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PORTO DI GENOVA-PRÀ – L’Agenzia Dogane e Monopoli sequestra 7.600 chili di candele a forma di dolciumi      

Le violazioni riscontrate riguardano il tema dei cosiddetti “similalimenti”, ossia dei prodotti decorativi che per verosimiglianza hanno l’aspetto di prodotti alimentari, suscettibili di essere ingeriti o succhiati dai bambini

PiemonteOggi, Regione Piemonte

Una importazione dalla Cina di quasi 8 tonnellate in peso netto di candele riproducenti dolciumi è stata posta sotto sequestro dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli operanti presso il terminal portuale di Genova-Pra’.

Le violazioni riscontrate riguardano il tema dei cosiddetti “similalimenti”, ossia dei prodotti decorativi che per verosimiglianza hanno l’aspetto di prodotti alimentari, suscettibili di essere ingeriti o succhiati dai bambini.

Nel caso in questione le candele, in scala 1:1 , che riproducevano accuratamente alcuni tipi di dolci (come: cannoli, maritozzi, torte, cupcakes), presentavano parti che potevano facilmente staccarsi con un morso oppure strati polverosi sulla superficie per simulare lo zucchero a velo.

La merce, in fase produttiva, non era stata sottoposta a test di afferraggi meccanici per simulare gli incisivi di un bambino o ad altri test di trazione.

E’ stata pertanto notiziata l’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il sequestro operato dai funzionari doganali genovesi a carico dell’importatore veneto, in relazione all’ipotesi di violazione del Decreto Legislativo n. 73 del 1992 che attua la direttiva CEE sui prodotti che “avendo un aspetto diverso da quello che sono in realtà, compromettono la salute o la sicurezza dei consumatori”.

Resta fermo il principio di presunzione di non colpevolezza dell’indagato, che in ogni fase dell’indagine e del procedimento potrà far valere la propria estraneità al reato per cui si procede.

ADM effettua costantemente i controlli sui flussi di prodotti in entrata presso gli spazi doganali anche per il rispetto della normativa statale e comunitaria (Direttiva 87/357/CEE) sui “similalimenti” che possono compromettere la salute o la sicurezza dei consumatori.

 

 

Redazione di Vercelli

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