Accolti da un bellissimo arcobaleno, ci rechiamo in compagnia del Consigliere Comunale di opposizione (e già candidato Sindaco) Fabrizio Finocchi all’Isola di Vercelli, per vedere ultimati (come da cronoprogramma) i tanto declamati lavori di abbattimento dei “casermoni” di Via Cena.

Il cartello di cantiere parla chiaro: fine lavori 24 luglio 2025.
Ma, come fa notare il Consigliere nel nostro video, solo due degli stabili sono stati abbattuti, mentre il terzo è lì in piedi.
Sicchè (se non l’unico, il più suggestivo) il motivo per cui la data del 24 luglio sia degna di nota, almeno in questo afoso 2025, è che deve registrarsi il compleanno di Jennifer Lopez.
Che comunque non è poco.
Perché – al di là del genetliaco – sarebbe stato importante vedere effettivamente conclusi questi lavori affidati alla “General Smontaggi”, che i Lettori ricorderanno essere stata la ditta incaricata dell’abbattimento del Cavalcavia di Corso Avogadro di Quaregna e poi delle relative rampe?
Perché il Comune di Vercelli ha accettato – con gran gusto, pare – di vedersi assegnati 15 milioni di euro di provenienza Pnrr, non utilizzati (sembra) in Puglia, con il motivo vincolante di realizzare, proprio lì ed al posto degli ormai obsoleti casermoni, ottanta nuovi alloggi di edilizia economica e popolare.
Unica condizione: terminare le opere (cioè finire le case) entro marzo 2026, perfezionandone il collaudo entro il successivo giugno 2026.
Tutto bene, dunque, e per questo sarebbe stato importante che nulla ostasse all’apertura del nuovo cantiere – con un orizzonte temporale già così ristretto – magari a cominciare da lunedì 28 luglio 2025 o comunque quando a loro sembrasse meglio, ma dovendo correre per rispettare la scadenza di marzo 2026.
Altrimenti, che succederà?
Succederà che Palazzo Civico dovrà restituire il 15 milioni di euro già messi in banca.
E se, nel frattempo, il Comune avrà sostenuto costi parziali, ad esempio per quella parte degli abbattimenti comunque portati a termine, se li terrà sul groppone, distribuendoli poi equamente sul coppino della popolazione amministrata.
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Come si vede dalla gallery, al di là dell’ora in cui sia stata realizzata, obbiettivamente dopo quella di servizio ordinaria, un po’ tutto pare dire che si disperi nella possibilità di riprendere con lena le fatiche demolitorie.
Cosa può essere successo?
E’ successo che – nel compilare il cronoprogramma, nel prendere impegni così vincolanti a proposito di Pnrr – pare sfuggito un particolare che si è rivelato decisivo.
Sotto i tetti di uno solo dei tre stabili hanno nidificato i Balestrucci (Delichon urbicum).
Trattasi di graziosi uccellini migratori della famiglia Hirundinidae, cioè cugini delle rondini.
Sono tutelati e non si può procedere a nessun intervento che possa minarne la serenità, tantomeno in periodo riproduttivo, essendo notoriamente utilissimi anche perché si cibano soprattutto di insetti che catturano in volo.
Quando, dunque, si potrà intervenire di nuovo?
Al momento nessuno lo dice chiaramente – non lo sa nemmeno il Consigliere Finocchi, sicchè c’è da credere che la cosa sia ascritta ad una dimensione rivelativa davvero accessibile a pochi – ma, se sono vere le premesse, è di intuitiva evidenza che bisognerà attendere il mese di settembre, quando i piccoli amici lasceranno l’Isola (e la Penisola) per andare a svernare in Africa.
Lasciando qui i maggiorenti comunali, alle prese con la scadenza – che non si muove – del 31 marzo 2026 per la fine lavori degli 80 nuovi alloggi.
Come finirà?
Chi vivrà, vedrà.































