Per la prima volta in Piemonte tre cooperative del settore lattiero-caseario aderenti a Confcooperative Fedagripesca hanno scelto di condividere un percorso di trasformazione del latte.
Piemonte Latte, Lait Service e Fattorie Tobia hanno infatti unito le forze per avviare il progetto “Bianco”, un formaggio duro da tavola che nasce dalla volontà di affrontare insieme i picchi produttivi dei mesi invernali e trasformarli in un’opportunità di crescita condivisa.
Il latte conferito dagli allevatori soci viene trasformato in forme di formaggio duro, successivamente vendute in conto lavorazione a un caseificio bresciano che si occupa della stagionatura e della commercializzazione. In più, una parte della produzione del Bianco è venduta direttamente ai consumatori attraverso i punti vendita di Fattorie Tobia.
In questo modo, un prodotto nato dal lavoro congiunto delle tre cooperative entra a pieno titolo nella filiera, portando benefici a tutta la rete degli allevatori.
Il percorso, avviato nel 2023, sta crescendo e consolidandosi grazie a questa sinergia senza precedenti.
Il progetto infatti prevede un aumento delle quantità di latte destinate alla trasformazione, affiancando così il tradizionale conferimento ai caseifici italiani.
«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare valore al latte dei soci, trovando soluzioni concrete quando la produzione supera i consumi. I numeri ci dicono che la scelta di investire sulla trasformazione è vincente e che possiamo pensare in prospettiva a un ulteriore sviluppo», sottolinea Roberto Morello, presidente di Piemonte Latte.
Questa collaborazione riveste un’importanza significativa per tutti.
«Per Lait Service la trasformazione rappresenta un tassello importante per ottimizzare il lavoro degli allevatori e creare nuove opportunità. La forza di questo progetto sta nella capacità di condividere strategie comuni tra realtà diverse, ma unite dagli stessi obiettivi», afferma il presidente Visca Tommaso.
Sulla stessa linea Druetta Paolo il presidente della cooperativa Fattorie Tobia, che evidenzia come «l’esperienza di questi anni dimostra che le cooperative sanno fare squadra, affrontando insieme le difficoltà e trasformandole in possibilità di crescita. Lavorare in rete significa rafforzare tutti, perché ciascuna realtà porta un contributo concreto al risultato complessivo.»
Con 7.500 forme prodotte nel 2024 e oltre 2.600 forme nei primi sei mesi del 2025, il progetto si conferma un modello di riferimento per la gestione condivisa della sovrapproduzione e non solo.
Esso permette di valorizzare una materia prima preziosa come il latte e di fornire ai soci un concreto segnale di sostenibilità economica e cooperativa.
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Redazione di Vercelli















