VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

VERCELLI - Istituto Cavour e Lanino - “Torniamo nel passato” - Visita al rifugio antiaereo del Palazzo della Provincia di Vercelli

Il resoconto della visita che ha fatto riflettere sulla drammaticità della guerra

Vercelli Città

Noi allievi della classe 2D Turismo dell’Istituto tecnico Cavour insieme alla 3B SSAS dell’Istituto professionale Lanino, il 10 dicembre accompagnati dalle professoresse Isabella Fussotto, Rosa Longobardi e Maria Tridico, abbiamo avuto l’opportunità di visitare il rifugio antiaereo del Palazzo della Provincia di Vercelli.

Questo rifugio, costruito durante la seconda guerra mondiale, aveva lo scopo di proteggere il Prefetto, la sua famiglia e i funzionari dai bombardamenti, nonché di prevenire eventuali attacchi chimici grazie ai suoi avanzati sistemi di ventilazione.

Una volta entrati nell’edificio, si scendono alcuni scalini che conducono a un lungo corridoio a circa due metri sotto il livello della strada, dove sono esposti foto, articoli, reperti di aerei e proiettili ritrovati nel corso del tempo.

Il volontario dell’Associazione La Rete ha iniziato a raccontarci in maniera molto dettagliata e interessante la storia di Vercelli durante la seconda guerra mondiale: la città fu bombardata otto volte tra il 1940 e il 1945, nonostante non fosse considerata un obiettivo strategico.

Gli attacchi erano principalmente diretti verso il triangolo industriale Milano-Torino-Genova che rappresentava un importante centro di rifornimenti.

Tuttavia il 28 maggio 1944 la città subì uno degli attacchi più violenti che causò la morte di diciannove persone, novantadue feriti e la distruzione di vari edifici.

Siamo inoltre venuti a conoscenza di diverse storie che ci hanno toccato molto, come quella dell’aereo P 47 precipitato a Villanova Monferrato il 9 agosto 1944, colpito da un fulmine mentre sorvolava la zona.

Un altro racconto interessante è stato quello dell’aereo chiamato “Ave Maria” sul quale un soldato aveva scelto di esporre l’immagine della preghiera accanto al disegno di una pallottola per ogni missione in cui era sopravvissuto.

Alla fine del tunnel si trova una piccola stanza chiusa da una porta blindata, dotata di un bagno igienico e un tavolo con maschere a gas esposte insieme a molte foto e illustrazioni di soldati, aerei, bombe e altro materiale bellico. Quella era la stanza dedicata direttamente al Prefetto e alla sua famiglia.

Una volta terminata la visita, tornando a scuola, abbiamo riflettuto sulla drammaticità della guerra e su quanto per noi giovani sia fondamentale conoscere il passato, perché ci aiuta a capire il presente e a costruire un futuro migliore.

Ringraziamo l’Associazione La Rete per l’importante opportunità.

Alicia Ortiz

Classe II D- Istituto Cavour

Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti

da VercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:

Iscriviti alla nostra pagina Facebook

e al nostro Gruppo pubblico di Facebook

al nostro account di Instagram

al nostro canale di Whatsapp

al nostro canale Telegram

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università