Sto scrivendo, eppure sono ipovedente!
Con l’ausilio di supporti didattici, come sintetizzatori vocali o tastiere specifiche, riesco a svolgere tutti i miei compiti e persino a scrivere questo articolo.
Vorrei raccontarvi di me, della mia scuola…
Frequento l’Istituto professionale “Lanino” e nei miei compiti quotidiani sono molto aiutata dall’insegnante di sostegno che, senza sostituirsi a me, mi supporta nella preparazione delle verifiche scritte e di quelle orali con strumenti e mappe adeguate che mi agevolano lo studio.
Sono inoltre seguita da uno staff di educatrici, oculisti e logopedisti.
Tutte le mie esperienze di vita scolastica ed extrascolastica sono segnate da questa sindrome che, è inutile negarlo, mi accompagnerà per tutta la mia vita.
Se da un lato sono aiutata da molte figure di sostegno, dall’altra non trovo molte occasioni per vivere la vita con autonomia.
La mie differenze rispetto alle altre persone non dovrebbero essere un limite, mentre ancora oggi ci sono discriminazioni sia in ambiente lavorativo sia nella sfera sociale.
Partecipare a un concerto o a una fiera non è semplice per un ragazzo che non ha la possibilità di vedere in modo completo, se lo desidera fare in autonomia.
A volte mi pare che i proclami “Stop alle limitazioni sociali” siano soltanto slogan privi di contenuti, se non accompagnati da concrete azioni politiche ed economiche che sostengano chi possiede abilità diverse.
Soprattutto lo sport ci dimostra che le barriere si possono sconfiggere con molta forza di volontà e pari opportunità, purchè siano reali.
Un’allieva del “Lanino”
Redazione di Vercelli