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BORGO D'ALE NON DIMENTICA I TRAGICI FATTI DEL 30 APRILE 1945Bombardamento che distrusse il rione di S. Antonio e provocò 13 vittime civili (e altre di militari Tedeschi) nonché la distruzione del rione S. Antonio ed ingenti danni in tutto il paese -

Cigliano e Borgo d'Ale

Strage di Borgo D’Ale – 30 aprile 1945/2025

Borgo d’Ale non dimentica e ieri, 30 aprile, come ogni anno ha commemorato i propri caduti civili vittime della tragedia di quella infausta sera del 1945.

L’Amministrazione ringrazia tutti i partecipanti: bambini e ragazzi delle scuole, con i loro insegnanti e le famiglie, giovani e meno giovani, tutte le associazioni di volontariato tra le quali Alpini, A.I.B., Croce Bianca, Pro Loco,  Banda musicale, Coro alpino quadrifoglio, alla cittadinanza tutta e, ovviamente, al Parroco Don Thierry ed il celebrante Don Alberto.

In occasione dell’80°, con grande partecipazione di popolo, è stata celebrata la S. Messa “al campo” nel rione S. Antonio, epicentro in cui si consumò la tragedia.

Dopo la commemorazione civile e la funzione religiosa, organizzato dal Gruppo Alpini, nella “Casa Don Orione” sede dell’oratorio, si è tenuto un cordiale intrattenimento.

Il 1° maggio del 1945 i Borgodalesi di allora si ritrovarono nella tragica situazione di devastazione, provocata dal “bombardamento”, ovvero dal mitragliamento ed esplosione di una colonna di mezzi militari tedeschi, in ritirata da Torino verso Milano alla fine del 2° conflitto mondiale (30 aprile 1945 ore 19:30), che distrusse il rione di S. Antonio e provocò 13 vittime civili (e altre di militari Tedeschi) nonché la distruzione del rione S. Antonio ed ingenti danni alla maggior parte dei fabbricati del paese.

Fu per tutti un profondo dolore e sconforto.

Nel 1985 in occasione della 40^ ricorrenza l’Amministrazione comunale come segno tangibile fece erigere un monumento in memoria delle vittime, nella cui lapide è riportato il monito di Papa Pio XII “Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra”.

Il dovere di tutti è quello di ricordare e trasmettere la memoria ai giovani e alle generazioni future.

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume