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TRIPPA PER I GATTI / 916 Bis - Segretario acclamato, partito spaccato - Congresso della Lega con numeri ballerini: chi dice 43 votanti, chi snocciola le assenze, con nomi e cognomi - La fretta gaudenziana di archiviare la pratica Vercelli sacrifica l'unità possibile dei leghisti

Un congresso della Lega senza (tanti) leghisti elegge il Segretario provinciale che a molti (tranne ai novaresi) pare la persona sbagliata nel posto sbagliato, nel momento peggiore.

Tra un anno si vota: per la Provincia di Vercelli, molti Comuni e soprattutto per il Comune Capoluogo.

Ma andiamo con ordine.

Siamo (ieri, sabato 20 maggio, ore 17,30, a seguire panissa per tutti) alla Leopolda della Lega vercellese e valsesiana, il Centro sociale di Arborio, da tempo eletto dai padani quale tempio laico ove celebrare le loro liturgie statutarie.

Liturgie che, a detta di qualcuno dei presenti, avrebbero seguito rituali apparentemente forse un po’ accomodati, con buona pace del Presidente mandato a guidare l’assemblea elettiva, il biellese Michele Mosca (il secondo da sinistra nella foto, a fianco di Carlo Stragiotti).

Cosa sarebbe successo?

Sin dalla vigilia aleggiava una preoccupazione, rivelatasi, poi, tutt’altro che infondata.

Bisogna sapere, infatti, che gli aventi diritto al voto, in questo “Congresso” provinciale, erano soltanto 49, cioè quella particolare categoria di iscritti alla Lega, qualificata come “Soci militanti”, in possesso di una certa anzianità minima.

In tutto, appunto, 49 persone, poiché si è votato (data la fretta dei gaudenziani di concludere, archiviando la pratica “Vercelli”) con la vecchia base di tesserati.

Quindi occorreva un numero minimo di partecipanti, pari a 25, cioè la metà più uno di 49.

Ad inizio lavori è stato laborioso raggiungere il quorum.

Al punto che si è dovuto organizzare un servizio navetta, come ai bei tempi della Prima Repubblica, quando però i votanti alle assemblee di partito erano centinaia, anche in una piccola città come Vercelli.

Il giovane Saputello capogruppo in Comune di Vercelli è andato a prendere Franco Vercellino (uno dei pochi Consiglieri Comunali del Capoluogo, ancora iscritto al partito). 

Finalmente si arriva a 25 e, a quel punto, entrano in sala anche quelli che magari si attendevano non fosse raggiunto il risultato.

I 25 avrebbero tutti firmato il ruolino delle presenze: un excel un po’ artigianale, ma leggibile.

Ma vediamo ora quali sarebbero stati gli assenti, così come affermano di ben ricordarsi vari tra i presenti all’adunanza.

Ecco l’elenco in ordine alfabetico, per come lo riportano alcuni attenti osservatori

(in questo caso, più che usignuoli, veri e propri occhi di falco):

Camoriano Carla (inizio militanza 23 maggio 2012), Carelli Giuseppe (2007) di Varallo Sesia, (padre dell’Assessore Roberto: il figlio era, invece, presente, accompagnato da Oo.Bb.), Deasti Mario (2017), Falcetta Leonardo (2018), tre componenti della Famiglia di Ferrari Paolo (militanti come lui – inizio militanza 2015 –  anche la Signora ed il padre Giuliano), Gaida Cristiano (2009), Montella Mauro (2009), Mortarino Cristiano (2009), Pairotto Michele (2011), Persico Massimiliano (2017), Pietrasanta Francesco (2017), Simion Massimo (2011), Varacalli Marisa (2015), Visco Mauro (2021).

Se tutto risultasse confermato, dunque, dei 49 aventi diritto, quindi, ben 16 sarebbero stati gli assenti.

Perciò: 49 meno 16 farebbe 33.

Numero legale raggiunto, ma risultato politico assai eloquente: un terzo del partito se ne sarebbe virtualmente già andato: va detto che, al contrario, c’è anche una official version, che assicura la presenza “dal verbale ci sono 43 firme” appunto di 43 aventi diritto. 

I conti presentati dalle due diverse Fonti fanno a pugni, inutile negarlo.

Anche per questo, meglio votare per acclamazione, evitando il noioso incombente di registrare i favorevoli, i contrari e gli astenuti, facendo così parlare i numeri.

Così il risultato del Congresso; quanto agli Elettori del partito, almeno se si guarda quello che nel 2019 votò la Lega in Comune di Vercelli, i saluti sono già stati mandati da tanto tempo: chi ha votato Lega a maggio 2019 si è poi trovato il Ghiottone a pascolare, di fatto, il gregge padano.

Dapprima su delega del Deputato emerito valsesiano.

Oggi per libera scelta degli stessi leghisti.

La sagacia dei potentati novaresi ha voluto che si rompesse il partito, pur di conficcare nella carta geografica regionale, in corrispondenza della provincia di Vercelli, la bandierina di Baglione.

Sapran loro.

Ed il Segretario regionale Riccardo Molinari pare non abbia avuto la forza, o la volontà (in fondo, Vercelli è così piccola che a nessuno, oltre la cinta daziaria, importa davvero qualcosa di quanto qui accade) di difendere l’autonomia dei padani della provincia.

***

A proposito di sagacia, tutti hanno notato l’assenza di Massimo Simion,  Vice Sindaco di Vercelli, che non ha partecipato ai lavori, pur essendo tra gli aventi diritto al voto.

La official version dice di un impegno chissà dove insieme a Vittorio Sgarbi.

Ecchecavoli.

Resta il fatto che il Sagacissimo è da qualche settimana dato in uscita: verso dove?

I più informati dicono alla volta di Forza Italia.

Insieme a lui, altri due assenti (questi senza diritto di voto, ma molto noti) di peso: Gian Mario Morello e Massimo Basso di Serravalle Sesia.

Entrambi recentemente confermati alla guida dei rispettivi Comuni, entrambi Consiglieri della Amministrazione Provinciale.

Ed entrambi ormai destinatari di comunicazioni tutt’altro che rassicuranti a proposito della loro possibile ricandidatura per un seggio in Via San Cristoforo.

Al volitivo Sindaco di Balocco pare l’abbiano già detto chiaro e tondo: non ci sarà posto in lista.

A Basso non si sa, forse lo capisce da solo.

***

Molte le assenze di politici ed Amministratori  comunemente quanto pacificamente considerati in quota lega, che sarebbero rimasti a casa.

Eccone qualcuno.

Linda Barbolan, considerata come una seguace della corrente del Sagacissimo  e titolare di un posto (presidente del Covevar) ben remunerato, in quota Lega.

Anche Roberto Veggi, Sindaco di Alagna, assente.

Di Pietrasanta si è già detto.

Anna Maria Ranghino, Sindaco di Olcenengo e componente del CdA Covevar, in quota Lega.

Assente anche Patrizia Evangelisti, Assessore in Comune a Vercelli.

***

Se tanti leghisti della provincia di Vercelli non si sono presentati, in compenso sono arrivati rinforzi esterni, così da rendere un’immagine di sala un po’ meno sguarnita.

Tra gli altri: il sindaco di Carpignano Sesia,  Giuseppe Maio ed il consigliere di Romagnano Sesia, Silvio Landolfa.

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Per la cronaca, all’elenco degli eligendi (poi tutti confermati)

anticipato da VercelliOggi.it nel precedente articolo – leggi cliccando qui

occorre aggiungere che l’incarico di Responsabile degli Enti Locali è stato assegnato a Carlo Stragiotti, mentre quello di responsabile di area per la pianura a Michele Pairotto.

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