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Mattinata di orientamento all’Istituto Lagrangia in vista della costruzione del personale progetto di vita culturale e professionale

VERCELLIL’ex calciatore Michele Padovano incontra gli studenti dell’Istituto Lagrangia e porta la sua testimonianza sulla vita sofferente di un uomo: la sua storia dal 10 maggio 2006 al 31 gennaio 2023. Una complessa azione giudiziaria e la costante ricerca della verità  

La conversazione è stata introdotta da Stefano Salandin celebre giornalista sportivo

Vercelli Città

A Pisa, Genova , a Napoli con Cannavaro, Careca, Zola…, a Torino, nella  Juventus a fianco di Rampulla, Vialli, Conte, Del Piero…

Non si può dimenticare il gol segnato a lui, quello del 2 a 0 contro il Real Madrid che vale la semifinale di Champions League alla Juventus e il rigore che il 22 maggio 1996 fa conquistare alla Juventus la Champion League.

Michele Padovano.

A 35 anni ancora da compiere decide di smettere con il gioco del calcio. In carriera ha conquistato una Champions, uno scudetto, due Supercoppe italiane, una Coppa intercontinentale.

E Michele Padovano non è solo questo.

In un’aula magna gremita di ragazzi, l’ex calciatore, con voce ferma ma che racconta la vita sofferente di un uomo, parla agli studenti.

Mattinata di orientamento all’ IIS “Lagrangia” di Vercelli, con la presenza di Stefano Salandin giornalista sportivo free lance, collaboratore di Tuttosport , che introduce e guida la conversazione.

Orientamento, non è solo la “scelta” del corso dopo il diploma, non è solo “che cosa farò da grande”, è un “progetto di vita” che nasce da una riflessione, dall’ascolto di storie di vita che mi possono “orientare”.

La scelta, in alcune classe dell’Istituto, ha proprio questa direzione: riflessione per orientare e ri-orientare come elementi formativi dell’esistenza, incremento delle competenze di base dell’esistenza (responsabilità, creatività, motivazione…) che, lo sappiamo sono “trasversali”.

Non un “contenitore” di proposte, ma un “percorso” per provare a fornire  “strumenti essenziali” per aiutare gli studenti a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa, vissuta all’interno dell’Istituto, in vista della costruzione in itinere, del personale progetto di vita culturale e professionale, per sua natura sempre in evoluzione.

E Michele Padovano, ha una “ricca” esperienza.

L’incontro ha inizio con il saluto della docente referente dell’attività prof,ssa Acide Elisabetta, che, a partire dal libro pubblicato proprio dall’ex calciatore (Tra la champions e la libertà Edizioni Cairo, 2024), riporta, in lettura alcuni brani, dall’epilogo e dal prologo, che scandiscono i “momenti” di una vita.

La sua storia, viene raccontata da quel 10 maggio 2006 a quel 31 gennaio 2023.

Sotto la guida sapiente del giornalista Stefano Salandin, gli studenti hanno modo di ascoltare e riflettere sulla complicata vicenda giudiziaria, sul dramma dell’accusa, sulla vita in carcere, gradi di giudizio, isolamento, arresti domiciliari, condanne e ricorsi… ma soprattutto sull’amore della moglie e del figlio, sul sostegno della famiglia, sull’impegno degli avvocati, sull’abbandono degli amici, sul sostegno di alcuni compagni di squadra, sullo scetticismo e sulle accuse dei giornalisti e sulla “condanna sociale”… tutto… in diciassette anni… Una vita da raccontare per aiutare a “orientare”.

“La partita in difesa di un attaccante, per vincere la vita”.10 maggio 2006 e la vita di colpo si “interrompe”.

Vita e riflessioni, ma anche racconti. 17 anni difficili. Una complessa azione giudiziaria e la costante ricerca della verità.

Ai ragazzi un messaggio preciso, attenzione ai facili  giudizi  sulle persone, la vita è fatta di amicizie, di umanità, oltre le apparenze, oltre i post, oltre la “verità immediata in tasca”.

La storia di un uomo, un campione, ma anche la storia e il dramma di un adolescente, il figlio, (oggi papà di due bambine) e della moglie, della famiglia… la storia di un ex calciatore, ma anche la storia della giustizia, il dramma del carcere, l’importanza della verità.

Agli studenti dunque, una importante opportunità di riflessione per la propria vita, perché “orientarsi” vuol dire anche “attrezzarsi” per la vita, imparare a “stare in piedi”, a non farsi schiacciare dagli avvenimenti.

Altri importanti impegni sono previsti come opportunità orientative per gli studenti nel piano di orientamento di Istituto per offrire a tutti opportunità per effettuare scelte di vita e di lavoro consapevoli.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università