VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

MUSEO LEONE VERCELLI – Inaugurazione mostra fotografica “Animali Fantastici” del maestro Vasco Ascolini e di Chiara Mazzeri        

Quaranta immagini in mostra, la loro interpretazione fotografica è potente, così come l’'impatto emotivo nel museo

Vercelli Città

Sarà inaugurata domenica 2 aprile alle 17 presso la sala d’Ercole del Museo Leone di Vercelli, “Animali Fantastici”, la mostra fotografica del maestro Vasco Ascolini e di Chiara Mazzeri, arricchita da un testo artistico della scrittrice Lisa Ci.

Presenta la mostra Luca Brusotto Conservatore del Museo Leone, accompagna l’inaugurazione la Site-specific music di Giuliano Palmieri e Francesco Aroni Vigone.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile fino a domenica 30 aprile.

Stima e profonda amicizia, questi gli elementi iniziali che spingono Vasco Ascolini e Chiara Mazzeri a lavorare insieme e da cui nasce il progetto Animali Fantastici.

Il Maestro Ascolini trae le proprie immagini da esseri inanimati, scolpiti o impagliati, Chiara Mazzeri le coglie soprattutto in natura.

Questa è solo l’origine, la base: in realtà a ben vedere, c’è un intento comune; appare evidente la ricerca di un tratto umano, atavico e nascosto che traspare nell’essere animale e viene colto nello scatto.

Il bestiario medievale, le ricerche darwiniane, la letteratura, vengono in aiuto in questo senso e influenzano la visione sia di chi ritrae sia di chi guarda.

L’energia dei bestiari è trasposta molto abilmente da Vasco Ascolini nelle sue fotografie.

L’artista ha fotografato le opere in innumerevoli musei di tutto il mondo, compiendo una ricerca personale intensissima.

Il desiderio di discostarsi dalla propria formazione scientifica, porta invece Chiara Mazzeri a cercare tratti meno classificatori nel mondo animale valdostano che la circonda, mondo che diventa, grazie alla sua fotografia, lo specchio di sé stessa.

Gli esseri ritratti si trasformano in cosa altra, si collegano ad archetipi nascosti, prendono luce e vogliono essere letti e interpretati.

Il risultato finale sono le quaranta immagini in mostra, venticinque di Ascolini, quindici di Mazzeri.

Alcune immagini sono state scattate nei musei di scienze naturali.

La loro interpretazione fotografica è potente, così come lo è l’impatto emotivo subito nel museo.

Le fotografie del Maestro Ascolini sono analogiche e stampate negli anni da lui stesso, quelle di Chiara Mazzeri sono invece digitali.

Animali Fantastici sarà visitabile nei consueti orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì dalle 15 alle 17.30 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Ingresso libero

Per info: info@museoleone.it; www.museoleone.it

Animali fantastici di Vasco Ascolini

Jean-Claude Lemagny, storico della fotografia e curatore di biblioteche in Francia, descrive così gli Animali Fantastici di Vasco Ascolini: “Ci troviamo di fronte a un nuovo Vasco Ascolini. Il suo mondo era quello dei tagli di luce chiari e abbaglianti, dei grandi piani d’ombra e di luci contrastate. Ed eccoci invece ora, erranti tra i sogni grigi, assillati da esseri enigmatici. La forza creatrice non arriva più dal bianco del cielo splendente che abbaglia le forme. Essa viene da inquietanti profondità, emerge da un liquido mischiato a fango, dai gorghi mossi per moto spontaneo, da un bestiario a metà distrutto o improvvisamente risorto. Dalla luce abbagliante del cielo, Ascolini è passato dall’ altra parte delle cose come se attraversasse uno specchio, per inoltrarsi in un mondo incerto e popolato di chimere, quello interiore dell’anima. La spinta all’ immaginario fa sovvertire tutte le certezze della tecnica.  Negativo il tratto, la superficie è graffiata come la lastra dell’incisore”.

Animali fantastici di Chiara Mazzeri

La serie di Animali Fantastici di Chiara Mazzeri nasce dalla frequentazione di un luogo dove la natura e la vita animale sono strettamente legate al quotidiano.

Ricercare lo sguardo riflesso di sé stessi in un essere animale significa individuare un tratto comune che non è per lo più fisico ma psichico.

Deve emergere dall’immagine una caratteristica che appartenga in specifico al sé o anche una peculiarità umana specifica della nostra specie.

Se intese come selfie, le foto possono essere di non facile lettura, o al contrario apparire nella loro immediatezza se viste soltanto come ritratti di animali.

Dal punto di vista sociale l’idea è lontana dall’etica comune, essendo l’animale ancora considerato essere inferiore, cui ci si paragona per difetti e non per pregi.

Nel caso di Chiara Mazzeri, non c’è giudizio morale ma ricerca di una ironica affinità.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo