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FERRATA FALCONERA (VARALLO–CIVIASCO) - Un gioiello naturalistico spento da troppo tempo - Problemi di bilancio alla causa di un mancato intervento da parte del Comune? 

Le considerazioni di Carlo Stragiotti sulla situazione

Valsesia e Valsessera

Riceviamo e pubblichiamo

La Ferrata Falconera, che collega il territorio di Varallo e quello di Civiasco, è unanimemente riconosciuta come uno dei percorsi attrezzati più spettacolari della Valsesia: un itinerario atletico e panoramico, con vista sul Monte Rosa, lungo la parete che sovrasta Varallo. Tanto che nel 2019 è stata annunciata la realizzazione del primo impianto di illuminazione permanente per una ferrata in Italia proprio su questa struttura.

Tuttavia, risulta che l’impianto di illuminazione sia inattivo da lungo tempo a causa di un guasto elettrico dovuto ai fenomeni atmosferici e l’Amministrazione comunale non ha fornito informazioni chiare sui tempi per la riattivazione. Parallelamente, è stato attivato un procedimento risarcitorio con l’assicurazione per il guasto dell’impianto, con un ammontare di danno economico riconosciuto pari a 9.000,00 €. Ma non è dato sapere – fino ad oggi – che il Comune di Varallo abbia adottato alcuna misura concreta per risolvere la situazione né che abbia reso pubblico un cronoprogramma.

È evidente che una struttura come la Ferrata Falconera costituisce un’attrattiva di grande potenziale turistico, non solo per la città di Varallo e per Civiasco, ma per l’intero territorio della Valsesia: la visibilità serale dell’illuminazione, visibile da chilometri di distanza, potrebbe costituire un elemento distintivo per il territorio. Il fatto che tale potenzialità non venga sfruttata solleva seri interrogativi sull’efficacia e sulla visione dell’attuale Amministrazione guidata da Pietro Bondetti e dal Vice-Sindaco con delega ai lavori pubblici Eraldo Botta.

La mancata riattivazione dell’illuminazione non appare solo come un ritardo tecnico, ma come un sintomo della difficoltà dell’Ente a mantenere gli impegni più elementari verso il territorio, pur disponendo degli strumenti per intervenire. Dato che il bilancio comunale – come si evince dagli atti ufficiali – segnala difficoltà, alla luce di alcuni pareri tecnici negativi recentemente certificati dai funzionari su contributi importanti, l’immobilismo sulla Ferrata Falconera assume una portata più significativa. Soprattutto qualora, come mi risulta, il danno riconosciuto dal sinistro assicurativo non bastasse a sistemare l’impianto.

Sarebbe dunque opportuno da parte del Comune di Varallo:
fornire informazioni pubbliche circa lo stato dell’impianto e le tempistiche di ripristino;
attivare un programma straordinario di manutenzione e riqualificazione della Ferrata e dei sentieri di accesso;
predisporre una strategia turistica integrata che valorizzi la Ferrata Falconera come attrattore di primo piano della Valsesia, sfruttando maggiormente rispetto a come fatto in passato l’illuminazione, che potrebbe diventare un nuovo elemento caratteristico della città;
assicurare che l’attività amministrativa non si limiti all’ordinaria gestione ma assuma una concreta visione di sviluppo e responsabilità verso i cittadini e i visitatori.

Carlo Stragiotti

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca