti e alla fermezza della persona designata quale “obiettivo” della frode, l’intento criminoso è stato scoperto ed eluso immediatamente.
Gli agenti, insospettiti dal comportamento del conducente di un’autovettura, che alla loro vista, cercava di compiere una manovra evasiva per allontanarsi e sottrarsi al controllo, lo hanno fermato e identificato.
Insieme a lui, sul sedile del passeggero era presente il fratello, presunto suo complice dell’azione criminosa interrotta sul nascere dagli uomini della Squadra Volanti.
Durante le fasi del controllo, l’attenzione degli operatori è stata richiamata da un uomo che ha riferito di essere stato avvicinato in maniera sospetta dai due ragazzi, i quali lo avevano accusato di aver danneggiato la propria autovettura.
La mendacità delle accuse e il tentativo di raggiro venivano constatati dagli agenti, che hanno proceduto alla perquisizione personale e veicolare nei confronti dei due soggetti.
Gli accertamenti sono terminati in Questura, dove, mentre la persona offesa sporgeva formale denuncia-querela, i due ragazzi di ventuno e ventidue anni, di origine siciliana, sono stati denunciati in stato di libertà all’Autorità giudiziaria per il delitto di tentata truffa in concorso.
Redazione di Vercelli