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Incontro promosso dal Prof. Alessandro Stecco, Direttore di Radiodiagnostica Asl Vercelli e Docente e Vice Presidente della Scuola di Medicina dell'UPO Amedeo Avogadro

VERCELLI - Diagnostica per immagini e trattamento dell’ictus ischemico cerebrale – dal sintomo all’imaging… emiparesi e afasia” - Quando tempestività di intervento, interazione tra professionalità diverse, formazione ricorrente sono decisive - 

Grande partecipazione dei maggiori specialisti piemontesi - Istituzioni molto attente al futuro della Sanità

Sabato 17 maggio più di 100 iscritti con posti esauriti al Convegno “Diagnostica per immagini e trattamento dell’ictus ischemico cerebrale – dal sintomo all’imaging… emiparesi e afasia”, organizzato dal Prof. Alessandro Stecco direttore della Radiologia dell’ASL Vercelli e Professore Universitario di Radiologia all’Università del Piemonte Orientale

Con l’avvio da parte del Prof Stecco, nella parte dedicata ai messaggi istituzionali  è intervenuto dapprima il Magnifico Rettore dell’UPO “Amedeo Avogadro”, Prof. Menico Rizzi che, portando i saluti dell’Università ha lodato il format che vede sotto il cappello formativo sia i Medici che il Personale del Comparto, come ad esempio Infermieri e Tecnici, in un’ ottica della necessità di formazione continua trasversale.

E’ intervenuto il Sindaco di Vercelli Roberto Scheda che ha ricordato come questi eventi siano importantissimi per fare network sulla sanità e ha ricordato il suo impegno come Sindaco della Città Capoluogo nello stimolo costruttivo continuo alla tutela della salute pubblica

Dopo i saluti del Consigliere Regionale Carlo Riva Vercellotti, capogruppo in Consiglio Regionale del Piemonte, che ha ricordato lo sforzo comune fatto nella legislatura precedente assieme ad Alessandro Stecco nella lotta al Covid e alle conseguenze successive,  e ha ricordato la pianificazione sanitaria in corso in tema di edilizia sanitaria oltre alla forte attenzione a tutti i temi di sanità in corso

Il Direttore Generale dell’ASL Vercelli dott. Marco Ricci ha portato i saluti dell’azienda sanitaria e ha testimoniato il forte impegno dell’ASL su tanti fronti e in particolare il gran lavoro svolto dal team del Prof. Stecco in un momento difficile per la scarsità di Personale,  nel ridurre le liste di attesa e nel ridurre il ricorso alle cooperative

Sono intervenuti  il dott Gianni Scarrone come Presidente dell’Ordine dei Medici di Vercelli e il suo omologo Federico D’Andrea per l’Ordine di Novara seguito dal Direttore Generale di Novara dott. Stefano Scarpetta

L’ictus cerebrale al centro: diagnosi, prevenzione e nuove sfide organizzative

La gestione dell’ictus cerebrale è una delle grandi sfide della medicina moderna, non solo per l’impatto clinico sui pazienti, ma anche per le ricadute organizzative che coinvolgono tutto il sistema sanitario. Il recente convegno di Vercelli ha posto al centro dell’attenzione proprio questi temi, offrendo una panoramica aggiornata e multidisciplinare.

Appropriatezza diagnostica e riduzione delle liste d’attesa

All’avvio hanno duettato il Presidente dell’Ordine di Medici Giovanni Scarrone con Alessandro Carriero della Radiologia di Novara e Presidente del Gruppo Regionale Piemonte e Val D’Aosta della SIRM; il duetto  sul tema dell’appropriatezza prescrittiva sulle dinamiche delle liste d’attesa.

Se le richieste di esami, fossero basati più su dati clinici e oggttivi, potrebbero essere in numero e per altre prestazioni come oggettivato da dati esposti dalla Ricercatrice UPO Anna Colarieti

Uno dei fili conduttori del duetto è stato proprio il tema dell’appropriatezza degli esami diagnostici.

In un’epoca in cui le liste d’attesa rappresentano una delle principali criticità del sistema sanitario, ottimizzare il percorso diagnostico significa evitare esami inutili e accelerare i tempi per chi ne ha davvero bisogno. La formazione dei medici di famiglia e degli specialisti, in stretta collaborazione con i radiologi, è dunque fondamentale per individuare precocemente i sintomi sospetti e indirizzare subito il paziente verso le indagini più mirate.

IL dott Scarrone ha ricordato il numero di contatti da visite e telefonici che ingolfano l’attività dei medici di famiglia ricordando le difficoltà burocratiche

Il ruolo chiave del radiologo e il lavoro di squadra

Il radiologo si conferma figura centrale nella gestione dell’ictus come in molte altre patologie,  non più solo interprete di immagini, vero e proprio consulente clinico, chiamato a dialogare quotidianamente con medici di famiglia, neurologi, cardiologi e altri specialisti. La collaborazione multidisciplinare è la chiave per garantire percorsi di cura rapidi e appropriati, soprattutto per le emergenze tempo dipendenti quando ogni minuto può fare la differenza per la terapia e il suo buon esito del paziente.

Sintomi, imaging avanzato e linee guida terapeutiche

Il convegno ha approfondito i principali sintomi dell’ictus acuto, come l’emiparesi e l’afasia illustrati da Fabiana Tesser Neurologa dell’ASL Vercelli , e ha illustrato come le moderne tecniche di imaging – dalla TC basale e quella con il mezzo di contrasto, fino alle metodiche più avanzate come la TC Perfusionale (Relatore: Paolo Vaudano) – siano oggi indispensabili non solo per confermare la diagnosi, ma anche per guidare le scelte terapeutiche e decidere dove indirizzare il paziente, secondo le più recenti linee guida illustrate da Paolo Cerrato coordinatore della Rete Ictus Piemontese

La rete tempo-dipendente e la gestione dell’emergenza

Un focus particolare è stato dedicato alla rete clinico-assistenziale tempo-dipendente da parte del Direttore della Programmazione Sanitaria dell’Assessorato alla Sanità Franco Ripa : dalla chiamata al 118, al percorso in pronto soccorso, fino alla presa in carico nei centri specializzati.

Un’organizzazione efficiente, basata su protocolli condivisi e su una comunicazione rapida tra i diversi attori, è fondamentale per offrire al paziente le migliori chance di recupero.

Prevenzione, fisiopatologia e cause dell’ictus

Non è mancato lo spazio per la prevenzione: dai fattori di rischio tradizionali alle campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza spiegati da Fabrizio Faggiano, fino all’analisi della fisiopatologia cerebrale con estremo dettagli spiegata da Elena Grossini dell’UPO e del ruolo del cuore nell’insorgenza dell’ictus con lettura di casi del Cardiologo Fabrizio Ugo moderato da un team di specialisti come Sergio Macciò,  Marzia Bertolazzi, Cardiologi dell’ASL Vercelli e da Riccardo Faletti esperto Cardio Radiologo dell’Università di Torino . Un approfondimento specifico ha riguardato anche le cause infettive, spesso sottovalutate, che possono essere alla base di alcuni casi di ictus, ben spiegate da Federica Poletti, infettivologa responsabile delle Malattie Infettive dopo il recente pensionamento di Silvio Borrè coautore dell’intervento

Modelli organizzativi e continuità assistenziale

Il percorso del paziente colpito da ictus non nasce e non si esaurisce in ospedale.

Il dibattito si è esteso anche ai modelli organizzativi che coinvolgono la gestione domiciliare, il ruolo del medico di famiglia, il trasporto in emergenza e, soprattutto, la fase di recupero e riabilitazione funzionale sul territorio.

Garantire una reale continuità assistenziale è la sfida per evitare ricadute e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Su questi temi una tavola rotonda molto ricca di spunti moderata da Aldo Tua con Roberto Gioachin per il SET-118, Germano Giordano per il Distretto, Scipione Gatti come direttore di Presidio, Monica Gasparini direttrice della riabilitazione dell’ASL VC per il percorso di riabilitazione post ictus, Secondo Barbera come direttore del DIPSA che coordina le professioni sanitarie, Annalisa Tomagra fisioterapista, Lia Rusca direttrice del dipartimento funzionale sovra-aziendale di fisiatria e direttrice della Riabilitazione di Biella, Giovanni Fortuna come medico di famiglia

Radiologie in rete e nuove criticità

Questa tavola rotonda organizzata da Alessandro Stecco  ha visto moltissimi primari di radioologia: gli Universitari Paolo Fonio,  Andrea Veltri con gli interventi di Alessandro Depaoli (ASL TO4), Giulio Salmè (ASL CN2), Roberto Tranchini (ASL VCO), Giuseppe Minetti (ASL AL), Stefano De Bernardi (ASL BI), Alessandra Ferrari (ASL NO)

Un tema molto sentito, soprattutto in Piemonte, riguarda l’organizzazione delle radiologie ospedaliere: l’aumento delle richieste di esami, la necessità di garantire guardie e reperibilità, spesso con organici ridotti, impone una riflessione sulla sostenibilità del sistema e sulla necessità di fare rete tra le strutture.

Terapie endovascolari e casi clinici

Infine, largo spazio è stato dato alle terapie endovascolari, sempre più protagoniste nel trattamento dell’ictus ischemico, e all’analisi di casi clinici integrati che hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi direttamente con le problematiche reali della pratica quotidiana.

Dopo una Lettura magistrale di Mauro Bergui sono stati presentati casi clinici integrati con imaging e terapia da parte di Carmelo Stanca (Novara), Ivan Gallesio (Alessandria), Andrea Boghi (San Giovanni Bosco Torino), Fabrizio Venturi (Cuneo)

In sintesi, il convegno di Vercelli ha rappresentato un momento di confronto prezioso tra specialisti, offrendo spunti concreti per migliorare la diagnosi, la gestione e il trattamento dell’ictus cerebrale, in un’ottica sempre più integrata e orientata al paziente.

Tra le criticità di cui si porteranno avanti le tematiche presso Azienda Zero Piemonte nel Gruppo Tecnico Radiologico coordinato dal Prof Fonio di Torino, l’aggiornamento della normativa sulla telerefertazione a distanza delle TC del cranio e l’aggiornamento del parco tecnologico delle TAC in Piemonte

Tra le cose appena messe in campo nella collaborazione tra radiologi e medici di famiglia una web Applicazione basata sulle linee guida RAO messa a disposizione di tutti i medici  dal Prof Stecco e Prof Carriero, grazie ad un lavoro portato avanti dal dott Albera di Novara

Tra le proposte fattibili, un canale di comunicazione diretto e strutturale tra Radiologi e Medici di Famiglia per supporto alle decisioni su quali esami diagnostici siano più appropriati in base al quadro clinico.

Tra i messaggi di particolare novità la tavola rotonda dei Primari di radiologia del quadrante e di aziende limitrofe ha concordato come sia stato importante il progetto, oggi avviato ad esempio tra molte aziende sanitarie tra cui ASL Vercelli e AOU Maggiore di Novara, di dotare il Piemonte di una piattaforma telematica regionale con intelligenza artificiale basata su condivisione  e analisi in tempo reale delle immagini ottenute in urgenza negli ospedali Spoke e Hub; e’ emerso come tale progetto fu avviato nel 2021 su idea dell’allora Consigliere Regionale Prof Stecco con i dirigenti dell’Assessorato Ripa  e Ruggeri e successivamente i direttori generali di Azienda Zero Piemonte Picco e Leli, fin dall’inizio  supportai dai coordinatori della Rete Ictus il Neuroradiologo Interventista Prof Bergui e il Neurologo responsabile della Stroke Unit dott. Cerrato, entrambi  delle Molinette  ; successivamente tale percorso ha avuto condivisione sia con il GTR di Azienda Zero che con la Sirm Regionale ed è oggi implementata gia’ nella maggioranza delle ASR del Piemonte tra le quali ASL Vercelli come recente innovazione nella SCDU Radiodiagnostica.

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