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FONDAZIONE PIEMONTE DAL VIVO - Corto Circuito: interferenze virtuose fra scena e territorio

Spazi abitati, compagnie emergenti, scena contemporanea: l'altro asse del Circuito piemontese

BiellaOggi, PiemonteOggi, Regione Piemonte, Vercelli Città

Uno sguardo sul progetto Corto Circuito attraverso le parole del suo curatore, Davide Barbato, programmatore per Fondazione Piemonte dal Vivo.

Corto Circuito sostiene compagnie e spazi rigenerati di aggregazione sociale, favorendo lo sviluppo culturale mediante pratiche contemporanee e processi partecipativi, con un totale di circa 180 repliche a stagione.

Grazie a Corto Circuito le arti performative si diffondono ancor più capillarmente nelle province del Piemonte, in ottica di riequilibrio territoriale.

Per il triennio 2025-2027 sono in tutto 20 le realtà di promozione teatrale coinvolte, attive in 26 comuni di cui 14 piccoli borghi: A.M.A. Factory (con attività a Torino), Cabiria Teatro (Novara), Commedia Community (Arquata Scrivia e Gavi), Compagni di Viaggio e Macapà (Fiano e Lanzo Torinese), Fondazione Egri per la Danza (Canelli), Faber Teater (Casalborgone), Fools (Costigliole Saluzzo), La Finestra sul Lago (Baveno e Gozzano), Mastronauta (Omegna), Mulino ad Arte (Bene Vagienna), nòva (Novara), Officina Teatrale degli Anacoleti (Vercelli), Orizzonte (Monastero Bormida, Cortemilia e Spigno Monferrato), Progetto Cantoregi (Racconigi), Progetto Zoran (Pianezza), Reloaders (Vigliano Biellese), Sotterranea (Piedicavallo), Teatro delle Selve (San Maurizio d’Opaglio) e Tecnologia Filosofica (Chiaverano e Ivrea).

Corto Circuito alimenta luoghi presso cui le compagnie possano sperimentare in modo continuativo, generando innovazione artistica e coesione sociale: l’arte performativa diventa così motore di rinascita, leva di cambiamento.

Un’attenzione particolare è rivolta alla sperimentazione di linguaggi e alla nuova drammaturgia.

In scena, dopo la pausa natalizia, i maggiori nomi della ricerca teatrale italiana (e non solo), a partire da Francesca Sarteanesi, che al suo Sergio – “frammento minuscolo di una vita qualsiasi” (a Pianezza il 22 gennaio e a San Maurizio d’Opaglio il giorno successivo) – unisce un laboratorio di scrittura creativa per la cittadinanza.

Contemporaneamente, Kepler-452 (al secolo, Nicola Borghesi ed Enrico Baraldi)  propone al pubblico di Racconigi Album, uno spettacolo che parla di memoria, ricordi e alluvioni.

La compagnia Sotterraneo fa tappa piemontese dapprima con Shakespearology (il 23 gennaio a Cuorgnè), poi per un DJ-Show pensato per far danzare le platee di Pianezza, Racconigi e Omegna (tra il 16 e il 18 aprile).

Fra gli altri, tornano in regione anche Filippo Nigro (Canelli, 28 febbraio), il Teatro delle Ariette (Chiaverano, 17 gennaio; Lanzo Torinese, 31 gennaio) e Alessandro Benvenuti (Gavi, 19 febbraio; Vercelli, 20 febbraio).

Selezionati all’interno del progetto Fringe in Rete del Torino Fringe Festival  sono, poi, L’opera da 4 soldi di Massimiliano Loizzi (ironica variazione sull’opera di Brecht, in scena a Gavi il 7 marzo) e Cantanti con Luigi Bignone e Giuseppe Brunetti, a Fiano, 14 marzo.

Sempre al Teatro Medici del Vascello, il 10 aprile, la Seconda classe di Controcanto, audiodescritta per la rassegna Teatro No Limits e selezionata come focus per l’edizione 2026 di Playtine. Esercizi per un futuro possibile, , percorso di visione e approfondimento con le scuole secondarie del territorio; il giovane collettivo recupera inoltre dal proprio repertorio Sempre domenica, dopo il successo delle stagioni passate, l’11 aprile a Cuorgnè.

Sarà Marleen Scholten – attrice e co-fondatrice del collettivo olandese Wunderbaum – a garantire a Corto Circuito la sua quota internazionale: parzialmente basato sulla vera storia di Giovanni Cafaro (codista di professione), lo spettacolo – programmato nei pressi della Giornata mondiale del teatro, a Pianezza il 26 marzo e a Omegna il 29 – riflette sull’idea di fermarsi, di mettersi in fila, di aspettare.

In un’ottica sempre multi- e trans-disciplinare viene intercettata anche la danza: il 27 marzo, per esempio, il palco di Racconigi ospita una replica dello Swandi Tardito/Rendina (inserito nel programma di We Speak Dance), preceduto da un talk realizzato in collaborazione con l’Università di Torino.

A chiudere la stagione sono infine – nella tarda primavera – da un lato Babilonia Teatri, a San Pietro in Vincoli (Torino) con Foresto per il cartellone di Fertili terreni teatro, il 7 e l’8 maggio (con interprete LIS), dall’altra Ilaria Drago nei panni di una Circe contemporanea (Chiaverano, 9 maggio).

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo