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STUDIO DIECI VERCELLI – Inaugurazione Mostra “Assenza” dell’artista milanese topylabrys      

Un progetto importate che raccoglie l’ultima produzione della nota scultrice e alcune opere già storicizzate

Vercelli Città

Prosegue la programmazione del centro culturale vercellese e proseguono i festeggiamenti del cinquantennale di fondazione di StudioDieci, la citygallery indipendente che ha come missione statutaria la promozione della cultura e dell’Arte Contemporanea.

Sabato 26 novembre alle ore 17.00 si inaugurerà la personale dell’artista milanese topylabrys dal titolo Assenza che sarà visitabile sino al 29 gennaio 2023.

Testo critico di Diego Pasqualin.

Allestimento a cura di Matteo Lombardi.

Un progetto importate che raccoglie l’ultima produzione della nota scultrice e alcune opere già storicizzate.

Nella sua ricerca la sperimentazione dei materiali è sempre stata di primaria importanza; ogni opera è frutto del recupero di scarti industriali e aziendali che, sotto le sapienti mani di topylabrys, hanno trovato nuova vita e collocazione.

Le materie plastiche inizialmente e ora anche il metallo sono i tasselli di un discorso che vede l’artista coinvolta a livello sociale, dapprima con la fondazione dell’associazione Arte da Mangiare Mangiare Arte (avvenuta a Milano nel 1996), dove le tematiche legate all’alimentazione e all’utilizzo sostenibile della coltivazione e del cibo hanno portato topylabrys ad occuparsi del MAF Museo Acqua Franca (2011), sito all’interno del Depuratore di Milano Nosedo, per promuovere e sensibilizzare la popolazione sulle problematiche ambientali ed ecologiche sul trattamento delle acque reflue.

Assenza è la nuova proposta che StudioDieci vuole offrire alla città di Vercelli, per mettere il “vuoto” al centro dell’attenzione; tutte quelle mancanze di ciò o di chi è venuto meno, o di tutte quelle lacune che la nostra società distratta e indifferente preferisce accantonare per non doversi fare carico di tutto ciò che la circonda e la costituisce.

Assenze sono anche quelle culturali che sempre più creano divari tra i singoli individui, le istituzioni e quello che si potrebbe definire un comune “senso di appartenenza”.

Diego Pasqualin per StudioDieci

 

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo