Nell’ambito del credito al consumo è piuttosto comune sentir parlare di finanziamenti a tasso zero e finanziamenti a tasso agevolato. Sono forme di prestito personale comunemente utilizzate sia dagli esercenti, sia da banche e finanziarie e, in linea di massima, sono offerte che presentano solitamente un buon profilo di convenienza.
Tuttavia, il concetto può essere fuorviante perché, nella pratica, non è detto che i prestiti personali tasso zero non comportino costi.
È quindi opportuno capire meglio come funzionano tali formule, tralasciando il caso del prestito tra privati, come quello del genitore che presta una somma di denaro al figlio accordandosi per il semplice rimborso del capitale, senza pretendere niente a titolo di interessi. Questo è effettivamente un caso vero e proprio di prestito personale a tasso zero.
Nel caso di banche e finanziarie le cose funzionano un po’ diversamente, e si deve subito premettere che non è detto che un finanziamento a tasso zero sia più conveniente di un finanziamento a tasso agevolato.
Cos’è un prestito a tasso agevolato?
Come la terminologia lascia intuire, i prestiti a tasso agevolato sono finanziamenti in cui l’istituto di credito applica un tasso di interesse più basso rispetto ai normali tassi di mercato. Sono una forma di incentivo per stimolare i consumi o per agevolare determinate categorie. Sono comuni non solo nel settore privato, ma anche in quello pubblico.
In linea di massima presentano un TAN superiore a zero e un TAEG identico o leggermente superiore al TAN.
Spesso per la loro concessione sono richiesti requisiti specifici, relativi a età, professione o finalità.
Per inciso, TAN sta per Tasso Nominale Annuo e indica percentualmente il peso degli interessi, mentre TAEG sta per Tasso Annuo Effettivo Globale e indica percentualmente il peso di interessi e spese. È noto anche come ISC, Indice Sintetico di Costo, locuzione che spiega perfettamente il suo scopo.
Cos’è un prestito a tasso zero? Il caso dei prestiti finalizzati
Da un punto di vista strettamente tecnico, un prestito a tasso zero è un finanziamento con TAN 0% e TAEG 0%. È una formula frequentemente utilizzata da molte catene commerciali, in collaborazione con una finanziaria, per favorire l’acquisto a rate, tramite un prestito finalizzato, di elettrodomestici, apparecchi elettronici ecc.
Un banale esempio: un’asciugatrice da 900 euro in cui l’esercente, in collaborazione con una finanziaria, propone un pagamento in 10 rate da 90 euro ciascuna.
Vieni quindi da chiedere: dato che una finanziaria non può operare gratuitamente, chi si fa carico di interessi e spese? Le possibilità sono due: la prima è che sia l’esercente ad accollarseli rinunciando a una parte di guadagno, la seconda, più probabile, è che siano inclusi nel prezzo.
Quindi, in teoria il prestito è a tasso zero, ma nella pratica no. Tuttavia la strategia è legittima dato che l’acquirente ha ben chiare le condizioni di acquisto.
Il prestito a tasso zero nei prestiti non finalizzati
La possibilità di un prestito personale non finalizzato a tasso zero da parte di una banca o di una finanziaria riguarda in genere strategie promozionali pensate per acquisire clienti.
Più di frequente viene proposto un prestito con un tasso agevolato con azzeramento delle spese di istruttoria.
Inoltre, coloro che sono dipendenti e pensionati potrebbero considerare la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, una forma di prestito personale che spesso propone tassi più bassi grazie a convenzioni con i sindacati o con l’ente previdenziale.
Tasso zero o tasso agevolato?
Cosa scegliere dunque tra tasso zero e tasso agevolato? La discriminante che aiuta il consumatore è il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale; l’aggettivo “effettivo” definisce perfettamente la sua funzione, che è quella di mostrare, in termini percentuali, quanto costa davvero il prestito.
Infatti, al di là di come i prestiti vengono definiti, a parità di altre caratteristiche (capitale finanziato e durata), è il TAEG inferiore, e non tanto il TAN, a determinare la convenienza del prestito.
Per spiegarsi con un esempio, ecco tre offerte:
- Prestito di 10.000 euro con durata 5 anni, TAN 9,50%, TAEG 10,70%
- Prestito di 10.000 euro con durata 5 anni, TAN 9,40%, TAEG 10,85%
- Prestito di 10.000 euro con durata 5 anni, TAN 9,45%, TAEG 10,80%
Quella che potrebbe risultare, a parità di tutte le altre caratteristiche, conveniente è la proposta a), quella con il TAEG più basso, nonostante il suo TAN sia più elevato.















