Il progetto realizzato dall’Informagiovani del Comune di Vercelli, in collaborazione con il Museo Borgogna e la Fondazione “Fiocchetto Lilla” ETS, “Tanti modi di dire bellezza”, ha coinvolto gli allievi delle classi quarte e quinte dell’Istituto Professionale Lanino in un percorso di riflessione, affrontando il tema dei disturbi alimentari in due fasi complementari.
Nella prima parte del progetto, svolta a novembre, il formatore che ha accompagnati gli studenti nel percorso, Sebastiano Ruzza, si è recato nelle aule delle classi interessate per introdurre l’argomento sui disturbi alimentari, approfondendo cause e conseguenze.
L’incontro è stato un momento di confronto e sensibilizzazione, mirato a stimolare una riflessione critica sul tema e a promuovere un rapporto più sano con la propria immagine.
Il 31 gennaio la seconda parte dell’iniziativa ha portato gli studenti della classe 5^E, fuori dalle aule, al Museo Borgogna di Vercelli.
Qui, guidati da Sebastiano e dall’esperta d’arte Roberta Musso, coadiuvati da tre ragazzi del servizio civile, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di osservare tre opere d’arte scelte per la loro connessione, metaforicamente, con i disturbi alimentari.
“La caccia sfrenata della felicità” è stata la prima opera proposta ai ragazzi; attraverso un questionario con domande mirate si è potuta analizzare l’opera con un’ interpretazione personale di quanto dipinto, stimolando l’osservazione critica e il confronto di idee.
Il secondo dipinto analizzato è stato “Zeusi e le fanciulle di Crotone”, nel quadro è stato raffigurato un vero e proprio concorso di bellezza in quella che era l’antica Grecia.
Divisi in due gruppi, gli studenti dovevano capire il punto di vista di due personaggi ritratti nel quadro, per meglio comprendere il significato dell’opera, annotando le impressioni avute.
Nel momento dell’esposizione da parte dei ragazzi di ciascun gruppo si è potuto dialogare, riflettere e comprendere, confrontandosi in un momento davvero costruttivo.
L’ultima opera presa in considerazione è stata il ritratto di Ermenegilda Pansiotti, un dipinto che ha permesso di approfondire ulteriormente il tema della percezione di sé e degli standard estetici imposti nel tempo.
La visita si è conclusa con un discorso da parte delle guide che hanno voluto lasciare agli studenti un messaggio importante: l’invito a essere sempre se stessi e ad amarsi per come si è, senza lasciarsi condizionare dai modelli imposti dalla società.
L’esperienza museale ha permesso di approfondire il tema attraverso una prospettiva artistica, dimostrando come la rappresentazione del corpo e della bellezza sia mutata nel tempo e quanto sia influenzata dal contesto culturale e storico.
Il progetto ha così offerto agli studenti un’occasione unica per esplorare un tema complesso attraverso linguaggi diversi, dalla parola all’arte.
Tanti modi di dire bellezza non è stato solo un percorso educativo, ma un’esperienza di crescita, capace di lasciare un segno nei ragazzi, spingendoli a guardare oltre gli stereotipi e ad apprezzare la bellezza in tutte le sue forme.
Ringraziamo Sebastiano che con simpatia ha saputo accompagnare gli studenti in questo percorso catturando l’attenzione di tutti, trattando un tema delicato in modo sereno e dando la possibilità di intervenire, commentare, riflettere.
Grazie anche alla direttrice del Museo Dott.ssa Cinzia Lacchia e all’esperta Dott. Ssa Roberta Musso che ci ha raccontato “chicche d’arte”.
Celeste Andreotti
Classe 5E Servizi Commerciali- Istituto professionale Lanino
Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti
da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:
Iscriviti alla nostra pagina Facebook
e al nostro Gruppo pubblico di Facebook
al nostro account di Instagram
Redazione di Vercelli