Sui fatti di Borgo Vercelli il comunicato della Questura.
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La Squadra Mobile di Vercelli ha eseguito, su disposizione della Procura di Vercelli, il fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio a carico di un cittadino dominicano di 25 anni, regolare sul territorio nazionale e privo di precedenti segnalazioni, ritenuto responsabile di aver attinto, con almeno tre fendenti all’addome, lo scorso 13 aprile, un addetto alla sicurezza della discoteca “Globo” di Borgo Vercelli.
Gli investigatori, a seguito di elaborate attività d’indagine, incrociando le immagini di videosorveglianza presenti all’interno dell’esercizio con ulteriori elementi di riscontro elettronici, sono riusciti ad individuare il soggetto sospettato della brutale aggressione.
Sono tutt’ora in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti a chiarire l’esatta dinamica dell’aggressione e le motivazioni ad essa sottese.
A fronte della indiscutibile gravità dell’aggressione a mano armata, che non può trovare alcuna giustificazione e che ha, per questo, impegnato ininterrottamente per più giorni gli investigatori, si deve, purtroppo, rilevare che il comportamento tenuto dal gestore dell’esercizio, teatro dei fatti, non è stato connotato dal proclamato spirito collaborativo e che per poter accedere ai filmati integrali delle telecamere di videosorveglianza si è dovuti giungere ad un decreto di sequestro del server emesso dall’Autorità Giudiziaria.
Dal contenuto dei filmati inizialmente non consegnati, infatti, è emersa una complessiva gestione della situazione di criticità provocata dall’odierno fermato poco professionale, caratterizzata da uno sproporzionato uso della forza da parte degli addetti alla sicurezza del locale.
Tale gestione ha determinato una situazione di grave e concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e per l’incolumità degli altri avventori, in gran parte giovanissimi, sulla quale la Polizia di Stato è potuta intervenire solo a seguito della segnalazione dell’avvenuto accoltellamento, in assenza di precedenti allertamenti.
Questi fatti hanno indotto, unitamente alla valutazione del comportamento non collaborativo del gestore ed al riscontro di alcune irregolarità amministrative in ordine alla abilitazione all’esercizio di attività di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo, all’adozione di un provvedimento di sospensione della licenza di esercizio dell’attività per gg. 30, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S..
È doveroso, infine, rilevare che l’odierno fermato è, allo stato, solamente indiziato di delitto e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.
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Redazione di Vercelli