(g.g.) – La Cattedrale del Duomo di Vercelli era gremita di persone, questa mattina, 3 dicembre, desiderose non soltanto di porgere l’ultimo saluto ad una persona esemplare come fu Antonio Catania, ma anche di testimoniare – nei tanti ambiti in cui illustrò le sue virtù umane e professionali – che la vita di un uomo perbene è essa stessa un messaggio che si dilata in echi e risonanze, come il suono di una parola sincera.
Raccontare Antonio Catania, già Provveditore agli Studi (ora si dice Dirigente Scolastico Provinciale, ma vive nei cuori anche l’antica locuzione) richiederebbe molto tempo e confidiamo che questo tempo si troverà nei tanti “mondi vitali” che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, per non lasciare che il suo insegnamento resti patrimonio confinato al passato.
Antonio Catania se n’è andato domenica 30 novembre, all’età di 73 anni, lasciando la moglie, Signora Maria Teresa, il figlio Bruno e le sorelle, Caterina ed Elisabetta.
E’ proprio Bruno che stamane ha ricordato il papà con un intervento breve e struggente, capace di cogliere la sintonia con tutti i presenti, dicendo di lui che sia stato, soprattutto e prima di tutto, un uomo intelligente, profondamente buono, una di quelle persone che lasciano questo Mondo un po’ migliore di come l’hanno trovato. L’intervento è riproposto integrale nel nostro video.
Difficile ora – si diceva – un ricordo compiuto di Antonio Catania.
Allora abbiamo pensato che al Lettore potrebbe fare piacere rileggere di lui in tre momenti significativi della sua vita, anche professionale.
Il primo ricordo risale all’anno 2009, quando VercelliOggi.it era on line solo da pochi mesi e già parve bello diffondere il messaggio del Provveditore,
all’inizio dell’Anno scolastico – si può rileggere qui – .
Il secondo momento risale al 2 giugno 2019, quando Catania ricevette l’onorificenza Omri di Ufficiale .

Il terzo è di quest’ultimo mese di novembre 2025: nella sua veste di rappresentante provinciale dell’Unicef,
ha accompagnato in visita del Prefetto Lucio Parente una scolaresca.
Sappiamo con quanto impegno avesse accettato quest’ultimo incarico, ben consapevole che la sua lunga esperienza di educatore al servizio dei ragazzi e per la promozione umana della loro crescita, fosse il viatico più proprio per servire bambini e giovani di tutto il mondo.

































