Tutto conforme alle non difficili previsioni della vigilia.
L’assemblea convocata dal Commissario di Egato2, Andrea Fluttero, alla presenza dell’Assessore Regionale Matteo Marnati, non ha dato luogo a sorprese: il modello di gestione degli acquedotti del quadrante costituito tra provincia di Vercelli – Valsesia – Baraggia, provincia di Biella, parte casalese e valenzana di quella di Alessandria, è quello cosiddetto “in house”.
Cioè la gestione è affidata ad una Società che si chiama “Bcv Acque spa”, costituita dagli attuali gestori industriali a capitale pubblico: Cordar Valsesia, Cordar Biella, Sii spa, Amc Casale (con la controllata esclusivamente dedicata al servizio idrico Am+ spa).
Non si può che dare atto al Commissario di avere tenuto in considerazione la scelta condivisa dalla maggioranza degli Enti locali facenti parte di Egato2, ponendo però dei “paletti” molto chiari in ordine alla garanzia che tutto funzioni.
Il Lettore vorrà concedere che – al di là di impressioni che si possono ricavare ascoltando sia la relazione di Fluttero, sia gli “umori” di molti tra i presenti – non sia possibile una compiuta presentazione dell’Atto licenziato dal Commissario, senza averlo letto e, comunque, allegandolo all’articolo.
Ed al momento non è possibile leggerlo anche in quanto non ancora pubblicato (almeno non sul sito ufficiale di Egato2).
Non resta che dare l’appuntamento ai prossimi giorni.