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ORDINE DEGLI ARCHITETTI – Si chiede una revisione dello strumento dell’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria      

Tutte le criticità sono state affrontate dall’Architetto Marina Martinotti

Vercelli Città

Una revisione dello strumento dell’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria per via dell’intervento non solo censore, ma anche di guida, verso gli Enti Pubblici che dovrebbe essere in capo ad un organismo Centrale, supportato dalle giuste figure “esperte” come il Consiglio Nazione Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori: è la richiesta dell’Ordine di Vercelli.

L’Onsai oltre al monitoraggio sistematico, attua una verifica completa ed offre agli addetti ai lavori la possibilità di superare, in corso d’opera, le criticità rilevate nei bandi relativi a concorsi di progettazione ed affidamenti di Servizi di Architettura e Ingegneria.

Ma è di difficile gestione per gli ordini territoriali e presenta criticità quali per esempio la mancanza di strutture giuridiche che possano approfondire le tematiche contenute nei bandi, nè operare azioni impugnative circa le contestazioni e che non ha l’autorevolezza giuridica per imporsi ad un RUP.

Tutte le criticità sono state affrontate dall’Architetto Marina Martinotti durante la Conferenza Nazionale degli Ordini Architetti che si è svolta nei giorni 4 e 5 maggio a Bergamo ed a Brescia, in un pregevole contesto architettonico e culturale quale il Centro Congressi Giovanni XXIII, il primo giorno, e presso l’Auditorium Santa Giulia.

Un nuovo contesto, visto che abitualmente viene organizzata nella capitale, motivato questa volta dal fatto che Bergamo e Brescia sono state nominate Capitali Italiane della Cultura 2023 e, principalmente, per dare una risposta alla discontinuità che la pandemia di Covid-19, a partire dal 2020 ha determinato a livello mondiale, diventando simbolo di resilienza all’impatto pandemico.

Attraverso il “Decreto Rilancio” il Governo ha sostenuto un progetto per compensare il territorio per il tragico evento pandemico, ma soprattutto per rilanciare il territorio attraverso la cultura, a 360 gradi, per continuare a rivalorizzare il territorio ed indirizzarlo in una ripresa economica, culturale, artistica, turistica.

L’ambizioso progetto si sviluppa in 4 macro aeree tematiche:

  • la cultura come cura,
  • la città natura,
  • la città dei tesori nascosti,
  • la città che inventa

Intorno a questi cardini, nell’arco del corrente anno, si svilupperanno ed articoleranno eventi pubblici e privati, volti principalmente alla valorizzazione del territorio ed al patrimonio architettonico.

In tale contesto si è svolta la Conferenza Nazionale degli Ordini Architetti (CNO) alla quale hanno partecipato gli Ordini d’Italia durante la quale sono state presentate le iniziative e le attività dei singoli ordini e sono stati trattati i principali temi che riguardano la professione tra i quali:

  • aggregazioni professionali – che cosa cambia ed opportunità per i neo iscritti;
  • nuovo Testo Unico dell’Edilizia- aggiornamento sui lavori degli Ordini,
  • qualificazione giuridica degli Ordini professionali al fine dei controlli contabili dello Stato e della Corte dei Conti,
  • nuovo Codice dei Contratti – aggiornamenti.

Temi quindi molto importanti per la categoria professionale con opportunità di confronto e discussione.

In quelle occasioni viene inoltre riservato uno spazio “Focus” all’interno del quale sono trattati, da parte dei singoli Ordini, i temi per i quali si richiedono approfondimenti o per i quali si siano registrate criticità.

Durante l’incontro è stato quindi dato spazio all’Arch. Marina Martinotti Presidente dell’Ordine di Vercelli, per trattare un tema, peraltro già sottoposto in precedenza, per il quale si sono riscontrate notevoli problematiche, in particolar modo nella gestione, ovvero l’ONSAI.

Ma facciamo un passo indietro per meglio comprendere la situazione prospettata.

L’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria (ONSAI), è stato costituito dal CNAPPC nel 2017, era fondato sull’attività di volontariato degli Ordini e riguardava un campione dei bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti, che operano sul territorio nazionale, selezionato per effetto delle segnalazioni degli iscritti agli Ordini Provinciali o per iniziativa delle stesse Unità Periferiche dell’Osservatorio.

Il controllo a campione, pur costituendo uno strumento statistico importante, consentiva solo un monitoraggio parziale sulle criticità dei bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti.

Il nuovo progetto ONSAI 2020, puntando su una proficua collaborazione tra CNAPPC e CRESME E.S., estende le attività dell’Osservatorio a tutti i bandi/avvisi pubblicati sul territorio nazionale, nell’ambito dei Concorsi di progettazione e dei Servizi di Architettura e Ingegneria, offrendo i seguenti servizi:

* ai liberi professionisti, la possibilità di accedere alla piattaforma per conoscere i bandi di concorsi e S.A.I. pubblicati sul territorio nazionale e verificare le criticità degli stessi, al fine di valutare l’opportunità di partecipare;

* alle Stazioni Appaltanti, l’opportunità di conoscere gli esiti delle verifiche per tutti i bandi di loro competenza e di superare le eventuali criticità rilevate;

* agli addetti ai lavori (stazioni appaltanti e operatori economici), una conoscenza complessiva del mercato del lavoro, con particolare riferimento ai Servizi di Architettura e Ingegneria;

* al sistema ordinistico, gli strumenti per adottare un’azione di monitoraggio e verifica di ciascun bando ed assicurare ai propri iscritti informazioni utili su tutti i bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti operanti sull’intero territorio nazionale.

ONSAI 2020 diviene quindi il primo osservatorio che, oltre al monitoraggio sistematico, attua una verifica completa ed offre agli addetti ai lavori la possibilità di superare, in corso d’opera, le criticità rilevate nei bandi relativi a concorsi di progettazione ed affidamenti di Servizi di Architettura e Ingegneria pubblicati in Italia: uno strumento assolutamente inedito nel panorama del settore.

 

Se concettualmente il progetto ambizioso è sicuramente valido ed utile per contrastare i “bandi irregolari”, diventa tuttavia di difficile gestione da parte degli ordini territoriali.

Per questo motivo le considerazioni che hanno condotto a sottoporre questa tematica al Focus si possono così di seguito riassumere:

* considerato che gli Ordini delle province minori non sono dotati di strutture giuridiche che possano approfondire le tematiche contenute nei bandi, nè operare azioni impugnative circa le contestazioni segnalate da ONSAI;

* rilevato che l’attuazione del PNRR ha inevitabilmente determinato una pubblicazione corposa di bandi presso tutti gli enti locali e che di conseguenza gli stessi si riverseranno nelle azioni di verifica Onsai, con la successiva migrazione delle stesse agli ordini periferici;

* dato atto che i bandi PNRR hanno di norma tempi di gestione molto brevi e quindi difficili da approfondire seriamente e soprattutto, nel caso di censura, si andrebbe a compromettere l’attuazione del quel progetto, con tutte le conseguenze e problematiche del caso;

* tenuto conto che negli ordini come il nostro la verifica dei bandi è in capo ai colleghi della commissione LL.PP. e parametri, senza alcun tipo di supporto legale ne amministrativo in quanto l’unica dipendente è oberata di lavoro nella sua gestione ordinaria dell’ente;

* dato atto che l’interlocuzione con le stazioni appaltanti è estremamente complessa per la distribuzione capillare dei nostri enti locali sul territorio oltre ad una difficoltà nel rapporto tra ruoli;

* Considerato che l’ordine non ha l’autorevolezza giuridica per intimidire un RUP, fatto salvo le procedure di segnalazione ANAC (che trovano risposta dopo mesi) oppure le procedure di impugnazione verso il Tribunale Amministrativo;

* Appurato che è indispensabile Intervenire in modo univoco su tutto il territorio nazionale e non a discrezione delle singole realtà locali,

* Ritenuto fondamentale agire sulla base di motivazioni circostanziate ed elaborate da esperti del settore in materia, di cui non tutti gli Ordini provinciali possono disporre o avvalersi,

e non da ultimo, non volendo:

* in alcun modo ostacolare il lavoro e le iniziative di intervento sul territorio da parte degli Enti Locali,

* limitare la possibilità di partecipazione a bandi di gara e quindi opportunità di lavoro ai Colleghi,

è stata richiesta e risollecitata una revisione dello strumento ONSAI in ragione dell’intervento non solo censore, ma anche di guida, verso gli Enti Pubblici che dovrebbe essere in capo ad un organismo Centrale, supportato dalle giuste figure “esperte” e con una giusta autorità giuridica quale potrebbe essere appunto il CNAPPC – Consiglio Nazione Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori.

 

Redazione di Vercelli

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