IN PRINCIPIO ERA IL VERBO – “Piena di grazia” - VercelliOggi.it VercelliOggi
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Nulla è impossibile a Dio

IN PRINCIPIO ERA IL VERBO - Lettura dalla Liturgia nella Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria - "Piena di Grazia" - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide

Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno

Gn 3,9-15.20

Dal libro della Gènesi

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Sal. 97

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Ef 1, 3-6.11-12

Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Lc 1, 26-38

Dal Vangelo secondo San Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

“Inizio del Vangelo…” esordio della storia nella storia…

Storia di un dialogo bellissimo, una proposta, una domanda, una promessa, un annuncio… un Sì.

Dialogo che è “dichiarazione di Amore”.

“Rallegrati piena di Grazia…” e nel mondo irrompe la gioia, la maternità, dono, mistero…

Maria è pronta… Dio irrompe nella sua carne, nella vita, nel mondo…

Senza resistenza, chiede solo “come avverrà…”, Maria è pronta all’azione di Dio, è “docile” al suo Disegno…

Nulla… farà tutto lo Spirito Santo…

“ti coprirà con la sua ombra”

Su di lei adombra lo Spirito…

Si… Si… sono la “serva del Signore…”

Assenso. Consenso.

La volontà di Dio intercettata dal desiderio di Lui.

Dono totale ed assoluto a Dio.

“lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo”…

Concepirà un figlio “Emmanuele”: Dio con noi.

Dio con l’uomo, Dio nel mondo.

“Inizio del Vangelo”… una Persona, Dio nella nostra storia. Ecco il Vangelo, la notizia: Dio viene.

Accoglienza totale.

Sì: In Maria, è viva e operante la relazione con Dio. Relazione che il peccato spezza, in lei non c’è opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa. Maria è l’immagine del sì reciproco di Dio e lei, lei e Dio.

Libera dal peccato perché totalmente “piena” della sua Grazia.

Dio mantiene le promesse, rinnova l’alleanza, è un Dio che promette e mantiene, che suscita risposte e rinnova fedeltà.

Donna, Figlia, Sposa, Madre.

Donna tra donne, umile e benedetta: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio” (Par.: XXXIII, 1-3) donna la cui anima “magnifica il Signore…perché ha guardato l’umiltà della sua serva” (Lc 1,46-48)

Maria immacolata ed incamminata.

Ha saputo, con sollecitudine, corre, si reca dalla cugina che sta condividendo anche lei il compimento dell’amore: Elisabetta e Maria. I “grembi” che raccontano Dio: voce che annuncia e Persona.

Libertà incarnata.

Grembi per il futuro. Grembi di speranza. Grembi di attesa.

Grembo di Dio nel mondo per il mondo.

Promessa di salvezza.

Verità in pienezza.

Salvezza, gioia, speranza, salmo 97: cantiamo al Signore “Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia”.

La sua salvezza.

San Paolo nella lettera agli Efesini (seconda lettura) riassume tutto ciò che il Padre ha fatto per noi mediante il Cristo e che si realizza nello Spirito: Egli ci ha prescelti e predestinati fino dall’eternità alla figliolanza per la santità e l’amore; ci ha fatti partecipi della redenzione, della conoscenza e dell’eredità di figli.

Per tutti, avendo tutti ricevuto quale pegno dell’eredità lo Spirito. Eredi predestinati dal progetto di Dio.

Eredità che non si merita, che è dono d’Amore.

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