Accade talvolta che la fede si faccia interrogativa.
Affiora la domanda antica, quella che si condensa in una sola parola: perché?
Perché lui?
Perché ora, a 17 anni?
Perché il dolore innocente?
Si sperimenta la povertà, l’insufficienza del vocabolario, ove non si rinvengono parole bastevoli, né idonee, a dire di un dolore feroce, a dire di una solidarietà con le persone più colpite da quella perdita, che pare portare via con sé non soltanto una vita, ma tutto ciò che la vita stessa può rappresentare.
Sicchè le parole antiche paiono consumate e quelle nuove consumarsi ancor prima di essere pronunciate.
Nella sua illuminante omelia, di cui il nostro video offre un’ampia sintesi, Mons. Denis Silano (che ha presieduto la Liturgia esequiale, concelebrata da Mons. Stefano Bedello e altri Sacerdoti) tenta di rispondere a queste domande e, per quanto umanamente sia possibile, ce la fa.
Ce la fa anche dal punto di vista umano, il più difficile, non solo in senso teologico.
Difficile, come è difficile parlare ad un cuore “trafitto”, proprio come in questi giorni ricorda la Liturgia nelle parole di Simeone a Maria: ”Una spada ti trafiggerà l’anima”.
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Il Lettore, però, comprenderà se nel video proponiamo, dapprima, le parole pronunciate come l’ultimo saluto dei compagni di scuola di Edoardo e quelle dei suoi compagni del Volley Vercelli, la sua seconda famiglia.
Parole che qualcuno riesce a dire con un filo di voce ed anche quella voce fioca è rotta dalla commozione.
Parole vere, che resteranno anche quando, elaborato il lutto, si dilateranno in echi e risonanze e l’esempio ed il ricordo di Edoardo faranno il miracolo di rendere fecondo questo dolore inesprimibile.
Già oggi si può essere certi che in suo nome saranno in tanti, ma soprattutto la Società Sportiva Volley Vercelli, a dar vita a belle iniziative che faranno del bene.
E forse sarà proprio questa la possibile consolazione per questi genitori, oggi abbracciati da tutto un territorio in cui si riconosce la città di Vercelli, ma soprattutto quella grande “conurbazione” che è la Bassa Vercellese, capace di una osmosi tra paesi e città, sempre pulsante di vita e di sentimenti autentici.
Oltre e più delle parole, oggi e domani conta e conterà solo questo: l’amore.