“La telemedicina con intelligenza artificiale nell’emergenza ictus ischemico: una realtà già operativa in Radiologia Vercelli e in Piemonte” è il tema trattato dal Professor Alessandro Stecco durante la conviviale del Rotary Sant’Andrea che si è tenuta mercoledì 21 maggio al Circolo Ricreativo di Vercelli.
In particolare, il Prof. Stecco, dopo aver portato i saluti del Direttore Generale dell’Asl Vercelli Marco Ricci, ha parlato delle evoluzioni nel campo del Neuroimaging avanzato per una gestione sempre più condivisa tra ospedali “spoke” e “hub” del paziente con ictus ischemico.
A introdurre l’ampio curriculum del Relatore, nonché Socio del Club, è stato il Presidente Roberto Isola: il Professor Stecco è direttore della Radiologia dell’Asl Vercelli, Docente universitario di Radiologia all’Università del Piemonte Orientale, Direttore della Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica, Direttore e Fondatore del Centro Studi UPOTELEMED sulla Telemedicina e Sanità Digitale dell’Università, componente del Comitato tecnico scientifico dell’Istituto ricerche economico sociali della Regione Piemonte (Ires), componente del Forum nazionale Sanità digitale Fonsad e del Gruppo Tecnico Radiologico di Azienda Zero Piemonte
Il Prof. Stecco per impegno di legislatura ha ricoperto il ruolo di Consigliere regionale dal 2019 al 2024, e di Presidente della IV Commissione Permanente del Consiglio regionale del Piemonte.
Durante la conviviale il relatore ha descritto, con un linguaggio estremante chiaro, le complesse dinamiche che investono una persona colpita da ictus cerebrale e le possibilità terapeutiche oggi disponibili, evidenziando in modo particolare quanto la tempestività della diagnosi e del successivo intervento risultino essenziali per il recupero successivo dei pazienti.
Ha infatti ricordato del grande impegno profuso nel corso del suo mandato di Consigliere regionale per dotare il Piemonte di un sistema all’avanguardia che, partendo da diagnosi Tac in emergenza sempre più accurate, potesse connettere a rete le strutture sanitarie regionali abilitate agli interventi specialistici di emergenza per l’ictus con le altre strutture sanitarie che prendono in carico i pazienti nei Pronto Soccorso.
Ma non solo.
Ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo di una piattaforma di telemedicina con Intelligenza Artificiale che permetta di analizzare le immagini TAC, di quantificare velocemente il possibile danno ischemico in corso, di risparmiare tempo e di velocizzare le decisioni terapeutiche.
Anche quelle gestionali: per esempio si può indirizzare il paziente verso l’ospedale Hub nei casi in cui serva anche una terapia per via Angiografica, oltre alla terapia farmacologica che si può effettuare nell’Ospedale spoke.
Il concetto chiave è, infatti, la tempestività: in caso di ictus, “stappare l’arteria” il più rapidamente possibile attraverso la combinazione di terapia farmacologica fibrinolitica e, quando indicato anche tramite angiografia interventistica, è fondamentale per limitare i danni cerebrali.
Ogni minuto che passa, durante un ictus, si possono perdere milioni di neuroni.
Le prime ore dopo l’insorgere della patologia sono essenziali, ma oggi, grazie ai progressi, è possibile intervenire efficacemente anche dopo 12 o 18 ore in alcuni casi.
Grazie ad una sofisticata piattaforma di trattamento dati che elabora ed analizza in pochi minuti le immagini mentre il paziente è ancora sul lettino TAC degli ospedali “spoke”, come il Sant’Andrea di Vercelli, le informazioni sono inviate in tempo reale agli specialisti, in qualunque luogo si trovino.
Questi ultimi possono valutare le informazioni cruciali che riguardano la “salvabilità” o meno della parte di cervello colpita e decidere quale terapia adottare e, se del caso, consigliare il trasferimento del paziente all’hub attrezzato.
In tal modo si eliminano i tempi di attesa che in precedenza potevano richiedere decine di minuti per l’analisi dei dati.
Oggi, in soli 3-4 minuti, si può avere un quadro chiaro, già condiviso con tutti gli operatori del team stroke, sia nell’ospedale periferico (spoke), che in quello centrale (Hub) della situazione e decidere il percorso terapeutico più appropriato.
Il Relatore ha anche sottolineato come l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, tramite la sua Struttura PNRR e, si sottolinea, grazie ai Dirigenti di Azienda Zero, abbia impiegato con notevole lungimiranza i fondi disponibili, seguendo le linee promosse dallo stesso Relatore e dal Prof. Bergui delle Molinette.
A partire dall’inizio della precedente legislatura regionale, con un’apposita gara, si è individuata la piattaforma complessa, ma di grande efficienza, che rappresenta una best practice in Europa. Vercelli, con l’Ospedale Sant’Andrea, non da meno, ha beneficiato dell’esperienza del Relatore che ha ottenuto dall’Asl l’adozione della TAC perfusionale, prima mancante, che ha consentito di essere tra le prime strutture regionali a sperimentare questa nuova piattaforma, in collaborazione con la Radiologia Interventistica del Maggiore di Novara, al suo esordio nel 2025.
Durante l’incontro, è risuonato anche l’appello del Presidente dell’Ordine dei Medici Giovanni Scarrone per la difesa del Sistema Sanitario Nazionale, un bene prezioso.
Erano inoltre presenti il Direttore di Distretto dell’Asl Vercelli dott. Germano Giordano, l’Assistente del Governatore distrettuale Giorgio Delleani, il Presidente del Rotaract Sant’Andrea Umberto Cappa, accompagnato da numerosi Soci, il Presidente del Rotary Club Viverone Lago dott. Carlo Orto e il Presidente Incoming del Rotary Club Vercelli Ing. Alberto Beccaro.
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Redazione di Vercelli