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BIELLA JAZZ CLUB - “Django/Grappelli”:  Tributo al Gispy Jazz

Il quartetto di Stefano Ivaldi interpreta l’epoca d’oro dello swing europeo degli anni ‘30 e ’40

BiellaOggi

Martedì 15 aprile, alle ore 21,30, l’atteso concerto tributo alle sonorità di Django Reinhardt e Stephane Grappelli, due capostipiti del Gipsy Jazz solitamente chiamato “Manouche”.

Il quartetto è quello del violinista Stefano Ivaldi accompagnato dalla contrabbassista tedesca Julia Hornung, Giangiacomo Rosso alla chitarra e Francesco Parodi alla batteria.

Il quartetto interpreta l’epoca d’oro dello swing europeo degli anni ‘30 e ’40,  il repertorio è quello che ha aperto la strada a questo genere jazzistico, quello del maestro Django Reinhardt e del suo quintetto e delle molteplici collaborazioni con il violinista francese Stephane Grappelli, nato a Parigi ma da origini italiani, il nome vero era Stefano Grappelli.

L’epoca di riferimento si sposta verso il sound “elettrico” di Django, tipico del primo dopoguerra, in cui l’invenzione dell’amplificatore e l’aggiunta di una batteria nella formazione, permettono di modernizzare e mantenere in costante evoluzione il jazz del “Quintette du Hot Club de France” rispetto a quello americano, band di cui faceva parte anche Grappelli.

Il viaggio sonoro proposto è ricercato, frutto di un processo che individua i più bei classici dell’epoca, ma anche gemme perdute e riportate in auge.

Stefano Ivaldi, inizia giovanissimo lo studio del violino sotto la guida del Maestro Amilcare Zaccagnini dell’orchestra Rai di Milano, successivamente prosegue gli studi a Torino con il Maestro Vuluta Mihai del Teatro Regio e presso la Civica scuola di musica sotto la guida del Maestro Guido Rimonda.

Si avvicina allo studio del jazz autonomamente, grazie alla passione trasmessagli dal padre chitarrista jazz, Franco Ivaldi.

Si ispira principalmente ai due più grandi violinisti della storia del jazz, Stephane Grappelli e Joe Venuti, sviluppando un proprio linguaggio e stile espressivo.

Negli anni ha avuto modo di esibirsi in importanti festival e rassegne concertistiche, tra cui Torino Jazz Festival e Pennabilli Django Festival ed ha inciso con il quintetto guidato da Giangiacomo Rosso, “Hot Club ëd Turin” un disco, dove è stato riproposto il repertorio originale del leggendario Quintette du Hot Club de France.

Giangiacomo Rosso, uno dei principali chitarristi jazz manouche italiani, ha conquistato i palcoscenici d’Europa con il suo talento e il suo virtuosismo.

Ispirato da Django Reinhardt, ha condotto una carriera solista di successo e il quintetto “Hot Club ëd Turin”, che ricorda il leggendario gruppo del maestro.

Rosso intende ora espandere ulteriormente i suoi confini musicali collaborando con musicisti jazz Manouche di prima classe provenienti da tutta Europa.

Le sue prossime partecipazioni a festival prestigiosi come il Django Reinhardt Festival di Fontainebleau e il Django l’H di Barcellona promettono esperienze musicali indimenticabili.

Julia Hornung, si è affermata come figura centrale nella rinascita del jazz manouche tedesco.

Il suo modo brillante di suonare il contrabbasso e il suo approccio innovativo l’hanno resa non solo vincitrice del BMW Welt Young Artist Jazz Award 2021, ma anche attiva sostenitrice di strutture lavorative eque nella scena jazz.

Oltre a lavorare con i suoi gruppi, come il Collectif Julia Hornung e il Monaco Swing Ensemble, è anche membro del gruppo pop d’avanguardia SiEA. Julia inoltre continua a promuovere talenti, sia attraverso la sua casa editrice Velvet Edition sia attraverso la sua agenzia di booking Upstroke Music.

Francesco Parodi, si approccia giovane alla musica attraverso lo studio della batteria, successivamente intraprende in parallelo la strada delle percussioni classiche al Conservatorio “G. Verdi” di Torino  dove si diploma nel 2021 a pieni voti.

Vincitore di diverse borse di studio, ha la possibilità di frequentare ed esibirsi negli anni in diversi seminari e festival jazz, quali Nuoro Jazz, Mortara Jazz Festival, Siena Jazz e Time in Jazz, diretto da Paolo Fresu che gli permettono di incontrare importanti musicisti di fama internazionale e di incidere un disco originale per l’etichetta MJR Records.

Nel panorama italiano ha suonato con artisti quali Emilio Soana, Alberto Marsico, Sandro Gibellini, Riccardo Fioravanti, Emanuele Cisi e Luigi Tessarollo, con il quale ha registrato un disco nel 2021.

 Per l’ultimo martedì di aprile è in programma la tradizionale Jam Session.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo