CASALE MONFERRATO – 12 opere di Leonardo Bistolfi a Palazzo Madama        

Saranno dodici le opere di Leonardo Bistolfi prestate dal Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi che arricchiranno la grande mostra Liberty. Torino Capitale, che si terrà a Palazzo Madama di Torino dal 26 ottobre 2023 fino al 10 giugno 2024, un’esposizione composta da un corpus di un centinaio di opere che espliciteranno il fondamentale ruolo di Torino per l’affermarsi a livello globale del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda divenne il fulcro di una storia travolgente sotto ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza architettonica e artistica che dalle suggestioni torinesi si sarebbe diffusa in tutto il mondo.

La mostra sarà realizzata a cura di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino e della SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino con la collaborazione di MondoMostre e sarà accompagnata da una pubblicazione edita da Silvana Editoriale curata da Beatrice Coda Negozio, Roberto Fraternali, Carlo Ostorero, Rosalba Stura e Maria Carla Visconti.

Le tre opere in carta, restaurate appositamente in occasione della mostra con i fondi messi a disposizione dagli organizzatori, con una in bronzo e vetro insieme alle otto in gesso (di seguito l’elenco dettagliato) sono state prelevate nel corso di questa settimana da una società di primaria importanza nel settore della movimentazione delle opere d’arte sotto la sorveglianza del personale del Museo Civico e alla presenza di un restauratore specializzato nel trattamento dei gessi.

Sottolinea l’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia: “Una collaborazione importante, per le nostre strutture museali, che consente di portare il nome di Casale Monferrato e del suo patrimonio culturale all’attenzione nazionale e internazionale: le opere prestate, parte delle quali vengono dalla donazione della signora Vanda Martelli al Museo Civico avvenuta nel 2021, avranno, così, una grande visibilità da parte del pubblico e degli studiosi che visiteranno la mostra”.

“Abbiamo investito molto sul patrimonio casalese, in particolare sulla figura di Leonardo Bistolfi, grande esponente del mondo della cultura riconosciuto a livello globale – afferma il Sindaco Federico Riboldi -.Un’attività di valorizzazione e di promozione che mette la nostra città al centro di un circuito culturale di massima rilevanza e consentirà a Casale Monferrato di caratterizzarsi con una solida identità”.

Elenco opere in prestito esposte in mostra:

1. Bozzetto del Timpano – Teatro dell’Opera città del Messico, Leonardo Bistolfi, bozzetto in gesso, 50x82x14. Inv. N° 7879;
2. Figura femminile con cetra “Ispirazione”- Teatro dell’Opera Città del Messico, Leonardo Bistolfi, bozzetto in gesso, 28x40x34ca. Inv. N° 7880.
3. Figura femminile alata che suona il violino “Musica” – Teatro dell’Opera Città del Messico, Leonardo Bistolfi, bozzetto in gesso, 42x30x27ca. Inv. N° 7881.
4. Uomo sdraiato “Musica” – Teatro dell’Opera Città del Messico, Leonardo Bistolfi, bozzetto in gesso, 26x45x23. Inv. N° 7882
5. Figura alata, bozzetto in gesso per L’Armonia – Teatro Città del Messico, Leonardo Bistolfi, bozzetto in gesso, 26x36x36. Inv. N° 7886.
6. La Vita, particolare de “La Vita e la Morte”, Monumento funerario Abbeg, Zurigo, Leonardo Bistolfi, 1912-1913 ca., modello in gesso. Inv. N° 330.
7. La Morte, particolare de “La Vita e la Morte”, Monumento funerario Abbeg, Zurigo, Leonardo Bistolfi, 1912-1913 ca., modello in gesso. Inv. N° 331.
8. Figura femminile nuda (vedi Armonia Teatro Città del Messico), Leonardo Bistolfi, disegno, 21×12,5. Inv. N° 8159.
9. Schizzo a matita per l’Armonia del timpano Teatro Città di Messico, Leonardo Bistolfi, disegno, 22×29, Inv. N° 8195.
10. Vaso portafrutta, Leonardo Bistolfi, bronzo e vetro. Inv. n° 7787.
11. Grande disegno cianografico che riproduce la facciata del Teatro della Città di Messico con sculture di Leonardo Bistolfi, Adamo Boari, Disegno sciolto (Cianotipia). Inv. N° 8525.
12. La sfinge – Monumento funerario Pansa, Cuneo, Leonardo Bistolfi, bozzetto in gesso, Inv. n° 338.

Redazione di Vercelli