Il volontariato: una scelta o un dovere morale?
Questa è la domanda con cui si è aperto l’incontro del 28 gennaio all’I.I.S. Cavour nell’ambito della Rassegna Culturale organizzata da Giulia De Santis ed Elena Ferraris.
Un interrogativo che ha subito catturato l’attenzione degli studenti delle classi 1^A SSAS, 1^B SSAS, 1^B AFM e 2^ASSAS, riuniti per ascoltare l’intervento di Beppe Ferraris, tesoriere di Legambiente.
L’incontro si è rivelato un’occasione preziosa per riflettere sul ruolo del volontariato nella società contemporanea.
Ferraris ha spiegato come l’attività volontaria non sia solo un gesto altruista, ma una vera e propria necessità per il benessere collettivo e per la salvaguardia dell’ambiente. Attraverso esempi concreti e dati significativi, ha raccontato come l’impegno dei volontari di Legambiente abbia portato a risultati tangibili, dalla riduzione dei rifiuti alla tutela degli ecosistemi urbani e della biodiversità.
Uno dei temi più discussi è stato il fenomeno della “fast fashion“, un’industria che produce enormi quantità di scarti e sfrutta spesso il lavoro precario.
Gli studenti sono stati invitati a riflettere su come le loro scelte di consumo possano fare la differenza, privilegiando prodotti sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Ferraris ha anche ricordato la Riforma del Terzo Settore del 2017, che ha ridefinito il concetto di volontariato, conferendogli maggiore valore e riconoscimento.
Essere volontari quindi non significa solo donare tempo, ma diventare parte di un cambiamento concreto.
La riforma ha dato maggiore struttura alle associazioni come Legambiente, facilitando il coinvolgimento dei cittadini e incentivando la partecipazione attiva.
È stato anche citato l’Articolo 9 della Costituzione Italiana, che sancisce la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, a cui è stato aggiunto nel 2022 il riferimento esplicito alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.
Questo principio fondamentale si lega profondamente all’impegno del volontariato ecologico, che si batte per la salvaguardia della natura e della qualità della vita.
L’incontro ha offerto uno sguardo sul volontariato giovanile.
Dall’importanza del CAI (Club Alpino Italiano) e delle iniziative Plastic Free e FAI (Fondo per l’Ambiente italiano), fino ai campi di volontariato, esperienze che permettono ai ragazzi di vivere a contatto con la natura e contribuire attivamente alla sua tutela.
Volontariato significa crescita personale e consapevolezza, ha sottolineato Ferraris, ricordando come anche un piccolo gesto possa avere un grande impatto.
Con passione ha raccontato storie di volontari che hanno fatto la differenza, accendendo nei ragazzi una scintilla di ispirazione.
Gli studenti hanno partecipato con interesse, ponendo domande e condividendo le proprie opinioni, dimostrando un forte coinvolgimento per il tema.
L’incontro si è concluso con un messaggio chiaro: il volontariato non è solo un’opzione, ma un’opportunità per diventare cittadini attivi e responsabili.
Ora la palla passa ai ragazzi: sapranno trasformare le parole in azioni concrete? Il cambiamento è nelle loro mani.
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Redazione di Vercelli