Riceviamo e pubblichiamo
#OLT (#ogniluogoèunteatro) giunge quest’anno alla sua 5°edizione: Vercelli con le sue strade, i palazzi, i locali, le piazze, tra il 13 e il 26 settembre, tornerà ad essere il palcoscenico vivo abitato dal festival che cammina.
Nato subito dopo la pandemia #OLT ha deciso di ripartire dalle relazioni o, meglio, dal recupero delle relazioni e dal recupero della comunità. L’ottica che ci muove è quella di contribuire alla rigenerazione culturale e sociale della città attraverso la realizzazione di un festival che promuove l’interazione tra arte, spazi urbani e comunità, dando origine a nuove opportunità per i giovani, rafforzando il tessuto culturale, sociale ed economico locale favorendone l’inserimento in ambito internazionale -grazie a collaborazioni e residenze artistiche-, accrescendone quindi visibilità e attrattività.
Le precedenti edizioni di #OLT hanno dimostrato – dati alla mano – che tali presupposti si sono rivelati veritieri grazie al coinvolgimento in prima persona di enti, aziende private, pubblico e ‘non pubblico’ (ovvero pubblico non uso ad andare a teatro), dando vita a incontri imprevisti tra attività che non avevano mai pensato alla forma teatro come elemento di incontro e di scambio con la cittadinanza.
Sin dai primi anni il festival ha accostato al teatro attività collaterali: laboratori, performance site-specific, presentazioni di libri, incontri post-spettacolo e walkabout, esplorazioni urbane guidate, elementi che arricchiscono l’esperienza teatrale attraverso una relazione immersiva con il territorio.
Anche quest’anno #OLT conferma il proprio interesse verso spettacoli e situazioni che parlino all’oggi e dell’oggi; una contemporaneità che tocca tutti anche quando gli avvenimenti a cui gli spettacoli si riferiscono siano distanti dalla vita singola di chi guarda: in un’epoca di presente continuo e di spazi abbattuti dalla rete dove ogni accadimento rimbalza fino ai più remoti angoli del pianeta, i temi affrontati dai diversi artisti presenti a #OLT trovano eco in chi guarda reclamandone nel contempo la partecipazione attiva grazie a linguaggi e tecniche innovative e alla mescolanza di diversi linguaggi espressivi.
La 5° edizione di #OLT, come già nelle passate edizioni, dedicherà particolare attenzione alla creatività femminile ospitando Rita Frongia, Serena Balivo, Bai Li Wiegmans, Agata Tomšič.
Di Serena Balivo e Rita Frongia, figure note e apprezzate del panorama teatrale, #OLT ospiterà:
martedì 16 settembre Spezzato è il cuore della bellezza, di Mariano Dammacco con Serena Balivo e Elena Ruzza (c/o FARM 1861);
venerdì 19 settembre Anna Ghiaccio di Rita Frongia con Isadora Angelini (c/o Studiodieci City Gallery): due testi che, con linguaggi e approcci diversi, parlano d’amore e del dolore che l’amore e la sua assenza possono provocare.
Sarà invece Bai Li Wiegmans, ventiduenne performer cinese naturalizzata belga, insieme al compositore Bongjin Jung, a presentare nel corso di questa edizione il suo Home (mercoledì 24 settembre c/o casacuocolobosetti) un film e un assolo di danza: linguaggi artistici differenti che si incontrano per raccontare lo straordinario viaggio di una cinese adottata, e la sua ricerca di un senso di appartenenza e di identità;
Agata Tomšič, artista slovena fondatrice insieme a Davide Sacco di ErosAntEros compagnia artefice di molti progetti internazionali, sarà in residenza a Vercelli insieme al compositore sloveno Matevž Kolenc per lavorare su Materiale Per Medea di Heiner Müller che presenterà in anteprima nazionale martedì 23 settembre (c/o Officina Teatrale Anacoleti). Approcciare Medea di Heiner Muller significa avvicinarsi ad un personaggio che racchiude molti aspetti: donna, madre, dea, strega, amante, assassina, discendente del Sole e nipote della maga Circe. Ma anche migrante, straniera, barbara, schiava, richiedente asilo in fuga dalla propria terra, tradita dall’unico uomo a cui ha dato fedeltà assoluta e da lui privata di tutti i diritti: un tema scottante e vivo che l’artista slovena affronterà attraverso il suo percorso di ricerca vocal-sonora.
Un altro appuntamento fisso di #OLT è quello con artisti under 35: sin dalle sue origini il festival ha infatti sempre appuntato la propria attenzione all’ospitalità di giovani istanze artistiche; quest’anno, dunque, ospiti a Vercelli saranno oltre alla già citata Bai Li Wiegmans e il compositore Bongjin Jung che l’affianca in Home,
Pietro Giannini autore e interprete di La traiettoria calante (mercoledì 17 settembre c/o FARM 1861) un testo potente e in prima persona dedicato al crollo del Ponte Morandi. Un lavoro in cui si intrecciano ricordi personali, interviste, ricostruzione dei fatti, pezzi evocativi di una città travolta da una tragedia;
Ucci Ucci ovvero Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli autori del progetto Twisted World con Gabriele Graham Gasco e Giovanni Conti (sabato 20 settembre c/o TAMTAM Teatro). Lo spettacolo trae origine dal massacro attuato nel 2014 in California da un giovane 22enne, Elliot Rodger, che uccise 6 persone e ne ferì 14 prima di suicidarsi. Prima del gesto il giovane inviò una sorta di manifesto-biografia ad un piccolo gruppo di persone. Da questo manifesto prende avvio il progetto drammaturgico che è stato sviluppato come un videogioco creato appositamente per lo spettacolo e che permette di scegliere strade narrative diverse ottenendo esiti differenti per ciascuna replica. Rodger era considerato un incel, ovvero un celibe involontario, e la parte più estrema della comunità incel lo ricorda come un martire. Nello spettacolo il videogioco è la forma estetica che reinterpreta la mente di Elliot;
Sagapò ovvero Lucas Da Tos Villalba e Matteo Campagnol autori e interpreti di La città senza nome (lunedì 15 settembre c/o casacuocolobosetti): un viaggio tra storie popolari e leggende di un’Argentina dimenticata dove i protagonisti, abitanti di una città abbandonata, raccontano le loro vite e le loro speranze, narrando al contempo un po’ di quell’Argentina appartenente a tempi lontani. Una favola per adulti che invita a non smettere di credere ai miracoli;
Cubo Teatro che presenta Hypergaia (giovedì 25 settembre c/o Museo Borgogna) scritto e diretto da Girolamo Lucania con Letizia Alaide Russo, musiche composte, montate e suonate dal vivo da Ivan Bert e Max Magaldi.
Attraverso la forma di un Techno Rito, in cui musica elettronica, parole, immagini, sono costruite attraverso una generazione artistica in tempo reale, HyperGaia racconta la storia di una divinità: una giovane raver vestita di bianco che si risveglia insieme al suo gatto radioattivo su un pianeta abbandonato 1 miliardo di anni a partire da oggi. Tutto ciò che viene detto, suonato, scritto, o mostrato durante la performance è generato dal vivo, non ripetibile uguale a sé stesso e presenta un alto grado di aleatorietà. HyperGaia affronta il tema del mutamento del clima attraverso la storia di una divinità. Lo spettacolo fa parte del Progetto Ps Gaia, universo multidisciplinare che intende affrontare i temi della sostenibilità ambientale e le responsabilità individuali e collettive sul cambiamento climatico.
Sempre per rimanere nell’attualità più stringente, il tema del conformismo culturale viene affrontato dalla compagnia Povero Willy che presenta, con la drammaturgia originale e regia Riccardo Leonelli, Il profeta scorretto. Giorgio Gaber, -lo spettacolo inaugura il Festival sabato 13 settembre c/o Vicolo Shilke-; in scena Riccardo Leonelli, Emanuele Cordeschi, Lorenzo D’Amario, Emanuele Grigioni.
Tutto parte da una domanda: ma se Giorgio Gaber fosse vivo oggi avrebbe la stessa libertà dei suoi giorni o sarebbe bersaglio di mezzi d’informazione e social, colpito da accuse di intolleranza, razzismo o addirittura fascismo? In scena un redivivo Gaber parla con il se stesso di un tempo e attraverso un dialogo ironico e sarcastico scoprirà che il mondo è andato esattamente là dove il suo alter ego prevedeva, con però alcune impreviste anomalie come ad esempio la dittatura del politically correct.
Tindaro Granata, domenica 14 settembre c/o Le Acacie, sarà in scena con Vorrei una voce di e con Tindaro Granata e con le canzoni di Mina. Lo spettacolo è ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro «Piccolo Shakespeare» all’interno della Casa Circondariale di Messina nell’ambito del progetto Il Teatro per Sognare di D’aRteventi diretto da Daniela Ursino.
Un monologo che vede l’attore interpretare in playback le canzoni di Mina -il riferimento è all’ultimo concerto dal vivo della cantante alla Bussola nel 1978- prendendo spunto dall’esperienza vissuta nel carcere di Messina con le detenute; fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo.
Giovedì 18 settembre c/o Studiodieci City Gallery Oscar De Summa con Stasera sono in vena racconta un pezzo della sua adolescenza in Puglia, negli anni Ottanta, gli anni in cui si è formata la Sacra Corona Unita, organizzazione che ha allargato i suoi settori di investimento scoprendo che il disagio umano è una delle cose che in assoluto rendono di più sul mercato. Ci si trova a sorridere durante lo spettacolo nel seguire le avventure del giovane Oscar fino a quando non si realizza che “il mercato delle droghe performative, come la cocaina, genera introiti che superano il Pil di alcune nazioni come la Spagna o la stessa Italia”.
Domenica 21 settembre c/o TamTam Teatro Mulino ad Arte presenta Mi Abbatto e sono felice. Uno spettacolo a impatto 0 di e con Daniele Ronco.
Ispirato alla Decrescita felice di Maurizio Pallante, Mi abbatto e sono felice porta in scena un altro grande tema della contemporaneità: il peso dell’uomo sul pianeta e la conseguente infelicità di un’umanità che non fa altro che correre per produrre e consumare senza poi riuscire a trovare in questo nessuna gioia. Mi abbatto e sono felice, rifacendosi ai principi etici della Decrescita felice, accompagna il pubblico in un viaggio che fa la spola fra un passato intriso di freschezza e genuinità e un presente frenetico e stanco di correre e lo fa iniziando con il non pesare: lo spettacolo è a impatto zero dato che l’energia elettrica necessaria è prodotta dallo sforzo fisico dall’attore in scena.
Venerdì 26 settembre, ultimo spettacolo del Festival, c/o Vicolo Shilke, Non commettere atti impuri o la boutique humaine di e con Roberto De Sarno con la partecipazione di Raffaella Migliori. Lo spettacolo si configura come una sorta di viaggio accelerato e sovreccitato nella storia dell’uomo vista dallo spioncino della tentazione, a partire dalla creazione del maschio-bambino, incarnato da un Pinocchio «senza veli» che si trova a promettere al Padre improbabili obbedienze; un tragicomico e decadente carosello, una serie di archetipici personaggi maschili in cui prendono vita figure caricaturali e a tratti paradossali, un viaggio che va da Totò a Marilyn Manson, a Ulisse, da Francis Bacon al reality. Una sorta di spettacolo di corpi in musica, dove i personaggi, le caricature, le immagini evocative, risolti nell’atto fisico e in una scenografia povera diventano creature che scivolano continuamente in musica di scena e accenti che si negano a una prosa asettica, mentre l’attenzione agli spazi, ai ritmi, ai gesti si fondano su principi di danza più che di teatro in senso stretto.
Accanto agli spettacoli ospiti #OLT prevede inoltre 2 progetti site-specific, 2 walkabout e 1 progetto speciale.
Il primo progetto site-specific è L’ordine delle cose di Arteinscacco, scritto e diretto da Livio Ghisio con Annalisa Canetto, spettacolo viaggiante in auto per 4 passeggeri/spettatori alla volta, (14 settembre; repliche dal 15 al 21/09 e 23 e 24 settembre con partenza e arrivo coincidente con il luogo dello spettacolo previsto per quel giorno alle 21.00 cfr. calendario in fondo al documento).
Seconda parte del Progetto Pellegrino che – prendendo a pretesto la Via Francigena come simbolo del viaggio, dello spostamento – si propone di indagare il concetto di cammino, di pellegrinaggio, dove lo spostamento è il senso stesso del muoversi. L’ordine delle cose è un viaggio in auto, accompagnati da uno sconosciuto col quale ci si è dati un appuntamento al buio, per entrare in una condizione che permetterà di vedere il quotidiano (le strade, le case, le persone e tutto ciò che ci sarà fuori dall’abitacolo) con occhi nuovi, con una diversa percezione.
Il secondo progetto site-specific è #teatrodentro di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti, con Roberta Bosetti (19 e 20 settembre c/o casacuocolobosetti). Si tratta di una scommessa nata a Torino nel 2024: in occasione del progetto di Carlo Infante «La radio che cammina» si è ragionato su come portare l’ultimo lavoro del duo italo australiano, Teatro, produzione del 2024 di Emilia Romagna Teatro, concepito per essere fatto all’interno dell’edificio architettonico ‘teatro’, fuori dall’edificio teatrale, nelle case, dentro la quotidianità per diventare un’«installazione in movimento», un’esperienza immersiva dove ritrovare i sottili fili che legano le esperienze di ognuno.
Si tratta del tipico modo di agire il teatro questo proposto da Cuocolo/Bosetti: immaginare uno spettacolo che racconti un luogo -in questo caso era l’edificio teatro, la struttura architettonica- e poi portarlo ulteriormente fuori come avverrà nel corso di #OLT, all’interno di casacuocolobosetti: il pubblico non seguirà Roberta nei meandri di un edificio teatrale reale, esistente, bensì in quelli della casa vera e propria di Roberta e Renato (che è però anche un teatro dove Cuocolo/Bosetti hanno allestito più performances nel corso degli anni) e nelle immagini del teatro che Roberta si porta dentro, del teatro che ha nella testa.
Novità del 2025 è la concomitanza dell’inaugurazione del Festival con la prima edizione di RISÒ, Expò internazionale che farà di Vercelli la «capitale mondiale del riso 2025». L’interazione fra i due eventi si posiziona come importante tassello di un disegno che ha l’obiettivo di valorizzare la città tramite diverse forme culturali: quella agricolo produttiva del vercellese, che affonda le proprie radici all’incirca al XIV secolo e quella più recente dove un Festival teatrale concorre a celebrare le origini distintive di Vercelli per mezzo di Walkabout ovvero conversazioni nomadi ed esplorazioni urbane basate sull’uso di sistemi whisper-radio e smartphone per «scrivere storie nelle geografie», format diversi che convergono in ciò che viene definito il PerformingMedia Storytelling, in cui la narrazione di un territorio s’innerva con l’azione di esplorazione e brainstorming.
Legati quindi a RISÒ e all’idea di #OLT di trasformare spazi non convenzionali in luoghi di incontro, cultura e creatività come motore di rigenerazione urbana due saranno i walkabout, legati alla cultura del riso, condotti da Carlo Infante (Urban Experience): Sotto Sotto. Memorie del sottosuolo idraulico che si rivelano RISOrsa rapsodia radionomade condotta da Carlo Infante, con la drammaturgia di Livio Ghisio, sabato 13 settembre (ore 17.00 punto di incontro Sagrato della Basilica di Sant’Andrea) e domenica 14 settembre (ore 10.30, punto di incontro ATL – Terre dell’Alto Piemonte in Corso Garibaldi 96).
Infante condurrà il ‘pubblico’ ad esplorare i tombini più curiosi di Vercelli, città-capitale europea della coltivazione del riso che cela sotto sotto la risorsa che lo genera: un sistema basato sul governo delle acque, ben canalizzate nel sottosuolo. Si camminerà in ascolto di una città che tiene sotto di sé un mondo che sottende la sua ricchezza. Ci si interrogherà su questa «RISOrsa», camminando-esplorando-conversando nei walkabout che coglieranno anche gli echi delle Memorie del Sottosuolo, rilevando le storie di protagonisti di quel governo sotterraneo.
Il progetto speciale è Tamburi Uniti che per il secondo anno accompagna #OLT: si tratta di un gruppo di percussioni frutto del progetto educativo musicale del Centro per l’Autismo Enrico Micheli e ANGSA Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo Novara-Vercelli, un ensemble formato da ragazzi del centro accompagnati e guidati dal musicista ed educatore musicale Fulvio Sette, che si esibiranno domenica 14 settembre alle ore 16.30 nel Cortile di Casa Alciati (Museo Leone).
Infine, poiché obiettivo di #OLT è il coinvolgimento dell’arte del territorio, già a partire dal 2023 l’artista visivo Max Bottino ha creato un percorso artistico – Post_me – che si inserisce perfettamente nel concetto di movimento, spostamento, mutamento; nel 2024 con Post_me 02, una guida del disordine: una vera e propria, anche se decisamente atipica, guida turistica: un viaggio alla scoperta di simboli, metafore e misteri nascosti sotto gli occhi di tutti e che mette in discussione tutto ciò che pensavate di voler sapere.
Per il 2025 Max Bottino sta preparando Blood an Milk essere presenti scomparendo, serie di incursioni urbane estemporanee, improvvise, non invasive e sostenibili che giocheranno appunto sulla presenza e sulla scomparsa, mescolando il rosso del sangue e il bianco del latte: «Le nostre fissazioni e le nostre priorità distorcono inevitabilmente il significato. Un’apparenza rosa nasconde una realtà di sangue e di latte, corpo e nutrimento, ferita e cura, omicidio e accudimento. Distorto in un colore, uno spettro intero di possibilità di fraintendimento, una serie di possibili riscritture, trascrizioni e traduzioni, di bugie e di leggende più o meno metropolitane. Vivere, in fondo, è prendere appunti nel tentativo di fermare il tempo raccontando i tempi. Il tempo trascrive e viene trascritto. Il tempo inventa e il tempo mente. Vivere è il tempo nel tempo. Trascrivere è il tempo sul tempo. Il tempo è (anche) raccontare storie. Il tempo è narrativo ma è anche lo stare attenti al: E poi?» Max Bottino.
Informazioni e prenotazioni
La prenotazione agli spettacoli è obbligatoria
Prenotazioni tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00 al numero: + 39 345 2697208 oppure tramite e-mail: info@teatrodidioniso.it
Biglietti
Biglietto unico €10,00
I biglietti saranno acquistabili esclusivamente al Festival Point c/o StudioDieci City Gallery piazzetta Pugliese Levi 9, dal lunedì al venerdì 9.30 – 13.00 e 16.00 -19.30;
sabato e domenica 10.00 – 13.00 e presso i punti vendita ciaotickets oppure on line su www.ciaotickets.com
Festivalcard
Chi intenda assistere a tutti e 15 gli spettacoli a pagamento avrà diritto a 3 ingressi gratuiti.
La Festivalcard è ritirabile presso il Festival Point o la sera prima dello spettacolo
Accessibilità
Tutti i luoghi di spettacolo sono privi di barriere architettoniche; i cani da accompagnamento sono benvenuti.
In fase di prenotazione sarà possibile segnalare esigenze specifiche e l’organizzazione si adopererà per soddisfarle.
I luoghi di spettacolo
Sabato 13 settembre
ore 17.00 – Sotto Sotto. Memorie del sottosuolo idraulico che si rivelano RISOrsa, c/o Sagrato della Basilica di Sant’Andrea – Via Galileo Ferraris 99
ore 21.00 – Il profeta scorretto. Giorgio Gaber, c/o Vicolo Schilke, Via Ugo Schilke
Domenica 14 settembre
ore 10.30 – Sotto Sotto. Memorie del sottosuolo idraulico che si rivelano RISOrsa, c/o Sagrato della Basilica di Sant’Andrea – Via Galileo Ferraris 99
ore 16.30 – Tamburi uniti, c/o Cortile di Casa Alciati – Museo Leone – via G. Verdi, 30
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o Le Acacie – c.so G. Rigola 128
ore 21.00 – Vorrei una voce, c/o Le Acacie – c.so G. Rigola 128
Lunedì15 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o casacuocolobosetti–via L. Ariosto,85
ore 21.00 – La città senza nome, c/o casacuocolobosetti – via L. Ariosto, 85
Martedì 16 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o Parcheggio PalaPregnolato, via Restano
ore 21.00 – Spezzato è il cuore della bellezza, Farm 1861 – via Case Sparse 202
Mercoledì 17 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o Parcheggio PalaPregnolato, via Restano
ore 21.00 – La traiettoria calante, c/o Farm 1861 – via Case Sparse 202
Giovedì 18 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o Studiodieci City Gallery – piazzetta Pugliese Levi
ore 21.00 – Stasera sono in vena, c/o Studiodieci City Gallery – piazzetta Pugliese Levi
Venerdì 19 settembre
ore 19.30 – #teatrodentro, c/o casacuocolobosetti – via L. Ariosto, 85
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o Studiodieci City Gallery – piazzetta Pugliese Levi
ore 21.00 – Anna Ghiaccio, c/o Studiodieci City Gallery – piazzetta Pugliese Levi
Sabato 20 settembre
ore 19.30 –#teatrodentro, c/o casacuocolobosetti – via L. Ariosto, 85
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o TAMTAM Teatro – piazza Antico Ospedale
ore 21.00 – Twisted World, c/o TAMTAM Teatro – piazza Antico Ospedale
Domenica 21 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o TAMTAM Teatro – piazza Antico Ospedale
ore 21.00 – Mi abbatto e sono felice. Spettacolo a impatto 0, c/o TAMTAM Teatro – piazza Antico Ospedale
Martedì 23 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o Officina Teatrale Anacoleti – C.so De Gregori 28
ore 21.00 – Materiale per Medea, c/o Officina Teatrale Anacoleti – C.so De Gregori 28
Mercoledì 24 settembre
ore 19.45 – L’ordine delle cose, c/o casacuocolobosetti – via L. Ariosto, 85
ore 21.00 – Home, c/o casacuocolobosetti – via L. Ariosto, 85
Giovedì 25 settembre
ore 21.00 – Hypergaia, c/o Museo Borgogna – via A. Borgogna
Venerdì 26 settembre
ore 21.00 – Non commettere atti impuri, o La Boutique Humaine c/o Vicolo Schilke – via Ugo Schilke
Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti
da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:
Iscriviti alla nostra pagina Facebook
e al nostro Gruppo pubblico di Facebook
al nostro account di Instagram
Redazione di Vercelli














